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Autore: brutongaster    31/01/2013    1 recensioni
Shawn è appena tornato da un impegno che lascerà i suoi amici un po' di stucco, nel mentre Juliet ha sviluppato un'abilità che l'ha aiutata nel suo lavoro di detective. Questa abilità, purtroppo, le si è ritorta contro, decide così di ingaggiare i detective Psych per indagare.
(Per ora sto guardando la quarta stagione, quindi non prendo in considerazione nulla successo da li in poi!)
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shawn non riusciva a togliere gli occhi di dosso dal tenero cagnolino che avevano ritrovato.
«Lei ha una faccia familiare» disse Margareth, l'amica del capo Vick, guardando il pazzo che giocava con il suo cane. Gus stava in disparte, imbarazzato. La donna lo guardò curiosa.
«Io non lo conosco» disse Gus cercando di sembrare disinvolto. Shawn, cinque minuti fa, lo aveva chiamato il suo collega e dog whisperer Cesare Hewitt, dopodiché si era messo a salutare il cane con fare melodrammatico per circa quattro minuti di fila. Quando la donna cercava di accarezzare il suo cane, Shawn le abbaiava contro.
«Potrei riavere il mio cane?» chiese la donna che iniziava a sentirsi in imbarazzo.
«Cucci cucci cucci pu pu» stava dicendo Shawn al cane grattandogli le orecchie.
Gus pensò che questo fosse troppo, gli diede un calcio nel sedere.
«Ahia Cesare» disse Shawn fulminandolo con lo sguardo, Margareth tossì «va bene va bene signora ecco il suo cane» le pose il guinzaglio e tenne la mano tesa, come se si aspettasse qualcosa dalla donna di fronte a lui. Lei sembrava non capire.
«La mancia per favore signora» chiese il sensitivo spudoratamente. La donna gli schiaffò sulle mani cinque dollari con cattiveria.
«Lei è proprio un idiota» disse la donna risentita «e comunque sono Signorina!» guardò entrambi malissimo e gli sbatté la porta in faccia.
«Che donna sgarbata» disse Shawn a Gus «e anche tirchia, mi ha dato solo cinque dollari»
Gus più di rimproverare l'amico con lo sguardo non poteva fare molto. Considerando che i risultati sarebbero stati nulli.
«Comunque hai visto? Mi ha riconosciuto, deve aver visto il Pilot, diventeremo famosi Gus!» disse Shawn ignorando alla grande il fatto di essersi comportato come un demente.
«Non credo che ti abbia riconosciuto per quello Shawn» disse Gus arrabbiato.
«E allora perché?» chiese l'amico confuso.
«Perché sei un idiota Shawn» rispose Gus salendo in macchina. Il telefono di Shawn iniziò a squillare prima che potesse rispondere per le rime.
«Non è forse una splendida giornata mia dolce Juliet?» disse Shawn al telefono, allontanò un po' la cornetta dal viso quando sentì la voce della ragazza urlare isterica «Okay d'accordo Juliet stai calma e respira» continuò, questa volta un po' più serio, ascoltò ancora quel che la ragazza aveva da dire «va bene veniamo da te non ti preoccupare» chiuse la telefonata.
«Juliet ha fatto un altro sogno» disse Shawn a Gus con serenità.
«Okay» rispose lui continuando a guidare fischiettando nervosamente. Non gli piaceva guidare arrabbiato, così pensò che fischiettare gli avrebbe calmato i nervi. Non stava funzionando.
«Ma non vuole che si avveri quindi ci assume di nuovo» continuò Shawn.
«Cosa ha sognato?» chiese Gus che continuava a svoltare a destra e a sinistra casualmente e con foga, senza meta.
«Ha sognato di perdere i denti e qualcosa sull'avere i capelli blu» rispose Shawn aprendo il cruscotto e tirando fuori uno snack. Gus lo vide con la coda dell'occhio.
«Quello me lo stavo conservando per dopo Shawn» gridò Gus isterico. Shawn spaventato dal suo tono si infilò la pastina in bocca tutta in una volta.
«P...wu...erq..ueé?» chiese Shawn con la bocca piena.
«Lo sai che devo mangiare qualcosa ogni mezz'ora Shawn» disse Gus con tono di voce infantile e facendo il labbrino. Shawn deglutì rumorosamente.
«Non farmi lo slabbrino» disse.
«Si dice il labbrino Shawn»
«Si, come no»
Gus ci rinunciò.
«Andiamo a salvare Juliet da una vita da punk con la dentiera» disse Gus rassegnato mettendo la freccia e tornando indietro per dirigersi verso la casa della ragazza.
Shawn si mise a ridere convulsamente.
«Stai bene?» gli chiese Gus, confuso.
«Una vita da punk con la dentiera» continuava a ripetere Shawn con le lacrime agli occhi «questa la devo dire allo sceneggiatore» si sbatteva le mani sulle cosce per enfatizzare la risata.
«Non è divertente Shawn» disse Gus, accostando la macchina di fronte alla casa di Juliet. Guardò fuori dal finestrino con fare orgoglioso, ma qualcosa attirò la sua attenzione.
«Shawn» disse dando qualche pacca al suo amico che si contorceva ancora dalle risate «Shawn smettila, guarda» guardarono entrambi fuori dal finestrino. Il salotto di Juliet era visibile dall'esterno e dentro di esso potevano scorgere la sagoma di qualcuno. Qualcuno con i capelli blu.
«È troppo tardi!» urlò Gus isterico «Juliet dovrà mettere una dentiera per sempre» continuò ormai in preda alla paranoia.
«Gus, non farti prendere dal panico» disse Shawn scendendo dalla macchina, Gus lo seguì verso la casa della poliziotta. Suonarono il campanello.
«Salve ragazzi» Shawn e Gus urlarono terrorizzati.
«Lassiter» disse Gus che era finito in braccio a Shawn «perché hai una parrucca blu e sei a casa di Juliet e perché, PERCHè, hai una parrucca blu in testa sopratutto? PERCHé LASSITER?».
Shawn si limitava a fissarlo con una faccia disgustata.
«Sono arrivati?» sentirono urlare Juliet dall'altro capo della stanza con voce distorta.
«Si» urlò Lassiter di rimando, inquietante nella sua parrucca blu ancora inspiegata. Juliet li raggiunse, si mise dietro Lassiter e fece un sorriso a trentasei denti.
Solo che i denti non ce li aveva.
Gus e Shawn si misero nuovamente a urlare.

  
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