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Asfalto bagnato e calosce , per Portia non c'era una combinazione più giusta al mondo , eppure in quel momento avrebbe voluto che l'asfalto scivolasse via sotto i suoi piedi più velocemente di quanto già stesse facendo , così da trascinare via anche i suoi pensieri . STUPIDA , continuava a ripetersi dentro il suo cervello questa parola , finchè si venne a trovare davanti al giardino di Prim . Una folata di vento allora le asciugó una lacrima che poco prima si era venuta a creare sul suo volto. Così , quando si trovó sotto il porticato , fu abbastanza pronta da suonare e chiedere gentilmente (nel tono in cui i gatti si lamentano) se poteva vedere Prim . A rispondergli fu il padre dell'amica , che nascosto un po' dietro la porta aveva già capito di cosa si trattava , era abituato tante di quelle volte a vedere Portia sulla sua porta che se avesse voluto poteva chiamarla 'Po' come la chiamava la figlia . Ma Portia vide qualcosa di strano nel volto del signor Debney , e ebbe come l'impressione di avergli trasmesso tristezza con i suoi occhi ..

- Ah Portia , entra pure . Prim deve essere di sopra .. Prim ?

Priim ? C'è Portia ..

- .......

- Portia credo che ti convenga salire perché la nostra amichetta non risponde . Sali e vedi un po' che sta combinando .

- Ok ..

- Ma prima fammi togliere un po' di questi scatoloni per le scale che se entra improvvisamente la mia signora poi inizia a dire che non tratto bene le amiche di mia figlia ..

- Ok , ora puoi salire cara..

- Grazie signor Debney

- Di nulla ..

La rampa di scale sembrava infinita , ogni gradino ricordava a Portia quanto fosse difficile mettere un piede dopo l'altro e ragionare anche per le cose più sciocche. Si era creata una sorta di nebbia dentro di lei che fu colmata solo alla vista dell'amica , che era seduta tristemente nel letto della sua camera .

Non era da Portia spiare eppure non so per quale ragione lo fece , era più facile che chiederle il perché era seduta sul letto e fissava il pavimento e il resto della camera con un'intensità non indifferente . Fu per quel motivo che Portia si nascose all'angolo della porta e capì che Prim era al telefono in quel momento , uno sguardo triste aveva preso il suo volto , lacrime di rabbia accompagnavano parole rivolte senz'altro a qualcuno che Prim conosceva molto bene.. Sua madre

«È orribile mamma , so quanto sia importante per papà davvero , ma non posso lasciare TUTTO quello che ho qui per lui !» strattonó alla madre al telefono

Non c'era nient'altro da spiegare . Portia aveva capito tutto .. La novità , gli scatoloni per le scale e infine quelle parole "tant'amare che poco è più morte " .

Provó ad estinguere la rabbia che provava in quel momento premendo forti le mani sulle orecchie, quasi fosse un modo per rimpicciolire le parole sentite e immagazzinate e ridurle poi a zero .

Non voleva sentire , non voleva più vedere , avrebbe fatto di tutto pur di ritrovare tranquillità in un momento così critico .

la sua amica Prim non si accorse di nulla e tanto meno suo padre , Portia aveva sceso le scale e si era avviata per la sua città piena di luci , l'iPod nelle orecchie , le sue calosce e i suoi pensieri grigi tanto quanto la pioggia che aveva ricominciato a scendere dal cielo .

Angolo autrice 

Bene ,ecco innanzitutto ci tenevo a scusarmi per averlo postato così tardi ma potete capire la mia situazione : faccio il liceo classico

il che vuol dire compiti su compiti e triplicompiti ! Se non era per oggi che il nostro sindaco ( santo Benedetto sia il tuo nome ) ha dato l'allerta neve e tutti a casa *balla la conga con in testa una noce di cocco* non riuscivo a postarlo .

Ps. In questo capitolo Dante ha avuto una brutta influenza su di me .