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Autore: Aven90    22/01/2013    5 recensioni
A di Aven, naturalmente! La storia si articola calcando un po' quello che è stato il manga, e conterà di tre saghe complessivamente, e in questa long verrà trattata la prima, la più lunga! A causa di varie esigenze, ci saranno personaggi OOC, ma spero che gradiate ugualmente!
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball A'
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“AAAAAAH!” l’ennesimo Final Flash andato a vuoto. Non poteva migliorare più di così, gli serviva un avversario degno.

Vegeta ansimò e tornò normale, concludendo quei pensieri con un “Maledizione!”

Il fatto era che da quando Kakaroth se ne era andato, non aveva più alcun punto di riferimento per  vedere a che punto era in fatto di forza, ed essendo il più forte non aveva senso confrontarsi con gli altri.

Ed essendo in tempo di pace, non aveva nemmeno obiettivi da distruggere e malmenare come si conviene ad un Principe del suo calibro.

Travolto da questi ed altri pensieri, spinse il bottone della Gravity Room e uscì.

Se non altro, raggiungere il Super Sayan di terzo livello aveva dato i suoi frutti: adesso nel quartiere c’era panico da pre morte ogni ora.

Vegeta quel giorno sogghignò: aveva persino distrutto un tombino, lo vedeva fumare da sottoterra.

Entrando a casa, ordinò come suo solito “BULMA! Ho appetito! Dov’è Trunks?”

Bra, la figlia minore, tolse il proprio sguardo dal libro e sorrise “Salve, padre. Trunks non è ancora tornato dalla sua uscita con Goten e mamma sta… deponendo… non so cosa vuol dire ma ha detto proprio così, al commissariato di polizia”

Vegeta non capì cosa intendeva dire la figlia, commentò così la parte che riguardava il primogenito “ Beh, temo che Trunks si sia perso. Spero che stia rimorchiando, perlomeno” e si diresse verso il frigorifero, pronto per mangiare qualcosa di surgelato e per nulla cotto.

All’improvviso però, alla terza birra, un movimento anomalo nell’aria lo mise in guardia.

“Mh?” si chiese guardandosi attorno.

“Che succede, padre?” chiese Bra.

“Qualcuno ha scorreggiato, forse io, e… c’è un essere con una forza notevole”

Si udì un’esplosione in un altro quartiere.

“Davvero notevole”. Vegeta sogghignò e uscì di nuovo fuori casa.

Espanse la propria aura, senza trasformarsi. Voleva apparire terribile agli occhi del nuovo “ospite”.

Spiccò il volo e intercettò l’essere dalla pelle arancione dell'episodio precedente.

“Sei solo…” esordì l’alieno.

“Cosa c’è, ti dispiace?” provocò il Principe dei Sayan, aumentando a piacere la propria forza.

“Ho notato che ci sono molte auree simile alla tua, però sei solo. Vuol dire che non sei un tipo molto socievole, oppure che confidano molto nei tuoi mezzi” disse l’alieno.

“Lo credo bene! Io sono il Principe dei Sayan, sono il più forte sulla piazza” rispose Vegeta, glissando sulla prima parte.

“Credevo di essere sopra una metropoli” replicò ironico. Si bagnò le labbra con la lingua gialla, in quanto soffriva di labbra aride.

“Ti passerà la voglia di fare lo spiritoso, vedrai” rispose, ed espanse la propria aura in maniera definitiva, trasformandosi in Super Sayan di secondo livello.

L’onda d’urto della sua trasformazione causò una scossa tellurica che interessò l’intera regione.

Le sue scariche elettriche ad alto voltaggio ucciderebbero all’istante una persona normale.

Lo sguardo pieno d’orgoglio del principe riusciva ad incantare gli avversari più deboli, ma non chi gli stava davanti, che compiaciuto commentò “Tutto qui?”

Vegeta sparì con la supervelocità e cercò di colpirlo in faccia col ginocchio destro, ma l’alieno bloccò aprendo il palmo sinistro.

“Sai, non mi hai nemmeno chiesto come mi chiamo” sussurrò lui.

“ Fra poco morirai, e quando allungherò la mia lista di vittime il tuo nome sparirà in mezzo agli altri. Non mi serve saperlo” sorrise il suo avversario, e tornò indietro in posizione.

Non aveva mai incontrato un avversario con la lingua lunga. Non gli interessava sapere chi fosse né da dove veniva, gli interessava prenderlo e dargli una bella lezione.

E non aveva nemmeno sfoderato la massima potenza. Tutto era sotto controllo, per Vegeta.

“Senti, è quella la tua casa?” chiese l’avversario, indicando la Capsule corporation.

Vegeta sorrise. “Distruggila pure, ma sarà l’ultima cosa che ti vedrò fare con le mani attaccate al tuo corpo”

L’alieno sbuffò. “Beh, perché allora non le… vieni a prendere?” riempì le mani di sfere d’energia e ne scaricò una serie verso la casa.

Sapeva che c’era qualcuno a lui caro in quell’edificio, e per provocarlo in modo da fargli sprigionare la sua massima potenza in modo da assolutamente distruggerlo.

Vegeta si buttò a capofitto per pararle tutte, ma la maggior parte lo colpirono procurandogli diverse ustioni, mentre altre, troppo lontane, si schiantarono a terra distruggendo fortunatamente solo la zona limitrofa della proprietà della famiglia di Bulma.

Non poteva negare il dolore fisico che stava provando. Quell’extraterrestre non era da sottovalutare.

“Ti sei appena guadagnato una morte lenta e dolorosa” dichiarò il principe dei Sayan, asciugandosi il sangue dalla bocca.

“Stai parlando da solo?” lo provocò l’avversario.

Vegeta scatenò l’intera sua potenza. Decise subito di farla finita, quell’essere era troppo irritante, e lui voleva soltanto Kakaroth come irritante.

Il Super Sayan di Terzo livello, la massima espressione della forza di un Sayan degno di questo nome.

La luce che emanava il principe era talmente pura ed accecante da poter rivaleggiare col Sole.

“Sono sette anni che cerco di raggiungere questo livello e di testarlo in un combattimento vero” dichiarò il padre di Trunks e Bra al suo avversario, ancora senza nome.

“Bene, allora non sarà un bell’esordio” commentò ironico l’essere scricchiolandosi le dita.

 Entrambi apparentemente sparirono alla vista, per cominciare il riscaldamento, fatto di colpi veloci e  potenti, tanto per testare reciprocamente dove può arrivare quel combattimento.

“Pare che il Super Sayan di Terzo Livello ti dia qualche difficoltà, eh?” provocò Vegeta, centrando il muso del suo avversario con un diretto preciso, che ebbe anche il risultato di scagliarlo contro un palazzo.

L’essere sorrise. “E tu ti fidi della tua forza?”

“In che senso?” Vegeta, essendo sicuro di avere la situazione sotto controllo, non riusciva a credere alla faccia tosta dell’essere.

“Guarda bene.”  rispose lui.

Finita la frase, Vegeta cadde a terra, privo di sensi e tornato allo stato normale.

La sola differenza con qualche secondo prima era un enorme buco allo stomaco, contenente sangue, che a fiotti cadeva sul prato davanti la Capsule Corporation.

Nel frattempo, una strana sensazione percorse la schiena di Bra, ancora intenta nello studio ed ignara degli eventi esterni.

“Oh, no! Papà!”  esclamò al libro, turbatissima.

Uscì di corsa e quello che vide le sarebbe rimasto impresso per tuta la vita: il volto del padre esanime e spettrale la stava guardando implorante.

“B-bra…” chiamò lui.

“Papà! Stai bene?” fece per avvicinarsi, ma il principe la fermò alzano con sforzo immane un braccio.

“N-non… a-avvicinaaarti…”, il troppo sforzo gli costò un po’ di sangue dalla bocca.

Bra alzò lo sguardo e vide un essere arancione con la coda e i capelli lunghi che leccava il sangue dal braccio destro.

Stava dicendo “E questo dovrebbe essere il sangue di un principe? Beh, fa schifo… come te a combattere, del resto” e porse l’altro braccio per colpire con un raggio d’energia anche la ragazza, ma in quel momento due nuovi figuri occuparono la sua visuale.

“Eh? E voi chi siete?” chiese l’essere.

“Sono il figlio, e lui è il mio amico Goten! E fra poco vedrai che finire farai dopo aver assaggiato i colpi della Fusion!” urlò Trunks, in preda all’ira.

Bra chiamò il fratello in lacrime. “Trunks! Che cosa succede?”

Quest’ultimo volle rassicurare la sorella con un sorriso. “Non temere, ci occuperemo noi di costui”

L’essere alzò due dita come per contare. “Primo: conosco già la Fusion del pianeta Metamor; secondo: costui ha un nome: sono Kolom, appartenente alla razza Gi’isa”

Goten intervenne per la prima volta. “Beh, non c’interessa, l’importante adesso è eliminarti! Trunks, ma possibile mai che Vegeta debba sempre prenderle?”

Quella frase la sentì anche il soggetto, e dovette convenire che il secondo figlio di Kakaroth aveva ragione: era del tutto impotente, ogni qualvolta che c’era una minaccia non riusciva a salvare la sua famiglia. Una lacrima di sangue gli attraversò la guancia.

Se solo potesse almeno sapere come si era lasciato trovare impreparato all’attacco di pochi minuti prima… il fatto era che era avvenuto troppo in fretta, ma non aveva abbastanza forza per comunicarlo ai due ragazzi. E poi era già entrato dentro la casa, trasportato di peso dalla figlia.

Una scia scarlatta fungeva da nuovo sentiero davanti la porta.

Goten e Trunks si trasformarono subito in Super Sayan, pronti per la Fusion.

Kolom sogghignò. “Non volete nemmeno sapere perché vi massacrerò tutti senza pietà?”

 

 

 

Certamente, i titoli dei capitoli lasciano un po' a desiderare (li ho scritti quando avevo sedici anni), ma non è questo il punto! Fatemi sapere cosa non va e, qualora ci fosse, cosa va! Grazie mille per l'attenzione!

   
 
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