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Autore: Oblivion1039    27/01/2013    0 recensioni
«Lui. I suoi occhi eran perfetti. Vivi, profondi, luminosi. Per non parlar del suo sorriso, pure lui perfetto. Vivevo di quel sorriso. Quel suo sorriso così magnetico, radioso, contagioso, sincero. Così perfetto, che avrei voluto tanto appropriarmene.
Si può morire di sorrisi?»
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo
 
I

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sabato 2 Agosto.
 
Intorno a me c’era soltanto solitudine. Ero in camera mia, alle 2 del pomeriggio, che guardavo il computer come se fosse l'unica cosa da fare. Ma mi soffocava pure lui in quella stanza.
Attraversai la stanza e mi avvicinai alla finestra per poi restare qualche secondo ad ammirare la via di casa mia, calma e vuota a quell'ora per il troppo caldo del tipico sole estivo. Aprii la finestra per arieggiare la camera, scesi le scale e mi gettai sul divano. Avevo proprio bisogno di uscire.
Come se mi leggesse nel pensiero, qualcuno citofonò proprio in quel momento. Corsi ad aprire e fuori dalla porta mi ritrovai il viso sorridente di Matt.
«Ciao, posso entrare?» disse, dandomi un bacio sulla guancia e abbracciandomi leggermente.
«Certo.» Risposi ricambiando il bacio e chiudendo la porta alle sue spalle.
«Ti va se usciamo ora? Andiamo da Will, c’è già Ade là. Poi per stasera ci pensiamo quando siamo da lui.»
«Ma tu mi leggi nel pensiero per caso?» feci una leggera risata dandogli una dolce pacca sulla spalla.
«Certo! » e ridette insieme a me «Scema. Preparati che andiamo.»
«Corro!» E subito dopo mi catapultai al piano superiore in camera mia.
Lui, Matt, era uno dei miei migliori amici. Capelli biondo scuro, mossi, con il ciuffo e non tanto lunghi, diciotto anni, e con un carattere dolce, di quelli che appena li conosci te ne innamori. Lo conoscevo da più o meno 5 anni.
Era Agosto, e perciò nella mia casa regnava la solitudine. Io ero a casa da scuola e i miei lavoravano.. e mio fratello non era quasi mai a casa perché frequentava l’Università.
 
Mi preparai in fretta, direi che era quasi una cosa sconvolgente, dato che spesso passo le ore davanti all’armadio. Presi la maglia che avevo messo sulla sedia e i pantaloncini di jeans, infilai al volo le All Star blu, mi truccai molto velocemente, e dopo una lunga ricerca del mio cellulare, che non ricordo mai dove lo lascio, sono pronta. Spensi il computer e scesi di corsa le scale, trovai Matt già fuori dalla porta che mi aspettava.
Andammo a piedi, anche se faceva troppo caldo per camminare sotto il sole. Poco dopo, fortunatamente, arrivammo a casa di Will.
Lui ci aprì il portone e salimmo le scale del suo condominio fino alla sua porta, che ci aveva lasciato aperta apposta.
«Venite di qua! Siamo in camera!» così lo raggiungemmo nella sua stanza.
Appena entrai vidi che Ade, la mia migliore amica, era sdraiata sul letto. Appena mi vide però mi corse incontro stritolandomi in un abbraccio affettuoso.
Ade era una ragazza solare e divertente. Se non ci fosse lei a rallegrarmi le giornate non so come farei. Quando siamo insieme a lei ridiamo sempre tutti. Capelli mossi e neri corti fino a poco sotto le spalle, media statura e sotto ai suoi occhi vivaci un po’ di lentiggini.
Quella era stata un’estate abbastanza noiosa. All’inizio, a Giungo, uscivo quasi tutte le sere con i miei amici. Passavamo molte sere tutti insieme, e andando in giro per i quartieri avevo conosciuto molti ragazzi della nostra età circa. Poi, però, uno dopo l’altro avevano iniziato a lasciare la città per andare al mare o a visitare qualche città, e ci eravamo persi di vista per quasi tutta l’estate.. fino ad Agosto.
Alla mattina la città era come addormentata, come fosse affaticata anche lei per il caldo soffocante, ma poi alla sera invece da casa si poteva sentire la musica proveniente da altre case dove probabilmente qualcuno stava facendo una festa, o comunque sentivi le voci dei ragazzi che giravano per le strade.
Io e Ade sedute sul letto, Matt e Will seduti sulle due sedie di legno davanti al computer ad ascoltare musica o a parlare di cose loro, che non mi mettevo ad ascoltare.
Chiacchiere, risate: un pomeriggio divertente. Mi erano mancati questi momenti.
«Allora, cosa facciamo stasera?» Dissi interrompendo le risate «Non voglio stare a casa!»
«Si, nemmeno io! Voi avete qualche proposta?» aggiunse Ade guardando Matt e Will.
«Potremmo andare alla festa di Harry.. penso sia divertente. E’ a casa sua.»
«Fantastico!»
«Va bene anche per me!»
Così mi alzai dal letto e presi la borsa che avevo lasciato per terra.
«Eli, ti va se andiamo a casa a prepararci? Non voglio andare vestita in questo modo.. e così posso prendere anche qualcosa per coprirmi perché credo che farà un po’ freddo.»
«Buona idea. Noi andiamo, ci passate a prendere voi a casa mia?» feci uscendo dalla porta della stanza di Will.
«Si si, passiamo noi!» risposero loro in lontananza mentre noi uscivamo dalla porta di casa di Will.
Io e Ade camminavamo veloci verso casa sua per prendere i suoi vestiti e poi andare a casa mia per sistemarci.
Io ed Ade eravamo migliori amiche da tanto tempo, andavamo anche in classe insieme. Anche Matt e Will frequentavano la nostra scuola, ma non andavamo nelle stesse classi. Di solito li vedevamo all’intervallo o dopo scuola.
«Ho proprio bisogno di uscire. Ormai mi annoia casa mia, sono quasi sempre sola e ormai mi deprime la mia stanza. Ogni tanto devo uscire, non mi va di passare le giornate al computer, no.»
«Pure io, anche se per casa mia gira quel rompiscatole di mio fratello! E perciò la solitudine non mi manca.» scherzò lei, e ridemmo insieme.
A turno, per poter usare lo specchio, iniziammo a truccarci.
Io indossai un vestito estivo con piccoli motivi floreali, un cardigan lungo come il vestito, e dei sandali di pelle marroni. Pettinai i capelli e li lasciai sciolti, scendemmo in sala e ci sdraiammo sul divano. Accesi la TV in attesa dell’arrivo di Matt e Will, mentre mia mamma preparava la cena.
«Mangiate qui o alla festa?» sentii chiedere mia madre dalla cucina, da cui sporse soltanto con la testa.
«No, mamma, credo che ci sarà del cibo alla festa. »
«Bè, in caso tornaste a casa affamate io faccio della pasta in più. Ve la lascio nel microonde. Ok?»
«Va bene, grazie.»
Dopo pochi minuti suonò il campanello. Mi alzai dal divano con uno scatto e andai ad aprire, dovevano essere per forza loro.
«Hey. Ci siete?» Mi disse Matt con un grande sorriso.
«Certo! Mamma, noi usciamo!»
« Ok, divertitevi. State attente, e non tornate a casa tanto tardi.
«No, non ti preoccupare.»
E salutandola ci chiudemmo la porta alle nostre spalle.
Ade camminava affianco a Will. Le piaceva da un anno, ma lui era troppo cieco per capirlo. Sapevo che anche a lui piaceva lei, e non capivo perchè non facesse il primo passo. E Ade questo so che non l'avrebbe mai fatto. Lei è molto impulsiva.. ma davanti a Will ogni cosa riesce a metterla in imbarazzo. Io e Matt camminavamo dietro di loro, ridacchiando ogni tanto per gli sguardi dei due impossibili innamorati che ci camminavano davanti.
Si sentiva la musica già prima di svoltare nella via della casa di Harry. Ade e Will corsero in casa a salutare Harry e altri, alcuni che non conoscevo. Nel giardino c’era un bel po’ di gente, e ne potevo vedere altrettanta in casa.
Matt andò ad aiutare Teddy, che stava andando in casa a prendere altre bottiglie e da mangiare.
Mi avvicinai, e lo vidi abbracciarsi con Ade, poi dare un’amichevole pacca sulla spalla a Will e dopo salutare gli altri ragazzi che stavano arrivando a casa sua.
Poi, finalmente si girò e quando incontrò il mio viso gli spuntò uno splendido sorriso sulle labbra, mentre mi veniva incontro.
Mi avvolse in un abbraccio, mentre entrambi sorridevamo ancora.
«Ciao Eli! Non ci siamo più sentiti da Giugno! Mi sei mancata.»
«Ah allora ti sono mancata!» dissi io ridacchiando.
«Scema! Lo sai che mi sei mancata.» fece una pausa, poi continuò «Vado a salutare gli altri, ci vediamo dopo, ok?»
«Certo, vai.»
Alto, capelli castani, con un leggero ciuffo all’insù, sorriso contagioso. Ade e Matt lo conoscevano da quando erano piccoli, io ero arrivata dopo nel gruppo, ma ci avevo fatto subito amicizia un anno fa, quando me lo presentarono.
Iniziai a girare lo sguardo in quella casa che mi pareva conoscere alla perfezione per tutte le volte che a giugno ci eravamo andati assieme a Matt ed Ade. Ma ormai era qualche mese che non la vedevo. Cercai Ade, Matt e Will, o qualsiasi altra persona con un viso familiare con cui parlare.. perché a stare lì da sola in mezzo al salotto mi sentivo veramente in imbarazzo.
Puntai la sguardo su tutte le persone che si stavano ormai affollando nella casa e dopo aver salutato qualche ragazza della scuola che conoscevo, finalmente vedo Matt e gli vado incontro.
«Hei» si girò e mi sorrise. «Dove sono finiti Ade e Will?»
Ridacchiò, lasciandomi confusa. «Guardali tu stessa.»
Mi voltai per seguire il suo sguardo, e i miei occhi videro Ade e Will insieme seduti sul divano. Sembravano molto affiatati in quel momento, e sapendo cosa provavano l’uno per l’altra non li avrei di certo disturbati quella sera.
 
La casa era ormai fin troppo affollata e dalle porte-finestre potevo vedere che anche giardino era nelle stesse condizioni, o forse peggio. Io e Matt eravamo vicino al camino a parlare, anche se era una dura impresa per il volume della musica.
«Quindi che hai fatto in questo mese?» mi “urlò”.
«Nulla! Mi sono più che altro annoiata. A parte quando per un weekend mio fratello mi ha ospitata da lui.
«Josh! Non lo vedo da quando è partito per l’Università. Come sta?»
«Bene! Ha anche trovato una ragazza. Non ho fatto in tempo a conoscerla però perché era via quel weekend, eravamo solo io e Josh. Mi ha portata anche al mare! Mi ha fatto piacere rivederlo. Tu?»
«Io sono stato in campeggio tutto il mese dai miei cugini, forse li avevi anche incontrati. Te li ricordi?»
«Mmh.. quelli biondi? Uno della tua età mi sembra.. e l’altro più piccolo invece.»
«Si esatto. E’ stato bellissimo. E io che non volevo partire per il campeggio! Ho scoperto che è proprio bello. Magari un giorno ci andiamo tutti insieme.. prima dell’inizio della scuola.»
«Si, perché no.»
Ci fu un attimo di silenzio, ma poi lui aggiunse «Vado a prendere da bere, vuoi qualcosa?»
«Ok, prendimi qualcosa anche a me, scegli tu.»
E nel giro di tre secondi lo vidi sparire tra la folla.
Rimasi sola. Iniziavo a stufarmi, anche perché ogni tanto mi passava davanti qualche ragazzo ubriaco dandomi anche qualche occhiata indesiderata, cosa che non sopportavo.
«Hei eccoti finalmente!!» dissi a Matt che era tornato con due drink in mano.
«Non sono mica stato via tanto!!»
«Ok.. ma per me è stata un eternità.»
«Ah, chi ti capisce è bravo. Ecco il drink.» Risi.
«Grazie.»
«Dai vieni a ballare? Non vorrai stare lì impalata tutta la sera.»
«Matt no ti prego! Lo sai che non sono a mio agio a ballare!»
«Ma c’è tanta gente, nessuno noterà il tuo modo di ballare simile ad un bradipo storpio.»
«Hei!!!» gli diedi una pacca sulla spalla, ma lui mi aveva già preso il braccio e mi stava trascinando in mezzo a quell’ammasso di persone, che non sapevo nemmeno come riuscissero a respirare.
Si fermò e me lo ritrovai davanti, ballava. Io me ne stavo lì in piedi a guardarlo e ridacchiavo, un po’ per l’imbarazzo, un po’ perché era buffo mentre ballava.
Lui mi prese per la mano e iniziò a farmi ballare: non avevo nessuno scampo.
Ero imbarazzatissima.. ma mi stavo divertendo un sacco.
Matt mi stava facendo fare una buffa giravolta quando mi sentii trascinare via dalla folla per un braccio.
«Hei! Mi vuoi staccare un braccio?? Oh, Ade! Sei tu!»
«Eli! Non sai cos’è appena successo!» Era a dir poco agitata, aveva il respiro affannato e tremava tutta.
Presi le sue spalle tra le mani «Ade, calma. Racconta tutto.»
«O-ok.» prese respiro «Io e Will stavamo ballando, ci stavamo divertendo un sacco. Poi un ragazzo, penso ubriachissimo per come si reggeva in piedi, ha fatto commenti su di me.. Will si è arrabbiato.. ma l’ho calmato subito e siamo tornati a ballare.» Fece una pausa, e io la guardai come per darle coraggio a proseguire. «Poi ad un certo punto si è avvicinato a me e mi ha baciata.»
«Cosa?? Ade finalmente!» le sorrisi e l’abbracciai.
«Non lo so Eli! E’ successo tutto in pochissimi secondi! E aveva anche bevuto un po’ di drink. Oddio, mi sento così strana. E oltretutto sono praticamente scappata via dopo che mi ha baciata. Sono una stupida.» si mi se le mani sul volto.
«Ade! Non sei stupida! Allora innanzitutto eri l’unica a non averlo capito.. ma a Will piacevi già da un po’ di tempo, quindi non mi stupisco che ti abbia baciata! Per il resto, basta che adesso torni di là e ne parliate.»
«Non lo so se riesco a parlarci in questo momento, tremo al solo  pensiero di incrociare i suoi occhi. Possiamo andare via?»
«Ok. Ma domani dovrai parlarci. Andiamo a salutare gli altri.»
Ritornammo alla festa per cercare Matt, Will ed Harry.
Trovai Matt, stava parlando con una ragazza molto carina.
 «Hei Matt.»
«Eli! Lei è Emily.»
«Piacere!» Le strinsi la mano e lei ricambiò facendomi un dolce sorriso. «Matt, noi andiamo via. Ci sentiamo?»
«Come? Andate già via? Ok.. si ci sentiamo domani! Ciao.»
Gli diedi un bacio sulla guancia, e così fece Ade, e non trovando gli altri uscimmo in giardino e ci incamminammo verso l’uscita.
Il giardino era messo peggio della casa. Sedie rovesciate, bicchieri per terra, assieme persino alcuni ragazzi. Se non sapessi che avevano di certo bevuto, li avrei dati per morti. Ecco perché mia mamma non mi permetteva di fare feste a casa mia. Mi dispiaceva per Harry, dopo avrebbe dovuto pulire tutto!
Stavo varcando il cancello quando qualcuno mi girò verso di sé: Harry.
«Te ne andavi senza salutare?» ed incrociò le braccia, facendo una faccia arrabbiata, anche se non gli riusciva per niente bene.
«Ti ho cercato, non ti trovavo da nessuna parte!»
«Mmh,ok.. perdonata.» Sentii qualcosa rompersi dentro casa.
«No! Mi stanno distruggendo la casa!!» disse lui con le mani nei capelli. Io ed Ade non riuscimmo a trattenere una risata.
«Che amiche spiritose che ho. Torno a cercare di salvare quello che resta di casa mia. Eli, domani fatti trovare pronta alle 6. Ciao Ade.»
«Ehm.. ok.. certo, se tua mamma non ti ucciderà prima!»
Rise anche lui stavolta e dopo averci dato un bacio sulla guancia ritornò dentro.
 
Quando arrivammo a casa mia le luci erano spente, quindi mia mamma era già andati a dormire.
Appena entrate andammo in camera mia e io mi buttai sul letto.
«E’ tardi, vuoi fermarti a dormire?»
«Grazie, ma devo avvisare mia mamma.»
«Fai pure. Io intanto vado a cambiarmi, poi chiamami che ti do un pigiama.»
«Ok.» e sorridendo uscii dalla stanza.
Dopo poco ci eravamo già cambiate e non avendo sonno avevamo deciso di andare sul divano per guardare la tv.
«Ade..» dissi con un tono di voce basso.
«Si?»
«Come va?»
«Oh, bene. Sono felicissima, ma allo stesso tempo impaurita e agitata. Insomma, al solo pensiero di lui mi vengono dei brividi sulla schiena. Poi ho paura che si sia arrabbiato o confuso perché me ne sono andata.»
«E’ normale che ti vengano questi brividi. Sei innamorata di lui. Vedrai che quando domani vi parlerete capirà e risolverete la vostra situazione.»
«Grazie Eli, di tutto.»
«Di niente.» L’abbracciai.
Dopo poco, mentre guardavamo la tv, ci addormentammo sul divano.


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Ciao :)
Questo è il primo capitolo della storia, spero vi sia piaciuto e che continuiate a seguirla. Recensite! mi farebbe molto piacere!
Presto pubblicherò il secondo capitolo. A presto!

Elisa.


  
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