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Autore: yuyutiamo    12/08/2007    5 recensioni
Salve a tutti!è la prima volta in assoluto che pubblico qualcosa quindi siate clementi please! Adoro Sailor Moon sin da quando ero piccola!Una delle parti che più mi faceva stare male era quando Mamoru era costretto a fingere di non amare più Usagi per via di quei sogni in cui lei moriva. Così un giorno a scuola,triste per un litigio con il mio "Mamoru",il mio bellissimo ragazzo Yuri,ripensando a quel momento dell'anime mi è venuta fuori questa fan fiction...spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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dolore al chiaro di Luna-Endymion Di nuovo salve a tutti!Eccomi qui con il secondo e ultimo capitolo della mia fanfiction...Tratta dei sentimenti di Endymion e si svolge nello stesso luogo e nello stesso momento dell'altro cap. Spero davvero che vi piaccia! Buona lettura!


A Yuri
senza il quale non potrei vivere
Ti Amo amore!



DOLORE AL CHIARO DI LUNA

ENDYMION


Era notte. Nascosto dietro uno scoglio la guardava da lontano mentre lei osservava il mare. Non voleva che lo vedesse,o meglio non poteva farsi  vedere,anche se il suo cuore soffriva per quella lontananza forzata. Aveva gli occhi neri fissi sulla sua figura, illuminata dalla Luna. Quegli occhi così belli si stavano nutrendo della sua immagine. Un pallido raggio lunare,sfuggito ad una nuvola,gli illuminò il viso. I capelli neri e corti gli circondavano il volto così perfetto che qualsiasi donna avrebbe voluto averlo per sé. Indossava la sua armatura blu finemente decorata,che non nascondeva però l'avvenenza del suo corpo magro e bellissimo.Il mantello nero lo aiutava a nascondersi meglio nella notte, ma la sua bellezza era tale che sembrava quasi risplendere di luce propria nel buio. Tolse per un attimo lo sguardo da lei, riuscendo a stento a trattenere le lacrime. Come poteva non raggiungerla,portarla verso di sé, stringerla forte tra le braccia? Doveva fare violenza su sé stesso, sul suo animo,per impedirsi di andare da lei e baciare quelle labbra rosse e invitanti, quel corpo così perfetto,quell' "Angelo della Luna" che solo lui aveva avuto per sé.
"Endymion...Endymion"
Il suo cuore fece un salto e si fermò di colpo nel sentirle pronunciare il suo nome. La sua voce era così dolce e così debole. Si voltò di nuovo a guardarla e vide il suo volto pieno di lacrime..
"No Serenity,non piangere angelo mio..." pensò,mentre il suo cuore si stringeva dentro il suo petto. Si sentì improvvisamente senza forze,per la prima volta in vita sua. Lui,Endymion,valoroso combattente,vincitore di mille battaglie contro le forze oscure,soffriva per amore,così tanto che il male divenne presto insopportabile. Si costrinse di nuovo a togliere lo sguardo da lei.
"Endymion"
la sentì ripetere ancora,e ancora, quasi come fosse una canzone,sempre più malinconica per via della sua voce rotta dal pianto. Continuava a non voltarsi,ma gli era impossibile non sentire quei lamenti lievi e il suo pianto, di cui lui era la causa.
Sua. La colpa era sua.
Era per il suo atteggiamento che la sua Serenity stava soffrendo. Strinse i pugni così forte che le nocche divennero presto perlacee.
"Oh Serenity...se solo tu sapessi"pensò.
In quel momento,sentendola piangere e soffrire, si odiava,provava un odio così grande, un odio che mai per nessuno aveva sentito. Non poteva sopportare di non poterla avere vicino a sé,ma ancora di più non sopportava farle del male. Si sentiva cattivo,crudele più di qualunque nemico avessero mai affrontato insieme.
Perchè non potevano essere felici? Perchè non potevano vivere il loro amore come avrebbero voluto,in modo completo e concreto? Perchè non era accanto alla sua "testolina buffa" che tanto amava?
"Serenity...Serenity"
Solo il suo nome nella mente,solo il suo viso,solo il suo corpo, solo il suo sorriso. Avrebbe preferito uccidersi con la spada che portava appesa ad un fianco piuttosto che provocarle quel dolore. Si voltò nuovamente a guardarla e senza neanche accorgersene mosse un passo verso di lei,uscendo dal riparo offerto dallo scoglio. La vide dirigersi verso uno scoglio posto in mezzo all'acqua, e specchiarsi sul liquido argentato. Non potè fare a meno di notare quanto era bella anche così triste e malinconica. E in un attimo decise di raggiungerla...
Ma il ricordo di un incubo lo colse alla sprovvista,come un fulmine in un cielo estivo.E presto le odiate sequenze gli invasero la mente:lei al suo fianco, in abito bianco,felice perchè si stavano sposando...e un momento dopo Serenity cadeva nel vuoto,lontano da lui, mentre quella voce gli intimava di lasciarla perdere se non voleva che tutto ciò accadesse...
Si bloccò,proprio mentre stava per fare un altro passo. Le diede un'altra occhiata,mentre lei stava toccando con la mano l'acqua, come a voler cancellare qualcosa,poi si nascose di nuovo dietro il suo riparo. Si sedette per terra,prendendosi la testa tra le mani.
"Mi dispiace,mia piccola Serenity...sto male anche io amore mio...ma devo proteggerti". Giaà,doveva proteggerla. Non voleva credere davvero a quegli orrendi incubi, ma non sarebbe stato lui a farle del male,quindi si forzava a starle lontano, a mentire a lei e a sè stesso dicendo che non l'amava più...quante menzogne era costretto a raccontare! Ma la paura era più forte e lo vinceva. Si strinse la testa tra le mani tanto da farsi male, lottando con le lacrime che volevano scappare dai suoi occhi per esprimere il suo dolore. Si voltò a osservarla di nuovo, non potendo fare a meno di nutrire i suoi bei occhi neri con la sua vista. La vide seduta per terra,mentre prendeva da sotto una manica della veste bianca quello che pareva un ciondolo. Si asciugò due lacrime che erano sfuggite per poter mettere meglio a fuoco. Di nuovo il suo cuore si fermò di colpo. Riconobbe il ciondolo: era il suo carillion a forma di stella,quello che già una volta lo aveva risvegliato ricordandogli il suo amore per lei. Avrebbe voluto gridarle di non aprirlo perchè sentiva che anche una sola nota lo avrebbe dilaniato per il dolore. E così infatti avvenne: quando le dolci note della melodia lo raggiunsero sentì il cuore contrarsi nel petto e il respiro gli si mozzò in gola. Chiuse gli occhi cercando invano di calmarsi. Ottenne solo il recupero della facoltà di respirare. La sofferenza era ormai padrona del suo corpo, lacrime spuntarono dai profondi pozzi neri che erano i suoi occhi.
"Perdonami amore mio"
Sentì il pianto spegnersi piano. Riaprì gli occhi e la vide distesa sulla spiaggia, con il carillion a farle come da ninna nanna con la sua melodia. Il desiderio di vederla ancora una volta lo invase, doveva poter osservare da vicino il suo viso, quel corpo splendido che lui sapeva essere l'incastro perfetto con il suo, voleva sentire il profumo della sua pelle che sapeva di fragole mature. Lentamente annullò la distanza che li separava,attento a non svegliarla. Si sentì vivere e morire nello stesso momento vedendola lì distesa su un fianco, così fragile e bellissima."Serenity"sussurrò piano. Lei non si mosse,il viso ancora bagnato che risplendeva illuminato dai raggi di luna. Si chinò piano su di lei e accostò le sue labbra a quelle di lei.
Non avrebbe dovuto farlo....
Quanto avrebbe voluto continuare adesso!
Se solo avesse potuto, l'avrebbe circondata con le sue braccia e tenuta stretta a sé fino alla fine dei loro giorni....l'avrebbe baciata fino a saziare ogni più piccola parte del suo corpo che chiedeva incessantemente il suo tocco. Desiderava solo questo...solo questo...
Serenity muore e  la colpa è tua....solo tua...TUA...
Di nuovo quella voce, di nuovo quegli incubi...Si rialzò e disse piano "Mi dispiace amore mio". "Ti amo"aggiunse.
"Endymion"
le sentì sussurrare nel sonno,mentre due piccole lacrime simili a perle le uscirono dagli occhi. Lo chiamava ancora. Come poteva abbandonarla lì,sola?Come poteva staccarsi dall'unica sua ragione di vita? Se ami una persona devi lasciarla andare: non aveva mai creduto a quella frase,l'aveva sempre odiata perchè non capiva come si potesse lasciar andare la persona amata. Ora invece, per un brutto scherzo del destino, per proteggerla, perchè l'amava, era costretto ad allontanarsi da lei, a seguire il consiglio di quella stupida frase...dovava farla allontanare, doveva lasciare che lo dimenticasse, che andasse con qualcun altro...
No.
Quello no,doveva proteggerla, ma non avrebbe sopportato di vederla tra le braccia di un altro. Quella era la sua Serenity, era la sua testolina buffa,sua e di nessun altro...Si chinò di nuovo su di lei, e dopo un altro piccolo bacio sulle labbra,si allontanò da lei,correndo nella notte, e lasciando una scia di lacrime dietro sé.
  
  
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