Fanfic su artisti musicali > Black Veil Brides
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Autore: Graveto    12/01/2013    0 recensioni
La storia continua e ha nuovi sviluppi. Ci aspettano nuove "aventure con i black Veil Brides, in Germania.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno della nostra partenza era arrivato, il nodo in gola si faceva più stretto e ogni minuto che passava era prezioso. Soraya e Giada piangevano a fiumi, mentre preparavamo le valige. I nostri amati idoli che per consolarci facevano battute, cercavano per lo meno di farci ridere e farci tornare il sorriso. Quando Jinxx e Ash andarono a consolare le ragazze, io stavo ancora preparando la valigia, con gli occhi lucidi e le mani che non volevano mettervi i panni dentro. Scoppiai in lacrime anch’io, quando Jake, Andy e CC vennero da me, e Christian mi mise una mano sulla spalla. Non avevo mai pianto così tanto in vita mia, a parte quando morì mio nonno, a cui volevo tanto bene e glie ne voglio tuttora. Dall’altra stanza sentivo le ragazze che dicevano di non voler partire e, singhiozzando ardentemente, si stringevano a Jinxx e Ash. Dopo essermi sfogato, andai da Soraya e Giada. Le chiamai e spiegai che li avremmo rivisti, ma capivo anche che era difficile separarsi da loro, persino io volevo restare, ma dovevamo tornare dalle nostre famiglie e loro dovevano tornare in America. Poi Andy riuscì a fare tornare il sorriso a tutti e tre. Con Jake fece un’imitazione di quando era spaventato da un’ape e correva impaurito per tutto il backstage del concerto, durante un’intervista. Le ragazze riuscirono a calmarsi e a sorridere nuovamente. Andy continuò a fare battute e, prendendo un foglio, lo mangiò. Proposi un abbraccio di gruppo e tutti insieme gridammo “BVB Armyyyyyyyy”. Fu bellissimo gridarlo ancora un’ultima volta con loro che ci stringevano in quella “morsa” da amici e non da semplici idoli che dedicavano solo un momento ai loro fans. Seduti a tavola per mangiare, Giada e Soraya non avevano tanto appetito, ma Ash e Jinxx riuscirono comunque a farle mangiare. Come dolce, avevo ordinato una torta da un amico di mio zio, il quale aveva una famoso bar al centro di Francoforte, avevo anche fatto mettere la glassa a mo di scritta che andava a formare “BVB” e il loro simbolo. Misi otto candele, ognuna con il nostro colore preferito e le accesi. Dissi che quelle erano in segno della nostra grande amicizia; infatti non ci saremmo mai dimenticati di quei momenti fantastici passati con loro. Tagliammo la torta e la mangiammo tutta, fino all’ultimo pezzo. A quel punto alle ragazze non importava più la loro fantomatica dieta, essendo magrissime mi arrabbiavo con loro perché dicevano di essere grasse ma non era così, quindi mangiarono più di un pezzo e si divertirono a spalmare un po’ di glassa di cioccolato sui nasi di Ash, Jinxx e Andy. Nel pomeriggio andammo a divertirci sulla ruota panoramica del luna park e anche sugli autoscontri, dove ingaggiammo una vera e propria lotta a colpi di macchine. Tornammo a casa, il momento era ormai giunto più dolorosamente che mai, ma andavamo via con la loro precedente promessa, cioè che loro sarebbero venuti a trovarci di estate. All’aeroporto Soraya e Giada, con le lacrime agli occhi, strinsero forte i loro idoli. Poi fu il mio turno di salutarli. Commosso e con gli occhi rossi, li abbracciai a uno a uno. Andy disse che ci saremmo rivisti presto, noi esclamando un “contaci”, poggiammo i bagagli sul nastro, passando dal check-in. Presi Soraya e Giada a braccetto e, con le lacrime agli occhi, li salutammo da lontano, mentre la porta automatica ci separava di nuovo da loro. Ci fu un momento in cui le ragazze cercarono di tornare indietro, ma ormai era troppo tardi, le porte con i sensori si erano già chiuse e le loro facce erano svanite dietro i vetri scuri del check-in. Ricordai alle ragazze che li avremmo rivisti in estate, loro rassegnatesi all’evidenza, si imbarcarono sull’aereo con riluttanza. Il portellone dell’aereo si chiuse e l’aereo cominciò a decollare, ma guardai dal finestrino, chiamai le ragazze. Eccoli lì, Andy, Ash, Jinxx, Jake e CC che ci salutavano dalla balconata per i turisti del grande aeroporto di Francoforte. Stavamo per tornare a casa, ma avevamo passato delle vacanze indimenticabili e speciali, e questo ci confortava più che mai.
  
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