Parigi 15 settembre 2001

Ormai le vacanze per Oscar erano finite,il giorno dopo si sarebbe dovuta recare al lavoro.Il suo lavoro le piaceva ma si sa, chi dopo un periodo di ozio  ha fretta di ritornare alla vita frenetica di ogni giorno?La prospettiva che più le faceva paura era rivedere Victor.Durante le vacanze si erano solo sentiti,anche se poco,e quindi aveva avuto modo di pensare.Ormai era un bel po’ che stavano insieme ed Oscar sapeva che ,a differenza sua,Victor credeva molto in alcuni valori quali la famiglia…per quanto ancora si sarebbe accontentato di una relazione che era simile a quella di due liceali?Victor tempo addietro le aveva chiesto di andare a vivere assieme, e lei con la scusa di una vita frenetica e di aver bisogno dei suoi spazi, aveva rifiutato.Lui ci era rimasto male ma aveva continuato ad amarla incondizionatamente.I suoi pensieri furono bruscamente interrotti dal suono del citofono.Era Victor!!”pensi al diavolo e spuntano le corna!!”pensò Oscar.”Oscar, amore ,finalmente sei tornata!non ce la facevo più a stare lontano da te!!”

“Ciao Victor nn mi aspettavo una tua visita a quest’ora!!

“hai ragione sono stato un maleducato ma l’amore fa fare cose folli!”disse baciandole il collo.”Comunque non mi hai ancora detto se sei felice di rivedermi”

“Hem ma certo che sono contenta ma adesso lasciami mi stai soffocando!”

“Scusa ma rivederti mi ha fatto felice!comunque la mia visita non è solo casuale volevo invitarti a cena,ho una cosa importante da dirti…”

“Ma veramente io stavo andando a dormire,domani devo lavorare…”

“Oscar è davvero molto importante,giuro che non ti farò fare tardi”

“E va bene dammi un secondo per cambiarmi e arrivo”

“Guarda che se vuoi puoi venire anche in pigiama sei molto carina anche così!”

“Ma piantala!farò in un  minuto”

Oscar si diresse verso la sua camera da letto e tirò fuori dall’armadio un paio di jeans blu ed una maglietta color turchese.Si chiese cosa dovesse dirle di tanto importante Victor per piombare a casa sua all’improvviso.Una marea di idee si fecero largo nella sua mente…ma era inutile rodersi l’anima tanto tra un po’ l’avrebbe saputo.Tornò in soggiorno e vide Victor seduto sul divano pensieroso.

“Amore questa maglietta ti sta benissimo…si intona ai tuoi occhi…”

“Grazie,ora andiamo altrimenti morirò di fame!”

“Agli ordini comandante!”

Per tutto il tragitto verso il ristorante l’uomo rimase in silenzio,aveva un aria strana,era la prima volta che Oscar lo vedeva in difficoltà.Victor Clemente de Girodelle,facoltoso avvocato,uomo che vantava diverse ex fidanzate bellissime,stimato da tutti,era in difficoltà…ad Oscar veniva quasi da ridere a pensare a lui in quei termini.Finalmente arrivarono a destinazione presero un tavolo ed ordinarono da bere.Finalmente Victor si decise a parlare

“Oscar mi hanno offerto un posto importante in uno studio legale a Boston…io sarei tentato di accettare ma non voglio rinunciare a te…”

Oscar rimase spiazzata;tutto si aspettava fuorché una notizia del genere.Il suo incubo si stava avverando,ora anche Victor l’avrebbe lasciata sola probabilmente.

“Oh…io nn so che dire,sono sorpresa…comunque se vuoi accettare non preoccuparti per me…”

“Oscar,io sono combattuto,se accettassi questo incarico avrei il futuro assicurato,però allo stesso tempo non vorrei rinunciare a te…”

Oscar non sapeva che dire,il suo radicato egoismo avrebbe voluto che Victor restasse con lei,ma sapeva che non poteva chiedergli di restare sapendo che in realtà non lo amava e non lo avrebbe mai amato probabilmente.Nel suo cuore c’era posto per un solo uomo,e quello era Andrè,sarebbe stato sempre così,anche se sapeva di averlo perso.Consumarono la cena in silenzio e alla fine della serata Victor accompagnò Oscar a casa.La donna guardava pensierosa fuori dal finestrino,ammirando Parigi  illuminata dai vari neon dei negozi e dei lampioni.D’un tratto da una taverna Oscar vide uscire due ragazzi che erano di spalle,ed uno dei due aveva un nonsocchè di familiare.Il ragazzo si voltò…Oscar non ci poteva credere…quel ragazzo era Andrè il quale la riconobbe all’istante.Si svolse tutto in poco più di una frazione di secondo,e i due si guardarono con intensità che parlava per tutti e due.”Hei amico,hai visto un fantasma per caso!!”la voce di Alain ruppe quell’incantesimo.”A…lain in quella macchina c’era Oscar!

”Andrè sei talmente brillo che scambieresti una bella gnocca per tua nonna!”

“No Alain ti dico che era lei!”

“Ok,ora forse è meglio che ti riaccompagni a casa,tu non sei in grado di guidare;dai dammi le chiavi della macchina”

Andrè come un automa,diede le chiavi ad Alain che sgommando si diresse verso l’appartamento dell’amico.