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Autore: Nikon_    02/02/2013    1 recensioni
Cammina tranquilla, con i capelli scuri lasciati sciolti, un paio di occhiali da sole.
Ha pianto.Ha pianto per me. Mi sento.. colpito.
Ha un paio di jeans chiari addosso e la maglietta dei Green Day che ha indossato quando è venuta per la prima volta a casa One Direction. Rimango a fissarla qualche secondo prima di capire che devo muovermi. Il taxy è a pochi metri da lei e me la porterà troppo lontana.
Non posso lasciarla andare, sono innamorato.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vanilla Sky


      

 
 


- Ma Starbucks guadagna miliardi. Miliardi. Non può fare caffè leggermente più buoni?- Sbotto.
Pareva una bella giornata. C’è un po’ di nebbia, ma almeno non piove, e a Londra è raro. Mary, la mia migliore amica da dieci anni nonché collega nonché coinquilina, è riuscita ad essere pronta in orario. Sarà successo tre volte in tutta la durata della nostra amicizia. In più, oggi c’è la riunione al lavoro, che vuol dire non fare assolutamente nulla.
Io e Mary lavoriamo al “London”, un giornale di moda e gossip. Non proprio ciò che sognavo di scrivere, ma ci hanno assunte subito dopo la laurea in giornalismo.
Non mi lamento.
-  Vanilla- Mary prende fiato. Mi devo preparare a un discorso lungo e profondo.- Hai letto La Fabbrica di Cioccolato, no? Willy Wonka produceva buona cioccolata perché non doveva pagare gli Umpa-Lumpa. Starbucks paga i suoi operai, e prende i soldi da dove allora?- Mary ha questi attacchi discorsivi difficili da gestire. Era così anche a scuola. Io invece ho sempre avuto più abilità a scrivere.
- Dalla banca?- Azzardo buttando il caffè.
Sapeva di cartone. Persino un barbone me l’avrebbe lanciata dietro.
- Dal tuo caffè!- mi risponde invece lei. Non si accorge mai quando la prendo in giro.
Svoltiamo per una stradina laterale. Dieci metri, e un portone gigantesco con in cima l’intestazione “London” ci si para davanti. Ormai è familiare.
Forse il portone è grande perché io sono un fierissimo metro e sessanta, lo ammetto.
Non che io non ami il mio lavoro e il mio giornale. Ho intervistato Johnny Depp e Matt Damon.. stavo per impazzire. Soprattutto con Johnny. Non fa niente per metterti a disagio ma neanche per farti rilassare.
Un tipo complicato.
Prima di entrare mi sistemo i lunghi ricci neri legati in una crocchia, poi Mary apre la porta.
- Ragazze!- Ci accoglie una calda voce.
Paul, il nostro portiere. È l’uomo più grande e dolce che conosco. Sarà almeno due metri.
- C’è Jennyfer?-  chiede Mary.
Oggi mi perdo nei miei pensieri.
Jennifer è una carissima amica, ha due anni più di noi ed è la persona che soffre di più per amore del mondo.
Appena un ragazzo non la richiama- come ha fatto Conor, l’ultima fiamma- lei si dispera, piangendo e ingozzandosi di patatine.
Ora sarà a casa a guardare Titanic accarezzando il suo gattino.
- Ha chiamato dicendo che ha la febbre e che  non verrà neanche domani.- Risponde Paul.
- Se mi muovo riesco ad andare a prenderla prima della riunione- Propongo io infilandomi nuovamente il cappotto. Un po’ perché ho voglia di vedere come sta, un po’ per farmi perdonare. Non ho minimamente pensato a come potesse stare.
- Riunione alle undici, mi raccomando- Risponde Paul.
Sono le dieci e mezza. Ce la posso fare.
 
 
 
 
- Scusate!- Strilla Jenny entrando insieme a me nella sala riunioni. La sono andata a prendere, l’ho consolata, facendola anche vestire di rosso, e siamo arrivate con solo dieci minuti di ritardo.
- Scusate il ritardo. È stata lasciata da un ragazzo…- Spiego togliendomi le scarpe e inforcando i miei occhialoni neri. Le riunioni qui sono così. Tutte a gambe incrociate sui tappeti, a parlare di articoli e make-up.
- Nessun problema- Miss.Brooke, la nostra direttrice, cinquanta e passa anni, pelle diafana, bei lineamenti e caschetto  nero sopra il kimono, alza una mano in segno di resa.- Vanilla, noi due dopo parliamo.-
Mi scappa un sorriso. Le ho mandato un inchiesta scritta da me sulla guerra in Iran. Non è il tipo di articolo che va sul giornale, ma le ho solo chiesto di leggerlo. Me lo ha promesso.
Dopo una mezz’ora di premesse, ognuna riceve il proprio articolo. Tranne me.
Di comune accordo, lasciamo a Jennyfer l’intervista con Daniel Day Lewis. È l’attore preferito di mia madre, ma Jenny se lo merita.
- Vanilla- Quanto odio il mio nome, sul serio. È troppo dolce. Tipo Fairy Oak.- Puoi rimanere?
Mary mi rivolge un sorriso d’incoraggiamento, poi se ne va, con i capelli blu sciolti. Da quando ha quindici anni se li tinge, e ormai sono un marchio di fabbrica.
Rimango in piedi di fronte a Miss Brooke cercando di dissimulare l’ansia e l’agitazione.
- Allora Vanilla- Non mi può chiamare Van? Lo chiedo a tutti. Anche se effettivamente nessuno mi chiama così- Ho letto l’articolo.-
Io normalmente sono una ragazza professionale. Ho 22 anni e già lavoro, evito di fare scene isteriche. Perlomeno in pubblico. Però questa volta mi sfugge un:- Allora?-
Miss Brooke sorride.- Allora sei brava. Molto. Ma…- Lo sapevo. Perché mi illudo?- Come faccio a pubblicare un articolo sulla guerra dopo un “Come curare le proprie piante?”-
Ha notato che mi sono rattristata. Mary dice che, prima di piangere, chino la testa e i miei occhi passano dal verde al marrone. Bha. Secondo me non è vero.
- Vanilla- Ma ancora? Un conto Mary, ma chiedo a tutti di chiamarmi Van…- Mi dispiace. Ho.. Ho pensato a un’alternativa però. Cioè, ci ho pensato ora- Mi sfugge una risata- Hai presente i One Direction? Quella band di ragazzini…- annuisco. Voglio che arrivi dritta al punto.- Avevo pensato ad un articolo difficile e impegnativo anche emotivamente, e l’avevo pensato per te, se accetti. Tra tutte le mie ragazze- Praticamente al London siamo solo donne.- sei quella più adatta. So dove abita Harry, quello riccio, quello che esce con più ragazze- Va dietro la scrivania dove estrae una carpetta. C’è scritto sopra “COME CONQUISTARE HARRY STYLES IN 10 GIORNI”.- Non capisco cosa c’entri con me e il mio articolo. Mi indica Harry, quello riccio. Molto bello. – Ti prometto che se tu riesci ad uscirci insieme, starci  per dieci giorni e farci un articolo, ti pubblico l’inchiesta sulla guerra in Iran.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
NOTA AUTRICE: Buongiorno!
Non so che fare, e quindi ho pubblicato il primo capitolo della mia nuova FF…
Questo è il prologo, ecco perché è corto.
Se non si è capito molto, la trama è la seguente: Vanilla (immaginatevela come una ragazza riccia, molto carina), giornalista, deve uscire per lavoro con Harry Styles e farci un articolo.
La trama è ispirata al film “Come Farsi Lasciare in 10 giorni”, ma è diverso.
Tranquille.
Insomma, dal prossimo capitolo per prima cosa entreranno in scena i ragazzi, e poi ci sarà un ulteriore inghippo (?)…
Be’, se recensite o anche solo passate, vi ringrazio.
È una mini-long, e l’altra mia storia che sta per finire è “Speak Now”.
Non sono capace di fare i collegamenti. AHAHAH.
Insomma, grazie, se vi fa schifo ditemelo.
Però se trovate la trama surreale no, vi prego. Dal prossimo capitolo si spiega meglio.
Graziee
Tilde.
 
 
p.s. il banner l’ho fatto io, abbiate pietà.



   
 
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