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Autore: Gillian_Lightman    24/01/2013    2 recensioni
Dopo circa cinque minuti raggiunge la via dove abita Gill, ed accosta di fronte a casa sua; sta per scendere, ma si accorge di una cosa, di un qualcuno: cè un uomo che sta infilando una busta nella cassetta per la posta di Foster.
Lightman socchiude le palpebre, sforzandosi di capire perché quell’ individuo gli sembri familiare…dopo qualche secondo non ce n'è più bisogno, perché quello si volta, e lo può vedere chiaramente in faccia:....
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Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Saalve a tutti! Alura, non dilunghiamoci che non ne vedo il motivo…questa FF avrà quattro capitoli e nemmeno molto lunghi (tipo 1000 parole l’ uno), inoltre se vogliamo è un filino “surreale” come situazione, ma chissene, l’ idea di piaceva.
Se  non vi ho terrorizzato, buona lettura C’:
 
Capitolo 1. He’s come back.
 
La sveglia di Cal suona alle 7:10, esattamente dieci minuti prima del solito.
Oramai ci è quasi abituato, dato che ciò accade da oltre una settimana.
Gillian aveva recentemente rotto la sua macchina, e non avendo ancora idea di quale nuovo modello scegliere si era ritrovata senza un mezzo con cui andare a lavoro; fortunatamente a questo aveva pensato Cal, il quale si era offerto più che volentieri di accompagnarla in ufficio finché non avesse scelto l’ auto.
Così, oramai da dieci giorni, l’ uomo puntava la sveglia una decina di minuti prima, si preparava, e una volta pronto andava a suonare davanti a casa della collega, con la quale poi andava a fare colazione nel bar all’ angolo, prima di entrare in ufficio.
Francamente, Lightman sperava che lei non scegliesse una macchina ancora per mooolto tempo, in modo da potersela godere il più possibile. Ora aveva una ragione per alzarsi presto al mattino: poter godere di quei venti minuti trascorsi a conversare con la donna che ama. Si, perché oramai sa benissimo di amare Gillian, come probabilmente se ne è accorta anche Emily, a giudicare da come li guarda quando stanno insieme.
Preso da tutti questi pensieri, Lightman accende il motore della sua auto ed imbocca il vialetto, dirigendosi verso la casa del suo amore segreto… la stessa donna che aveva già scelto la sua nuova macchina da qualche giorno, ma che ancora non voleva dire addio a questa nuova piccola tradizione…
 
Dopo circa cinque minuti raggiunge la via dove abita Gill, ed accosta di fronte a casa sua; sta per scendere, ma si accorge di una cosa, di un qualcuno: cè un uomo che sta infilando una busta nella cassetta per la posta di Foster.
Lightman socchiude le palpebre, sforzandosi di capire perché quell’ individuo gli sembri familiare…dopo qualche secondo non ce n'è più bisogno, perché quello si volta, e lo può vedere chiaramente in faccia: dopo otto mesi, Dave Burns è di nuovo in città, dopo otto mesi, Dave Burns è di nuovo davanti a casa della sua Gillian.
Sul momento resta paralizzato, e mentre mille ipotesi gli assalgono la mente rimane li, inerme, a fissare l’ uomo risalire in macchina e lentamente sparire dalla sua vista.
Velocemente, senza pensarci, scende dalla macchina e corre verso la casa di Gillian, ma non per entrare: giunto davanti alla cassetta della posta la spalanca, e ne estrae una busta bianca che recita solo “Gillian”. Controllando che quella non sia alla finestra, la prende e se la infila nella tasta interna della giacca.
Pochi secondi dopo la porta di fronte a lui si spalanca, e ne esce la più bella donna su cui abbia mai avuto la fortuna di posare gli occhi.
“Hei Cal” lo saluta questa con uno dei suoi magnifici sorrisi “come mai sei sceso dalla macchina?”
Ora che ci pensa, lui in questi dieci giorni la aveva sempre aspettata in macchina, suonandole il clacson…non era mai sceso dall’ auto!
“Io…ecco…devo usare il bagno” dice strascicando le parole, e accampando la prima scusa che gli viene in mente.
Gillian sembra sorpresa “oh, beh…vai pure” risponde porgendogli le chiavi di casa “io intanto controllo la posta”. In quel momento una fitta trafigge il cuore di Cal, che si rende conto di quello che ha appena fatto.
Poco dopo raggiunge la donna, che lo stava aspettando nel posto passeggero della sua auto. Cercando di sembrare normale, Lightman apre la portiera del veicolo e le si siede accanto, mettendo in moto l’ auto.
Dopo qualche minuto di silenzio, questa annuncia “oggi mi prendo una grande ciambella alla crema…quella con tutti gli zuccherini sopra!”
“A dire il vero” inizia Cal “oggi non mi sento molto in forma…ti dispiace se andiamo direttamente in ufficio?”
“No non cè nessun problema...ma stai bene Cal?”
“Sisi tranquilla”
Gillian nota subito che qualcosa non va, ma preferisce non indagare…dopo tutto vige ancora la regola “della linea”, che gli impedisce di sfruttare fra di loro le capacità che hanno di leggere il volto delle persone. Onestamente Foster avrebbe mandato molto volentieri all’ aria quella linea, ma per ora preferisce rispettare la privacy dell’ “amico”.
Una volta giunti in ufficio, Cal saluta velocemente Gillian e poi si chiude a chiave nel suo studio.
Si siede sul divanetto, sporto in avanti con le mani sulle ginocchia, e si prepara ad infrangere la privacy della collega nel peggiore dei modi.
Nonostante i sensi di colpa, apre la busta cercando di non romperla, e ne estrae una lettera scritta a mano. Trae un profondo respiro ed inizia a leggere:
 
Amata Gillian,
è passato veramente tanto tempo dall’ ultima volta che ho potuto vederti, dall’ ultima volta che ho potuto baciarti, ma nonostante siano trascorsi otto mesi per me non si può ancora considerare “passato”.
Ho completato la mia ultima missione, adesso mi hanno trasferito in un’ altra unità: avrò un lavoro d’ ufficio. La cosa non mi appagherà certo come il lavoro sul campo, ma la buona notizia è che posso scegliere in quale ufficio andare fra tutti quelli della agenzia, e uno di questi si trova proprio a DC.
Credo che questo potrà essere un nuovo inizio per noi, potremo riprendere tutto da dove lo avevamo lasciato, ed essere finalmente felici, io e te, insieme.
Io un’ idea ce l’ ho, e se anche tu credi di voler passare il resto della vita con me, allora fatti trovare alla terrazza panoramica del Campidoglio alle 20.00.
Se ti vedrò, allora credo veramente che potremmo durare per sempre…se non ci sarai, lo prenderò come un no definitivo, e chiederò il trasferimento altrove.
In ansiosa attesta di stasera,
 
Tuo, Dave.
 
 
Terminata la lettura, Cal si sente letteralmente svuotato. Ogni muscolo del suo corpo rifiuta di svolgere le proprie funzioni, e l’ uomo si accascia sul divano.
Burns, quel lurido figlio di puttana, è tornato? Le avrebbe veramente riportato via Gillian? E lui che diavolo doveva fare?
Ma tra tutte queste domande ce n’ era una che spiccava, e dopo aver riletto svariate volte la lettera era diventato un dubbio più che fondato.
Tra la rabbia e il terrore afferra il cellulare e chiama uno dei primi numeri nella rubrica.
“Pronto?” gracchia una voce al telefono.
“Ben, sono Cal”
“Cal! Come stai?”
“Piuttosto bene, ma ho bisogno un favore”
“Certo, di che si tratta?”
“E’ top-secret…Devi farmi una ricerca”

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Si ok forse la cosa nel finale è anche troppo ovvia…ma spero il capitolo vi sia piaciuto comunque (:
Jenny
  
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