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Autore: LellaDP    24/01/2013    1 recensioni
la storia parla di hope,una sedicenne che ha paura di innamorarsi e di soffrire ...perchè si sa che quando si è innamorati si è deboli e vulnerabili, lei odia sentirsi fragile e non vuole permettere a nessuno di vedere in realtà lei com'è. Adolescenti,sigarette,rapporti conflittuali con i genitori,amore,segreti,gelosia,amicizie.Leggete per sapere di più!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Mi giro e vedo… Harry Devone , ecco mi sembrava strano che non lo avevo ancora incontrato quel giorno, è il tipico ragazzo alto atletico, occhi verdi e capelli ricci castano chiaro, capitano della squadra di football della scuola...insomma quello che solo con la sua presenza riesce a mandare n delirio qualsiasi ragazza nel raggio di chilometri. Per qualche strano motivo lui e Samuel erano molto amici, infatti si avvicina e si scambiano una pacca sulla spalla, qualsiasi ragazza normale penserebbe “ che culo il mio migliore amico è amico del ragazzo più fico di tutta la scuola” ma siccome io non sono normale penso che sia un montato che sa solo pensare a una cosa..ma non lo penso solo io, è un dato di fatto, oltretutto è anche fastidioso perché si diverte a scassarmi costantemente le palle facendo battutine. Si appoggia al muretto affianco a me e con fare molto disinvolto, “come se fosse una cosa normale” poggia la sua mano sulla mia coscia, poi si gira e mi sorride nel modo più squallido possibile. Io innervosita anche solo dalla sua vista poggio la mia mano sulla sua e la infilzo con le unghie, lui con uno scatto repentino la toglie e se la avvicina al petto ed incomincia a massaggiarla, con lo sguardo noto che gli ho provocato dei piccoli tagli che incominciavano a sanguinare e sorrido compiaciuta. Lui mi guarda e con fare acido mi dice “non sarai troppo davvero troppo delicata oggi??” io con un espressione indifferente gli rispondo “sei tu che mi fai questo effetto”, suscitando le risate delle ragazze e anche di samuel. Suona la campanella che segna la fine dell’intervallo e non avevo la minima voglia di tornare i quella cazzo di classe, a mi alzo e getto a terra la sigarett che mi ero appena accesa, la calpesto con lo stivaletto nero per spegnerla poi mi giro e saluto le ragazze dicendogli “aspettateci all’uscita, non andate via!”, sento uno sbuffo provenire da Juls che con fare acido mi risponde “si ma siete pregate di muovere il culo tu e Emily e di non uscire per ultime ok??” io gli sorrido e gli mando un bacio per addolcirla.. mi giro verso Samuel e gli do un bacio sulla guancia per salutarlo poi faccio un cenno ad Emily come per dire “andiamo che ora abbiamo quella schizzata della prof.Bishop”. Ci dirigiamo verso il portone del cortile per rientrare quando mi sento afferrare saldamente per il polso, mi volta infastidita già sapendo chi poteva essere, e infatti eccolo Devone con un sorriso malizioso, mi dice “e a me non mi saluti??” io: “ ahh oddio scusa..” e gli tiro un pugno sulla spalla, lui: “ bè,mi aspettavo qualcos’altro, ma mi accontento!” poi molla la presa sul mio polso e si appoggia con la spalla al muro della porta, dicendo “ senti..se io e te stasera..uscissimo??”con uno sguardo da coglione..io scoppio in una fragorosa risata e gli rispondo: “ si,guarda stavo giusto pensando a quello…fottiti”lui con un ghigno infastidito si stacca dal muro dicendomi “ ma fottiti tu”. Torniamo in classe e fortunatamente le 3 ore successive passarono velocemente tra uno sbuffo per la noia e per la fame e qualche partita a tris. Uscite da scuola i e Emily ci dirigiamo subito verso le altre per poi metterci a chiacchierare e a mangiare naturalmente….Dio solo sa quanta fame mi metteva lo studio. Verso le 2.30 io saluto le altre e vado da Samuel per tornare a casa insieme, visto che eravamo di strada ..dopo un po’ che stavamo camminando lui se ne esce dicendo “domani sera c’è una festa a casa di.... ci vieni ??” Io “non credo proprio, poi a casa sua ma che sei scemo” Samuel: “ che ti frega starai con me e le altre, lui neanche lo vedrai..sarà sicuramente impegnato a portarsi a letto qualche cheerleders” io “ ve bene, lo dico alle altre stasera” poi gli do un bacio di saluto dato che lì le nostre strade si dividevano. Continuo per la mia strada a testa bassa con le mani nelle tasche della felpa immersa nei miei pensieri ad un certo punto sento le ruote di una macchina dietro di me ma non mi volto, sento il ritornello di “it’s time” degli imagine dragons …. Provenire dalla macchina, sorrido perché io adoro quella canzone , capisco che la macchina è praticamente parallela a me e con la coda dell’occhio guardo chi è il giudatore, Devone , si lui. Sul sedile affianco c’era una ragazza mora piuttosto carina, suppongo andasse nella nostra stessa scuola, lui accosta e abbassa ancora di più il finestrino per far si che io lo sentissi .. “Desmore, vuoi un passaggio??” io: “ no grazie vedo che sei occupato..” spostando visibilmente lo sguardo sulla moretta seduta affianco a lui. Lui: “gelosa,eh??”Io: “ ma chi io?? Di te?..si proprio” facendomi una risatina lui: “ vabbe, Desmore..spero di vederti domani sera!” io rimasi in silenzio e gli feci un cenno con la mano per salutarlo, lui ricambio e tornò a guardare la strada, accelerò ma riuscii a sentire la moretta dire “Dio..cambia canzone, questa proprio non la sopporto e poi chi era quella la??” e lui rispondere: “ no,non cambio canzone e quella là non era nessuno..” bel modo di definirmi…nessuno..che coglione! Sento vibrare il cellulare nella tasca dei jeans lo prendo e vedo che mi è arrivato un messaggio da Juls..lo apro e ..
  
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