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Autore: kiss the night    20/01/2013    0 recensioni
"Ok, lo devo ammettere; Mi sono messo in un casino più grande di me! Non uscirò bene da questa storia, sempre se ne uscirò vivo."
AU- Blaine/agente FBI
Genere: Angst, Azione, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Per Chi ha già letto il capitolo... la scorsa pubblicazione c'è stato un piccolo errore...infatti il pezzo finale si era cancellato... adesso ho provveduto a sistemare la cosa ed è tutto posto. Scusatemi!

La situazione è talmente assurda che non so cosa fare; non posso credere che Kurt sia arrivato a farsi del male pur di aiutarmi a rimediare ad un mio errore... forse non si fida così tanto come crede ed io non posso certo dargli torto.
Esco istintivamente dalla stanza per non vederlo piangere, sperando così di sbollire la rabbia e mi dirigo in cucina.
Mi siedo al tavolo e mi prendo la testa tra le mani nella speranza di riuscire a pensare meglio... cosa che ovviamente non succede.
Resto in quella posizione per una buona mezz'ora non ottenendo nessun risultato, a parte il sentirmi tremendamente in colpa nei confronti di Kurt per aver reagito così malamente; la rabbia è ormai sparita ma non sono ancora in grado di trovare il coraggio di andare da lui per scusarmi.
Lo ritrovo tutto in un attimo quando sento dei forti singhiozzi provenire dall'altra stanza... Kurt sta ancora piangendo per colpa mia.
Le mie gambe si muovono da sole e senza perdere altro tempo, corro verso la camera da letto: nel momento esatto in cui varco quella porta il mio cuore si spezza.
Lui è lì, seduto sotto la finestra con il viso appoggiato alle ginocchia, il suo corpo è scosso da spasmi riconducibili al pianto... in quel momento sembra così indifeso e vulnerabile che d'istinto mi accascio di fronte a lui e lo trascino in un forte abbraccio, sperando di non essere respinto; per fortuna non lo fa ma in risposta comincia a piangere più intensamente.
 
"Kurt per favore, smettila di piangere... scusami, non dovevo essere così duro, non te lo meritavi ma ho agito d'istinto ed ero così preoccupato... ti prego perdonami!"
Kurt ricambia subito il mio abbraccio con forza, allacciandomi le braccia intorno al collo e poggiando la testa sulla mia spalla
In risposta, grazie anche alla posizione più comoda, lo stringo ancora di più; siamo così vicini da sembrare un’unica persona.
Anche se con meno intensità di prima, Kurt continua a piangere quindi per cercare di calmarlo faccio dei delicati movimenti rotatori sulla sua schiena, che funzionano dato che dopo poco si tranquillizza e finalmente mi parla.
 
"B-Blaine, non devi essere tu a scusarti... ho combinato un casino, me ne sono reso conto subito, ma ormai non potevo tirarmi indietro..."
 
"Shh... non importa, quel che è fatto è fatto, adesso pensiamo sol..."
 
"No, devo spiegarti! Per favore non interrompermi..."
Annuisco lievemente.
 
"Quello che mi hai detto prima... mi ha fatto riflettere. Non mi sono ferito perché non mi fido di te, ti prego di credermi quando dico che mi fido delle tue decisioni è solo che... che mi sentivo inutile. Non sono abituato a rimanere con le mani in mano, sono sempre stato attivo nella mia vita e ho sempre preso le cose di petto... adesso invece ho come la sensazione di non poter far nulla ed odio dover restare qui ed aspettare che altri decidano del mio... del nostro destino.
Per questo ho agito così, speravo di poter dare una mano, ovviamente nel modo sbagliato, ed invece ti ho solo fatto preoccupare ed arrabbiare... quando mi hai guardato con quello sguardo deluso io... m-mi sono sentito morire. Già la nostra situazione fa schifo... non voglio che tu ce l'abbia con me..."
Gli prendo il viso e faccio in modo che i nostri sguardi si uniscano..
 
"Hey, io non ce l'ho con te, togliti subito questa idea dalla testa. In quel momento, quando ho visto quello che ti sei fatto, non ho capito più niente e sono andato fuori di testa perché non riuscivo a immaginare che tu avessi fatto questo per me... non sono mai stato arrabbiato con te, ero solo spaventato e preoccupato, non voglio che tu stia male..."
 
"Forse Blaine è questo che non capisci... io vivo la cosa nella stessa maniera! Tu non vuoi che io soffra o che rischi la vita, ma questo vale anche per me... io ci tengo a te, proprio come tu tieni a me."
Quelle parole mi colpiscono dritte al cuore... certo, immaginavo che Kurt provasse qualcosa per me, ma sentirglielo dire è una delle emozioni più forti che io possa ricordare di aver vissuto.
In quel momento mi rendo conto di non avere parole quindi senza pensarci troppo mi butto sulle sue labbra trascinandolo in un bacio passionale e ricco di emozioni che ancora non possono essere svelate; Kurt risponde al bacio passando le dita tra i miei capelli, per poi aggrapparsi tenendomi ancora più vicino.
Prima che la situazione si faccia più calda, anche se di malavoglia, mi stacco da lui; ci guardiamo per interminabili secondi mentre i nostri respiri, ancora troppo veloci, s’intrecciano. Prima di parlare passo delicatamente le dita sul taglio di Kurt che ha ripreso a sanguinare.
 
"Ok...non sai quanto mi dispiaccia dirlo, ma dovremmo iniziare a prepararci; tra meno di un'ora Sebastian sarà qui...andiamo in bagno così posso disinfettarti quel taglio."
Senza dire niente, annuendo appena, Kurt si alza e mi regala un piccolo sorriso che mi scalda comunque il cuore.
 
*
 
Sono ormai le 5:45, l'ora X si avvicina e con mio grande dispiacere sono costretto a legare Kurt.
Entriamo nella camera senza dire una parola, il nervosismo alle stelle; a rompere l'estenuante silenzio è proprio Kurt.
 
"Ok, dove mi devo mettere? Forse di fianco al letto è più credibile."
 
"Non credo ci sia un posto migliore di un altro... tu dove preferisci?"
Prima di rispondere si guarda in torno per un paio di minuti.
 
"Se per te va bene mi piacerebbe stare tra il letto e l'armadio, in modo da essere di fronte alla porta... non so perchè ma mi da un pò più sicurezza."
 
"Per me va bene."
Senza dire altro Kurt si gira dandomi così le spalle, portando le braccia in dietro e lasciando i polsi in bella vista; avvicino le corde, ma quando le appoggio sulla pelle sento come se stessi per svenire. Scollego per un attimo in cervello che mi dice di sbrigarmi e con forza faccio girare Kurt è lo abbraccio forte, poggiando la testa nell'incavo tra il suo collo e la sua spalla, respirando così il suo inebriante profumo.
Di risposta, Kurt appoggia la testa sulla mia, annusando i miei capelli e tirando leggermente alcuni ricci; restiamo in questa posizione per molti minuti, respirando ognuno l'odore dell'altro nel tentativo di calmarci fino a quando Kurt non si tira indietro e mi sorride lievemente.
 
"Blaine... gli abbracci li possiamo rimandare a dopo non credi? Sebastian potrebbe arrivare da un momento all'altro, dobbiamo muoverci. Forza legami."
La sicurezza con cui pronuncia queste parole e tale da confondermi; non sembra ci sia rimasto niente del Kurt terrorizzato di un'ora fa... che tutto questo sia solo di facciata non importa, se lui ce l'ha fatta devo farmi forza anche io e portare avanti questa messa in scena.
Gli prendo i polsi e li lego in modo non troppo stretto, non voglio certo fargli male, ma abbastanza da sembrare reale in caso Sebastian voglia controllare.
 
"Ecco fatto, adesso siediti lì e aspettiamo insieme il campanello. La benda sulla bocca la mettiamo all'ultimo... spero che sia tanto puntuale quanto é stronzo, non ce la faccio a vederti legato."
Kurt mi fissa con un lieve sorriso sulle labbra, anche se i suoi occhi tradiscono l'agitazione.
 
"Devi stare calmo, per me non è un grosso problema stare così; il vostro incontro durerà al massimo un paio d'ore, posso resistere."
 
"So che puoi farlo, ma ciò non toglie che io ci stia male... spero solo che..."
Driiiin
Il suono del campanello blocca il mio discorso a metà, entrambi ci guardiamo negli occhi, anche se cerchiamo di nasconderlo siamo terrorizzati. Lego velocemente la benda sulla bocca di Kurt, gli do un piccolo bacio sulla guancia e corro verso la porta; mi fermo un attimo davanti e prima di aprire prendo un profondo respiro... Tira fuori le palle Blaine!
 
*
Quello che mi trovo sulla soglia di casa appena apro la porta è un bellissimo ragazzo, molto più alto di me, con capelli castani e occhi verdi, la sua aria sembra talmente tranquilla e serena che nessuno scommetterebbe mai sul fatto che è uno dei peggiori boss della malavita americana.
Ho giusto un paio di secondi per elaborare, prima di ritrovarmi le sue labbra sulle mie in un bacio a stampo che non prendo certo di buon grado... non sono certo il tipo che accetta baci da estranei e tanto meno in situazioni del genere! Resisto all'impulso di prenderlo a schiaffi e mi allontano da lui facendo qualche passo indietro. adesso mi sta squadrando da capo a piedi e sulle labbra ha un fastidiosissimo sorrisino malizioso che mi spiazza.
 
"Bene bene... caro Nathan finalmente ci incontriamo. Mi dispiace se ti sono sembrato troppo audace, ma sai, attendevo questo momento da tanto, morivo dalla voglia di vederti di persona e troppe cose si erano intromesse... e proprio non sono riuscito a resistere, le tue labbra mi hanno provocato e in un certo senso continuano a farlo..."
Lascia la frase in sospeso e senza distogliere lo sguardo da me, si lecca le labbra lentamente... Cazzo Blaine, pensa a qualcosa di intelligente da dire!
 
"Figurati, non mi scandalizzo certo per così poco, solo che mi hai preso alla sprovvista, non avrei vouto reagire così... anche io aspettavo con ansia questo momento"
Devo essere risultato piuttosto credibile dato che Sebastian si lascia andare ad una leggera risata per poi tornare a fissarmi con intensità... il suo sguardo mi mette in soggezione, è come se cercasse di leggerti l'anima.
 
"Che dire, ne sono felice. Vorrei tanto poter continuare a parlare con te di questo, ma come si dice "Prima il dovere e poi il piacere", e in questo momento il mio dovere è discutere con te del piccolo danno che hai combinato... dov'è?"
Ok, devo stare calmo, so che sta parlando di Kurt ma non devo dare di matto, non succederà nulla.
 
"In camera da letto, lo tengo legato lì dato che è la stanza più lontana dalla porta, non che comunque abbia modo di scappare, ma qualche precauzione in più non fa mai male."
 
"Hai ragione... mi piace che tu sia così attento ai dettagli... spero che rimanga una tua caratteristica in tutte le cose che fai, anche quelle più intime..."
Ed eccoci qua... stavo aspettando una delle sue battutine a doppio senso, e c'è da dire che dal vivo sono ancora più maliziose e imbarazzanti, distolgo gli occhi solo un attimo per poi rispondergli a tono... più o meno!
 
"In alcuni campi sono ancora più minuzioso, controllo ogni minimo particolare... o reazione..."
Abbasso lievemente il tono della voce e provo a fare uno sguardo malizioso, e contro le mie aspettative ci riesco, dato che gli occhi di Smythe si illuminano di una luce particolare e si umetta le labbra passando molto lentamente la lingua su quello inferiore.
 
"Mi fa molto piacere saperlo e non vedo l'ora di poterlo sperimentare... comunque dobbiamo discutere di questo piccolo problema perchè hai comunque rischiato di farti e beccare senza contare che hai creato un putiferio là fuori... se tu fossi già stato uno di noi non avresti fatto fare una gran bella figura agli Warbler..."

"Ne sono consapevole e mi dispiace davvero tanto, so che in casi così delicati non bisogna mai perdere la concentrazione o la calma, non mi era mai capitato prima d'ora, ma è successo tutto così velocemente e a quel punto l'unica soluzione era portare via il ragazzo... se me ne fossi andato da solo avrei rischiato troppo."
 
"Posso capirlo, ma ciò non toglie che tu abbia fatto un errore molto grosso...un capo non può accettare questo, e probabilmente la cosa giusta da fare sarebbe non prenderti all’interno della banda..."
Per un attimo in me si riaccende la speranza... forse ci ha ripensato e ha deciso che tenermi con lui sarebbe troppo rischioso? In questo caso io e Kurt abbiamo molte più possibilità di uscire vivi da questo casino.
 
"Se questa fosse la tua decisione lo capirei, davvero... sono cosciente di aver perso una grande occasione ma so riconoscere quando è il momento di addossarsi le colpe e qui l'unico ad averne sono io quindi..."
 
"E chi ha mai pensato di buttarti fuori?" Sembra sorpreso e quasi irritato.
 
"Be, tu hai detto..."
 
"Io ho detto solamente che un capo lo farebbe e che sarebbe la giusta cosa da fare... ma io non sono come gli altri! Se non mi sbaglio te lo avevo già accennato al telefono, amo questo tipo di sfide... è vero, tu sei ricercato e là fuori stanno ancora cercando di capire cosa ne sia stato di quel ragazzo, per la mia banda è un rischio molto grosso ma tutto questo per me è solo un motivo in più per andare avanti e prendere in giro quelle persone che cercano di fermarmi... loro sono solo degli stupidi poliziotti mentre io in mano ho il potere, credo di potermi permettere il tuo piccolo errore, anche perche in quel momento tu non eri dei nostri... ma adesso ci sei con tutte le scarpe dolcezza!"
Cerco di tenere la mia maschera di compostezza sul viso, anche se in questo momento sento il cuore andare in pezzettini... non ce modo di uscire da questa situazione, o almeno non solo con le mie forze... quest'uomo è una sorta di pazzo megalomane con la tendenza ad essere... non mi viene parola migliore di "Sgualdrina"; devo solo sperare che l'FBI mi aiuti, altrimenti non so come potremmo uscirne.
Sono passati circa venti minuti da quando è arrivato, 20 minuti di doppi sensi e occhiate che sono più uno scopare con gli occhi, ma ancora non mi ha chiesto di incontrare Kurt... forse le mie preghiere sono state parzialmente ascoltate...
 
"Caro Nathan, se non ti dispiace vorrei vedere il ragazzo... dalle foto sembra un bel bocconcino!"
... o forse no! Per fortuna in quel momento Sebastian non mi sta guardando direttamente, perchè sono sicuro che la mia maschera si sia sgretolata; sento il panico invadermi di nuovo ma cerco comunque di tornare lucido nel momento in cui l'altro si volta verso di me lanciandomi uno sguardo che non ammette repliche. Prendo un respiro profondo e accennando un sorriso falsissimo rispondo.
 
"C-certo, seguimi.. ti porto da lui."
 
*
 
Senza pensarci troppo apro la porta della camera, sento una fitta al cuore nell'istante in cui vedo il cambio d'espressione di Kurt; nel momento in cui mi vede i lineamenti del suo viso si rilassano, ma nell'istante in cui fa il suo ingresso Sebastian, torna nuovamente serio e un lampo di terrore attraversa i suoi bellissimi occhi.
Smythe non si è tolto neanche per un secondo il suo ghigno strafottente e, purtroppo, pare proprio che quello che vede gli piaccia.
 
"Bene, bene... direi che le foto non rendono giustizia. Complimenti Wortman, hai avuto proprio fortuna... non capita spesso di sequestrare ragazzi così belli."
Non rispondo, anche perché la sua era un'affermazione che non richiedeva risposta; mi ferisce vedere Kurt così provato, si nota che sta facendo uno sforzo enorme per trattenere le lacrime, ma non credo che sopporterà ancora per molto.
 
"In un certo senso è proprio un peccato."
 
"Di cosa stai parlando?"
Non capisco dove voglia andare a parare.
 
"Che una bellezza così debba essere spenta così presto... spero solo che prima che quel momento arrivi tu abbia un po’ di tempo per godertela... a meno che tu non lo faccia già?"
Oddio no, non può averlo detto davvero e con tutta questa nonchalance.
Adesso Kurt non ci prova nemmeno più a trattenersi e vedo calde e dolorose lacrime scivolargli dagli occhi e scendergli lungo le guance... devo reprimere l'impulso di abbracciarlo e baciargli via quelle scie salate sussurrandogli che tutto sarebbe finito bene, anche perché al momento anch’io inizio a dubitarne.
Rispondo a quel bastardo, cercando di mantenere la mia voce il più neutra possibile.
 
"No, ovviamente... fare quello con lui è l'ultima cosa a cui pensavo, per me è già un problema averlo qui e se devo essere sincero, non mi eccita particolarmente; preferisco un altro genere di uomo..."
Ok, so perfettamente che questa è una bugia colossale, ma per fortuna risulto convincente dato che Sebastian riporta la sua attenzione su di me, lanciandomi uno sguardo infuocato... bene, anche la provocazione verso di lui è andata a buon fine. Kurt sembra lievemente ferito, spero solo che lui capisca che il mio pensiero è diametralmente opposto a quello che ho espresso; dopo aver di nuovo messo gli occhi su Kurt, Smythe parla di nuovo.
 
"Posso capirti, in effetti in questa stanza c'è qualcuno molto più affascinante, ma anche lui non è male... - si avvicina ancora di più, vedo Kurt ritrarsi istintivamente e questo fa nascere all'altro un sorriso cattivo - Stai tranquillo dolcezza, non voglio farti niente di brutto."
Sono costretto a stringere i pugni e a trattenere un urlo nell'istante in cui Sebastian si china verso Kurt per poi posargli una mano sulla guancia... vorrei correre lì e tirargli un pugno in modo da allontanarlo e urlargli in faccia che non è neanche lontanamente degno di toccarlo e che lui è mio... invece non faccio nulla perché non posso fare assolutamente niente se non starmene fermo in un angolo a vedere la sofferenza e lo schifo negli occhi di Kurt.
 
"Sai Nathan, posso capire che per te lui è solo un peso e un inutile accessorio... ma io posso risolvere questo tuo problema: a me non dispiacerebbe per niente farmici qualche giro, quindi se vuoi, sarò io stesso a liberarti da questo problema... lo porto via con me."
 Kurt si è congelato sul posto e le lacrime hanno ripreso a scendere copiose; io invece sono scioccato e il mio cervello non riesce a formulare nessuna frase di senso compiuto che non sia "Scordatelo Smythe, non farò mai una cosa del genere!"  e imprecazioni poco carine verso la sua persona.
 
"Stai tranquillo piccolo, non c'è bisogno di piangere... il tuo culo non è per niente male quindi sono convinto che ci divertiremo molto insieme... almeno finché dura..."
Ok adesso devo intervenire, Kurt sta per avere un attacco di panico e se io non allontano subito quel bastardo da lui, potrei non rispondere più delle mie azioni...pensa Blaine, pensa... ci sono!
 
"Sebastian, credo che di questo possiamo riparlare dopo... se non ricordo male prima abbiamo interrotto qualcosa di più importante... abbiamo un altro tipo di cose da sbrigare e ti assicuro che saranno molto più divertenti..."
Beh, forse non è propriamente un'idea geniale, ma ero certo che su di lui avrebbe funzionato... almeno di una cosa sono sicuro, il sesso è il suo punto debole, la sua più grande tentazione e forse il fatto che lui non veda l'ora di scoparmi può essere una cosa a mio favore. A quelle parole, infatti, Smythe si allontana da Kurt, puntandomi addosso i suoi petulanti occhi verdi, come a cercare la sicurezza delle mie parole...
 
"Devo dire che anche in questo caso hai ragione... possiamo riparlarne dopo del suo trasferimento, in questo momento ho un altro tipo di bisogno e sono convinto che tu possa soddisfarlo egregiamente."
Deglutisco, sperando di riuscire a sopportare quello che verrà dopo.
 
"Stanne pur certo, ma andiamo in salotto... preferisco avere un po’ di privacy quando parlo di affari."
Sebastian annuisce senza togliersi dalla faccia quel ghigno maligno e, soddisfatto, mi anticipa fuori dalla porta; prima di seguirlo lancio un ultimo sguardo a Kurt, che ormai è tutt'uno con il letto e la parete,  le lacrime non si sono fermate e il suo sguardo è così affranto da far male, sembra quasi che cerchi di fermarmi... proprio per questo distolgo lo sguardo dal suo e vado in salotto, trattenendo un urlo di pura frustrazione che sta cercando di scappare dai miei polmoni.
 
*
 
Usciamo entrambi dalla stanza e questo mi permette di tirare finalmente un sospiro di sollievo perché già solo averlo allontanato da Kurt è una piccola vittoria, Sebastian si siede elegantemente sul divano senza distogliere il suo sguardo famelico dal mio corpo.
 
"Bene Nathan, come hai detto tu, credo sia arrivato il momento di parlare di affari."
 
"Perfetto. Se non ricordo male tu avevi detto che per sapere tutto del mio incarico dovevo solo incontrarti... beh, adesso ti ho davanti a me, quindi spara!"
Cerco di essere il più risoluto possibile, anche se in realtà sono terrorizzato. Non devo fallire, né per me stesso né per Kurt.
 
"Hai ragione ma non c'è bisogno di correre troppo... per adesso ti basti sapere che il tuo compito principale sarà quello di dirigere un grosso carico di droga proveniente dal Messico. Dovrai organizzare il suo smistamento assicurandoti che arrivi fino ai piani alti... non sarà un'operazione facile... mi assicuri di esserne capace?"
Deglutisco, mentre il suo sguardo indagatore continua a fissarmi in attesa di una risposta.
 
"Certo che ne sono capace, puoi fidarti di me!"
Sulle sue labbra compare un ghigno soddisfatto che però mi mette addosso un certo senso d’inquietudine.
 
"Sai, speravo in questo tipo di risposta... mi sarebbe davvero dispiaciuto perdermi un bocconcino come te... e per quel che mi riguarda abbiamo già parlato abbastanza, la mia bocca vuole fare altro in questo momento..."
Non faccio neanche in tempo ad assimilare la sua affermazione che lo vedo alzarsi con uno scatto felino dal divano e sento la mia schiena sbattere contro il muro e labbra di Sebastian nuovamente sulle mie, questa volta fameliche e calde in un bacio che di delicato non ha niente.
Anche se il mio istinto è di spingerlo il più lontano possibile, sono costretto ad assecondarlo e rispondere al suo bacio focoso; dopo pochi secondi le sue labbra si aprono leggermente e con la lingua inizia ad accarezzarmi con vigore il labbro inferiore, costringendomi ad aprire la bocca per poi infilarci senza troppi complimenti la lingua.
Cerco di sembrare il più coinvolto possibile, anche se l'unica cosa a cui riesco a pensare in quel momento sono i baci di Kurt, alla loro dolcezza e alla tranquillità che mi trasmettono, e solo in questo modo riesco  ad evitare che il mio istinto prenda il sopravvento su di me.
Continuiamo questo gioco di lingue per un paio di minuti, finche Smythe sposta le mani dalle mie spalle, scivolando lentamente verso i miei fianchi, soffermandosi per un secondo sul mio addome, solo a quel punto si stacca.
 
"Wow, mi aspettavo che baciassi bene ma devo dire che hai superato le mie aspettative... mmmmm, hai davvero un buon odore.."
Dice questo gettandosi sul mio collo per cominciare subito a leccarlo e mordicchiarlo, lasciandomi libero di reclinare la testa verso l'alto, in modo da sembrare estasiato, anche se l'unica cosa che voglio fare in questo momento è urlare e correre da Kurt; le sue mani ormai si muovono indisturbate sul mio corpo fino a quando non trovano pace sulla curva del mio sedere, che spinge con forza verso il suo bacino... e la sua erezione piuttosto pronunciata.
Io a differenza sua non sono assolutamente eccitato, anche se il mio corpo sta pian piano reagendo a quei contatti tutt'altro che voluti... gli ormoni purtroppo non possono essere frenati, soprattutto quando sei un 25enne che non ha rapporti sessuali da mesi e mesi.
 
"Ahhh...oddio..."
Sebastian geme a quel contatto a pochi centimetri dal mio orecchio, e dato che sembra piacergli ripete quel gesto per un paio di volte, strusciandosi sempre più insistentemente, fino a quando, probabilmente per cercare qualcosa di più, ribalta le posizioni e mi spinge con poca delicatezza sul divano.
 
"Nathan, sei assolutamente eccitante...ti concedo un po’ di tempo solo perché oggi mi sento in vena di preliminari, ma preparati... Non vedo l'ora di scoparti duramente, voglio sentirti gemere di dolore e piacere, voglio possedere quel tuo meraviglioso culo per molto tempo...ahhh..."
Un mugolio sofferente esce involontariamente dalla mia bocca, ma per fortuna Sebastian lo deve aver scambiato per un gemito di piacere, infatti dopo avermi sorriso nuovamente in modo malizioso, si ributta sulla mia bocca per riprenderne il pieno controllo. Le sue mani sono ovunque, strisciano con lentezza fino sotto la mia maglietta, dove si sofferma qualche secondo in più sui capezzoli e sull'ombelico, strappandomi così lievi gemiti che non vorrei produrre... anche se forse non è totalmente negativo che il mio corpo reagisca, anche se la mia mente è altrove... alla fine rischierei di insospettirlo troppo se non mi eccitassi giusto? Cerco di aggrapparmi con tutto me stesso a questo pensiero, in modo tale da non sentirmi troppo sporco e cerco di pensare ad una cosa che mi fa stare bene... il viso sorridente di Kurt appare nell'esatto istante in cui chiudo gli occhi: penso alle sue labbra morbide, ai suoi luminosi occhi azzurri, alla sua pelle bianca e liscia e alla sua voce così dolce e melodiosa... il suo volto perfetto sparisce nel momento in cui un gemito più forte esce dalla mia bocca e solo in quel momento mi rendo conto di quanto la situazione fosse andata avanti mentre io ero preso dai miei pensieri.
Sebastian, che continua a starmi praticamente addosso, ha alzato la mia maglietta fino al collo, e adesso si stava praticamente divorando il mio capezzolo destro, nel frattempo la sua mano si era posata sulla mia erezione, adesso sicuramente più viva, e la massaggiava lentamente da sopra i jeans mentre strusciava con più vigore la sua sul mio fianco, gemendo in modo scomposto.
 
"Mmmm...oddio si... mi piace che tu sia così abbandonato a me... amo avere il contro...oh...llo"
Ormai non c'è più niente da fare... se speravo in qualche ripensamento o simili mi sbagliavo di grosso... Sebastian vuole arrivare fino in fondo, ed io sono costretto a dargli corda... se per salvare la vita di Kurt e la mia dovrò farmi scopare da lui lo farò... spero solo che la cosa sia veloce.
La bocca di Sebastian si sposta verso il basso lasciando una scia di saliva fino all'ombelico, con cui gioca per un paio di secondi passando la lingua all'interno, per poi staccarsi e posizionarsi meglio sopra di me. Se non fosse per il fatto che l'uomo che troneggia su di me è uno dei più feroci criminali del momento, e che io non volevo assolutamente avere con lui questo tipo di relazione, mi sarei sentito fortunato...non posso certo negare che è un bellissimo ragazzo... anche se non quanto Kurt...
 
"Ok, direi che ci siamo riscaldati abbastanza... adesso è il momento di cominciare il vero gioco."
La sua mano, che per tutto il tempo non si è mossa dalla mia lieve erezione, sale fino al bottone dei Jeans con una lentezza estenuante per poi slacciarlo con maestria, la stessa cosa avviene con la zip... per brevi secondi si mette a giocare con l'elastico dei miei boxer e infila le dita sotto di questi... ma per fortuna veniamo interrotti dal suono del suo cellulare...


Note:
Ed eccoci puntuali con il 9 capitolo... e con l'arrivo in carne ed ossa di Sebastian Smythe...spero di averlo rappresentato bene.
Non potete neanche immaginare quanto mi sia costato scrivere la scena Seblaine (io non ho assolutamente il cuore da Multishipper), ma doveva esserci, spero vi piaccia.
Il prossimo capitolo, a differenza di questo, non è pronto qundi proverò in tutti i modi ad aggiornare puntuale, ma non so quanto possa assicurarvelo dato che devo scrivere alcune OS per l'Anderbros week XD
Note corte per il mio stile ma i neuroni stasera non collaborano.
Ringrazio come sempre tutti voi che leggete, la mia adorabile beta Artemis91 e Fede che mi recensisce ogni volta *Love you!* Fatemi sapere cosa ne pensate,
Baci baci Irene!

   
 
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