Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: InuYuriLove99    02/02/2013    3 recensioni
I nostri eroi dopo aver sconfitto Naraku decidono di fare un viaggio verso il continente e con l'aiuto di un Signore da loro aiutato in precedenza riescono ad imbarcarsi su un Vascello.
Il mare scatenerà In Inuyasha(che lo dico subito è una donna nel mio racconto, anche se questo non cambia niente del suo carattere o di quello che ha fatto nell'Anime) vecchi ricordi.
Si scopriranno le origini di sua madre e il perché tra tante donne suo padre si sia proprio innamorato di lei.
Antiche creature che riposavano negli abissi però non vorarnnoc he questo segreto venga ricordato e cercheranno di elimarli. Kagome dimostrerà il suo amore, Sango e Miroku metteranno alla prova la loro fedeltà e il piccolo Shippo dovrà dimostrarsi più coraggioso di quanto è mai stato se vorranno rimanere con il loro più grande amico.
"C'è un audace marinaio che attendo dentro al cuore.Non sò nulla di quell'uomo, Ma ho bisogno del suo amore."
Genere: Avventura, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Spazio Autrice:

Questa storia è diversa dalle altre che ho scritto, SI Scusate la mia fissa per Inuyasah femmina  e che mi piace troppo l’idea >^<
Questa storia è d’azione ma anche molto romantica la canzone è questa:

http://www.youtube.com/watch?v=h2ZEGkITtgQ
Questa è quella intera:
http://www.youtube.com/watch?v=BQ4gc43xStY
Spero che vi piaccia.

Capitolo 1

Il mare illuminato dalla tenue luce della luna e delle stelle ne rifletteva le forme, come uno specchio. Due cieli gemmati si contrapponevano.
Una vascello solcava placido l’acqua, sembrava quasi che navigasse tra le stelle.
Tutti dormivano, tutti tranne Inuyasha che guardava tristemente l’orizzonte seduto sul parapetto levigato.
“Come mai...il mare mi dà questa sensazione così malinconica?”
Si chiese tra sé e sé quasi sussurrando.
Guardò il mare, si estendeva fino a perdita d’occhio. Sembrava che non ci fosse spazio tra celo e mare.
Erano tutt’uno.
Mmm...mmm..” Inuyasha cominciò a canticchiare malinconicamente una vecchia canzone che gli era tornata alla mente


                             “Il mio nome è Maria e il mio è un destino amaro,
                                io volevo farmi amare ed ho perso il mio denaro.
                            C'è un audace marinaio, che attendo dentro al cuore
                          non so niente di quell'uomo, ma ho bisogno del suo amore...
                             C'è un'audace marinaio che attendo dentro al cuor
                          non conosco il suo nome, ma ho bisogno del suo amore.
                                 Voi fanciulle innamorate, venite tutte qua
                                 l'allegro audace marinaio, un giorno arriverà.
                             Solo lui può consolare questo cuore spezzato a metà
                                 il mio audace marinaio prima o poi arriverà.
                          C'è un'audace marinaio che attendo dentro al cuore,
                          non conosco il suo nome ma ho bisogno del suo amore.”


Quando smise di cantare sembrò che sul mondo fosse piombato il silenzio assoluto.
Inuyasha, sospirò triste. Voltò la testa verso l’acqua e le sembrò che qualcosa si fosse mosso in quel mare di stelle.
Si sporse per guardare meglio e intravide una pinna argentata accarezzare l’acqua e poi scomparire di nuovo nelle profondità.
Le sembrò quasi di aver sognato e continuò a guardare intontita quella parte d’acqua finchè una voce non lo riscosse.
“Canti molto bene...”
Inuyasha si voltò, Kagome la guardava sorridendo.
Voltò la testa arrossendo.
“Fhè... Non era nulla...”
“Che canzone era?” Kagome Le si era avvicinata e si era seduta vicino.
“Una vecchia canzone che sentivo da bambina...”
“E’ davvero bellissima.” Disse Kagome spostando lo sguardo dall’oceano di stelle a Inuyasha.
L’allegro audace marinaio...che attendo dentro al cuore...Non conosco il suo nome, ma ho bisogno del suo amore...
Cantò Kagome mimando le parole di Inuyasha.
La quale arrossì.
“Anche tu, canti bene.”
“Lo pensi davvero?” disse Kagome avvicinandosi di più ad Inuyasha e fissandola fisso negli occhi.
“S-si...” Balbettò arrossendo Inuyasha osservando gli occhi di Kagome.
Erano davvero scuri, di un bellissimo colore nocciola.
Kagome Poso le mani sulle spalle di Inuyasha tendendosi verso di lei.
Si avvicino di più al suo viso, le loro labbra quasi si sfiorarono, quando improvvisamente un uomo uscì dalla Cambusa con una pistola in mano gridando.
“Dov’è!? Dov’è quell’essere delle profondità!!?? Attirerà le altre! Ci uccideranno ci uccideranno tutti!!!”
Sbraitò fuori di sé, poi si girò verso Inuyasha e Kagome.
Faceva paura. I suoi occhi erano piccoli e le fissavano malvagi. Il viso pieno di cicatrici e i denti marci non facevano che rendere il suo viso meno guardabile di quanto lo fosse già.
“Voi!!! Streghe del mare!!!” Puntò la pistola che aveva appena estratto verso di loro, premette il grilletto la miccia si accese e si sentì lo sparo.
Il marinaio cadde al suolo privo di vita. Dietro di lui il capitano riponeva la sua arma.
“L’avevo detto che quel marinaio non era all’altezza di salire sulla mia nave, dovevo sbarazzarmene molto tempo prima.”
Disse Charles Wilkinson, Il capitano della Nave. Un uomo alte, dei capelli neri medio lunghi legati in un codino basso. Era magro e indossava sempre la veste da capitano.
Apparvero anche Miroku,Sango, Shippo e Kirara.
“Cos’è successo abbiamo sentito uno sparo!”  chiese Sango preoccupata guardandosi intorno e poi vedendo il cadavere emise un verso di disgusto.
“Ma che cosa è successo!?”   Disse Miroku stringendo a sé la sapventatissima Sango.
“Quell’uomo ha cercato di Ucciderci, forse era pazzo.” Rispose Kagome spostandosi dal parapetto.
“Ma per fortuna stiamo bene, vero Inuyasha?”
Disse Kagome sorridendo, ma il suo sorriso si spense quando voltandosi vide Inuyasha.
I suoi occhi erano fissi davanti a sé, guardando il nulla, e Una grande macchia le si espandeva sul petto, sporcando di rosso la graziosa camicia che Kagome tanto l’aveva pregata di mettere.
“Inuyasha!” nessuno fece in tempo ad avvicinarsi che Inuyasha caddè all’indietro, nel mare di stelle.
Una grande macchia scura si creo dove Inuyasah era caduta. Continuò ad affondare fino a posarsi sulla sabbia e tra i coralli.
Kagome fece per gettarsi in acqua ma Miroku e Sango la fermarono.
“Ferma Kagome! Vado io!” Disse Miroku salendo sul parepetto pronto a buttarsi ma questa volta fù Charles a fermarlo.
“Sei Pazzo?! Queste acque sono piene di squali e pesci velenosi!! La vostra amica ormai è morta!!”
Morta...
Miroku, Sango, Kagome e Shippo si pietrificarono.
Non poteva essere morta...
Non così, era troppo semplice...
Non poteva morire in questo modo così stupido, Dannazione!!!
 Shippo saltò al collo di Kagome e iniziò a piangere disperatamente.
“Non può morire!!! Non voglio!!!”
Miroku con un espressione di puro dolore abbracciò Sango, la quale aveva incominciato a singhiozzare.
Kagome era pietrificata, non sapeva perché non le venisse da piangere.
era troppo sconvolta.
Charles le posò una mano sulla spalla.
“Avanti...” E la riaccompagnò nella sua cabina, ma quella notte nessuno dormì.
La nave, come se nulla fosse successo, riprendeva la sua traversata. Muovendosi placidamente in quell’oceano di stelle e attraversando la luna.
Lasciava lì in quel punto Inuyasha, in un piccolo spazio che nessuno avrebbe ricordato o riconosciuto in quel , così immenso, oceano.


   
 
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