Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: darlene    16/01/2013    0 recensioni
Vicini di casa da sempre, migliori amici, compagni di scuola, di sport, di vita....
Dopo scandali e vite piene e confuse, Harry decide di lasciare tutto e partire, proprio come avevano sempre detto; il giro dell'Europa in macchina solo lui e lei, da vicini di casa, migliori amici e compagni di viaggio. Ma tra sesso, droga e alcool, c'è bisogno di qualcuno di stabile un amico, un ragazzo, un compagno di viaggio. Saprà l'amicizia tramutare nel bisogno d'amore reciproco?
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Harry. Facciamolo Clair 
Clair. Cosa?
Harry. Il giro dell'Europa 
Clair. Stai scherzando?!
Harry. Dai Clair! Lo hai sempre voluto anche tu! Cosa ci ferma? I soldi non ci mancano, ho solo bisogno del tuo appoggio, è quello che hai sempre sognato. Io il mio sogno l'ho realizzato ora tocca a te.
Clair. Oddio, Prepara le borse baby! Si parte.
Harry. Si!

 
 

CLAIR

Quando ho iniziato le superiori avevo parlato a Harry di questo stupido sogno, chi lo avrebbe mai detto che ci sarebbe stata l'occasione di realizzarlo, quando glielo dissi all'epoca mi rise in faccia e ora è venuto a bussare alla mia porta per partire. C'È un motivo, scappa da qualcosa, non è mai stato in ragazzo da avventura, non sarebbe mai partito così su due piedi eppure ora è seduto sul mio divano che aspetta che io abbia finito di preparare le borse, sono la sua migliore amica, me lo dirà. Il giro dell'Europa in macchina, cosa posso portarmi dietro? Quanto staremo via? Non posso nascondere di essere maledettamente emozionata. In alcuni stati fa freddo in altri fa caldo, per fortuna partiamo con la mia jeep che ha un baule capiente, lui avrà come minimo 6 borse nascoste nel baule della sua BMW,
"io sono famoso, devo mantenere una buona immagine"
mi risponderebbe sicuramente così se gli dicessi qualcosa. Uno,due,tre,quattro, cinque, sei e sette.... Non avrò esagerato? In mia difesa dico che sono donna. La parte vestiti è pronta ora devo pensare agli accessori, ai cosmetici e tutto ciò che potrebbe rivelarsi utile, il bagno come al solito è sottosopra, forse dovrei riordinare prima di partire, ma Harry vuole partire ora? Non sono psicologicamente preparata, ho bisogno del mio tempo per prepararmi e l'idea che è di sotto mi mette un po' d'ansia, ora gli caccio un urlo.
"Harry, sali un attimo!"
brutta mossa, vedrebbe anticipatamente tutte le borse, troppo tardi, esco dal bagno prima che veda tutta la confusione.
"spero ci sia un buon motivo se mi hai fatto alzare"
mamma mia sempre il solito pigrone,
"ecco, ma tu avevi intenzione di partire subito?"
allungando le ultime lettere delle parole gli stavo già facendo capire che avevo bisogno di tempo,
"il prima possibile, non ci starai mica ripensando Clair..."
scontato, dio lo conosco così bene da prevedere persino le sue risposte,
"no, assolutamente, ma ho bisogno di tempo per prepararmi sia psicologicamente che fisicamente e poi la casa è in disordine e vorrei prima riordinarla, il pensiero che tu sia sul divano che mi aspetti mi mette una leggera fretta.."
bisogna parlare con le giuste pause fra una frase e l'altra per calcolare quanta rabbia sta accumulando in corpo,
"è quello che sto cercando di fare infatti, non ti è mai importato di avere la casa in ordine!"
ha accumulato abbastanza rabbia, ma ragionando sul fatto che non è un ragazzo irascibile, mi sta decisamente nascondendo qualcosa,
"suvvia Harold, ti sto solo chiedendo questo pomeriggio, partiremo domani mattina, devo anche fare benzina alla macchina, perché è scontato che useremo la mia, è più grande e meno appariscente, per in viaggio così voto confort, devo farmi la doccia, riposare e chissà quante altre cose ho dimenticato"
in questo caso invece, mai fare pause abbastanza lunghe da farsi interrompere,
"va bene, ma si parte alle 3:00 di sta notte, Guido io e tu riposerai in macchina..."
mai una volta che dica solo va bene,
"andata, ora rimani qui e mangiamo insieme o vai via?"
non andava affatto, volevo dormire nel mio letto, ma con lui non si vince mai,
"cosa faccio vado a casa per poi tornare? Tanto sai che ho le borse in macchina, mi rendo utile, per esempio vado a fare benzina, preparerò la cena, il cibo per il viaggio, controllo gli orari del traghetto nella manica..."
cosa avevo detto, borse nella macchina, non vuole tornare a casa, non vuole dormire a casa, non sopporto che non mi dica la verità, avrò tanto tempo per tartassarlo di domande senza che possa scappare,
"come vuoi, ma non mettermi ansia, tu fai le tue cose e io faccio le mie".
Ora che scende le scale sono libera di fare quello che voglio, più o meno, intanto metto la musica, mi mette più carica fare le pulizie casalinghe con il sottofondo musicale, sembra di vivere in un musical e io amo i musical. Partiamo dal bagno, magari sistemando trovo anche le cose da mettere in valigia, per esempio questo, qualunque cosa sia, la piastra, il phon, gli elastici per capelli, le creme, il sapone per il viso, la spazzola, il pettine, le forcine, lo spazzolino, il dentifricio, il collutorio e  lo struccante. Sicuramente manca qualcosa, ma vediamo di non pensarci troppo, torno in camera, cosa essenziale, trousse con i trucchi e gli smalti, acetone, raggiungo la cabina armadio, reparto scarpe,  Oddio sono troppe, quali porto? Facciamo un po' di selezione, pensando ai vestiti che ho portato dovrei prenderne almeno un paio per ogni colore, e modello, su cosa puntare? Tennis o décolleté? Di giorno si girerà per le città, ma di sera si uscirà, uomini diversi in ogni città, direi che queste vanno bene, sono sempre parecchie, ma le ho divise nelle due valige in base al modello. Ho riempito un'altra trousse con i gioielli e i profumi, stavo dimenticando una cosa importante gli asciugamani, per la doccia e per le mani, sicuramente Harry lo ha scordato, ne metto uno in più per sicurezza. Probabilmente le valigie sono finite, scendo le scale, prendo un post it dal mobile del telefono e mi siedo al tavolo della cucina, Harry mi guarda e sorride, ho sempre amato quel sorriso, sta davvero preparando il cibo per il viaggio, quanto è tenero. Nel post it scrivo le cose da mettere nella borsa, cose come i carica batterie, l'iPod, il cellulare, il portafoglio... E lo attacco alla porta di casa, poi torno in cucina, apro il mobile dietro la porta, prendo la scopa e spazzo velocemente in giro, tolgo la polvere dai mobili, sbatto i tappeti, ritorno al piano superiore, rifaccio il letto e comincio a portare le borse all'ingresso, ho portato davvero troppa roba, ne userò meno della metà, ma lo spazio c è e non ci sono problemi. Torno in cucina stampo un enorme bacio sulla guancia di Harry e lo abbraccio, una delle mie crisi affettive, poi torno al piano superiore a farmi la doccia, l'acqua scorre bollente giù per la mia schiena, mi depilo, ecco cosa ho scordato, le lamette, mi insapono, mi sciacquo, spengo l'acqua e mi arrotolo l'asciugamano intorno al corpo, infilo le ciabatte, anche quelle da mettere in valigia, strizzo i capelli e raggiungo la stanza, mi vesto, torno giù, prendo il phon dal beauty, lo attacco alla spina vicino alla sedia a dondolo del salone, era della nonna, me la lasciò in eredità perché quando ero piccola stavo sempre li sopra, mi asciugo i capelli. Sono le 19:00 Harold mi chiama in cucina, è pronta la cena, finalmente un attimo di pausa,
"ricordami che devo chiamare la mamma"
sono già stanchissima e non ho detto a mamma di questo viaggio, le verrà un infarto,
"lo farò"
il mio piccolo, dolce, Harold.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: darlene