Rayman
e Murfy superarono il lago cristallino che si trovava nei pressi del
castello
dei Teens. Era un lago davvero particolare, perché
rifletteva qualsiasi cosa ci
fosse nei dintorni e in cielo, ma era persino in grado di sostenere una
persona
senza farla sprofondare in esso. Per arrivare al castello bisognava
attraversarlo, ma non c’erano alberi per nascondersi.
Bisognava muoversi a
grande velocità, e così fecero, ritrovandosi
subito nei pressi di una scala che
portava ad una grande porta ormai distrutta, che permetteva di
oltrepassare un
alto e solido muro. Superato questo, Rayman e Murfy ebbero
l’enorme struttura
di fronte a loro. In alto si potevano scorgere le navi volanti degli
Hoodlum, agganciate
al castello, mentre in molti si trovavano già a terra,
sorvegliando l’ingresso.
<<
Oh no. Eccoli là! >>.
Gli
Hoodlum erano degli uomini di pezza controllati da dei semplici lum
neri,
innocui senza vestiti.
Rayman
si lanciò subito all’attacco. Il capo degli
Hoodlum sobbalzò vedendolo e ordinò
di fare fuoco. Schivò i colpi di fucile, roteò di
fianco a sinistra e colpì uno
dei nemici con un pugno volante, togliendogli le vesti e scoprendo il
lum nero
che lo controllava. Un altro attacco su schivato saltando
all’indietro. Rayman
lanciò entrambi i piedi mentre si trovava in procinto di
cadere, colpendone
altri due.
Il
capo non si arrese. Chiamò i suoi dall’alto, che
gli portarono una mitragliatrice
a pallettoni, con la quale iniziò a sparare. I colpi erano
velocissimi e Rayman
dovette nascondersi dietro una roccia. Si appoggiò ad essa.
Non poteva uscire e
rischiare di essere colpito: era meglio aspettare che le munizioni
finissero.
Difatti così fu; il capitano cercò subito di
ricaricare, ma Rayman uscì allo
scoperto, lanciando un pugno caricato per bene e colpendolo al livello
della
mascella, togliendogli le vesti. La battaglia era solo agli inizi.
Altri
Hoodlum erano pronti a combattere, ma qualcosa li bloccò.
Dalla porta
principale ormai semidistrutta uscì un essere alto circa tre
metri, di pelle
grigia e vestito con un abito marrone che si completava con un
cappuccio che
copriva la testa. Erano visibili solo due occhi gialli ed inquietanti.
Gli
Hoodlum fecero vari passi indietro, lasciando spazio a lui. Erano
decisamente intimoriti.
Rayman strinse denti e pugni. La situazione non era delle migliori:
quello era
uno Knaaren.
<<
Melanzana >>. Disse la bestia, agitando le mani affilate.
<<
Oddio, le cose si mettono sempre peggio! >>. Disse Murfy.
Rayman
sapeva perfettamente che i suoi colpi non avrebbero avuto effetto su di
lui, ma
doveva entrare a tutti i costi, per salvare i Teens, le Fate ed il
cuore del
mondo.
Fece
un gesto a Murfy: << Scappa, lui vuole me!
>>.
Murfy,
nonostante la voglia di accompagnarlo, abbandonò la zona,
spaventato.
Lo
Knaaren si avvicinava lentamente, mostrando ad ogni passo un pizzico
del suo
volto. Era uno sguardo senza anima, alimentato da un fuoco omicida.
L’uomo
melanzana indietreggiò lentamente: “ Cosa posso
fare? ”.
“
Rayman, puoi sentirmi? ”.
Riconobbe
immediatamente quella voce: “Betilla!”.
“
Figlio mio, ti sto parlando telepaticamente. Lo Knaaren è
troppo potente per
te. Non puoi combattere, almeno non in questo stato ”.
“Ma
cosa posso fare? Io devo entrare al castello o sarà tutto
perduto ”.
“Stai
tranquillo. Siamo chiusi nella sala principale all’ultimo
piano. Stiamo
riuscendo a respingerli. L’unico modo che hai per affrontare
questi micidiali
esseri è ottenere i poteri delle terra, che si trovano
custoditi nella Terra
dei morti lividi. Raggiungi casa mia, Rayman, e cerca una pianta di
prugne
rosse. Tra i suoi rami c’è un passaggio segreto
che ti porterà lì. Ci sono dei
Teens fantasmi che custodiscono questo potere: sono i Teens custodi.
Abitano nella
pianura silenziosa, in un tempio costituito solo da menir, ma fai
presto, il
destino del mondo dipende da te! ”.
Rayman
inspirò ed espirò per bene, prima di mettersi in
fuga: “ Ok Betilla, resisti.
Sarò veloce ”.
Svoltò
indietro ed iniziò a correre velocissimo, schivando tutti
gli alberi con salti
a destra e a sinistra. Sentiva il fiato dello Knaaren, velocissimo
quanto lui,
sul collo. Schivò a destra il tronco d’albero che
il mostro gli aveva lanciato
contro a folle velocità, poi riprese a correre alla stessa
velocità di prima. Lo
Knaaren era sempre più vicino. Rayman lanciò una
mano contro un ramo lontano
qualche metro, e tirò tutto il corpo verso di essa,
utilizzando il ramo come
fionda per allontanarsi dal nemico. Atterrò e
continuò a correre senza
guardarsi indietro. Casa di Betilla non era molto lontana. Eccola,
l’aveva
raggiunta. Girò attorno ad essa e cercò
l’albero, ma non riuscì a vederlo. Intanto
il frusciare delle foglie diventava sempre più forte. Rayman
si girò, lo
Knaaren apparve, per niente affaticato.
<<
Melanzana! >>. Caricò con le gambe e si
lanciò contro di lui.
Rayman
schivò, facendolo schiantare contro la casa di Betilla, che
crollò su se
stessa.
“
Ho
guadagnato un po’ di tempo ”, Pensò.
Ed
eccolo lì, proprio di fronte a lui, ad una decina di metri
di distanza. Si avvicinò
all’albero, lo squadrò per bene e poi vide una
strana luce bianca nascosta tra
le fronde.
“
Vado ”.
Entrò
nel portale, pronto a raggiungere i Teens custodi.