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Autore: Born_This_Way    28/01/2013    3 recensioni
Parigi,1870
Kurt è un giovane artista squattrinato che divide l'appartamento con il suo migliore amico, Sebastian. La sua vita cambierà del tutto quando incontrerà Blaine, l'affascinante figlio dell'ambasciatore americano.
Questa è la prima FF che pubblico, abbiate pietà di me!
Genere: Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ovviamente fece ritardo. Un enorme, gigantesco ritardo. Quando raggiunse il portone dorato dove abitava il mecenate ( Kurt se ne era completamente dimenticato il nome) , aveva ancora impresse nella mente quelle iridi dorate. Si diede mentalmente dello stupido e sperò con tutto se stesso di essere ammesso in casa. Bussò all'imponente edifcio con mano titubante e tremante. Un'austera donna con un alto chignon e un grembiule di pizzo blu gli aprì con sguardo severo e senza dire una parola lo precedette.   "Il padrone la sta aspettando nel suo studio. La prossima volta veda di essere puntuale. In questa casa non amiamo i ritardatari" e bofonchiò qualcosa di terribilmente simile a "Tsk, questi artisti da quattro soldi".
 " Fantastico, già mi odiano" pensò Kurt con aria affranta, mentre si faceva piccolo piccolo sotto il suo baschetto bordeux. Venne condotto lungo un corridoio riccamente decorato con tappeti esotici, mobili in legno pregiato e quadri di ogni tipo. Non potè fare a meno di fissare ammirato alcuni di questi, mentre lanciava urletti eccitati ogni volta che riconosceva un quadro di un pittore importante " Oddio, ma questo è un Monet! E questo un Pissarro!".       La domestica lo guardò freddamente e senza degnarlo di uno sguardo proseguì " Vedo che si intende d'arte" e Kurt dovette mordersi la lingua per non replicare " Certo che mi intendo d'arte, stronza! E' il mio lavoro!". La donna si bloccò di colpo e con fare cerimonioso bussò alcuni colpi ad un'elegante porta di legno bianco. Una voce stizzita replicò " Si Jean, fallo pure entrare". Lei rivolse a Kurt uno sguardo carico d'odioe se ne ando con passo strascicato. La stanza che gli si paventò davanti agli occhi era ancora più lussuosa del resto dell'abitazione. Una grande scrivania vi troneggiava centralmente, mentre le pareti erano enormi librerie che conteneva volumi dall'aria pregiata e antica.  Il pavimento era ricoperto di una morbida moquette blu e su ogni mensola c'erano soprammobili e ninnoli che parevano molto costosi. L'attenzione di Kurt venne però subito attirata dall'uomo seduto alla scrivania. Teneva gli occhi su un plico di carte e si poteva intuire che fosse basso e tarchiato. Tuttavia, quando alzò lo sguardo ,l'artista quasi stramazzò al suolo. Non era possibile. Non potevano avere la stessa sfumatura di quelli di Blaine.    
"Mi chiamo Anderson. Adam Anderson. E ho il piacere di parlare con Kurt Hummel, ricordo bene?" Ma Kurt aveva perso la parola quando quell'informazione lo aveva colpito con la potenza di un treno in corsa. Anderson... Quindi dovevano essere parenti, magari addirittura padre e figlio... Voleva mettersi ad urlare dalla gioia: sapeva l'indirizzo di Blaine e se avesse avuto il lavoro l'avrebbe addirittura rivisto! Il sig. Anderson lo scrutò, in attesa di una risposta e lui annuì energicamente " Si signore, sono Kurt Hummel. Piacere di rivederla!" "Bene Kurt, posso darti del tu, vero?" Kurt annuì  " Devi sapere che io sono l'ambasciatore americano in questa citta. Tra poche settimane terrò una festa e ho bisogno di presentare a tutti gli invitati un artista nascente, su cui varrebbe la pena investire. Devo avere però una prova effettiva del tuo talento, non basta un acquerello visto in un bar" e mentre Kurt stava per replicare di avere con se alcuni lavori, Adam lo precedette " E non mi interessa che tu me ne abbia portato qualcuno. Ho bisogno di qualcosa che possa avere sotto gli occhi in ogni momento. Per questo motivo, ho deciso di ingaggiarti per affrescare il soffitto della sala da pranzo". Il cuore di Kurt stava ballando la conga dalla felicità. Un lavoro, un vero lavoro! Basta fare le ore piccole in quello squallido bar! " Come avrai potuto intuire, sono un uomo molto ricco. Davvero, davvero ricco. Posso pagarti 60 Franchi al giorno e fornirti tutto il materiale necessario. Ma deve essere un lavoro eseguito divinamente" lo squadrò minacciosamente " e se sarò soddisfatto del risultato esporrò le tue opere alla festa" Stavolta il cuore di Kurt non stava semplicemente ballando, si stava allenando per battere un record olimpico. 60 Franchi erano la sua paga a livello settimanale, se non addirittura mensile. E lui li stava per guadagnarli giornalmente. Si trattenne nell'abbracciare di slancio il sig. Anderson ed iniziò a perdersi in ringraziamenti e rassicurazioni " Non se ne pentirà, lo giuto! Farò il mio meglio! Lavorerò giorno e notte!" Adam non potè fare a meno di sorridere intenerito e lo congedò con un tono allegro " Domani presentati alle 9 qua. E mi raccomando, sii puntuale!" concluse alzando il dito a mò di avvertimento. Una volta lasciata l'abitazione iniziò a saltellare per le strade di Parigi, con i passanti che lo scrutavano straniti. Lui non ci fece caso. Era ubriaco di felicità. Si immaginava già l'espressione sgomenta e contenta di Seb. Eggià, quella era stata davvero un buona giornata...
 
Blaine era straiato sul letto, nella sua stanza. Fissava le volte del soffitto con espressione sognante. Non riusciva a non pensare a quel viso angelico, quegli occhi così chiari e profondi, quel naso così delicato che sembrava dipinto, quella bocca così invitante, quel sedere perfett-. No, stop. Meglio non pensarci. Tanto sapeva con certezza che non l'avrebbe mai più rivisto.                                                                                                                        
Kurt...Che nome sublime...  
Decise di abbandonare il libro che cercava inutilmente di leggere e cercò di addomentarsi. Quando ci riuscì, sogno per tutta la notte quegli occhi azzuri.








Note dell'autrice
Grazie per essere arrivati fin qua! No, davvero, lo apprezzo molto. Volevo ringraziare le 2 persone che hanno recensito lo scorso capitolo e la mia fantastica beta. Martina, ti amo!   So che non c'è stato nessuna interazione Klaine in  questo capitolo, ma direi che questo è più che altro un capitolo di passaggio.
Love you all <3
  
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