Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |       
Autore: Aquarius no Lilith    19/01/2013    5 recensioni
Questa storia è frutto di un sogno che ho fatto circa un anno fa e che ho voluto sviluppare.
La storia è ambientata in un ipotetico post Hades e vede tutti i gold saint tornati in vita, grazie alla dea Atena. La protagonista è Yume, cavaliere d'argento di Cassandra ed ex allieva di Saga dei Gemelli. Ella fa ritorno al Santuario dopo due anni passati a Delfi ad allenarsi alla fine dell'ultima guerra sacra. Si troverà così a dover affrontare la nuova guerra sacra contro la dea Artemide, che metterà a dura prova la sua fedeltà alla dea Atena e il suo amore per Milo dello Scorpione, minacciato da un lontano passato di cui lei non ha colpa.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gemini Saga, Nuovo Personaggio, Scorpion Milo
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'La maledizione dell' amore eterno'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 La mia vita è stata, si può dire, normale e pacifica, per quanto la si possa definire una vita quella senza la figura dei genitori a farti da modello, finché non ho scoperto di avere un cosmo dentro di me, all'età di sei anni.
Ero andata da sola nel bosco dietro l'orfanotrofio e fui improvvisamente attaccata da un orso e, per difendermi, non so come, liberai il mio cosmo fino allora ancora sopito e quell'animale, come lo sentì, scappò subito nel bosco. Oltretutto, ciò che era appena accaduto, l'avevo sognato proprio la notte precedente e ciò mi sconvolse veramente molto.
Dopo un po' sentii però, un fruscio tra gli alberi e dal bosco uscì un uomo rivestito di un’armatura scintillante che aveva lunghi capelli blu, occhi azzurri e un viso dall'espressione serena e gentile.
Dopo essermisi avvicinato, disse, guardandomi negli occhi: << Dolce bambina, sei stata tu a far fuggire quell'orso? >>.
Ed io, guardandolo a mia volta negli occhi, gli risposi:
<< Penso di sì, ma è successo tutto in un attimo.
Infatti, quando ha cercato di avvicinarsi nonostante fossi terrorizzata, ho sentito crescere dentro di me una grande forza e poi l'orso è scappato spaventato da non so che cosa.
Non mi spiego poi come sia possibile che tutto possa essere accaduto, come nel mio sogno di questa notte >>.
Ed egli, guardandomi con sguardo stupito, disse: << Avevi dunque già visto l'attacco di quell'orso in sogno?>>.
<< Sì, però ti prego di non dirlo a nessuno, dato che mi crederebbero fuori di testa >>.
<< D'accordo, farò così.
Posso sapere il tuo nome? >>.
<< Yume e tu come ti chiami e perché hai un'armatura addosso? >>.
E lui sorridendomi, disse: << Mi chiamo Saga e quest’armatura la indosso per proteggere il mio corpo dai colpi degli avversari>>.
Quella risposta mi risuonò strana, ma non gli chiesi altro.
Poi cominciai a sentire la voce della direttrice chiamarmi e, dopo aver salutato quello strano uomo di nome Saga, tornai all'orfanotrofio.
Nei giorni seguenti poi, cominciai a vedere nei miei sogni uno strano luogo, dominato da un'alta montagna con diverse case dallo stile architettonico molto inconsueto, con delle lunghe scale bianche che conducevano a un enorme edificio, sulla sommità della montagna.
Vidi inoltre bambini circa della mia età, combattere tra di loro all'aperto, in quella che sembrava un'arena o spaccare delle enormi rocce con la forza o di un solo pugno o di un calcio.
Queste visioni mi lasciavano sempre più sconvolta poiché mi chiedevo che cosa significassero e poi, a volte, c'era anche quell'uomo di nome Saga, in esse.  
Lentamente passò un mese da quando era accaduto quello strano incontro e le visioni divennero sempre più frequenti e non si limitavano ora solo più alla notte, ma mi assalivano anche di giorno.
Saga nel frattempo era andato via due settimane, dopo che l'avevo conosciuto, non lasciando tracce di sè com'era stato, quando era comparso.
La sua partenza mi aveva causato un senso di perdita, perché era l'unica persona con cui potevo parlare di ciò che vedevo in sogno, senza preoccuparmi di ciò che lui pensasse.
E poi mi ero affezionata a lui perché con me era sempre gentile e disponibile.
Inoltre qualcosa mi diceva che egli avrebbe potuto aiutarmi a risolvere il mio problema e quindi speravo di poterlo incontrare di nuovo.
Due settimane prima del mio settimo compleanno vidi che stava tornando e quindi mi diressi, dove l'avevo visto nel mio sogno.
Quando lo vidi gli corsi incontro e lo abbracciai, felicissima che fosse tornato.
Dopo avermi abbracciato anche lui, disse: << Yume, scusami se sono andato via, ma dovevo fare una cosa molto importante che non potevo assolutamente evitare >>.
Ed io, scontandomi da lui, dissi: << Ho capito.
Devi anche sapere che mentre eri via, le mie visioni sono aumentate rispetto alla frequenza e ad esempio, neanche due ore fa, ho visto che saresti tornato e che saresti passato di qui.
Per questo motivo sono subito venuta a cercarti, in questo luogo >>.
E lui, stupito dalle mie parole, disse: << Dunque, ora hai visioni anche durante il giorno? >>.
<< Sì anche se mi succede solo da una settimana >>.
<< Capisco.
Yume io sono tornato per proporti di venire in un certo luogo con me, dove potrai imparare a usare meglio il tuo dono.
Che cosa ne dici? >>.
Io ci pensai un attimo e poi gli risposi: << Sì d'accordo >>.
<< Ti avverto però che dovrai seguire allenamenti estenuanti, sia a livello mentale, sia fisico.
Te la senti di farlo? >>.
Ed io sorridendogli, dissi: << Sì e poi se quest’addestramento mi servirà ad aiutare qualcuno lo farò molto volentieri >>.
Dopo questa conversazione Saga mi spiegò che saremmo andati in Grecia e più precisamente al Santuario di Atene, dove mi sarei addestrata e mi spiegò anche le regole dei Saint.
Poi mi accompagnò fino all'orfanotrofio dove dopo aver parlato con la direttrice, se ne andò e fissammo un appuntamento per il giorno dopo davanti all'albero, dove c’eravamo incontrati per la prima volta.
Quella sera, la direttrice mi aiutò a fare la borsa con le mie poche cose e mi disse che ero stata veramente fortunata a trovare un padre adottivo di quel genere.
Così il giorno dopo, Saga mi portò via dall'orfanotrofio, dopo avermi adottato.
Ancora prima che giungessimo nella città portuale da dove con una nave saremmo giunti in Grecia, avevo indossato una maschera per celare il mio viso, che solo molti anni più tardi avrei mostrato a qualcuno.
Quando arrivammo al Santuario, conobbi molti bambini che avevano all'incirca la mia età e che aspiravano alle armature più importanti, cioè quelle d'oro: un bambino di nome Camus molto rigido e chiuso in sé stesso che aspirava all'armatura dell'Acquario, poi Aiolia, fratello del cavaliere del Sagittario e Milo, entrambi molto gentili e simpatici, aspiranti l'uno all'armatura del Leone e l'altro a quella dello Scorpione, Mu molto timido e riservato, aspirante a quella dell'Ariete e Shaka che non apriva mai gli occhi e non parlava quasi mai ed era l'aspirante guerriero per l'armatura della Vergine.


Nota dell'autrice: questa è la prima fanfiction di Saint Seiya che scrivo, dunque sarò ben felice di accettare tutte le critiche che servano a migliorare il mio modo di scrivere.
Arrivederci al prossimo capitolo,
Lilith.
 
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Aquarius no Lilith