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Autore: _RadinA_    11/01/2013    1 recensioni
Questa è la storia di due giovani innamorati: Paolo e Francesca, il loro è un amore speciale, caratterizzato da un affetto illimitato e da un legame indissolubile. un giorno però Paolo dà una notizia a Francesca, che dopo una serie di avvenimenti si troverà in una situazione impensabile.
Grazie se leggete e mi consigliate!!!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                  Capitolo 2

I due succhia sangue già dormivano, per fortuna:non avevo proprio voglia di sentirli nelle orecchie. Con gli occhi stremati dalle lacrime caddi sul letto e mi addormentai immediatamente. Fu la suoneria di Paolo che mi sveglio “scendi! Ti voglio tra 5 minuti giù!”dopo quelle parole attaccò.
Rimasi sconvolta mi ero appena svegliata e non stavo capendo niente. Mi aveva detto tutto molto velocemente e con un tono mai sentito da lui. 
In pochi minuti ero prontissima, mi ero fatta la doccia, vestita, truccata e preparata, i miei  “genitori” dormivano ancora, strano di solito si svegliavano molto presto, vidi l’orologio: 12:30, strano, molto strano, feci comunque il più possibile silenzio per non svegliarli.
Stavo uscendo, quando lui sgommo con la macchina davanti al mio palazzo. Paolo aveva diciannove  anni e quindi era meno di un anno che guidava, ma già sapeva portare la macchina come un professionista.  Lo vedevo attraverso il vetro, vedevo quella sagoma di cui si notava molto la  chioma biondo cenere,molte volte avrebbe voluto tagliarseli ma io gliel'ho sempre impedito…. perché a me piacevano così. “Sali!” disse dal finestrino,troppi ordini, troppa severità, cosa gli stava succedendo? Nonostante la freddezza negli ordini , obbedii subito,appena salii nella macchina mi travolse con un bacio bellissimo e improvviso: durò un’infinità.
Era bello quando faceva tutte queste cose improvvise. Appena finito di baciarmi ingranò subito la quarta senza preoccuparsi delle altre marce (come al contrario faceva sempre). "Andremo in un posto tutto nostro, piccola"disse, sapeva che lo adoravo quando diceva “piccola”.
Per tutto il tragitto non parlammo. Parcheggiò davanti al nostro luogo preferito, come lo chiamavo io “il boschetto e il laghetto”, ma sapevo che non si chiamava cosi. Scese e mi venne subito ad aprire la portiera, poi mi prese per la mano e mi porto con una corsa davanti al nostro albero, quell'albero dove erano incise le nostre iniziali dove l’erba era intrisa del nostro profumo e il lago consumato dai nostri sguardi.
Mi prese per la vita, mi imprigiono all'albero e mi diede un altro bacio e questa volta continuando fino al mento e al collo dove sapeva che li sarei impazzita e infatti quando arrivo a quel punto lo presi per il viso e lo baciai come facevo raramente, erano quei baci speciali che gli davo poco, quella era un’occasione per sprecare tutto il mio bacio speciale. Dopo quel bacio lui mi prese e mi stese sull'erba, abbracciati l’uno all'altro rimanemmo in silenzio per molto tempo.”Andrà tutto bene” disse.
Ciò che non capivo era perché non mi proponeva di vederci ogni settimana o una volta al mese, però non volevo chiederglielo, perché non volevo rovinare quel momento. “ti ricordi  quando ci vedemmo per la prima volta, quattro anni fa, eri cosi bella, quando ti vidi fu come un faro negli occhi tutta la mia vita si illuminò. Ti portavi una luce dietro che impressionava perfino  me, a quei tempi duro e insensibile. Ti ricordi?” disse con un sorriso meraviglioso sul viso, adoravo il suo sorriso era come guardare una rosa sbocciare.
“Si mi ricordo come se fosse ieri, eri un tipo  dark, ascoltavi quella musica orribile, e giravi con quei ragazzi ancora più strani di te” dissi avendo davanti agli occhi quel ricordo che non avrei mai perso.”Avevi una serietà sul viso che terrorizzava tutti quelli che ti guardavano.”continuai, “già , non ero molto felice, ero molto adirato, oltre che con me stesso con il mondo intero,era il periodo in cui morì mia madre…brutti tempi” disse con un’oscurità negli occhi divenuti grigio più scuro. “già me lo ricordo bene”dissi.
“Ma quando ti ho incontrata è cambiato tutto”disse facendo un salto nel passato “anche se  all’inizio ho lottato per farti fare un sorriso”ribattei facendo una risatina. ”Si, ma quel sorriso è stato il primo di tanti altri!”poi continuo “e tutto grazie a te”disse. “Ma anche tu hai cambiato la mia vita, non solo io a te” dissi "e sentiamo, cosa avrei fatto per te, se tu sei perfetta cosi come sei”disse con amore e allora nessuno dei due resistette e ci baciammo.
”Ti ho amata dal primo momento che ti ho vista…è stato tutto bellissimo,ricordo ogni momento passato insieme a te, in ogni dettaglio….e lo farò sempre amore, ricorderò sempre” All'improvviso Paolo si mise a sedere e voltandosi colse una rosa e ma la porse nei capelli ,come faceva sempre, ma quella volta lo fece in modo cosi delicato che mi impressionò.
Molte volte mi  aveva posto la rosa tra i capelli, ma mai come quella volta. “ma lo è ancora” continuo lui “è ancora tutto stupendo come la prima volta, è ancora tutto meraviglioso”….tutte quelle parole, tutti quei ricordi, sentimenti….avevo una confusione in mente che dovetti distogliere lo sguardo da lui per concentrarmi sui miei pensieri che mi ronzavano nelle orecchie, in modo fastidioso.
All’improvviso tra tutti quei pensieri se ne sollevò uno…uno di quelli  più importanti, una curiosità “perche non mi hai ancora detto che mi verrai a trovare due volte al mese o una al massimo? Perché ancora non mi hai detto niente?” gli chiesi disperatamente. “sapevo che me lo avresti chiesto, infatti mi stavo proprio chiedendo perchè non lo avessi già fatto…cara non voglio che tu soffra. Più volte mi vedrai andare e venire nella tua vita e ogni volta soffrirai come la prima volta e io non voglio che tutte le volte tu debba iniziare tutto da capo per riuscire ad andare avanti…”disse con tristezza
“mi faresti il regalo più grande venendomi a trovare ;ogni volta vedresti il mio sorriso più bello.”dissi
“ ma  no quando me ne andrei” mi interruppe.
“Non voglio che ogni volta che me ne vado tu debba avere il cuore triste come questa prima volta e solo per colpa mia …e se permettessi questo sarei il più grande egoista…non voglio lasciarti con un pianto ma con un sorriso, e con esso ti voglio ricordare”disse guardandomi diritto negli occhi.
“hai quindi intenzione di …ODDIO NO!”dissi sconvolta. ”Non è facile nemmeno per me…e poi è per il nostro bene. Non voglio che passi la vita in sofferenza ad aspettarmi. Tesoro mio  tu devi andare avanti anche senza di me….e questa è una promessa che mi devi fare”disse con grande intensità.
Sapevo che lo faceva per me, ma io non volevo promettergli quella cosa orrenda, no me la riuscivo ad immaginare una vita senza di lui. “Ehi guardami negli occhi e prometti, ti prego, fallo per me…” disse con una terribile paura negli occhi. ”te lo prometto amore mio.”quelle parole non avrei mai volute dirle, ma non potevo contraddirlo, aveva ragione, e odiavo quando aveva ragione….avrei tanto voluto urlare IO TI AMO, TI PREGO RIMANI CON ME, ma non potevo, doveva succedere cosi, ed io avevo fatto il possibile per impedirlo e se avessi continuato a farlo avrei soltanto complicato le cose.
  
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