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Autore: jesuisstupide    01/02/2013    2 recensioni
"Io invece sono ancora qui perché ho un compito da portare a termine. Questa è l'ultima missione di una Guardiana.
Trovare delle eredi."
Di tutte le 5 W.I.T.C.H. solo Hay Lin è rimasta in vita, ma il testimone delle Guardiane verrà passato ad un nuovo gruppo di amiche. Purtroppo nel mondo di Arax la popolazione dopo anni di sofferenze invia un grido di aiutò all'universo, grido che Kandrakar accoglie immediatamente. Le nostre nuove Guardiane dovranno allora combattere contro questo nuovo male.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV esterno.

Lily si dondolò stancamente sulla sua sedia guardando fuori dalla finestra con uno sguardo perso.

Il professore di matematica soppesò per pochi istanti l'idea di ignorare la ragazza; dopotutto lo psicologo della scuola aveva consigliato a tutti gli insegnanti di lasciare che la signorina Hayes si distraesse. Scosse la testa e decise di richiamarla. Non poteva certo fare discriminazione.
“Signorina Hayes.” l'interessata scattò sorpresa “Saprebbe risolvere questa equazione?”
La ragazza si alzò svogliatamente,raggiunse la lavagna e in pochi attimi finì l'esercizio assegnatale. Sapeva che il professore l'aveva chiamata solo per la sua distrazione, ma non le importava, aveva pensieri ben più importanti; che cosa erano quelle stupide materie scolastiche al confronto con l'ignota missione che le aspettava?
Quella mattina si erano messe d'accordo per incontrarsi a casa di Estelle, un po' perché era il suo turno di offrire il pranzo alle amiche, un po' perché la ragazza abitava da sola fuori città, dove il rischio di essere trovate a discutere di “poteri magici” era decisamente vicino allo zero.
La campanella dell'ultima ora suonò e Lily si trascinò fuori dall'aula, avviandosi in cortile. Tutte le altre ragazze erano già radunate attorno all'albero più vecchio del parco scolastico che Estelle aveva la strana abitudine di chiamare “Vecchio Uomo Salice”; era un salice piangente, con una panca in legno che percorreva il tronco, così grande che insieme tutte e cinque non riuscivamo ad abbracciarlo interamente. Ciascuna si era già posizionata al suo posto preferito: Genevieve in piedi, Ai, sempre composta e perfetta, seduta sulla panca, Naira sdraiata a terra ed Estelle, quella che sarebbe dovuta essere la meno atletica del gruppo, a cavalcioni di un ramo.
Genevieve e Ai stavano litigando come da copione. Si urlavano addosso senza che le altre due accennassero a voler intervenire.
“Fino a ieri eri quella pronta a fare tutto senza chiedere nulla in cambio e ora ti tiri indietro? Sei una codarda, Gen, una vera codarda.”
“Non sono una codarda! Trovo soltanto che sia stupido buttarsi a capofitto in un impresa che può essere pericolosa.” ribatté Genevieve “Non è detto che la signora Lin abbia scelto le ragazze giuste, siamo delle normalissime adolescenti”
“Parla per te. Io ho sempre saputo di essere migliore, di essere superiore alle altre, di avere un potere che mi permetteva di elevarmi dalla massa, che mi dava il diritto di veder esauditi i miei desideri.”
“Delirio di onnipotenza a parte” si introdusse Naira “Concordo con Ai. Anche io ho sempre pensato di avere qualcosa di speciale.”
Lily le sentiva chiaramente pur non essendo loro vicina e si chiese come le due ragazze potessero essere migliori amiche se passavano la maggior parte del tempo ad urlarsi dietro.
“Finalmente!” esclamò Naira vendendo la rossa amica avvicinarsi “Ce ne hai messo di tempo pigrona. Aspettavamo solo te per prendere l'autobus”
Dopo alcuni minuti l'autobus arrivò all'ultima fermata del paese, dove le ragazze furono costrette a scendere e dopo alcuni minuti di camminata arrivarono a casa di Estelle, una villetta a due piani addossata ad una chiesa diroccata, l'“Eden”, che la ragazza usava come serra*.
“Allora che si fa?” domandò Naira dopo che tutte le ragazze ebbero mangiato.
“Ci ho pensato. E credo che prima di decidere abbiamo il dovere di visitare il mondo da salvare.” disse Ai “Andiamo dall'Oracolo e rechiamoci su Arax”

---------------

Ma lasciando le ragazze rechiamoci in un altro mondo.
Seduto sull'alto trono di marmo bianco il re Deimos urlava ordini ai suoi sottoposti. Era un bell'uomo d'aspetto simile ad una statua, un volto pieno di fascino e virilità, dai tratti nobili, ma deformato da un'espressione malvagia.
Di colpo fece scattare la testa all'indietro come se stesse ascoltando qualcuno.
“Kayler” chiamò “Prepara i tuoi uomini. Presto riceveremo la visita di alcune giovani straniere.”
“Devo farle eliminare, mio signore?”
“No. Le voglio incontrare. Feritele se necessario, ma devono essere vive.”
“Come desideri, mio signore”
Il re congedò il generale e tutti i presenti. Rimasto solo l'uomo rimase seduto sul trono alcuni istanti per poi alzarsi e dirigersi verso una porticina in legno scuro alle spalle del trono, nascosta da una tenda; percorse lo stretto corridoio fino a trovarsi in un'altra stanza completamente foderata di velluto rosso,
scarsamente illuminata da poche fiaccole.
“È tutto pronto” disse.

SPAZIETTO MIO:

scusate l'imperdonabile ritardo, ma oltre agli impegni scolastici si è aggiunto l'ormai familiare panico che, come una vocina, mi ripete “Perché continui a pubblicare? Tanto tutto ciò che scrivi fa schifo e a nessuno interessa”. Non aiuta molto la mia già bassa autostima.
*l'idea della chiesa - serra viene dal videogioco “Final Fantasy VII” per la precisione è un'idea presa dalla chiesa dove Aerith coltiva i suoi fiori, ma l'"Eden" di Estelle ricopre tutta la struttura con fiori di ogni tipo.
Ringrazio hera85 per i suoi assidui commenti. Grazie davvero.
Ecco la scheda dell'Oracolo, spero vada bene e spero vi piaccia.

Nome: Immiker/Oracolo.
Età anagrafica: sconosciuta.
Età apparente: circa 5 anni
Data di nascita: 4 Dicembre.
Segno zodiacale: Ofiuco.
Origine e provenienza: Meridian.
Aspetto fisico: Ha l'aspetto di un bambino basso, con un fisico molto magro,
folti riccioli bruni e strani occhi bianchi, privi di iride.
Segni particolari: Il tatuaggio raffigurante il Cuore di Kandrakar sulla spalla destra.
Carattere: E’ una creatura seria, posata e pacifica, con un carattere che non ricorda quello
di un bambino anche se ha un piccolo segreto: ha una vera passione
per gli animaletti di peluches, ne possiede un'immensa collezione e non riesce
a dormire senza averli accanto.
Famiglia: I suoi genitori sono morti in un incidente e non si sa nulla di loro.

  
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