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Autore: Burnt Orchid    30/07/2007    13 recensioni
Harry soffre per la perdita di Sirius e viene maltrattato, ma qualcuno di inaspettato viene a salvarlo. Il suo salvatore riesce a ridargli la speranza,e lo aiuta a guarire dalle ferite dell'anima. Sappiate che per me le critiche vanno bene, ma cercate di avere pietà...spero che vi piaccia!
Genere: Drammatico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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ff hp n 11








Severus era rimasto immobile per alcuni secondi, prima di circondare con le braccia il corpo magro e debole del suo Harry.
Sentì il ragazzino bisbigliare ringraziamenti, senza mai prendere fiato, come fosse una nenia.
Accarezzò i capelli di Harry in un vano tentativo di calmarlo, e poi disse "No, Harry. Grazie a te."

FINE CAP.10







Harry e Severus stavano seduti in silenzio.
Harry stava fingendo di dormire perché non aveva voglia di parlare.
Desiderava restare a godersi il silenzio, mentre si gustava le emozioni che avevano seguito la dichiarazione del professore.
Merlino! Voleva adottarlo.
Quasi non poteva crederci.
Chissà come sarebbe stato, una volta uscito dall’ospedale.

Il professore sarebbe rimasto sempre così…gentile?
Avrebbe continuato a tenergli la mano mentre stava male?
Avrebbe smesso di abbracciarlo ogni volta che piangeva?
Si sarebbe dimenticato di lui, una volta che il suo protetto avesse cominciato ad annoiarlo?
Ogni mattina si sarebbe svegliato con il suo tutore accanto a lui che gli scostava qualche ciocca di capelli dalla fronte?
Il professore avrebbe continuato ad accarezzargli i capelli per calmarlo?
O, appena usciti dal st. Mungo, sarebbe tornato il solito Piton sarcastico e maligno che lo odiava e non perdeva mai occasione per insultarlo?

No.
Harry continuò a ripeterlo a sé stesso per convincersene.
No, il professore non l’avrebbe mai più odiato.
Gli aveva promesso che si sarebbe occupato di lui.
Gli aveva promesso di proteggerlo.
Gli aveva giurato che sarebbe rimasto con lui.

Harry sperò che il professore non si rimangiasse la parola, o lui sarebbe caduto in un pozzo senza fine.
Sarebbe stato immerso nel buio della solitudine.
Sarebbe vissuto con solo i ricordi orribili di una vita che non era mai stata veramente vissuta.
Avrebbe vissuto un’esistenza piena di sofferenze, di incubi, di rancori.
Ed avrebbe esalato l’ultimo respiro con il cuore sopraffatto e corrotto dall’odio.

Harry voleva solo che gli fosse concessa la possibilità di amare ed essere amato.
Era sempre stato il suo desiderio fin dall’infanzia che per lui era stata piena di solitudine e crudeltà.

Qualcuno che gli volesse bene.
Era questo che aveva sognato ogni mattina dentro l’armadietto del sottoscala.
Era questo che aveva bramato mentre ripuliva le foto che mostravano i Dursley, in posa proprio come una famigliola felice.
Era questo che aveva desiderato mentre sedeva sull’altalena del parco a Privet Drive, tutto solo.
Era questo che aveva voluto mentre era intento ad osservare i bambini che giocavano con i loro genitori, senza invidia, ma con amara accettazione.
Era questo che aveva immaginato, mentre la maestra babbana dava ai suoi alunni delle dritte per il tema sulla mamma.
Era a questo che aveva agognato ogni 19 marzo, mentre guardava i bambini andare con le loro mamme a comprare il regalo per la festa del papà.
Era a questo che aveva aspirato ogni sera mentre sistemava la camera di Dudley, spiando di tanto in tanto la zia che spostava una ciocca di capelli dalla fronte del cugino sussurrandogli parole dolci come "Sogni d'oro, amore mio", oppure "Dormi bene, tesoro".
Era di questo che aveva avuto bisogno ogni volta che lo zio Vernon lo insultava, ricordandogli che lui non meritava niente e nessuno e che era solo un moccioso ingrato, un anormale.
Era questo che aveva chiesto al Signore ogni notte prima di addormentarsi, ed ogni volta le sue supplice erano sempre più disperate.
Era questo che aveva sperato ogni Natale, mentre guardava, dalla finestrella della porta dell'armadietto, Dudley che scartava tutti i suoi regali ed abbracciava gli zii.

Era questo che aveva sempre desiderato più di ogni altra cosa.
Per anni era stata la sua ossessione, finché un giorno tutto gli era stato chiaro e lui si era rassegnato al suo essere, alla sua natura, alla sua solitudine.

Ora, gli si presentava una possibilità e Harry non aveva intenzione di sprecarla.

Mentre Harry pensava, Severus era intento a leggere un libro sull'adolescenza.
Il professore si era premurato di nasconderne per bene la copertina, di modo che nessuno potesse sapere che il grande ed intimidatorio professore di pozioni leggeva un  libro intitolato "Dritte e consigli per imparare a capire in comportamenti ed i pensieri del normale adolescente".
Nessuno doveva saperlo, o la sua reputazione di malefico professore sarebbe stata totalmente rovinata.
Comunque quel libro non era altro che spazzatura e presto, molto presto, sarebbe tornato dritto dritto al suo luogo d'appartenenza: la pattumiera.

-il rapporto con i genitori è difficile perché può essere vissuto come poco soddisfacente, conflittuale...-
Conflittuale?
Che idiozia!!!
Harry non osava neanche alzarsi dal letto senza il suo permesso!

-In adolescenza la necessità di essere autonomi si fa più impellente rispetto all’età precedente...-
Ma chi diavolo era lo scrittore?
Gazza?
Tutto errato!
Harry non richiedeva altro che qualcuno che si prendesse cura di lui!

-Essere genitori di un figlio adolescente implica accettarne il bisogno di separazione...-
Grandioso!
Non era ancora diventato il padre del bambino e, secondo questo ignorante, già doveva prepararsi a separarsene!
Ma erano tutti impazziti o lo era solo quest'idiota che se ne andava in giro, spacciandosi per un esperto in materia?

-è molto difficoltoso trattare con gli adolescenti. Questo perché? Le ragioni sono tante. Diverse di natura sociologica, altre dal punto di vista psicologico e, nondimeno, di natura educativa...-
Che stupidaggini!
Harry aveva subito un abuso!
Era stato picchiato, maltrattato, insultato!
Era stato lasciato solo!
Era stato quasi ucciso dal suo stesso sangue!

Gettò il libro nel bidone affiancato alla porta.

Si rese conto che non poteva affidarsi ad un libro, il cui titolo comprendeva le parole "normale adolescente".
Era proprio questo il punto.
Harry non era normale.
Harry non era come gli altri bambini.
Harry non aveva avuto un'infanzia felice.
Harry non aveva conosciuto l'amore, l'essenza di una famiglia.
Harry era diverso.
Harry non aveva bisogno di una montagna di regali, di un premio ogni volta che faceva qualcosa di buono.
Harry si accontentava di una carezza, di un sorriso, di un abbraccio.

A quel punto si accorse che il ragazzo non aveva mai chiesto altro che amore, e questo gli era sempre stato negato con crudeltà.
Harry era stato privato anche delle più piccole cose, come un bacio sulla fronte.
O un abbraccio.
O una carezza.
Adesso capiva perché Harry rabbrividiva ogni volta che lui lo toccava delicatamente, mostrandogli un po' di affetto.
Harry non conosceva il significato di quelle dimostrazioni.
Severus capì anche il motivo del costante rifiuto, da parte di Harry, di eseguire ogni minimo ordine.
Comprese perché il ragazzo infrangeva di continuo le regole e si ostinava a non ascoltare le persone adulte che capivano e sapevano più cose di lui.
Era perché l'autorità era sempre stata usata contro di Harry nei modi più crudeli e cattivi.
Merlino, quel bambino aveva sofferto così tanto!
Si ripromise di non far mai mancare nulla a Harry.
Giurò a sé stesso che avrebbe imparato ad amarlo, in un modo o nell'altro.

Severus si riscosse dai suoi pensieri al suono della porta che si apriva.
Ally entrò con passo felpato.
Il professore non fu sorpreso di vedere che la donna teneva in mano due tazze di cioccolata calda.
Ally si sedette silenziosamente accanto a lui, porgendogli la bevanda calda.

Severus la osservò e vide che sembrava triste, cosa alquanto strana per una come lei che sprizzava gioia da tutti i pori.
Alla fine lei ruppe il silenzio con un sussurro "Gliene hai parlato?"
"Sì"
"Come ha reagito?"
"Abbastanza bene, sembrava contento."
"Ne sono felice."

Ally ghignò e si avvicinò all'orecchio di Severus, bisbigliando "Sta fingendo di dormire."
Severus si rimproverò per non essersene accorto e sperò che Harry non avesse notato il suo libro.
Allungò lentamente una mano e la posò sul fianco del ragazzo.
Ally lo guardò sorpresa, chiedendosi cosa stesse per fare.
Severus lanciò un'occhiata al viso apparentemente sereno del suo allievo.

Harry rimase immobile, non voleva che sapessero che era sveglio.
Non era proprio in vena di parlare, e poi era sicuro che presto sarebbe arrivato il momento di mangiare, e lui, proprio non ne voleva sapere.
Sentì la mano di Piton sul suo fianco e cercò con tutte le sue forze di non muoversi.
Il tentativo fu vano.
Cominciò a ridere, prima di soppiatto, poi sguaiatamente.

Severus aveva cominciato a fargli il solletico, e, a dirla tutta, se la stava godendo.

Ally era rimasta completamente scioccata, non riusciva a credere che il glaciale e severo professore di pozioni fosse capace di fare una cosa tanto infantile.
Nemmeno lei lo avrebbe fatto.
Ma mentre li guardava, le venne la voglia quasi irrefrenabile di partecipare, ma si costrinse a non farlo.
Non doveva interferire.
Presto Harry e Severus sarebbero diventati una famiglia e se lei si fosse intromessa avrebbe probabilmente rovinato tutto.
Si chiese cosa stesse succedendo a lei ed a Severus.
Forse Harry li stava cambiando.
Il sorriso di quel bambino era capace di far scaldare il cuore a chiunque.
Ally rise, e dovette riconoscere che in cinque minuti il suo umore era davvero migliorato.

Harry rideva tra le lacrime ed aveva cominciato a mormorare "Ok, ok, sono sveglio...basta...sono sveglio".
All'iniziò sorrideva, ma pian piano la sua espressione cominciò a mostrare panico, terrore.
Non sapeva cosa gli stava succedendo, ma aveva paura.
Si rendeva conto che il professore stava solo giocando, ma non riusciva ad essere razionale.
Non vide più il ghigno divertito sul viso di Severus, invece si ritrovò a fissare gli occhi maligni di zio Vernon.
Cominciò a sussurrare "No, ti prego...basta...basta, giuro che sarò buono...ti prego..."

Ally spalancò gli occhi a sentire quelle parole, ma Severus sembrava non essersene accorto.

Severus si stava divertendo, si sentiva definitivamente un idiota, ma era da tempo che non sorrideva così.
Continuò a giocare con Harry, mentre lo guardava ridere e lo sentiva mormorare qualcosa tra le risate.
Ma non si accorse che Harry non scherzava, le sue erano suppliche.
Non smise di fargli il solletico finché le sue orecchie non udirono una vocina terrorizzata sussurrare "Ti prego, zio Vernon...Sarò buono...Scusami...Ti prego, zio, basta..."
Si fermò subito ed allontanò le mani. Guardò in preda al panico il suo bambino piangere.

Ally si alzò e si diresse, come suo solito all'armadietto, ma poi si bloccò e tornò sui suoi passi.
Si sedette sul letto di Harry e circondò con le braccia il corpo magro del suo paziente.
Iniziò ad oscillare avanti ed indietro, cominciando a cantare la ninna nanna che le cantava sempre la sua mamma quand'era bambina.

Chiara è la notte,
Harry spalancò gli occhi

Chiara è la luna,
Nessuno gli aveva mai cantato la ninna nanna

Chiara la luce della laguna,
Forse la sua mamma, ma non se lo ricordava

Chiara la neve, chiara la nave,
Ally aveva una bella voce, era dolce

Chiara la spuma in alto mare.
Ally lo stava abbracciando, Severus gli stava tenendo la mano

Chiara la coda dell'aeroplano,
Smise di tremare, di piangere

Chiara la linea dell'orizzonte
Era così stanco, voleva dormire,

Chiara l'acqua della fonte.
Si sentì estrarre dalla presa delicata di Ally

Chiara la voce della sera,
Due braccia molto più forti ora lo stavano tenendo

Chiara la cera della candela,
Ma la melodia di Ally non svaniva

Chiara la lacrima di nostalgia
Chiuse gli occhi ed appoggiò la guancia contro il cuore di Severus, batteva forte

Quando la mamma spegne e va via.
La voce di Ally si spense.

Harry si addormentò tra le braccia di Severus, che dopo alcuni secondi lo appoggiò sui cuscini, mentre Ally sistemava le coperte.

I due adulti lo guardarono dormire in silenzio, poi Severus si sedette sulla poltroncina accanto al letto e guardò Ally.
"Non me ne sono accorto."
Sembrava sconvolto.
Lei gli accarezzò un braccio.
"Lo so. Può succedere, non sentirti in colpa."
"Non capisci."
"Cosa non capisco, Severus?"
"Avrei dovuto rendermene conto. Avrei dovuto fermarmi."
"Severus, adesso basta. Lui sta bene. Nemmeno io me ne sono accorta subito."
"Sì, ma sono io quello che lo ha spavent..."
Fu interrotto da una voce severa "Non dirlo."
Lo guardò seria e si inginocchiò davanti a lui.
"Non sei stato tu a spaventarlo, è stato Vernon Dursley. Lui non ha paura di te o non si sarebbe addormentato tra le tue braccia."
"Forse, ma questo non doveva succedere. Io sto per adottarlo, non posso permettermi di fargli del male."
"Tu non gli hai fatto del male. Si stava divertendo con te. Non l'ho mai visto sorridere così."
"Sì, ma..."
"Niente ma. Ascolta, ne ho visti altri di casi come questo. Posso dirti che è perfettamente normale. Probabilmente Harry avrà altri attacchi di panico e l'unica cosa che tu devi fare è essere presente."

Severus non rispose.
Ally proseguì "Ora ti lascio a pensare. Domani parleremo con lui. E dovrà mangiare. Quindi preparati ad essere paziente. Buonanotte."
Si diresse versò la porta, ma si bloccò.
Aveva notato un libro giallo nella pattumiera.
Si abbassò e lo prese.
Lesse il titolo "Dritte e consigli per imparare a capire in comportamenti ed i pensieri del normale adolescente".
Le venne da ridere, ma cercò di contenersi.
Si rialzò con ancora l'oggetto in mano, stava per portarselo via e leggerlo, ma poi non si trattenne più e scoppiò a ridere.
Severus la sentì e si voltò, sorpreso di vederla ancora lì.
Poi notò cosa teneva in mano.
"Non pensavo che esistesse qualcuno più ficcanaso di questo ragazzino, ma a quanto pare mi sbagliavo." Non gli venne niente di meglio.
Lei continuava a ridere, guardandolo.
Ally respirò profondamente e si calmò.
Poi disse "Bello questo. Dove l'hai preso? Dalla biblioteca di tua nonna?"
"No" Rispose lui, acido "Dalla biblioteca di Hogwarts, per tua informazione."
Lei rise ancora di gusto "Cosa c'è, Severus? Hai per caso lasciato il tuo sarcasmo in biblioteca?"
"No. Il mio sarcasmo è al suo posto nel mio cervello. Più che altro, non vedo perché dovrei usarlo, non trovo niente di divertente in tutto questo."
Lei rise ancora "Okay, non mi va di colpire ancora il tuo orgoglio o non ci sarà più gusto a prenderti in giro, no? Ciao ciao!"
E sparì dietro la porta con quello stupido libro.






















SPAZIO AUTRICE
Sono tornata prima del previsto! Miracolosamente il computer è tornato! L'ho visto scendere dal cielo con le ali e l'aureola!
Ma probabilmente il PC mi sarà portato via di nuovo quindi non so quando potrò aggiornare di nuovo. Forse fra una settimana o due proprio come dicevo nell' AVVISO.
Mi sono impegnata a scrivere in fretta per voi, perché, mi sono arrivate un sacco di recensioni e ne sono entusiasta.
Cominciamo con i diversi grazie.
Allora innanzitutto, un bacione a tutti quelli che hanno letto e mi hanno messo tra i preferiti.
Ed un grazie speciale a tutti quelli che hanno recensito.
Allora, vi avverto sarò breve perché non ho molto tempo.
Carissima Karen grazie per tutti i complimenti e spero che recensirai ancora.Baci.
Bentornata Lake! Non vedevo l'ora di riavere una tua recensione! Grazie mille e bacioni!
Himeno chan, grazie tante, sei gentilissima! Continua a commentare, ti prego! Kiss!
Hello BellatrixBlack26, GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE! Non mi merito così tanti complimenti...Comunque non ti ho fatto aspettare molto, no?
Commenta, commenta ancora! Bacioni!
Gokychan, credo che tu fra circa 10 secondi sarai qui con un fucile in mano per 2 diverse ragioni:
1. Ho appena detto che non mi merito tutti i vostri complimenti...
2. Ti ho fatto penare, dicendoti che avresti dovuto aspettare 2 settimane, ed invece non sono passati nemmeno 4 giorni!
Ma non importa e prima di morire ti vorrei ringraziare per tutto e sappi che mi mancheranno i tuoi commenti e che ti guarderò da lassù! Vabbè evitiamo scene drammatiche...Al prossimo capitolo! Bacioni!
Princess_Nana, grazie mille per tutti i complimenti! Recensisci ancora non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi di questo cap.11! Baci!
Che bello, Morgan Snape! Sono contenta che non ti perderai nessun cap, perché io non voglio perdere nessuno dei tuoi commenti! Commentaaaaaaaaa, ti prego! Kiss!
Ciao Sesshouye, grazie per i complimenti, spero solo di meritarli davvero! Al prossimo capitolo! Baci!
Ciao Zizela! Grazie per tutto l'aiuto e le recensioni! Spero che non mancherai a questo capitolo!Bacioni!
Bentornata anche a te Selene_90, invece non ti ho fatto aspettare così tanto, visto? Commenta ancora e grazie per i complimenti! Kiss!
Grazie, Protezione, per tutti i complimenti! Un abbraccio e un bacio! Al prossimo capitolo!
E per ultimo, ma non meno importante, un grande e grosso Grazie a Hotaru_Tomoe! Grazie per i complimenti e tutto! Goditi questo cap. e alla prossima! Baci!
Bene ed ora, vorrei dirvi che l'AVVISO vale ancora, non so quando potrò aggiornare...comunque spero presto, prima che posso!
Un bacione a tutti!





   
 
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