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Sarebbe facile farlo passare per altruismo, crederlo un martire.
Il suo essere taciturno – o perlomeno meno rumoroso del gemello – e riflessivo, può effettivamente essere interpretato come una maggiore maturità. Sì, mettiamo che abbia un maggiore controllo sull’esternazione delle sue emozioni, ma è tutto qui.
Basta osservarlo un po’
più attentamente per accorgersi che non era lui a stare crescendo, a trovare
una sua strada.
Se si sta impegnando tanto ad allontanare il fratello da sé è solo perché, lui
per primo, non poteva essere contento nel veder un altro di quei falsissimi
sorrisi dipingersi sul suo volto, la sbiadita copia di ciò che la felicità dovrebbe
essere. Si poteva perciò chiamare il suo un ‘sacrificio’, quando la sofferenza
più grande era data dal vedere quell’aria da cane bastonato sul volto del
gemello e ciò che aveva fatto era atto a cancellarla per sempre, o almeno il
più a lungo possibile, dal suo volto?
Che al momento stia soffrendo anche Hikaru, che per raggiungere i suoi scopi si
fosse letteralmente servito di Haruhi è una questione che lo tocca in minima
parte.
Un prezzo che ha messo in conto di pagare fin dalla fatidica domanda di
Honey-sempai, l’interrogativo sui suoi sentimenti
che l’ha convinto a prendere questa linea d’azione.
D’altra parte, dal
malaugurato giorno in cui ha fatto chiarezza nei sentimenti del gemello, sa
bene che non si poteva tornare indietro. Prima che la mezzanotte arrivasse ha
fatto in modo che la carrozza tornasse una zucca, ed ora non gli resta che da
pensare a come affrontarne le conseguenze.
Con una capacità d’analisi di azione/reazione che farebbero invidia a Kyoya –
probabilmente solo sotto l’effetto del jet lag in ritorno dalla Francia – è ben
conscio che la guerra fredda non può prolungarsi ad oltranza, già è stato
difficile fingere tutta quella rabbia, quando l’altro gli ha riproposto di
“adottare” Haruhi.
L’indifferenza ha
funzionato solo perché era sconosciuta nei loro litigi, l’aveva disorientato,
ma è solo una soluzione temporanea.
Tirare troppo la corda servirebbe solo a far aggrappare Hikaru con maggior
forza, una volta passato lo scazzo; é fatto così.
Il modo migliore per prenderlo in contropiede, invece, é chiedergli di far
pace. Far finta che in fondo non sia successo niente di che, mostrare al
fratello quanto possa essere egoista, calcolatore e codardo.
Il disprezzo l’avrebbe allontanato, rendendo più facile e rapida l’attuazione
del suo piano ultimo.
La necessità di dividersi.
Oh, fosse stato per lui le cose avrebbero potuto continuare ad essere com’erano
sempre state; prima che arrivasse Haruhi.
Ma lei c’é, ingombrante tra loro come un elefante in una cristalleria. Per
preservare ciò che di prezioso era rimasto ancora intatto, ignorarla non é
un’opzione.
Prima che sia troppo tardi deve spingere Hikaru ad agire sui sentimenti che prova per lei, almeno avrebbe qualcuno nel suo ‘nuovo mondo’ di cui Kaoru si fida, che sappia in grado di poter rendere felice suo fratello.
Aver vissuto in un mondo
in cui esistevano solo lui ed il gemello non l’hanno reso cieco al modo in cui
aveva parlato loro di Tamaki quel pomeriggio, sotto la pioggia, sa che lo
sguardo di lei non si addolcirebbe a quel modo se si fosse trattato di un altro
membro del Club. E nemmeno alla frustrazione negli occhi di Hikaru, geloso
marcio all’idea che lei potesse provare qualcosa per il Lord.
Ma forse…Forse é già troppo tardi?
Be’, un altro caso in cui la caparbietà e la determinazione gli avrebbero fatto
pensare che in fondo é quando le cose si fanno difficili che valeva la pena
mettersi in gioco, no?
Nel frattempo, Kaoru ha
provveduto a ritirarsi dalla competizione, o meglio si è dichiarato pur sapendo
che Haruhi avrebbe capito poco dopo la sua uscita “Hikaru è più importante”,
mettendo in dubbio la serietà delle sue azioni. Ne sta dubitando pure lui, dopotutto,
dei sentimenti che prova nei suoi confronti…non può certo biasimarla se
liquidasse il tutto come un’altra delle loro recite curate ad arte.
Ad instillare il seme del dubbio é bastato riflettere sul fatto che lui, a
differenza del gemello non prova alcuna gelosia a vederla in compagnia del
Lord, di Kasanoda o di Hikaru. Non l’ha mai provata, ma é anche la prima volta
che una ragazza ha tanta confidenza con lui.
Come può sapere che non è amore? Certo, non può esserne sicuro al cento per
cento; ma la consapevolezza di non essere disposto a sacrificare ogni
possibilità di una futura riconciliazione con quest’ultimo ed il reputare,
nonostante tutto, ancora più importante il fulcro della sua famiglia piuttosto
che lei è un chiaro segno che doveva essere solo amicizia, ammirazione, che
aveva confuso per amore. Lo si può forse biasimare, quando lui e Hikaru hanno
aperto i loro orizzonti grazie a Tamaki solo qualche anno prima?
Non s’é mai preso il disturbo di conoscere una ragazza, né tanto meno di farle
vedere una parte di sé concessa finora solo al fratello o al massimo agli altri
ragazzi del club. Appena provato qualcosa di ‘diverso’ é subito saltato a
conclusioni sbagliate. Già, é andata così.
Una volta libero di pensare alla sua di realizzazione, però, ci sarebbero state
altre occasioni per innamorarsi veramente di una donna. Tanto da mettere in
discussione le sue priorità.
Per tanto tempo ha creduto che non esistesse al mondo una persona capace di
distinguerlo da Hikaru, eppure l’ha trovata…Quindi non é poi così impossibile
che un giorno l’altro una simile eventualità si presenti.
Se n’é convinto, ormai.
Così si conforta, si
giustifica per aver tagliato i ponti con l’altro negli ultimi giorni, mentre
camminava verso il patibolo; ovvero la casa di Mori.
Che diavolo! Sta diventando melodrammatico e visionario come qualcuno di fin
troppo familiare, deve sbrigarsi prima che la trasformazione si attui completamente.
Ogni passo gli sembra un peso in più sulle spalle; maledizione.
Vorrebbe avere fiducia in Hikaru come gli ha suggerito Haruhi, lo vorrebbe
davvero, ma sa che tutto è perso. Frantumato in maniera tale che se anche fossero
in grado di rimettere insieme i pezzi non potrebbe che uscirne qualcosa di
male.
Se però
questo servisse a farlo reagire di petto, ne sarebbe valsa la pena.
Non è forse il male minore?
Note: Siccome ho iniziato a concepirla prima che
uscisse il capitolo 53, dal prossimo capitolo in poi potrebbero esserci
differenze rispetto a ciò che effettivamente succede.
Spero che la ripetizione dei concetti non vi disturbi troppo; ma penso che per
convincersi come fanno i gemelli uno debba ripetersi più volte le cose in mille
modi diversi.
Vabbé, fa schifo pure a me XD!
16/9: Restaurato anche il secondo capitolo. So che avrei potuto farlo prima di pubblicare, ma è da un po’ di tempo che ho il cervello letteralmente sconnesso, mi sembrava che andassero bene le frasi XD!