Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: xswiftsvoice    26/01/2013    1 recensioni
Non credo di poter descrivere la trama, dato che inventerò la storia lì per lì.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ore 6.30 am.
 
Suonò la sveglia sul cellulare. Fortunatamente non era una di quelle sveglie che ti rompono i timpani e che ti fanno sobbalzare,
ma avevo impostato la mia canzone preferita: same mistakes.
Già, sono una directioner. Ma mio fratello, Niall, non deve assolutamente saperlo, altrimenti si monterebbe ancora di più. 
 
Cazzo però. E' pur sempre una cazzo di sveglia ed io odio le sveglie.
Mi manca quando mamma mi svegliava dolcemente. Ma tralasciamo.
 
Era il mio primo giorno di scuola e non conoscevo nessuno.
Bene. Molto confortevole la cosa.
 
Mi alzai dal letto, pregando che l'allegria mi saltasse addosso.
 
Sentii bussare alla porta.
-"Avanti." dissi svogliata.
-"Si può?" domandò mio padre.
-"Se ho detto avanti ci sarà un motivo, no?"
-"Mandy, questa è la tua uniforme, devi metterla per andare a scuola. E muoviti, l'entrata è alle 7.35."
-"Così presto?" 
-"Sì. Qua funziona così, o ti abitui, o ti abitui." disse, uscendo dalla mia stanza e chiudendosi la porta alle spalle.
 
Sbuffai, entrando in bagno. Pettinai i miei capelli biondi e lisci che arrivavano alle spalle.
Mi lavai, mi vestii, e truccai i miei occhi azzurri. L'unica cosa che mi piaceva di me stessa. 
Scesi le scale, aspettando che mio padre finisse di lavarsi i denti.
 
-"Pronta?" disse.
-"Se sono qui, evidentemente sì." dissi scortese.
-"Rispondi meglio, altrimenti ti mando a dormire sotto i ponti."
 
Stetti zitta.
 
Avrebbe dovuto ringraziare Dio che non ce l'avesse mandato mamma a dormire sotto i ponti, e che gli abbia dato il tempo di 
trovare un'altra casa.
 
-"Andiamo." disse.
-"Ok." 
 
In macchina.
 
C'era un silenzio impeccabile, uno di quelli imbarazzanti, che non sai bene cosa fare.
Beh, stavolta decisi io di rompere il ghiaccio.
 
-"Ehm.. Allora, domani torna Niall?" dissi, insicura.
-"No, Mandy. Accompagno te a scuola, e vado a prenderlo all'aeroporto. E' già arrivato." disse.
 
Sgranai gli occhi. Era arrivato il mio incubo.
 
-"Ah, okay." dissi, mascherando ogni forma di disprezzo verso quella risposta, che ebbi appena ricevuto.
-"Siamo arrivati. Ciao Mandy." disse sorridendo.
-"Ehm, ciao.. papà." dissi, fingendo un sorrisino.
 
Stavo lì fuori, sola soletta, non sapendo bene cosa fare e aspettando il suono della campanella per entrare finalmente in 
classe. Sperai di poter fare amicizia molto velocemente.
L'attesa sembrava durare un'eternità, mentre furono solo pochi minuti.
La campanella suonò.
 
Entrai in classe nel momento in cui la professoressa stava sgridando la classe, ma non capii bene il motivo.
Vidi che i posti erano tutti occupati, a parte uno, vicino ad una ragazza. Sembrava triste.
 
-"Oh, tu devi essere Mandy!" disse la prof.
-"Ehm, sì, sono io." dissi, un po' imbarazzata.
-"Bene, ragazzi, questa è la vostra nuova compagna di classe. Mandy, puoi metterti anche vicino ad Emily." disse, indicandomi
la ragazza."
-"Nessun problema." dissi andando al posto e posando le mie cose, sorridendo.
 
Mentre mi sedetti, udii uno 'pss' da dietro ma non ci feci molto caso.
-"Pss, Mandy!"
Mi girai. Era un ragazzo, dir bello era poco.
-"Vieni vicino a me, non rovinarti la reputazione stando vicino a quella sfigata." sussurrò.
Guardai la ragazza, e mi rigirai, sussurrando al ragazzo:
-"No, grazie. Sto bene dove sto."
 
Sentii il ragazzo sussurrare all'amico.
-"Quella troia me la pagherà per questo."
Ecco qua. Appena arrivata e già giudicata. Bene.
 
-"Comunque, piacere.. Emily, come ti ha già detto la prof." sussurrò la ragazza, sorridendo.
-"Piacere, Mandy." dissi ricambiandole il sorriso.
 
Si sentì la prof fare l'appello, e quando venne il mio cognome non ci feci molto caso, come al solito.
-"Horan?"
-"Sono io" dissi spazientita.
 
Tutti sgranarono gli occhi, compreso il ragazzo di prima e la mia compagna di banco. Mi fissavano.
-"Che c'è?" dissi guardando male tutti.
 
Stettero zitti. Bah, chi li capisce è bravo.
 
-"Tu sei.. La sorella di Niall!?" chiese Emily.
-"Ehm.. Sì."
-"Woow."
 
La prof continuò l'appello.
 
-"Tomlinson?"
-"Presente." sussurrò Emily.
 
Sgranai gli occhi. 
 
-"Tomlinson, puoi gridarlo, non ti mangio mica." affermò la prof, credendosi simpatica.
-"Scusi." la classe rise.
 
-"Sei la sorella di Louis???" le chiesi.
-"Sono sua cugina." 
-"Oh.. beh meglio così, fidati. Posso farti una domanda?"
-"Certo."
 
-"Perché ti prendono in giro?"
-"Lunga storia. Allora, tutti mi erano amici, all'inizio, solo perché ero la cugina di Louis. Un giorno sono scoppiata,
e ho detto tutto quello che non mi andava bene. Hanno cominciato a prendermi per il culo, dicendo che ero, e sono un'esaurita.
Odiavo quella situazione, stavo male, così mi tagliai."
-"Che facesti??"
 
-"Mi tagliai. Già, hai capito bene. Hai visto il ragazzo che ti disturbava, prima?"
-"Sì."
-"Si chiama Edward, ed è il più popolare della scuola. Era il mio migliore amico, visto che lo ero anche io, essendo la
cugina di Louis Tomlinson. Vide i miei tagli, o meglio, glieli feci vedere. Da lì cambiò tutto. L'ha detto a tutta la scuola,
ed è da lì che sono considerata la depressa. Cominciarono le minacce di morte, che continuano tutt'ora, e questo è tutto."
 
-"... Dev'essere bruttissimo. Meno male che non mi sono messa vicino a lui"
-"Già, credo che tu sia un angelo venuto a salvarmi, non avevo amici prima di conoscerti."
-"Non esageriamo. Io sono qui perché [...]"
 
Le raccontai la mia storia, parlammo un po' e facemmo subito amicizia.
 
-"Ah, quindi non hai un buon rapporto con Niall, ora."
-"Ora come ora no, a proposito, oggi sarà a casa mia, e mi hai detto che hai una cotta per lui, quindi perché non vieni?"
-"Dici davvero??"
-"Certo! Non scherzo sui sentimenti. So cosa significa."
-"Chi ti piace?"
 
Mi bloccai. Non potevo dirle che amavo follemente suo cugino. Però lei di mio fratello me lo aveva detto, quindi non avevo
scelta.
 
-"Louis."
 
Le s'illuminarono gli occhi.
 
-"Che coincidenza." disse, sorridente.
-"Già." dissi.
 
Suono' la campanella. Parlando del più e del meno passò l'intera giornata scolastica in pochissimo tempo. O almeno, così
mi sembrò.
 
-"Vieni da me alle 4.00" dissi ad Emily, porgendole il bigliettino con su scritto il mio numero e l'indirizzo di casa."
-"Okay." sospirò.
-"Allora, ciao, e a dopo." dissi aprendo lo sportello della macchina, facendole un sorrisino.
-"Sì." disse. -"Ehm, Mandy!?"
-"Sì?" chiesi incuriosita.
-"Grazie." disse.
 
Le sorrisi ed entrai in macchina chiudendo lo sportello. Nei sedili posteriori c'era il mio 'caro' fratellino.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xswiftsvoice