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Autore: Turo    02/02/2013    14 recensioni
Lesbica. E’ questo che la società non accetta. Se sei gay, nero, obeso, anoressica, la società ti etichetta come una persona a cui non bisogna rivolgere la minima attenzione. Si, io sono lesbica. Lo sono circa da un anno e mezzo, quando quella ragazza stupenda mise piede per prima volta nella mia classe; Ricordo che mi sconvolse tutto, Sam; Quello era il suo nome.
Ora lei è la mia migliore amica, sa del mio orientamento sessuale, e lo rispetta, ma non sa che sono innamorata di lei.
Una persona che invece non riesce a mandare giù questa storia è mia madre.
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“Ma mamma, a me piacciono le femmine, come devo dirtelo?”
“Ma a me non sta bene Bee, ok? Non voglio che tu sia.. sia..” smette di affettare le carote per guardarmi dritta negli occhi.
“Dillo! Visto? Sei come tutti, omofoba” urlò sbattendo una mano sul bancone.
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“Ciao Niall, sono Julie, la mamma di Bee”
“Ciao Julie, dimmi tutto”
“Avrei bisogno di chiederti un grande favore”
“Dimmi” quella donna stava davvero suscitando la mia curiosità.
“Dovresti far.. Oddio non lo sto facendo davvero.” Sento un suo respiro dall’altro capo “Devi far innamorare Bee di te”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lesbica. E’ questo che la società non accetta. Se sei gay, nero, obeso, anoressica, la società ti etichetta come una persona a cui non bisogna rivolgere la minima attenzione. Si, io sono lesbica. Lo sono circa da un anno e mezzo, quando quella ragazza stupenda mise piede per prima volta nella mia classe; Ricordo che mi sconvolse tutto, Sam; Quello era il suo nome.
Ora lei è la mia migliore amica, sa del mio orientamento sessuale, e lo rispetta, ma non sa che sono innamorata di lei.
Una persona che invece non riesce a mandare giù questa storia è mia madre. “Tu sei bella, potresti davvero piacere ad un sacco di ragazzi.”
“Ma mamma, a me piacciono le femmine, come devo dirtelo?”
“Ma a me non sta bene Bee, ok? Non voglio che tu sia.. sia..” smette di affettare le carote per guardarmi dritta negli occhi.
“Dillo! Visto? Sei come tutti, omofoba” urlò sbattendo una mano sul bancone.
“Non voglio che tu sia lesbica Bee, non mi piace” si giustifica.
“Perché? A te cosa cambia?” chiedo avvicinandomi.
“N-niente, non mi piace” ripete.
“Non mi interessa ok? E’ una mia scelta, dovresti capirmi. Sei mia madre, cazzo, dovresti sostenermi in questo invece che gettarmi merda, lo capisci? Capisci come mi sento io?” trattengo le lacrime.
“Ho solo paura che ti prendano in giro” ammise.
“Lo fanno già, sta tranquilla” dico lasciando la cucina e sbattendo la porta della mia camera.
Mi abbandono sul letto affondando la testa sul cuscino. Ma è una cosa normale? Una ragazza di sedici anni adesso non può neanche decidere chi amare, e per cosa? Perché ai genitori non piace. Stronzate.
Bussano alla porta.
“Chi  cazzo è?” chiedo brusca.
“Niall” risponde una voce.
“Non rompere, cambia aria” gli consiglio girandomi dall’altra parte. Sento la porta aprirsi e richiudersi, e dei passi camminare veloci verso di me.  Quel deficiente è entrato lo stesso.
“Cosa capisci della frase non entrare?” domando sarcastica osservandolo mentre cerca tra i fogli accumulati sulla mia scrivania.
“Non mi scassare, ho bisogno degli appunti di fisica” risponde.
“Dovevi prenderteli invece che slinguazzarti quella finta barbie, ora vattene” sbotto.
“Dove sono?”
“Cosa?”
“Gli appunti , Cristo. Bee, che ti sei fumata?”
“Ti ho detto che non te li do. Fuori” urlo alzandomi e spingendolo verso la porta, per poi richiuderla con foga.
“Stronzo” dico più a me stessa che a lui.
Decido di iniziare a fare i compiti, ma neanche dieci minuti dopo mi ritrovo a navigare su internet, sperando che qualcosa attiri la mia attenzione e mi distragga da geometria. Non sono una secchiona, ma me la cavo. Riesco a ricordarmi la lezione dopo averla letta si e no una volta, ed è una dote che mi tengo stretta. Il telefono segna l’arrivo di un nuovo messaggio.
“Usciamo per un the? Xx”
Sospiro, per fortuna che c’è Sam a tirarmi su. Solo che è davvero difficile uscire con lei e provare a non fissare quei stupendi occhi color caramello e quelle guance rosee. Scuoto la testa e rispondo al messaggio.
“Sono da te fra dieci minuti x” invio.
Mi avvio verso l’armadio e tiro fuori i jeans strappati che amo tanto, poi infilo la felpa, metto la sciarpa e le mie amate vans.
Vado in bagno e mi raccolgo i capelli in una coda. Non mi importa come appaio, tanto la mia migliore amica è abituata. E poi con la coda i miei occhi grigi risaltano di più. Probabilmente è l’unica cosa che amo di me, perché il resto mi fa davvero schifo.
Prendo la borsa e il telefono ed esco dalla camera.
“Niall mi ha detto di dirti che aveva bisogno solo degli appunti” mi avvertii mia madre “Perché non glieli hai dati?” chiese mettendo davvero a rischio la mia pazienza.
“Tanto anche con gli appunti prende cinque” rispondo aprendo la porta di casa e catapultandomi fuori, rabbrividendo al freddo invernale di Londra.
Infilo le cuffie nel telefono e inizio ad immergermi nella musica, camminando fino a casa di Sam.
“Finalmente” sorride lei vedendomi sulla soglia “Ciao splendore” dice abbracciandomi.
“Posso entrare?” chiedo sciogliendomi delicatamente dall’abbraccio e correndo al caldo accogliente di casa sua.
“Bee, ho bisogno di parlarti” si morde il labbro.
“Dimmi” la guardo dubbiosa mentre mi siedo sul divano.
“Uhm” sospira venendo vicino a me “Sai Zayn, il ragazzo di quinta?”
“Si, perché?”
“Stiamo insieme”.
Mi crolla il mondo addosso. Zayn? Zayn Malik ha davvero fatto colpo sulla mia amica, ma soprattutto, una ragazza così timida e riservata come Sam è riuscita a fare colpo su uno dei ragazzi più carini della scuola? – ovviamente secondo quanto dicono le mie amiche.
Aggrotto la fronte, sperando che da un momento all’altro escano fuori le telecamere dicendo “è tutto uno scherzo”. Ok, forse la prendo troppo sul serio, infondo è solo un fidanzamento, che sarà mai?
“Zayn Malik?” chiedo.
“Esatto” mi guarda.
“Sam lo s..” cerco di dire, ma lei mi zittisce.
“So che per te è un coglione, ma davvero ci amia..” stavolta sono io a dirle di tacere.
“Zayn che ama?” rido “Dio Sam, sei seria? Quello si sarà fatto metà scuola in un mese, e tu riesci a dire che ama. Avanti, sai benissimo che è uno stupido, fidati, lascia perdere”
“Ma  a me piace” abbassa la testa delusa.
Vederla così fa male, lei è così fragile. La abbraccio.
“Scusa, ma vederti con quello.. Insomma.. Sappiamo tutti che fama si è fatto”
“Si, ma magari è cambiato”
“Lo spero” sospiro.
Mi vibra la tasca della felpa. Tiro fuori il telefono e osservo il display.
“Vieni a casa, stasera abbiamo ospiti i Horan.” Scrive mia mamma.
“No ma serio?” sbuffo.
Sam scuote la testa per chiedermi cosa succede.
“I Horan a casa nostra stasera. Cristo, mia madre sa che non sopporto quel montato, non posso” alzo gli occhi al cielo.
“Dai Bee, è perché non lo conosci, magari è simpatico”
“Ci scommetto” dico ironica. “Scusami, ma sarà meglio che mi muova” lascio un bacio sulla sua fronte e mi dirigo verso la porta.
“Ciao Bee”
“Ciao Sam” sorrido uscendo.

NIALL’S POV.
“Tesoro, è per te” dice mia mamma entrando in camera. Mi sporgo per prenderle il telefono dalla mano e la ringrazio.
“Pronto?” chiedo portandomi il telefono all’orecchio.
“Ciao Niall, sono Julie, la mamma di Bee”
“Ciao Julie, dimmi tutto”
“Avrei bisogno di chiederti un grande favore”
“Dimmi” quella donna stava davvero suscitando la mia curiosità.
“Dovresti far.. Oddio non lo sto facendo davvero.” Sento un suo respiro dall’altro capo “Devi far innamorare Bee di te”
Spalanco gli occhi. Fare innamorare Bee di me? Ma quella donna era pazza?
“Odd.. Ma perché?” chiedo.
“Lei è lesbica, ma io non voglio.”
Bee lesbica? Ma davvero? Non me lo sarei mai aspettato, cioè, quella ragazza potrebbe piacere ad uno come Harry o Zayn, e  va dietro alle ragazze. L’ho sempre detto che è fuori.
“Senti Julie, è una cosa un po’.. strana, non credi?”
“Si Niall, lo so. Ma è per il suo bene. Per favore, ricambierò in qualsiasi modo, ma falla cambiare.” Singhiozza.
Oh no, l’ultima cosa che voglio è consolarla al telefono. Mi gratto la testa pensando velocemente a qualcosa.
“Posso pensarci un po’? Tanto stasera ci vediamo a cena, no? Ne parliamo meglio”.
“Hai ragione, a dopo Niall,  e grazie” attacca.
Pazzesco. Io e Bee insieme? No, non avrebbe mai funzionato. 

Angolo della scrittrice.
Buonasera a tutti c: Io sono Vittoria, e  questa è la mia quarta ff.
Che dire, ho cercato di farla un po' diversa rispetto alle altre, e spero di riuscirci c:
Lasciatemi una recensione se vi va, grazie mille.
@zaynsarmrests


  
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