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Autore: Seby1993    20/01/2013    9 recensioni
L’ odio che si trasforma in amore.. la magia, unico vero collegamento tra due anime impossibilitate nello stare insieme. Quella magia che viene perseguitata solo perché ritenuta sbagliata da un uomo.
Cosa riserva il futuro a questi due giovani maghi?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gaius, Merlino, Morgana, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Merlino/Morgana
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
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L’inizio

Era in viaggio da una settimana, partito dal suo piccolo villaggio di Ealdor per andare nella grande Camelot. Era certo che arrivato li la sua vita sarebbe cambiata, anche se avrebbe preferito di gran lunga restare affianco alla madre, ma quest’ultima aveva insistito affinchè partisse, perciò lui restò in silenzio e così dovette esaudire la sua preghiera. Assorto da quel vorticare di pensieri che aveva in testa, sul motivo per cui la madre lo avesse mandato li e su altri che si poneva ormai da anni e a cui non era riuscito mai a darsi risposta, arrivò Camelot. Subito la sua attenzione venne catturata da alcune persone che correvano verso una direzione a lui sconosciuta e dal suono delle trombe. Merlino non ci penso due volte a seguirli, tanto forte era la sua curiosità.Appena arrivò nel luogo dove moltissima gente si era radunata, si trovò di fronte al castello, dove sicuramente abitava il re, infatti lo vide proprio affacciarsi per poi parlare alla folla che si era riunita di fronte a un palchetto,dove un boia stava aspettando che delle guardie , che il giovane ragazzo aveva notato solo ora, scortassero un uomo da lui". Una volta che questi si trovo sul palchetto, il re Uther iniziò a parlare.
-Che questo serva a tutti da lezione! Quest’uomo Thomas James Collins è stato giudicato colpevole per aver fatto uso di incantesimi e magia! E in conformità con le leggi di Camelot. Io, Uther Pendragon ho decretato che queste pratiche siano bandite. Pena la morte! Mi vanto di essere un re giusto e imparziale, ma per il reato di stregoneria posso pronunciare soltanto una sentenza. . .- non appena fini di parlare, l’uomo in questione venne preso e fatto inginocchiare con il volto coperto mentre il boia aspettava con la scure in mano il segnale del re per procedere. Uther sollevò il braccio sinistro, per poi abbassarlo e, con la stessa velocità del Re, il carnefice alzò ed abbassò l’ascia, tagliando così di netto la testa del povera vittima. Merlino rimase leggermente impietrito da quello spettacolo, ma poco dopo si riprese non appena senti di nuovo il re parlare.
-Quando arrivai in questa terra, questo regno era dominato dal caos. Ma con l’aiuto del popolo la magia fu allontanata dal reame! Quindi dichiaro aperta la festa per celebrare i 20 anni dalla cattura del grande drago e dalla liberazione di Camelot dagli spaventosi mali della stregoneria. Che i festeggiamenti abbiano inizio!- Detto ciò il Re stava per rientrare, ma proprio in quel momento tutti sentirono un pianto provenire dalla folla.
Era una vecchia donna, che triste si avvicinò al corpo del figlio per quanto possibile le fu e disse con tono addolorato:
-C’è soltanto un male in questa terra e non è la magia, sei tu! Il tuo odio e la tua ignoranza! Hai preso mio figlio..- prese un po’ d’aria per dire con tono minaccioso –E te lo prometto! Prima che le celebrazioni giungano al termine, condividerai il mio stesso dolore! Occhio per occhio, dente per dente, figlio per figlio- non appena disse ciò Uther diede ordine di catturarla, ma la donna scomparve. Tutti rimasero un po’ scossi nell’assistere a tutto ciò, anche Merlino, ma non per gli stessi motivi degli abitanti di Camelot.
Il giovane, decise di tornare sui suoi passi, e si diresse da Gaius.
Intanto, dalle finestre del palazzo, Morgana aveva assistito a tutta la scena. Lei era contraria a questa persecuzione che Uther rivolgeva ha tutti coloro che praticavano la magia, e più di una volta si era lamentata con lui per queste sue barbarie ottenendo solo dei rimproveri perciò, in silenzio, doveva assistere a quegli atti di ingiustizia senza poter fare nulla.
Nel frattempo Merlino si era diretto agli alloggi del medico di corte dove, in un primo momento non trovò nessuno. Così almeno gli era sembrato perché poi notò un uomo su una libreria che cercava qualcosa, che si trovava nel piano superiore e lo chiamò.
-Si può? È permesso?- chiese il ragazzo, il vecchio accortosi del giovane si volto verso lui, ma nel farlo cadde. Era un bel volo, senza dubbio e Gaius non né sarebbe uscito illeso. Proprio in quel momento Merlino, usò i suoi poteri istintivamente, facendo rallentare il tempo per poi spostare il letto del medico fino a sotto di lui, dove egli atterrò una volta che il tempo torno a scorrere come sempre. Gaius capì subito cosa era successo e, con tono serio e allo stesso tempo spaventato per quello che gli sarebbe potuto capitare senza l’intervento del ragazzo, disse:
-Ma. . .ma come hai fatto?- subito Merlino ricordandosi cosa era successo a quell’uomo rispose:
-Ehm- non sapeva che dire, ma subito il vecchio chiese autoritario.
-Dimmelo!- Merlino non sapeva che dire perciò penso alla prima cosa che gli passo in testa.
-Io. . non so cosa sia successo!-
-Se qualcuno l’avesse visto. . .- subito il giovane preoccupato smentì.
-Oh no, io non c’entro niente è stato solo. . .solo..
-So bene cosa è stato! Voglio sapere dove hai imparato a farlo- chiese con decisione. Il giovane mago ormai con le spalle al muro confessò.
-Non ho imparato da nessuna parte!-
-Come fai a conoscere la magia?- chiese sempre determinato il vecchio.
-Io non la conosco!-
-Dove hai studiato?- chiese in fine cercando di calmarsi, ma il ragazzo non parlava e lui lo esorto –Rispondi!-
-Davvero! Non ho imparato ne appreso da nessuno la magia!- rispose il ragazzo.
-Ragazzo mi stai mentendo?- chiese esasperato.
-Cosa volete che vi dica?- ormai anche Merlino era stufo di questa discussione.
-La verità!-
-Io sono nato cosi- disse senza esitare.
-No è impossibile!- rispose il vecchio che dopo essersi voltato gli richiese –Chi sei tu?-
-Oh. . .? Io ho una lettera- rispose il ragazzo porgendo la lettera al vecchio.
-Non ho i miei occhiali!- disse il vecchio prendendo l’oggetto in mano.
-Sono Merlino!-
-Il figlio di Unit? Ma non dovevi arrivare mercoledì?- Gaius rimase sorpreso da quella rivelazione, specialmente sapere che il figlio di una sua amica fosse un mago, molti pensieri si accatastarono nella mente del vecchio che venne risvegliata dalla risposta del giovane.
-Oggi è mercoledì!-
-Ah! D’accordo, allora metti pure la borsa li dentro!- Merlino si diresse verso la stanza che il vecchio gli aveva indicato, però prima di entrarvi chiese al vecchio.
-Non direte niente riguardo a. . .- si fermo preoccupato solo al pensiero di vedere la sua testa tagliata dal collo, anche se lui non avrebbe visto niente, ma la risposta che gli aveva dato Gaius lo rassicurò.
-No!- rispose interrompendosi per poi dirgli dopo poco –anche se dovrei dirti grazie- il giovane decisamente più sereno si diresse nella stanza dove si addormento poco dopo.
 
 
 
Gaius appena vide entrare il giovane nella sua stanza fini le sue commissioni e decise di leggere quella lettera che il giovane gli aveva dato, dove vi era scritto.
“Mio caro Gauis, mi rivolgo a voi perché mi sento persa è sola, e non so di chi fidarmi! È il fatto di ogni madre pensare che il proprio figlio sia speciale, e tutta via darei la mia vita perché Merlino non lo fosse. Il nostro è un piccolo villaggio, e lui è cosi chiaramente cosi in conflitto con tutti, che se dovesse restare temo per quel che potrebbe accadergli. Ha bisogno di una mano da stringere, una voce che lo guidi, qualcuno che lo possa aiutarlo a trovare uno scopo hai suoi doni. Vi supplico! Se comprendete l’amore di una madre per suo figlio, tenetelo al sicuro e che Dio possa salvaguardare a entrambi.
                                                  Unit”
 
Nel frattempo, Morgana, da una finestra del castello guardò proprio dove quella mattina era stato processato quel povero uomo, solo per aver usato un po’ di magia e contemplava seriamente che questi metodi fossero troppo drastici, ma proprio in quel momento venne chiamata da Uther.
-Morgana- si senti chiamare la ragazza, che si volto rispondendo al re.
-Si-
-Perché non ti unisci al banchetto?- chiese curioso, ma la risposta non gli piacque molto.
-Non penso che tagliare la testa ad una persona sia motivo di festeggiamento!- disse con tutta sincerità, e triste pensò a quella donna –Quella povera madre?-
-È giustizia per ciò che ha fatto!- rispose subito in maniera decisamente arrabbiata.
-A chi? Ha praticato un po’ di magia? Nient’altro?- rispose la ragazza non capendo il motivo per cui il suo tutore odiasse tanto la magia.
-Tu non eri qui 20 anni fa! E non hai la più vaga idea di come fosse!-
-Per quanto ancora continuerai a punire le persone?- continuo la mora determinata.
-Finché non capiranno che non c’è spazio per la magia nel mio regno! Sarai con me quando accoglierò Lady Ellen!-  Uther sottolineo bene l’ultima parte, per poi voltarsi e andarsene, ma Morgana rispose.
-Ti ho detto che non partecipo a queste presentazioni-
-Sono il tuo tutore! Mi aspetto che tu faccia quello che ti chiedo! Se non per me fallo per la nostra più sublime cantante- dopo di che se ne andò definitivamente, ma la ragazza si fece sentire dicendogli.
-Più brutale sarai più nemici ti creerai!- ma Uther non la stette a sentire e si diresse di nuovo nella sala.
Nel frattempo molto lontano da Camelot, Lady Ellen si stava pettinando i capelli d’avanti allo specchio, mentre le sue guardie, mandate da Uther pattugliavano la sua tenda, per far si che arrivasse sana e salva.
La donna nel mentre si pettinava avvertiva una strana presenza, non sapeva dire da dove venisse, perciò chiamo la sua guardia per farsi rassicurare. L’uomo entrò subito, non appena senti la donna che lo chiamava e chiese.
-Lady Ellen tutto bene?- la donna annui e chiese come fosse la situazione, ma subito l’uomo la rassicuro –Stia tranquilla mia signora! Domani saremmo di arrivo a Camelot- sentendo ciò la donna si tranquillizzo, e torno a spazzarsi i capelli. Intanto il cavaliere percepì una presenza, e si avvicino verso essa, ma non trovò nulla, in quello stesso istante, nella tenda della cantante vi era un ombra che si avvicinava, la donna ser pur spaventata si avvicino, vedendo tutto ad un tratto una vecchia signora che inizio a parlare in maniera strana, che teneva una bambola in mano che inizio a trafiggere con il coltello, ma la cosa che spavento la donna e che lei inizio a sentire il dolore proprio dove la donna colpiva la bambola finché non sopraggiunse la sua morte. Non appena mori, subito la vecchia strega prese le sembianze della cantante e fece sparire il corpo, mentre pensava che presto la sua vendetta sarebbe giunta.
 
Spazio Autore:
Salve a tutti sono Seby1993, e finalmente sono approdato anche nella sezione di Merlin, ciò mi rende felice, e spero vivamente di avere successo qui. E la prima volta che mi cimento in qualcosa di diverso di Naruto, la sezione dove normalmente scrivo, ecco perché spero che siate pazienti! Detto questo in questo spazio autore, oltre a delirare, volevo anche ringraziare TheCristopher94 per avermi aiutato a scriverla e _Jane_Doe_ per avermi aiutato con la correzione di questa storia, da cui spero nasca un buona collaborazione. Spero che la storia sia di vostro gradimento e spero anche che vi appassioni. Con questo ho finito. . . buona serata!

   
 
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