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Autore: Petronilla    28/07/2004    1 recensioni
"SQUILLI DI TROMBA, RULLI DI TAMBURO, ECCO A VOI L'ULTIMO CAPITOLO DELLA MIA STORIA... " Harry è in gravissimo pericolo, e questa volta tocca ad Hermione il compito di andare a salvarlo. Armata solo della sua bacchetta magica e del suo amore per lui, la nostra eroina affronterà un viaggio avventuroso su e giù per l'Italia. Riuscirà a salvare il suo Harry? Leggete e lo scoprirete...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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(N/A: Prima di tutto vorrei ringraziarvi per le bellissime recensioni che mi avete scritto: Joppy, Caillean, Dada90, Blueberry, Sara, Valy88, Ghiotto... e a tutti voi che siete rimasti con il fiato sospeso fino a questo momento, dedico il prossimo capitolo!)

 

3. LA RAGAZZA DI HARRY

Camminavo a passi lenti lungo la riva della Senna, senza rendermi conto che stavano già iniziando a cadere le prime gocce di pioggia.

Come una specie di tortura interiore, ripensavo continuamente alle parole di Angy.  Ma più ci riflettevo, più la mia mente si ostinava a non crederle. Non poteva essere vero… Harry non poteva essere morto… non sarebbe stato giusto… non avevo nemmeno avuto il tempo di dirgli addio, di dirgli quanto fosse importante per me…

Continuavo a ripetermi che era tutto un brutto sogno, e che l’indomani mi sarei svegliata nel mio piccolo appartamento londinese, e mi sarei messa a ridere rendendomi conto dell'assurdità della cosa.

Adesso la pioggia scendeva con maggiore intensità, e stavo iniziando a bagnarmi fino al midollo; affrettai il passo e ben presto raggiunsi l’ospedale, dove qualche ora prima avevo portato Angy.

Quel pomeriggio, in sagrestia non ero riuscita a farmi dire altro da lei. Dopo quella terribile rivelazione su Harry, la poveretta era svenuta: racimolando le mie ultime forze, chiesi aiuto ad una suora, che mi diede una mano ad accompagnarla al più vicino ospedale babbano.

I medici mi avevano chiesto di aspettare fuori, mentre loro l’avrebbero sottoposta alle prime cure, quindi decisi di correre via, per prendere una boccata d’aria e riflettere in solitudine.

Quando ritornai al reparto, avevo un solo pensiero che continuava a martellarmi nella testa: dovevo sapere tutto quanto… dovevo sapere come faceva questa ragazza a conoscere Harry, e come faceva a sapere che lui fosse  morto… non potevo rassegnarmi all’idea, non lo avrei mai fatto.

Finalmente, ebbi il permesso di entrare nella sua stanza per parlarle: quando aprii la porta la trovai seduta sul letto, con la schiena appoggiata alla parete, e il viso rivolto verso la finestra, apparentemente rapita dal panorama.

Mi avvicinai cautamente, presi posto a sedere accanto al suo letto, ed infine lei si girò verso di me e mi fissò dritta negli occhi: aveva degli occhi così tristi.....

“Cosa vuoi sapere?” Chiese in modo diretto, ed io non persi altro tempo e cominciai subito con le  domande.

“Come fai ad essere così sicura che Harry sia morto?”

“Perché l’ho visto con i miei occhi!”

“Voglio sapere come è successo… devi raccontarmi tutto quanto.” L’avevo appena sfidata, a riuscire a convincermi.

Allora lei chinò la testa e prese a fissare il pavimento, mentre le sue mani stringevano con rabbia il copriletto.

“Io sono un Auror, proprio come lui… stavamo lavorando a questo caso insieme… e avremmo dovuto incontrare Silente a Mont Martre, per aggiornarlo sulle nostre nuove scoperte…”

Si interruppe per un secondo, ed io continuai a fissarla con attenzione, sorbendo ogni sua parola con avidità.

“ Ma a quanto pare i Mangiamorte devono avere intercettato il nostro messaggio, e ci hanno teso un agguato dentro la Cattedrale…. Abbiamo lottato con tutte le nostre forze, ma alla fine…”

Angy si interruppe nuovamente, e i suoi occhi si riempirono di lacrime: con un nodo alla gola per l’emozione, allungai una mano e strinsi la sua per farle forza, e lei continuò.

“Erano in troppi …… poi uno di loro mi ha preso… Harry ha messo a repentaglio la sua vita per salvarmi ma non ce l’ha fatta… lo hanno colpito ed è caduto per terra... senza vita….”

Il racconto fu interrotto dal suo pianto silenzioso, ed io iniziai a riflettere freneticamente, per cercare di trovare qualche incongruenza nella sua versione dei fatti.

“Angy, ascoltami… lo so che per te è molto difficile, ma… è di vitale importanza per me sapere come sono andate esattamente le cose… io non ho visto il suo corpo… cosa ne hanno fatto?”

“Se lo sono portato via… non so per quale motivo… dopo averlo colpito con un incantesimo mortale, si sono smaterializzati e lo hanno portato con loro…”

A sentire quelle ultime parole, si riaccese un barlume di speranza dentro di me: forse non era tutto perduto… forse Harry era ancora vivo… perché altrimenti lo avrebbero portato via ?

“Ascoltami Angy, io sono sicura che Harry è ancora vivo…  lo sento nel mio cuore… ti prego non devi disperare…” cercai di tranquillizzarla, ma le mie parole non ebbero nessun effetto su di lei. Adesso le sue lacrime bagnavano le lenzuola.

“Ti prometto che farò di tutto per trovarlo!” Pronunziai la frase con estrema determinazione, e lei smise di piangere e alzò la testa per guardarmi dritto negli occhi.

“Ma come potresti? Dobbiamo avvertire subito Silente, perché soltanto lui è in grado di salvarlo… né tu né io potremmo mai riuscirci da sole…”

“Si, hai ragione… manderò subito un gufo a Silente per avvertirlo… ma nel frattempo io non me ne starò di sicuro con le mani in mano… e se tu non potrai aiutarmi farò da sola, non m’importa!” Ero proprio decisa ad agire, con o senza il suo aiuto.

“No, non potrei mai permettertelo… sono io che devo andare a cercarlo… è compito mio… tu non devi assolutamente fare niente, anzi… credo che sia meglio per te, ritornare a Londra…”

Quel suo improvviso cambio di tono mi infastidì immediatamente: chi era LEI per dirmi cosa dovevo o non dovevo fare.

“Guarda che IO sono la sua migliore amica!” Affermai con orgoglio, iniziando a perdere la pazienza.

“ED IO SONO LA SUA RAGAZZA!”

"COSA?"

In quel preciso istante mi crollò tutto il mondo addosso: era come se qualcuno mi avesse dato un pugno in pieno viso… ero profondamente scioccata e ferita da quelle parole… come era possibile che lei fosse la sua ragazza? Harry me ne avrebbe parlato… non poteva essere vero… non riuscivo a crederci.

“La…la sua… la sua ragazza?” Balbettai confusa.

“Si… e se devo essere sincera, Harry non mi ha mai parlato di te, e ti assicuro che lo avrebbe fatto se tu fossi stata VERAMENTE la sua migliore amica…”

Ecco un altro pugno in pieno viso: non soltanto Harry aveva una fidanzata, ma non le aveva neanche mai parlato di me! Rimasi a bocca aperta a fissare Angy per alcuni secondi, e lei riprese a parlare con uno strano tono di superiorità.

“Come vedi, mia cara Hermione, non c’è alcun bisogno del tuo aiuto qui… anche se ti sono grata per avermi soccorso… ti prego quindi di mandare un Gufo urgente a Silente, e di ripartire al più presto possibile verso casa… lo dico per il tuo bene."

Sentii ribollire il sangue nelle vene: come si permetteva questa smorfiosa di darmi ordini in questo modo? Ripresi subito il controllo di me stessa, e respirai profondamente prima di parlare.

“Ascoltami bene, Angy Pureheart … anche se sei la ragazza di Harry, io sono la sua migliore amica e lo conosco da molto più tempo di te… quindi, se non ti dispiace, non andrò proprio da nessuna parte e inizierò le sue ricerche oggi stesso!”

Finalmente, adesso era lei che mi fissava a bocca aperta dallo stupore.

***O***

”Dove lo avete portato?”  Chiese il Signore Oscuro soddisfatto.

“E' al sicuro... come avevate ordinato,  mio Signore…"  Rispose il Mangiamorte, profondamente inchinato dinanzi al suo padrone.

“Ottimo! Ma non è ancora abbastanza... ” Il Signore Oscuro parlò con  voce gelida e tagliente.

“Si, è vero... Silente deve aver intuito qualcosa.... comunque al suo posto è arrivata la Mezzosangue… ”  

Il Signore Oscuro fulminò il suo servitore con lo sguardo, e questi si affrettò ad aggiungere: " Ma abbiamo modificato il nostro piano... e tra non molto anche Silente cadrà nella nostra trappola...."

"Buona idea... usare la Mezzosangue per raggiungere i nostri scopi... tienimi informato sui nuovi sviluppi..."

"Si, mio Signore..." rispose intimorito il Mangiamorte, prima di rimettersi nuovamente in piedi e lasciare la stanza buia.

“E' solo questione ti tempo…. non c'è alcuna fretta... ” Il Signore Oscuro si girò verso la finestra, semi sbarrata da tavole di legno e si mise ad osservare le nuvole cariche di pioggia che si avvicinavano lentamente, preannunciando tempesta.

  ***O***

Erano già trascorsi un paio di giorni, e non ero ancora riuscita a concludere niente. Angy era stata dimessa quella mattina, e le avevo offerto ospitalità nella mia camera d’albergo.

Durante tutto il tempo che trascorremmo insieme, lei rimase in un ostinato silenzio: rispondeva soltanto a monosillabi e non mi voleva assolutamente dire niente riguardo alle informazioni che avrebbe dovuto riferire a Silente.

“Riferirò tutto, soltanto a lui!” Continuava a rispondermi come un disco inceppato.

Riguardo al fatto che fosse la fidanzata di Harry, beh… ancora non riuscivo a crederci. Mi sembrava così assurdo… era una strega talmente piena di sé e presuntuosa, che continuavo a domandarmi cosa ci trovasse Harry di tanto interessante in lei… forse, dopo tutto, non conoscevo così bene il mio migliore amico come credevo.

Comunque sia, non avevo proprio il tempo di rimuginare su queste cose… mi rassegnai all’idea di aver perso per sempre la possibilità di diventare la sua fidanzata, e mi aggrappai con tutte le mie forze alla speranza di ritrovarlo ancora vivo.

Finalmente dopo due giorni di attesa, arrivò un Gufo da Hogwarts. In quel momento ero sola in camera, perché Angy stava sotto la doccia; ne approfittai ed aprii subito la pergamena, leggendo con trepidazione.

“Cara signorina Granger, 

sono molto dispiaciuta di doverLa informare che il professor Albus Silente è ancora fuori sede per un impegno improrogabile.  La prego di tornare subito a  Londra e di non commettere imprudenze delle quali potrebbe sicuramente pentirsi.

Distinti saluti, la Vice Preside, Professoressa Minerva McGranitt.”

Purtroppo il contenuto della lettera non lasciava spazio ad ulteriori pianificazioni: la McGranitt mi chiedeva di ritornare casa e di restarmene buona ad aspettare le loro notizie.

Credete che le avrei dato ascolto? Niente affatto! Proprio mentre stavo per mettere via la pergamena, Angy entrò nella stanza.

“E’ arrivato il Gufo da Hogwarts?” mi chiese, e senza tanti complimenti mi strappò il messaggio dalle mani.

  “Hey, non ti hanno mai insegnato a chiedere le cose con educazione?” Ero furiosa per il suo comportamento, ma lei sembrò totalmente indifferente alla mia reazione.Lesse la pergamena avidamente, poi fece una smorfia di stizza e la buttò con non curanza sul letto.

“Fuori sede per un impegno improrogabile? Tutte scuse…”

“Se parli così, vuol dire che non conosci proprio Albus Silente.”

“Che assurdità… certo che lo conosco!”

Restammo alcuni secondi a fissarci in cagnesco, in piedi una di fronte all’altra, poi lei ruppe il silenzio per prima.

“Vedo che non ho altra scelta... dovrò iniziare le ricerche da sola…” disse lei, sospirando con aria di superiorità.

“Io vengo con te!” La interruppi con aria di sfida.

“Non credo proprio!”

“HO DETTO CHE VENGO CON TE!” Le lanciai un’occhiata furente, che non lasciava spazio ad altri commenti, ed alla fine lei distolse lo sguardo e si sedette pesantemente sul suo letto.

“Vedo che sei proprio ostinata Hermione…. E d’accordo allora, ti permetto di darmi una mano con le ricerche… ma se per caso tu mi sarai d’intralcio, io ti obbligherò a lasciarmi continuare da sola!”

Finalmente avevo vinto io, e con aria soddisfatta mi sedetti accanto a lei.

“Bene, allora… se dobbiamo lavorare insieme, devi dirmi tutto quello che sai…”

“Hey, frena, frena… un momento, ragazza… mettiamo subito in chiaro una cosa… Io sono un Auror, quindi io sono il CAPO e soltanto io decido sul da farsi…” Alzai gli occhi al cielo e decisi di tagliare corto.

“Si, si, d’accordo… tu sei il capo… adesso posso sapere quale sarà la nostra prossima mossa?”

Angy mi fissò dubbiosa per alcuni secondi, probabilmente stupita per la mia improvvisa accondiscendenza, quindi riprese a parlare, sempre con la sua solita aria di superiorità.

“Io ed Harry abbiamo saputo che ci sarà una riunione di tutti i capi dei Mangiamorte… potrebbe anche darsi che interverrà  il Signora Oscuro in persona…”

Angy mi lanciò uno sguardo severo, volendo sottolineare l’estrema importanza di quello che mi aveva appena detto, ed io l’ascoltavo con molta attenzione, cercando di registrare ogni sua parola.

“La riunione si svolgerà in Italia, e precisamente a Venezia, tra circa una settimana…" Fece una piccola pausa, poi mi guardò dritta negli occhi e continuò.

"Se Harry è vivo... come noi speriamo.... sono assolutamente sicura che lo porteranno a quella riunione, quindi noi dobbiamo per forza…”

“Trovarci a Venezia tra una settimana.”

Terminai la frase per lei, e il mio cervello cominciò ad elaborare quelle informazioni in modo febbrile: era in programma una riunione di tutti i Mangiamorte….  Non era escluso che ci sarebbe andato anche Voldemort in persona, a quella riunione… sarebbe stata un' impresa molto pericolosa… come avremmo fatto ad uscirne vive e a salvare Harry?

Angy probabilmente aveva seguito il corso dei miei pensieri, perché rispose subito alla domanda che mi ero appena posta mentalmente.

“Ho degli agganci a Venezia, non saremo da sole ad affrontare tutti quei Mangiamorte… non devi preoccuparti… comunque, se hai troppa paura e vuoi cambiare idea….”

“Niente affatto… io ci sto! Quando partiamo?”

Stranamente Angy mi lanciò uno sguardo compiaciuto, e sorrise soddisfatta.

(N/A: Evvai! L'avventura va avanti... leggete e scoprirete... e naturalmente recensite!)

   

  
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