Soufflè pere e cioccolato per il ritorno di Sherlock
Sul serio, Mrs. Hudons? Questo si finge morto per tre anni e lei invece di prenderlo a pugni gli prepara un Soufflè? JW
Mi pareva che della parte sul “prenderlo a pugni” te ne fossi già occupato personalmente. SH
Non abbastanza, temo. Mi hai abbindolato troppo presto. JW
Il soufflé andrà benissimo. SH
Per 4 persone:
180 gr di cioccolato fondente
20 gr di cacao in polvere
30 gr di burro
2 tuorli
4 albumi
50 gr di zucchero
burro e zucchero per gli stampi
1 pera
20gr di burro
30gr di liquore a piacere per la cottura della pera
Preparazione:
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato e il burro, poi a fuoco spento incorporare i tuorli e il cacao in polvere.
Tagliare la pera a dadini, saltarla in padella con il burro e sfumarla con il liquore. Deve cuocere poco, non deve disfarsi.
Montare gli albumi con lo zucchero. Devono essere montati a neve non troppo ferma così possono finire di gonfiare in forno.
Unire la pera al composto e per ultimi incorporate gli albumi.
Versate il composto negli stampi imburrati e zuccherati riempiendoli fino a 3/4 e cuoceteli in forno a bagnomaria per 20 minuti a 180°.
Sformare e servire subito. Gli ospiti possono aspettare, il soufflé no.
Invece a quanto pare gli amici possono aspettarti per tre anni. JW
E’ piacevole notare che non te la sei legata al dito. SH
Potrei pensare di legare anche qualcos’altro. O qualcun altro. JW
Esperimento accettato. SH
Note dell’autrice:
Adoro i Soufflè e questo è accertato. Ho scelto di associare un soufflé al ritorno di Sherlock perché è un dolce che ha dentro di sé una certa magia. Quando vai a spiarlo nel forno e vedi che si è gonfiato ti si apre il cuore e sembra un po’ una magia. Potrei scrivere un pippone pallosissimo spiegando il perché in realtà non è una magia, ma che è tutto dovuto agli albumi e all’evaporazione, però per me rimane un trucco magico. Come quello che ha utilizzato Sherlock durante la Caduta. A magic trick. Inoltre il soufflé pur essendo un dolce stupefacente, quando è fatto bene secondo me è di una bellezza commovente, è anche estremamente fragile, bisogna maneggiarlo con cura, qualsiasi gesto può romperlo. Ed al tempo stesso è un dessert arioso e quasi impalpabile. Non puoi far aspettare un soufflé, devi essere pronto ad aspettarlo. E devi anche credere un po’ in lui. Inutile dirvi come questo ricordi un certo consulente investigativo, vero?
Hu, la ricetta è di Knahm, ma adeguatamente modificata da me, che oltre ad essere un genio del cioccolato è il mio signore e maestro dei Soufflè.