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Autore: LuluXI    01/02/2013    2 recensioni
La riunione di quella sera era di vitale importanza: il giorno dopo ci sarebbe stata la battaglia decisiva, quella che avrebbe decretato, se tutto andava secondo i piani, la sconfitta di Napoleone e della Grande Armata, che ormai aveva perso buona parte dei suoi uomini.
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Russia: 1812
Il gelido inverno costringe Napoleone Bonaparte e la sua armata ad un'ingloriosa ritirata mentre i russi, capitanati dal generale Kutuzov, li inseguono senza dar loro il tempo di riposarsi. Il desiderio di riscatto dell'armata russa è forte: troppi compagni d'arme sono morti sotto i colpi del nemico. Milo Bolkonskij è pronto ad affrontare l'ultima battaglia, ma è assalito dal ricordo dei compagni morti; di uno, in particolar modo.
[AU! Siete avvisati. Ambientata in Russia al tempo di Napoleone]
[Partecipa alla Challenge "Chi, Con chi, Che cosa facevano"]
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aquarius Camus, Scorpion Milo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PREMESSA IMPORTANTISSIMA:
Siamo sempre nell’ambito della Challenge “Chi, con chi, che cosa facevano” (si, lo so, non ne potete più di questa Challenge, ma io intendo completarla!)
Questa volta mi rifaccio alla traccia n° 20: “AU! 8 accompagna un famoso personaggio storico in un’impresa grandiosa!” Il mio n° 8, indovinate un po’ chi è? Ma Milo, ovviamente! Non ci sarà solo lui eh però sarà il protagonista (come impone la traccia). Il primo personaggio storico che mi è venuto in mente è Napoleone, ma poi mi sono ricordata che Napoleone perde in Russia, perciò…quale impresa grandiosa migliore, della vittoria dei Russi sui francesi, capitanati da Kutuzov, quando tutti li davano già per spacciati? Ed è qui che è ambientata la fanfic. Se avete letto Guerra e Pace di Tolstoj,  forse i cognomi (e magari anche qualcosa delle vicende xD) non vi saranno nuovi: ho preso ispirazione anche da lì, perché amo quel libro e mostra bene la realtà russa di quel tempo. Poi, ho scritto senza avere il libro sotto mano, ma lo ricordavo ancora bene. Si, insomma, è una versione Saintseiyana di Guerra e Pace (presa moooooolto alla larga). I personaggi, ovviamente, non sono miei, ma di Kurumada e nulla è scritto a scopo di lucro, ma per puro divertimento. Dedicata a chi mi segue da sempre: spero possa piacervi. (si, la premessa serviva solo per specificare il collegamento con Guerra e Pace xD)
 

Guerra e Pace

Ainsi, toujours poussés vers de nouveaux rivages,
Dans la nuit éternelle emportés sans retour,
Ne pourrons nous jamais sur l’océan des ages
Jeter l’ancre un seul jour?
 
Ô lac! L’année à peine fini sa carrière,
et près des flots chéris qu’elle devait revoir,
Regarde! Je viens seoul m’asseoir sur cette Pierre
Où tu la vis s’asseoir!(*)


11 novembre 1812: Krasnoi
 
“Ufficiale Bolkonskij, il generale Kutuzov desidera vedervi”.
Milo Bolkonskij si alzò dalla branda e uscì dalla sua tenda, intenzionato a raggiungere quella del generale il prima possibile. Con la coda dell’occhio poté scorgere gli altri aiutanti di campo, ossia ufficiali a capo di un unità militare dell’esercito Russo, che come lui si stavano dirigendo da Kutuzov. La riunione di quella sera era di vitale importanza: il giorno dopo ci sarebbe stata la battaglia decisiva, quella che avrebbe decretato, se tutto andava secondo i piani, la sconfitta di Napoleone e della Grande Armata, che ormai aveva perso buona parte dei suoi uomini.
 
Ascoltò le indicazioni del generale senza dir nulla, limitandosi ad annuire quando lo informarono che lui avrebbe combattuto nell’ala sinistra, in prima linea: era quello che voleva. Fu un po’ meno contento all’idea che accanto ai suoi uomini avrebbero combattuto quelli che erano stati i soldati dell’ufficiale Kuragin. Non perché fossero soldati inetti, anzi! No, il problema era il loro nuovo ufficiale, un biondino che rispondeva al nome di Hyoga Denisov, che ricopriva quella carica da poco più di un mese; da quandolui era morto.
 
Mentre rientrava nella sua tenda fu costretto a fermarsi, richiamato proprio dall’unica persona con cui non voleva parlare.
“Ufficiale Bolkonskij, è per me un onore combattere al vostro fianco”.
Milo squadrò da capo a piedi il suo giovane interlocutore: doveva avere l’età che aveva avuto lui al tempo del suo ingresso nell’armata Russa. Qualcuno aveva avuto il coraggio di scambiarli per fratelli solo perché entrambi erano biondi e avevano gli occhi azzurri; come se fosse difficile trovare quelle caratteristiche fisiche a Mosca.
“Bhe, non soffermatevi troppo a lungo a guardarmi, altrimenti i francesi potrebbero anche decidere di spararvi”. Rispose così, anziché dirsi a sua volta onorato, perché sarebbe stata una bugia.
 
“Ora vogliate scusarmi Denisov, ma sono molto stanco e domani ci aspetta una battaglia molto importante.” Senza aggiungere altro si allontanò, rifugiandosi nella sua tenda: lì poteva star lontano da quell’ufficiale, ma non certo dai ricordi che quel luogo gli riportava alla mente. Lo avrebbe sognato di nuovo; avrebbe sognato il giorno della sua morte, o forse quello del loro primo incontro. Ma non aveva importanza quale ricordo lo avrebbe assalito quella notte: l’importante era che Camus Kuragin ci fosse.
 

(*)Ora,sempre sospinti verso delle nuove rive
Portati via senza ritorno nella notte eterna,
Non potremo mai sull’oceano degli anni
Gettare l’ancora un solo giorno?
 
Oh Lago! L’anno ha appena finito il suo corso
E presso i flutti cari che lei doveva rivedere,
Guarda! Io vengo solo a sedermi su questa pietra
Dove tu l’hai vista sedersi!
(Alphonse de Lamartine: Le Lac)

 
 
NOTE:
Si…una Milo & Camus…avete intuito bene! E’ da Natale che dico “arriverà una nuova Fic, e non la pubblico mai… Questo prologo è un ben misero inizio, ma spero di rifarmi in futuro con i prossimi capitoli. Grazie a tutti voi che mi seguite: se non lo state già facendo, fate un salto a leggere “Revenge”… potrebbe interessarvi (si, mi faccio un po’ di pubblicità xD)
Come sempre, mi scuso per eventuali “orrori” di grammatica.
Effettivamente Camus è francese…metterlo tra i russi è strano ma visto che lui è stato “trapiantato” in Siberia nella serie classica…non vedo perché no! : )

 

   
 
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