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Autore: xedwardslips    20/01/2013    5 recensioni
Nuova città, nuova scuola. Un incontro per caso, anzi uno scontro. Due sguardi si osservano, sarà amore o solo curiosità?
Alice Banson si è appena trasferita a Londra e il suo primo giorno di scuola si imbatte in Zayn Malik, ragazzo dolce e davvero bello.
Tra i due nascerà qualcosa?
Genere: Demenziale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era il suo primo giorno di scuola ed Alice era nervosa, come sempre. Quella notte non aveva chiuso occhio, immaginandosi la nuova scuola.
La mattina, la sveglia suonò alle sette ed Alice la spense dandole un pugno.
Si alzò dal letto con un balzo e raggiunse il bagno in un secondo. Si spogliò lentamente ed entrò in doccia. L'acqua a contatto con la sua pelle la fece svegliare definitivamente.
Uscì, si avvolse in un asciugamo e ritornò in camera. Aprì l'armadio, prese l'intimo e l'indossò.
Poi osservò ancora l'armadio e l'indecisione si impossessò di lei. Cosa indossare? Panico.



Dieci minuti dopo, Alice era ancora immersa nell'armadio cercando un abbinamento giusto, quando la madre urlò «Ali è tardi, muoviti». La ragazza prese una maglietta a righe e un jeans stretto e li indossò velocemente, per poi prendere borsa e scarpe e scendere al piano inferiore con una corsa.

 


«Ansia?» domandò la madre alla figlia mentre parcheggiavano negli appositi parcheggi della East High.
La ragazza sbuffò. «Mamma, è il mio primo giorno di scuola, è ovvio che sono in ansia».

«Vedi di comportarti bene con i tuoi compagni. Non voglio cambiarti di scuola un'altra volta» Aggiunse la donna sorridendo. «Aspetta...Vuoi dirmi che rimarremo qui a Londra?» domandò Alice quasi urlando dalla gioia. «Sembra strano, ma sì. Mi piace la città e il lavoro è ottimo. Rimarremo qui tutto il tempo che vuoi.» «Porca puttana, mamma è una notizia favolosa.»ammise la ragazza, saltando al collo della madre e strittolandola con un abbraccio. «Le parole, Alice, le parole» la rimproverò la madre, con tono adirato.

Alice Banson, 'Elis Benson' diceva lei quando gli altri non sapevano pronunciare il suo none, sedici anni, ragazzina senza padre, con una madre che cambia lavoro molto spesso.
Alice è una 'bad girl' a tutti gli effetti, a scuola è sempre andata male, impreca come un ragazzo e se ne frega del giudizio della gente.
Alice non era molto alta, anzi l'aggettivo 'alta' non faceva proprio al suo caso. Se arrivava a un metro e sessanta era troppo. Aveva capelli biondi, lunghi davvero tanto, e mossi. Al posto degli occhi aveva il mare, occhi azzurri. Non era nè troppo grassa, nè troppo magra, era 'normale' come diceva lei.



L'East High era una scuola molto rinomato in tutta Londra. Un edificio enorme tinto di rosso e bianco. All'entrata un'ampia fontana stava al centro del grande giardino. Ai piedi della fontana vi era un enorme disegno di un volto felino che riportava i colori dell'istituto.
Le due lo attraversarono commentando di qua e di là il posto e in poco tempo arrivarono nell'ufficio del preside Crumbs, un ufficio comprendente una scrivania e dietro una sedia e di fronte due poltroncine dove si accomodarono Alice e sua madre.

«Beh, la East High è felice di avere studenti come lei, signorina Banson. Le posso solo dire che se si comporterà bene, avrà diritto ad una borsa di studio e varie cose che non sto qui ad elencarle. Se andrà dalla mia segretaria, riceverà il foglio con tutte le lezioni e le chiavi della sua stanza, che condividerà con una nostra alunna molto brava. Buona giornata.»
La ragazza si alzò facendo un po' di rumore, trascinando la sedia e strinse la mano al preside, che fece una faccia schifata. «Buona giornata» disse Alice ridacchiando. Si prevedeva una bella giornata per Alice.
La madre rimase nell'ufficio del preside per continuare la discussione mentre Alice andò alla ricerca della segretaria. 
Dopo vari tentativi, la trovò. «Salve signorina, desidera qualcosa?» Una ragazzina sulla trentina, capelli ramati e occhi marroni, un sorriso dolce, finto e felice, forse un po' troppo per Alice che stava quasi per vomitare. Lei odiava vedere le personi fingere di essere felici. «Alice Banson, mi serve il foglio degli orari delle mie lezioni e le chiavi della mia stanza» rispose la bionda rivolgendo un sorriso, finto, alla segretaria che la guardò ottusa. «Per favore» aggiunse e la segretaria le sorride. «Molto meglio.» si mise a rovistare tra casetti e fogli e, infine, estrasse un foglio pieno di scritte e una chiave che riportava un numero '17'. La ragazza sbiancò e chiuse gli occhi. «Tutto okay, ragazzina?» domandò la segretaria con tono acido. «Si faccia i cazzi suoi» la dileguò la bionda, prendendo il foglio e le chiavi e fuggendo da quel ufficio.


Era sovrappensiero e non si accorse che andò a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcosa.
«Porca puttana guarda dove vai. 'Sto cretino» imprecò lei che era caduta e aveva il fondoschiena dolorante. Alzò lo sguardo e trovò due occhi color miele che la scrutavano senza dire una parola. Alice continuò l'osservazione del ragazzo.
Era un ragazzo con i capelli corvini, con un ciuffo alzato e la pelle ambrata. 
«Scusami, non ti ho visto, mi dispiace» si scusò il ragazzo sorridendole e porgendole i fogli che le erano caduti. «Grazie» sussurrò lei alzandosi. Il ragazzo le porse una mano, lei, titubante, l'afferrò e il moro la sollevò da terra senza sforzi.
I due ragazzi erano ancora presi per mano e guardavano le loro mani intrecciate e sorridevano.

«Ah sì, piacere Zayn. E tu, sei?» «Alice Banson» «Sei nuova vero?» «Come fai a saperlo?» «Beh, mi ricorderei di un viso come il tuo» «Oh dio, perché? Ho il trucco sbavato? Potevi avvisarmi prima, porca puttana » imprecò lei, arrossendo. Era la prima volta nella sua vita che Alice arrossiva e questa cosa, la mise a disagio. «Ehi, no no bad girl, volevo dirlo nel senso che sei una bella ragazza» disse lui prendendola per un polso e facendola girare verso di lui. «Ohw, grazie» rispose lei sorridendo dolcemente a Zayn. «Beh, io devo andare, ci vediamo» continuò lei girandosi e camminando senza una meta, continuando a controllare la mappa con le aule della scuola. 

«Ti sei persa?» disse una voce alle sue spalle. «Ma che fai? Mi segui?» disse lei in tono acida. «No? In realtà sì» ammise Zayn, ridendo. Il ragazzo la raggiunse e rimase alla sua destra. «Dimmi che lezione hai alla prima ora» continuò lui allungando la mano verso il foglio che la ragazza teneva stretto tra le mani. Le loro dita si toccarono e i due non poterono che sorridere a quel contatto. «Oh...Emh...Ho fisica col professor...Mc...McG...Porca puttana, che cazzo di cognome è?» Il moro non la lasciò finire, che la sua risata si diffuse nelle orecchie di Alice. «Ehi, non ridere. E' complicato, cazzo.» disse lei incrociando le braccia al petto. «Scusa, certo che però sei una ragazza davvero fine, cavolo.» «Hai qualche problema con il mio essere fottutamente volgare?» domandò lei alzando un sopracciglio. «Assolutamente no» rispose Zayn sorridendo, ancora.
Era impossibile che quel ragazzo sorridesse così tanto, secondo Alice, gli sarebbe venuta una paralisi facciale se avesse continuato a sorridere in quel mondo. «Come si pronuncia questo nome così dannatamente complicato?» disse lei facendo il broncio. «McGuire, non è difficile» «McGuire, oh dio, è vero» ammise la bionda, ridendo. «Beh, io ho trigonometria, vorrà dire che se non ci vedremo, questo è il mio numero di stanza e questo il mio numero di telefono.» «Hai fatto il carino con me, solo perché credi che io sia una preda facile, vero?» «Beh, se lo credevo, appena ti ho sentito, ho cambiato idea» ammise il ragazzo, ridendo e andandosene. Si girò e la salutò con la mano, sorridendo per la 345 volta in quel poco tempo. Lei fece la medesima cosa e infilò il biglietto in tasca, mentre sorrideva, era felice, stranamente felice.


 

buon pomeriggio bellezze c:
scusate se in questo periodo non ci sono stata
ma stavo lavorando a questa nuova fan fiction c:
allora, avete visto come è 'Elis' (?)
Che ne pensate di lei e dei suoi modi di fare volgari?
io personalmente la amo, perché non è la solita ragazzina viziata
delle altre fan fiction e mi piace il fatto che sia così diversa.
beh, io adesso devo proprio andare :c
beh, come sempre, a due-tre recensioni posto il secondo,
dove un po' spiegherò questo fatto del 17.
bene, ora mi dileguo definitivamente.
un bacio, la vostra elis.

   
 
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