30/01/2013
3 recensioni~Eccolo qui, il secondo capitolo della mia storia... Sto cercando il più possibile di arricchirla di dettagli, di farvi battere il cuore, e spero vivamente di essere sul punto di riuscirci! Enjoy!~
Aveva dimenticato? Che cosa aveva dimenticato? Le sembrava tutto così strano in quel momento. Quel ragazzo, quel luogo, quella situazione, insomma, era tutto assurdo e confuso per lei!
Il ragazzo la guardava, con le lacrime che scendevano copiose dai suoi occhi, per poi tendere una mano verso di lei e sospirare.
«Sono Garry, Ib... Siamo stati insieme per così tanto qui dentro... Come puoi non ricordare? Ho fatto qualcosa di male?»
«N-no! O meglio... Non lo so... Non... Non mi ricordo affatto di te...»
Il ragazzo sentì un’altra fitta al cuore, mentre lei si avvicinava a lui. La ragazza si avvicinò a lui, prendendo il proprio fazzoletto e asciugandogli con dolcezza le lacrime. Non voleva vedere quel ragazzo così bello scomparire, lo aveva ammirato dormire per così tanti anni, che adesso vederlo vivo la aveva scombussolata parecchio, eppure... Eppure, nonostante questo, lei sentiva come se conoscesse già quel ragazzo. Si sentiva strana, e tanto anche, ma quando lo guardava sentiva un senso di pace, quel senso che ormai non sentiva più da quando aveva nove anni.
-Perché nella galleria mi è già successo qualcosa la prima volta... Ma cosa? Non ricordo, anche se sento che era una cosa importante... E se fosse proprio questo ciò di cui non mi ricordo?!-
Pensò Ib, guardando il ragazzo. Anche lui aveva ora assunto un’aria pensierosa, smettendo di piangere e stringendo tra le mani il fazzoletto; stava cercando un modo per farle tornare la memoria, ma niente sembrava adatto. Si alzò di scatto, andando verso il vaso e prendendo una rosa rossa, per poi porgergliela.
«E questa? Ti ricordi di questa, Ib? L’ho tenuta per te... L’ho custodita gelosamente, nessuna bambola ha osato toccarla!»
Disse ridacchiando lievemente, guardando Ib e aspettando che prendesse la rosa, accarezzandone lievemente i petali. Sembrava che le lacrime e la disperazione di prima fossero solo un mero ricordo, sparite in un secondo. Ib avvicinò le mani alla rosa, prendendola delicatamente e osservandola. Anche quella le sembrava familiare, ma non riusciva a capirne il motivo. Che fosse anch’essa legata a ciò che non ricordava? Ne accarezzò i petali a sua volta, e sfiorò la mano dell’altro. A quel contatto arrossì e rabbrividì lievemente, guardandolo negli occhi. Le piaceva guardarlo, solo che ora che l’altro ricambiava il suo sguardo lei si sentiva così imbarazzata, così... Impotente davanti a lui. In un attimo si ritrovò tra le braccia dell’altro, che la stringeva come nessuno avesse mai fatto. Qual era il motivo di quell’abbraccio? Era tutto così strano, eppure così bello... Ricambiò l’abbraccio con dolcezza, arrossendo appena e guardandolo.
«Io... Ti farò ricordare tutto... Ok, Ib?»
Ib annuì. Ora era davvero decisa a ricordare. Non avrebbe mai lasciato soffrire nuovamente quel ragazzo, quel ragazzo così dolce che l’aveva stretta tra le sue braccia. Quel ragazzo che l’aveva riportata in quel mondo. Ma dov’era quel mondo esattamente?
«Garry... Dov’è che ci troviamo?»
«Questo è il Fabricated World, il dipinto di Guertena, il mondo di Guertena stesso...»
E detto questo, Garry prese la mano di Ib e insieme uscirono dalla stanza, pronti a tornare in quel luogo, dove già prima avevano rischiato la vita. Garry era deciso a far recuperare la memoria a Ib, e sarebbe stato disposto addirittura a ricompiere tutta la strada che fecero la prima volta, quella volta che Ib ormai non ricordava più. Che questa amnesia fosse causata da Guertena stesso? Non lo sapevano, ma con una convinzione nel cuore, un desiderio in mente e due rose nelle mani, Garry e Ib partirono, dentro il Fabricated World, alla ricerca di memorie e risposte...