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Autore: VictorianPuppet    28/01/2013    1 recensioni
Nell'organizzazione criminale nota come "Akatsuki" ci sono tre nuovi arrivi.
Tre comunissime Ninja, sembrerebbe, ma che segreto si cela dietro ai loro occhi verdi e agli strani tatuaggi floreali che le accomunano?
Solo Pain sembra essere al corrente di ogni cosa, ma intanto non sa che nel mondo degli Shinobi, nuove forze sono in movimento alla ricerca di uno straordinario potere perduto: l'Albero Millenario.
Genere: Azione, Comico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Ordinary Mess.




 

POV ARISU

Vieni nell'Akatsuki, dicevano. Ti troverai bene, dicevano.
E io, adolescente punk incazzosa e sempre pronta a criticare ed attaccare la politica e gli alti gradi, non ci avevo pensato due volte ad arruolarmi come militante nel gruppo terroristico più temuto dell'intero mondo degli Shinobi.
Era un fresco giorno di primavera ed io stavo gironzolando per i fatti miei nella periferia del mio villaggio, Suna, quando due strani tizi, enormi rispetto alla mia statura, vestiti con un mantello nero a nuvolette rosse mi raggiunsero. 
I due dissero di chiamarsi Itachi e Kisame, e proprio grazie ai nomi li riconobbi come alcuni fra i pericolosissimi Nukenin che da qualche tempo allarmavano tutta la comunità Ninja muovendosi per conto dell'associazione chiamata "Akatsuki".
Avevano bisogno di gente come me, dissero. Avevano un piano per cambiare il mondo e stavano cercando nuove forze disposte a mettersi in gioco per farlo.
A quelle parole mi sentii volare al settimo cielo: mi sembrava di aver atteso tutta la vita per sentirmi dire quella frase.
- Ci sto!- arrivò immediatamente la mia risposta entusiasta, e così partii con loro, senza un saluto al villaggio, senza un briciolo di rimorso o di ripensamento.
Durante il tragitto verso il loro covo, il tipo con la pelle di un preoccupante colore blu, Kisame, non fece altro che raccontarmi di come era strutturata la loro organizzazione, chi ne faceva parte, come si muovevano durante le missioni... Ma io ero troppo concentrata a esaminare ben bene il moro silenzioso che camminava di fronte a noi. Un Uchiha, un ex shinobi di Konoha. E, soprattutto, un gran bel pezzo di figo! A quanto pareva, la mia permanenza nell'Akatsuki si sarebbe rivelata davvero interessante...

Arrivammo alla base verso sera, dopo tre ore di marcia forzata.
Per questioni di sicurezza, dissero, mi chiusero gli occhi durante l'accesso, e così mi ritrovai catapultata nel loro mondo, nel covo dell'Akatsuki.
All'inizio si trattava solo di un tunnel mal illuminato scavato nella roccia grezza, ma poi Itachi spalancò una pesante porta blindata e mi ritrovai all'interno di quella che sembrava una comune casa giapponese. Il salotto era ampio e luminoso, con le pareti di sottile legno di bambu e alcuni cuscini blu a puof sparsi sul pavimento.
- Me lo immaginavo diverso il vostro covo.- dovetti ammettere. Per qualche attimo mi ero figurata che i Nukenin non fossero altro che dei brutti ceffi che occupavano abusivamente palazzine vecchie e cadenti, come nel Bronx.
Kisame esibì uno dei suoi migliori sorrisi da squalo.
- Non abituarti troppo bene. In questo posto ci stiamo solo quando non dobbiamo lavorare. Il vero covo si trova qui dietro ed è un po' più simile ad una caverna, diciamo. Ma ora vieni, dobbiamo portarti dal capo.-
Mi affrettai a seguire il gigante, che aveva le gambe lunghe almeno il doppio delle mie, guardandomi attorno per vedere se c'era in giro qualche mio nuovo collega.
Distratta come sempre, finii per andare a sbattere contro qualcosa di duro.
- Ahia!- esclamai rimbalzando all'indietro.
- Non puoi fare attenzione, nuova arrivata?- mi rispose con durezza una voce maschile.
Stupita, alzai lo sguardo.
Mi ritrovai di fronte ad un ragazzo dai capelli color fuoco e gli occhi nocciola. Era figo. Terribilmente figo. 
Passai qualche minuto a fissarlo imambolata, poi il ragazzo mi lanciò un sorriso sghembo da fare invidia a Edward Cullen e mi disse:
- Se stai pensando che sono un bel tipo lascia stare. Non mi interessi.-
Sbam! Sbattuta contro la realtà.
- Ma no, ma no, che dici?- mi affrettai a difendermi, anche sentii le mie guance diventare improvvisamente paonazze. - Kisame, aspettami!- esclamai affrettandomi a recuperare l'uomo-squalo per nascondere l'imbarazzo.
- Complimenti, hai appena conosciuto Sasori, il più allegro del gruppo.- mi rivelò con sarcasmo il Ninja. 
Il leggendario Sasori della Sabbia Rossa! Ne avevo sentito parlare infinite volte, dopotutto proveniva dal mio stesso villaggio. Ma, sinceramente non me l'ero proprio immaginato così...
Elettrizzata dall'incontro con il Ninja, avevo perso l'orientamento. Nel frattempo eravamo arrivati ad uno stretto corridoio formato da sottili muri di carta di riso, nei quali, a distanze regolari, si aprivano le porte scorrevoli di alcune stanze. Itachi si fermò di colpo, seguito da Kisame. Io, naturalmente, mi scontrai con la sua schiena.
- Pain non è nella sua camera.- comunicò il moro. - Che facciamo?-
Il compagno stava per rispondere, quando una voce improvvisa esclamò alle mie spalle:
- Tu! Nuova arrivata!-
Mi voltai di scatto.
- Parli con me?- domandai scettica all'albino che si era materializzato appena dietro di noi. Conoscevo già la risposta: del resto sembrava che mi sarei dovuta abituare a quel soprannome.
- Che bellezza! Una giovane mente da convertire al culto del venerabile Jashin!- esclamò lui congiungendo le mani e avvicinandosi con un'aria troppo soddisfatta per non essere inquietante.
Non feci a tempo a chiedergli di che diavolo stesse parlando che un curioso tizio pieno di piercing e con i capelli arancioni lo spinse da parte e mi bloccò contro la parete.
- Non ascoltarlo!- ribattè lui con veemenza fissandomi da vicino con i suoi strani occhi lilla a cerchi concentrici. - Tu devi credere solo in noi. Noi siamo dio!-
Per qualche istante lo guardai fisso, senza capire. Poi compresi.
- Un altro amante della body art!- esclamai estasiata indicando il mio piercing al sopracciglio sinistro e l'orecchia piena di anellini metallici per confrontarli con i suoi numerosi buchi che gli attraversavano tutto il setto nasale e con le due punte sotto le labbra.
Il punk rimase interdetto.
- Ma no, cos'hai capito?- ribattè poi portandosi una mano alla fronte. - Se vuoi capire la vita, allora devi imparare a conoscere a fondo il dolore, tu devi...-
- Razza di idiota, cosa vai blaterando?- si intromise all'improvviso l'albino di poco prima. Con un gesto veloce e preciso si sfilò il rosario di perle che teneva attorno al collo e mi fece penzolare pericolosamente davanti agli occhi un amuleto formato da un cerchio di metallo grigio con inscritto un triangolo al contrario. - Dammi retta, nanerottola, unisciti al culto di Jashin, e avrai la vita eterna!-
- Ma come osi? Ti ricordo che io sono il capo, devi portarmi rispetto!- ringhiò il punk strappandogli di mano l'amuleto.
- Il capo?- domandai a Kisame con aria esterrefatta non appena i due si allontanarono da me per continuare la discussione.
Il ninja scosse la testa.
- Non farci caso, ultimamente fanno spesso così. Il nostro leader, quello con i capelli arancioni, si chiama Pain, mentre il fanatico religioso è Hidan. Non è una cattiva persona, ma ha un carattere un po'... particolare, diciamo.-
- Eccomi qui, ragazzi.-
Finalmente i due di prima avevano finito il loro battibecco, e il leader punk ci aveva raggiunti. Il suo volto si distese in un caldo sorriso e mi strinse la mano.
- Perdona l'accoglienza un po' movimentata. Tu sei?-
- Tsubaki Arisu, dal villaggio della Sabbia.- risposi con prontezza ricambiando il sorriso. - Sono davvero onorata di poter entrare a far parte dell'Akatsuki!-
- L'onore è nostro. Ci servono giovani forze che credano veramente nella nostra causa. Bene Arisu, benvenuta fra noi! Ti porto subito nella tua camera, così potrai sistemarti. Dovrai convivere con altre due ragazze, ti fa nulla? Purtroppo gli spazi sono quello che sono... Sono nuove anche loro e avete più o meno la stessa età, quindi dovreste andare d'accordo.-
- Certo va benissimo!- esclamai entusiasta di poter fare nuove amicizie. Pain si diresse in direzione contraria a quella in cui eravamo arrivati e io gli corsi dietro. Riattraversammo la sala dove avevo avuto la sfortunata collisione con Sasori, che ora era scomparso, e ci infilammo in un secondo corridoio.
Il capo si fermò di fronte alla prima porta e bussò piano. Da dentro provenivano delle risate femminili.
- Si può?-
Le risa cessarono per lasciare posto a un rumore di passi. La porta scorrevole si aprì appena, e fece capolino il viso allegro di una ragazza. Dimostrava anche lei sedici anni, aveva gli occhi verdi come i miei e corti capelli neri; solo quando si voltò a guardarmi mi accorsi che dalla nuca le partivano sottili treccine bianco argentate.
- Ciao Pain! Hai bisogno?- domandò la ragazza con una vivace voce da soprano.
- Miko, questa è la nostra nuova compagna, Arisu.- spiegò il capo indicandomi. Feci qualche passo avanti e salutai con un inchino. - Può stare con voi, vero?-
- Ma certo!- rispose lei illuminandosi. Mi afferrò per un braccio e cominciò a trascinarmi dentro la sua camera, chiudendosi la porta alle spalle.
- Ciao capo!- esclamai prima di vederlo sparire.
Miko mi portò al centro della camera. Lì, seduta in ginocchio su un grosso cuscino blu, c'era un'altra ragazza.
- Yoru, abbiamo una nuova amica!- mi presentò tutta felice Miko.
- Ciao, io sono Arisu.- 
- Piacere Arisu. Io sono Yoruhana, ma puoi chiamarmi Yoru.-
Yoru sembrava un po' più grande di me e Miko, o forse era solo la sua aria dolce e tranquilla, quasi materna, a farmi quell'impressione. Portava i capelli legati in una lunga treccia rossiccia che faceva risaltare i suoi grandi occhi verdi.
Lo stesso verde intenso di me e Miko, notai stupita. Che coincidenza.
- E' un tatuaggio quello?- le chiesi indicando dei rovi che le si attorcigliavano elegantemente attorno al braccio sinistro e terminavano stringendosi attorno al collo come una collana gotica. Alla fine c'era una rosa nera, come ciondolo di quello strano girocollo.
- Non so esattamente cosa sia. Insomma, ce l'ho da sempre, da quando sono nata...- spiegò la ragazza.
- Come il mio...- replicai puntando l'indice al piccolo fiore di ciliegio dipinto sotto la mia guancia sinistra.
- E il mio...- completò Miko girandosi per farmi vedere l'Amaranto in piena fioritura che faceva capolino sulla sua spalla destra.
- Wow,- commentò Yoru ridacchiando. - Penso che formeremo una squadra interessante...-



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Buongiorno a tutti!! :D
Io sono VictorianPuppet e questa è la seconda fanfiction che scrivo sul mondo di Naruto!
O meglio... questo è un racconto a sei mani! Le artifici siamo io (che interpreto Arisu), BeyonBday (Yoruhana) e DeaMiko(Miko).
Fateci sapere cosa ve ne pare!! ;-) Aspetto i vostri commenti! <3
VictorianPuppet

  
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