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Autore: 1dscarredme    28/01/2013    1 recensioni
Traduzione di Sleepyhead di nonsense http://onedirectionfanfiction.com/viewstory.php?sid=8599&ageconsent=ok&warning=4
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È sicuro dire che sono imparentata con il diavolo incarnato.
La diavolessa, se preferite.
Fatica, scopa di pietra, Mumbo Jumbo, il tutto racchiuso nella piccola, ignara figura di una bambina di otto anni con un codino che porta uno zainetto di Hannah Montana e un enorme rinoceronte impagliato.
L'apparenza inganna, lasciatevelo dire.
La piccola Bailey Lark, la figlia di mio fratello maggiore, è la bambina più spiacevole che ci sia. È rumorosa, arrogante, piange molto e sporca ovunque. E con ovunque, voglio dire letteralmente ovunque.
(Suppongo che io sono una persona piuttosto disordinato, ma ahimè non ho gelatina sulle dita ...)
"Sutton," si lamentò, tirando la mia mano mentre stavamo a lato del palco, in attesa che i ragazzi uscissero. Girai gli occhi verso di lei.
"Sì, arachide?"
Non credo che sia accattivante, in realtà è solo un insulto subdolo.
Odio le arachidi.
"Sutton." gemette nuovamente.
"Hm, che cosa?" Ero completamente concentrato sul palco, in attesa che una una certa persona saltasse fuori e wow la folla e le mie parti femminili.
"Sutton".
"Cosa?"
"Sutton," questa volta, mi tirò il braccio così forte che mi fece quasi inciampare.
"Dannazione, cosa?" Urlai, guadagnando un paio di sguardi dalla sicurezza.
"Devo fare la pipì".
Un boato esplose dalla mia gola, come afferrai il braccio del stronzetto, tirandola dietro le quinte verso i bagni del personale.
Con fermezza, le dissi che bere troppo tè ha le sue conseguenze. Ma no, non ascoltare la zia Sutton. Perchè, come direbbe mio padre, "è mal guidata e non andrà da nessuna parte nella vita."
Che amore.
Questa volta, appoggiandomi contro la porta del WC, con le braccia incrociate sul petto, non mi sentivo così arrabbiato. A dire il vero, ero nervosa per il fatto che avrei visto Zayn sul ​​palco, soprattutto dopo tutto quello che era successo prima nel pomeriggio. Non che fosse successo molto, però sapevo come interpretare gli sguardi, e ci furono un bel po’ di sguardi seducenti provenienti da entrambi.
Sentimenti contrastanti, in realtà, derivavano da ciò. Avevo avuto tutto il pomeriggio per pensarci su, ma invece scelsi di addormentarmi di nuovo sul bus, mentre le ragazze andavano in albergo per la notte. Forse sarebbe stato meglio dare una mano e sistemarmi cosicché non avrei dovuto farlo dopo lo spettacolo, ma onestamente, quando mai ho preso l'iniziativa?
Con un sospiro, sentii lo sciacquone e la piccola Bailey uscire. Le guardai le mani."Le hai lavate?"
Lei mi guardò, con gli occhi spalancati. "Beh, certo, zia Sutton!"
Non convinta, dissi "Dimostralo. leccale".
Con gli occhi socchiusi, Bailey alzò le dita, che più che altro sembravano disgustosi salsicciotti, verso la bocca. Alzai un sopracciglio, analizzandola. Ma si sono avvicinata sempre di più finché..
Le sbausciò tutte.
"Ew" dissi.
Bailey si limitò a sorridere, mostrando un sorriso arrogante che aveva perfezionato in soli otto anni "Non le avevo neanche lavate."
"Merdina!" Sospirai, afferrandola per lo zaino e trascinandola verso il palco. "Non hai idea di quello che dirò a tuo padre e.."
"Non vuoi farlo davvero” disse alzando una delle sue sottili sopracciglia.
Alzare un sopracciglio? Davvero? Dove sta imparando queste cose subdole?
Oh giusto. Da me.
"E perché no?" feci pressione, continuando a tirarla per il corridoio.
"Perché altrimenti dirò a papà che sei stata tu a rubare tutti i suoi superalcolici due Natali fa. E quel ragazzo in camera tua a Pasqua. "
Vidi  i suoi stupidi occhi piccoli e luccicanti brillare di gioia pura. Come ha fatto a sapere queste cose? E come sapeva quelle parole?
"Non lo faresti" dissi con gli occhi socchiusi.
"Sì che lo farei".
Il come una bambina così problematica sia uscita dalla perfezione di mio fratello è di fuori delle mie conoscenze. Sua moglie è la gentilezza in persona. Nonostante la mancanza di Willie di competenze genitoriali, lui e Eileen fecero solo un errore, per la gioia dei miei genitori.
Willie ha otto anni più di me, il desiderato, bambino perfetto. Io, d'altra parte, sono frutto di sesso ubriaco tra il mio vecchio e mia mamma in una stazione sciistica in Svizzera.
Per farla breve: i miei genitori mi ha fatto in una vasca idromassaggio.
Spiega un sacco di cose, davvero.
Gemendo, "Va bene, hai vinto. Tu, piccola.. Non so cosa sei, ma sei qualcosa ".
"Ah!" gridò Bailey, gettando le braccia in aria e facendo quello che mi piace pensare fosse una sorta di danza in onore del diavolo.
"Odio interrompere, ma è meglio che tu vada al tuo, Sutton."
Guardai dietro. Bobby era lì in piedi, con le braccia conserte sopra la sua pancia da birra. Diedi un’occhiata al suo look: camicia hawaiana e pantaloni cachi. Che classe.
Davvero Bobby, stai facendo un ottimo lavoro nel sembrare un americano di mezz’età. Fantastico.
" Tabs ha che potevo riaccompagnare Bailey dopo lo spettacolo." Spiegai, colpendo con il pollice il rinoceronte.
"Cambio di programma, c’è bisogno di altrove." Spiegò Bobby, guardando con sospetto Bailey.
"C’è bisogno di me?" chiesi, sorpresa. Quando mai hanno avuto bisogno di me se non per appendere manifesti? Di solito era Date-A-Stutton-Il-Meno-Lavoro-Possibile-Cosicché-Non-Rovini-Tutto. "A quanto pare molti stanno riconoscendo il mio potenziale."
"Non credo" ribattè.
“Beh, di che cosa avete bisogno, allora?”
Scrollando le spalle: "Non lo so. Chiedi Astrid, ha lei il tuo incarico. "
Che un capo intelligente che ho, davvero. Sempre in primo piano.
E si aspetta la perfezione da me. Ah!
"Aspetta!" urlai ricordandomi di Bailey, la quale era ancora dietro di me.  “E la pic.. voglio dire, e Bailey?”
Bobby abbassò lo sguardo su di lei, masticando la gomma. "Suppongo che la riaccompagnerò, allora."
"Cosa?"
"Cosa?"
Per una volta, la diavolessa ed io eravamo sulla stessa barca.
"E’ mia responsabilità», protestai, soprattutto perché volevo dare un'occhiata da vicino a Zayn ancora una volta. "Mio fratello mi ucciderebbe letteralmente se lasciassi la sua piccola principessa con degli estranei."
"E’ lo stesso, sia che lei incontri i ragazzi o no." Rispose Bobby impazientemente.
Bailey mi guardò, con gli occhi spalancati. Piccole lacrime cominciarono a formarsi negli angoli degli occhi. Conoscevo quella faccia. L’ho inventata io.
Se avessi anche solo pensato di dire “no”, sarebbe esplosa. Urlando. Piangere. Tirando pugni contro il mio petto. Mossa classica, infallibile, davvero.
"Bene," mormorai. "Ma se si perde o se le succede qualcosa, io.."
"Fantastico!" m’interruppe lui, ignorando l'ultima parte della mia minaccia. "Andiamo Breanna."
"Bailey".
“E’ uguale”.
La stanchezza cominciò ad abbattersi su di me, mentre salivo le scale vero l’infermeria. Non avevo fatto il mio risposino pomeridiano necessario per il corretto funzionamento del mio corpo. Beh, tecnicamente ho riposato, ma solo un paio di ore e di solito sono circa quattro. O cinque.
Il sonno è importante per me, okay?
Spostando i capelli dal mio volto, cominciai a sospirare. Avevo davvero bisogno di fare un po’ più esercizio fisico nella mia vita. Le mie gambe stavano bruciando ed era meglio che quello sulla mia fronte non fosse sudore.
"Tutto bene, Sut?"
Mi guardò Reed, che stava sorridendo sfacciatamente dal suo posto. "Sto benissimo, grazie."
Sedute in ultima fila, le ragazze erano solo uno dei due gruppi in cima. Un paio di ragazze e le loro mamme sedevano al bordo della balconata, agitando le braccia e urlando per assolutamente nulla verso il palco. O la loro vista era di merda oppure eravamo davvero lontane da esso.
Che schifo far schifo.
"Non sembri troppo in forma!" Winnie ridacchiò mettendosi un chicco di popcorn in bocca. "Sembri senza fiato."
"Vaffanculo ragazze, non ho proprio riposato oggi."
"Hai dormito almeno tre ore," Astrid scosse la testa, mentre scriveva, come al solito, sul suo computer portatile.
"Sì, ho bisogno di almeno quattro ore di sonno." Sospirai, cadendo sul sedile accanto a Winnie, afferrando una manciata del suo cibo e infilandomelo in bocca. Come una vera signora. Qualcuno aveva organizzato una cena con la Regina. "Allora, Reed, che cosa c’è bisogno che faccia?"
"Hrm?" Reed guardò da sopra la spalla, le sopracciglia increspate.
"Bobby ha detto che avevi un incarico per me, o qualcosa del genere." Risposi pigramente, portando i piedi sul sedile di fronte.
"No, non mi ha dato niente". Reed scosse la testa, tirando fuori il suo cellulare. "Fammi controllare."
Premetti le labbra. Ovviamente non l'ha fatto. Perché darmi un incarico? Faccio schifo in tutto.
E ne vado fiera.
"Che idiota" borbottai, incrociando le braccia.
"Woah" Winnie ridacchiò, dandomi pacche sulla spalla goffamente. "Calmati".
"Ero così vicina" ho alzato le dita, dimostrando. "Dal poter incontrare Zayn di nuovo e.."
"Aspetta!"
"Ancora?"
"Oh mio Dio.”
"Sutton" Astrid rimase a bocca aperta, alzando gli occhi dal suo computer portatile. "Hai appena detto ‘incontrare Zayn di nuovo’?"
"Ehm, ho dimenticato di dirvelo..?" Risi goffamente, spostando la frangia dal mio volto.
"Dimenticato di dire che hai incontrato Zayn Malik?" Winnie rimase a bocca aperta, scuotendo la testa incredula. "Non credo che avessi mai sentito queste parole uscire dalla bocca di qualcuno, mai!"
Sorrisi timidamente: "Vedete.."
"No, aspetta." Reed teneva le mani in alto, bloccandomi. "Non una di quelle famose storie alla Sutton Lark, piena di dettagli che non potrebbero mai accadere e una drammatica scena di danza. Solo la verità. Va bene? "
Annuii lentamente, "Va bene."
"Bene, avanti allora!" esortò Astrid, chiudendo il suo portatile.
Wow. Piena attenzione.
E così raccontai loro la storia, di come stavo innocentemente correndo per il corridoio appendendo i manifesti sul muro e cantando, quando mi capitò di imbattermi in Zayn. E parlammo per un po’ prima che Liam lo riportasse sul palco.
Tralasciando, ovviamente, il fatto che ci seducemmo con lo sguardo a vicenda ed ero quasi certa che mi sarebbe saltato addosso non appena saremmo entrati in contatto di nuovo.
Non che non mi avrebbero creduto, è solo che..
Non mi avrebbero mai creduto.
"Oh mio Dio." Disse Winnie per la nona volta. "Devi ... devi andare nel backstage!"
"Cosa?"
"L’hai sentita, vai nel backstage! Fai finta di dover portare a casa Bailey o qualcosa del genere e dì che è un’ emergenza. Dì che Willie ti ha chiamato perché sua mamma ha la febbre o qualcosa del genere”. Continuò Winnie, un ghigno folle sul suo viso.
"Non funzionerà mai. Sai che Tabs mi licenzierebbe! "
"Oh, andiamo, sei Sutton. Da quando ti tiri indietro quando ti trovi di fronte a un avventura? “ ridacchiò Reed.
"Avventura? Questa non è certo un’avventura, questo è il mio lavoro e.."
"E da quando ti importa del tuo lavoro? Sei qui per divertirti, Sut". Astrid sorrise, scuotendo la testa. "Fallo”.
Un sorriso si diffuse sul viso, "Va bene. Ti sembro okay? "
"Ehm ..." disse Reed.
"Cosa?" Rimasi senza fiato, premendo le mani sul viso. "Ho qualcosa tra i denti?"
"Beh, vedi," balbettò Winnie "Hai solo qualcosa tra i capelli. Niente di grave, è solo.."
"Sembra che ci abiti un topo lassù!”
"Oh, Astrid! Bel modo di aiutare la mia autostima! "Gridai, buttando le mani sui capelli. "Qualcuno risolvail problema, presto! Per l'amor di Dio, aiutatemi!"
Caos. È ciò che seguì. Venti minuti stavo andando nel backstage, i capelli raccolti in una disordinata coda di cavallo fatta da Winnie e il viso contornato da un fresco make-up ad opera di Reed. Mi sentivo un po’ meglio, se non per i pantaloncini a vita alta e il corto top che Zayn e Liam mi avevano già visto indossare prima.
Ero del tutto normale.
Dannazione.
Se volevo acchiappare quello che forse è l'uomo più bello in tutto il Regno Unito, avevo bisogno di essere meno ordinaria del solito. Più che sexy. Avevo bisogno di essere Kate Beckinsale.
Dannazione.
Superai la sicurezza senza  alcun problema, a quanto pare il mio distintivo era tutto quello che avevano bisogno di vedere. Per fortuna sia Bobby che Tabs erano spariti, molto probabilmente nel backstage con Bailey, cercando di controllare il piccolo mostro. A meno che tu non sia altamente qualificato, la gestione di una creatura è un affare difficile.
Muovendomi nei corridoi, non ero proprio sicura di quale fosse il loro camerino. Superati alcuni, mi fermai davanti a una porta dalla quale provenivano i battiti inconfondibili di Justin Bieber.
Due teorie: o Bailey era con loro o Niall Horan stava fottutamente strimpellando la chitarra.
Speravo che la seconda.
Sopprimendo uno sbadiglio, spinsi la porta, la quale era aperta.
All'interno, non trovai né il codino della diavolessa né la cresta del folletto. Quello che trovai, invece, un ben vestito Liam Payne in piedi su una sedia per raggiungere, in punta di piedi, lo scaffale più alto della cucina.
Avevo visto più One Direction in un giorno di quanto avessi fatto nelle precedenti due settimane. Ed ora, eccomi qui, con una bella vista sul retro di Mr. Liam Payne.
Sono così fortunata.
Al suono della porta che si stava aprendo, si contrasse, guardando oltre. Sembrava sorpreso di vedermi. "Sutton, giusto?"
Annuendo lentamente, feci un passo dentro. "Sì, hai visto.."
"Ti dispiace aiutarmi? Non riesco a raggiungere i Fruity Pebbles.. "
"Sono piuttosto  bassa" borbottai, mani dietro la schiena. Arrossendo, come al solito, dissi: "Se non riesci a raggiungerli tu, non credo.."
"Oi!" Liam rise, saltando giù dalla sedia e sfregandosi le mani sui pantaloni. "Che ne dici se ti do una spinta, allora?"
Battei le palpebre, annuì, e andai verso di lui. Liam sorrise educatamente "Mi limiterò a prendere la tua vita e alzarti?"
"Certo" riuscii a soffocare. Le sue mani. Sulla mia vita.
Qualcuno programmi una seduta di terapia, per favore.
Andando verso di lui, mi asciugai le mani sul retro dei pantaloncini. Sudate. Fantastico. "Sei un appassionato di Fruity Pebbles, allora?"
"Certo che lo sono”. Liam sorrise, facendo un passo sulla sedia. "Niente è come una buona scorpacciata di Fruity Pebbles, prima di salire sul palco."
"Sono più di una ragazza da toast alla cannella io."
Tese la mano verso il basso, aiutandomi a salire sulla sedia. "Sei pronta?"
Annuii "Facciamolo".
Sempre sorridendo, perché a quanto pare il sorriso non ha mai lasciato la sua faccia, le mani di Liam si avvolsero intorno alla mia vita, le sue dita sfiorano la mia pelle nuda. Sentii un'ondata di nausea, come se qualcuno mi avesse appena dato un pugno nello stomaco.
"Oi, ci siamo." Liam mi sollevò facilmente, come se fossi una piuma. Allungai le braccia per raggiungere il ripiano superiore dove si trovava la scatola di Fruity Pebbles.
"Ci sono quasi!" Urlai, con le mani attorno alla scatola rossa. "Sì!"
Liam applaudì, prima di sollevarmi non facilmente come prima. Forse aveva gli occhi sui cereali, perché atterrai a terra con un tonfo, mentre le sue mani prendevano la scatola dalle mie. "Yeah buddy!"
Strofinando il culo dolorante, guardai verso di lui scoprendo che stava sorridendo verso di me sfacciatamente. "Che male” sbottai.
"Scusami, mi basta vedere i Fruity Pebbles e.."
"Non è niente, Payne." Mi fissò allegramente aiutandomi ad alzarmi.
Mi piaceva Liam. Era bello. Era divertente. Era un fan di cereali. Andremmo piuttosto d’accordo, direi.
"Non puoi mangiarli asciutti!" dissi quando lo vidi frugare nella scatola. "Non si possono che mangiare in una ciotola. Con il latte. E un cucchiaio. "
Egli trasalì "No, non il cucchiaio."
"Una forchetta?" offrì, muovendomi intorno a lui alla ricerca di una ciotola, ma non ne trovai. "Va bene."
“Ecco” mi lanciò la scatola. La presi facilmente, afferrando una manciata di cereali. "Mmm".
Saltai sul bancone, dondolando le gambe mentre mangiavo il cibo. Liam fece lo stesso sedendosi accanto a me, prendendomi la scatola dalle mani.
Rimanemmo seduti per un po’, chiacchierando pigramente e mangiando i cereali. "Di dove sei?"
"Bristol. Tu? "
"Wolverhampton. Quanti anni hai? "
"Diciotto".
"Lo stesso".
"Hai un fidanzato?"
"No, sono appena uscita da una relazione il mese scorso. Che casino. "
Lui annuì.
"Non avete uno spettacolo?"
Liam annuì. "Dovrebbe cominciare tra quindici minuti. Suppongo che dovrei andare a cercare i ragazzi. "
Improvvisamente mi venne in mente la vera ragione per cui avevo aperto la porta, "Ti è capitato di vedere una bambina con un codino? E con un rinoceronte di peluche? "
"Oh, vuoi dire Bailey?" Liam saltò giù dal bancone. "Sì, era con i ragazzi quando me ne sono andato. Stava facendo impazzire Niall".
“Incantevole” mormorai.
"Perché?"
"E' mia nipote” spiegai. "Sto cercando di controllare”.
"Ti porto da lei, allora." Liam sorrise, offrendomi la mano. La presi ed egli mi condusse fuori dalla stanza, senza lasciarmi la mano. Mi sentivo un po’ svenire, era davvero un gentiluomo.
Un gentiluomo molto impegnato.
Perché è che i migliori non sono mai disponibili? Liam non era il tipo di ragazzo con cui scopavi una notte in cui eri ubriaca, era più da relazione. Da miglior amico. Il ragazzo con cui uscivi durante il fine settimana e con cui andavi sui go-kart. Era troppo dolce.
Non che avessi una cotta enorme per lui o altro, ma passare ulteriore tempo con lui che era così adorabile.. avrei..
"Non è poi così male," mi assicurò Liam, guardando verso il basso con i suoi caldi occhi castani. "E' un po' buffa, però."
"Questa è Bailey," borbottai, togliendomi una ciocca di capelli dal viso. "E’ un pugno nello stomaco."
"E da chi ha imparato ad esserlo?" chiese Liam, lasciando andare la mano e guardando sopra la sua spalla. "Mi sembri un po' sfacciata, amore."
Mi strinsi nelle spalle "Non so di cosa tu stia parlando."
Rise. Arrivammo poi davanti a una porta. Lui l’aprì e, come entrammo, potei sentire forti grida.
"Cosa succede, Liam?"
"Oi, Li, non tenere il broncio."
Riconobbi la seconda voce secondo come quella Louis, che, una volta entrata, notai essere sul divano con mia nipote seduta sulle sue ginocchia.
Bailey.
"Ciao ragazzi, stiamo per andare?" chiese Liam, spingendomi dentro. La porta si chiuse dietro di noi e notai l'ambiente strano della stanza. In un angolo sul retro era c’era lo splendida dai capelli ricci, Harry Styles, che era seduto su una sedia e fissava intensamente il suo cellulare. Louis era, come ho detto, sdraiato sul divano con Bailey su di lui. Sembrava a disagio, ma come il bravo ragazzo che sembrava essere, non disse niente. Niall era in piedi davanti al tavolo con il cibo a mangiare un pezzo di pizza. E Zayn era seduto sulla sedia accanto a Louis, i piedi sul tavolino da caffè.
E tutti loro mi fissavano.
"Oh, è questa la bella Sutton?" chiese Louis, spingendo delicatamente Bailey via da sé.
"Certo è.." Liam mi diede una pacca sulla schiena. "E’ qui per sua nipote."
"Sei imparentata con lei?" Chiese Niall, la bocca piena di pizza.
Annuii "Purtroppo".
Bailey schernì, incrociando le braccia sul petto. "Ricordati quello che ho detto, Sutton."
La sua minaccia, giusto. La fissai di rimando.
Esatto. La mia nemesi ha otto anni.
"Va bene, Bails, andiamo. Lascia che i ragazzi si mettano al lavoro. "dissi a denti stretti. Non volevo andare da nessuna parte con lei e, in particolare, non volevo lasciare la camera di quei ragazzi estremamente belli.
Bailey rimase ferma. "No."
Rotai gli occhi, "Andiamo, Bailey."
"No."
"Dio, davvero a volte ti odio."
"Io ti odio."
"Sei affascinante."
"Sei brutta".
"So che lo sei, ma cosa sono io?"
"Bella questa."
"Lo so."
Fummo interrotti dalla risata di Zayn, che ci stava guardando divertito. Sentii calore sulle mie guance mentre i miei occhi si giravano per guardarlo.
Per l'amor di Dio, stavo lì a discutere con una bambina di otto anni di fronte a un potenziale partner sessuale. Impressionante Sutton, sei la migliore.
C'era qualcosa in Bailey che mi riusciva sempre a farmi uscire dai gangheri. Non ero più spensierata, a-nessuno-frega-un-cazzo-di-Sutton-Lark, ero goffa, non-puoi-neanche-sopportare-una-bambina Sutton.
"Odio interrompere questa affascinante interazione," Louis sorrise, gli occhi fiammeggianti tra mia nipote e me "Ma è meglio salire sul palco."
"Ehi, è il mio lavoro disputare le truppe!" gridò Liam, dando un pugno al braccio di Louis. Il che esplose in una finta lotta di massa, in cui tutti e tre gli altri ragazzi si tuffarono.
E io?
Ero incredibilmente contenta.
Questi ragazzi saranno la mia morte, lo giuro.
   
 
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