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Autore: GoTommoGo    03/02/2013    1 recensioni
Una ragazza sedicenne italiana è costretta ad andare a vivere a Londra dal padre,da lei tanto odiato.Per fortuna ad alleviarle la sofferenza ci saranno 7 amici con cui legherà particolarmente
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap 3
 
-Ehi ragazzi lei è Annalisa!!!-esclamò Harry tutto convinto -Lo sappiamo- dissero in coro Zayn e Erika - e poi ti pare che non conosco la mia compagna di stanza??- aggiunse la ragazza guardando male il riccio,che aveva appena abbassato lo sguardo mentre passava la mano sinistra sul capo.
In quel momento mi sentivo osservata,non mi piaceva sentirmi osservata,Zayn mi aveva fatto posto per sedermi,e tutti mi guardavano male,soprattutto uno,mi squadrava dalla testa ai piedi con aria cattiva.Era davvero un bellissimo ragazzo,moro, con la frangia sulla destra,degli occhi azzurrissimi,quasi chiari come quelli di Erika,indossava una t-shirt a righe,dei pantaloni rossi e dei mocassini,sarebbe stato buffo se non avesse avuto quell'aria così perfida.Ad un tratto parlò -Sembri quasi una santa- disse guardandomi - non ti hanno descritto così- continuò con lo stesso sguardo,ma aggiugendo un sorrisetto quasi pauroso,io lo guardai interrogativa - cosa intendi scusa?- risposi -Bhe lo sai tuo padre dice ceh tua madre è solo una troia e tu non sei da meno,cos'è sei una di quelle che sembrano tanto casa e chiesa e alla fine sono delle vere e proprie troie?- disse con tono sempre più malefico e togliendosi quel sorrisetto,io lo guardai quasi piangendo e corsi in bagno.
Come aveva potuto,insomma era pur sempre mio padre,come aveva potuto dire una cosa del genere di sua figlia,e poi di mamma come aveva potuto infangarla così,che senso aveva,non ce l'aveva.Quanto avrei voluto tornarmene in Italia da lei,quando avei voluto andare lontana da lui da Caterina,da quel Louis,l'unico che sembrava odiarmi in quel tavolo,come avrei voluto che qust'incubo finisse,che mia madre mi svegliasse dicendomi che era solo un incubo,un terribile incubo. Ma non era così l'unica consolazione che riuscivo a trovare in quel momento fra tutte quelle lacrime era in quel maledetto taglierino dal quale ero dipendente ormai da un bel po'. 
Ad interrompere i miei pensieri e bloccare quella lama che stava per incidere il quarto taglio sul mio braccio fu Erika che mi stava cercando,io uscì dal bagno con le maniche della felpa fino alle punte delle mie dita.
-Ehi lo so Louis è un idiota,dovresti lasciarlo perdere,lui non sa niente di te,non avrebbe dovuto- io la guardai fredda e poi scoppiai di nuovo in lacrime -Non è per quello che ha detto lui,anche nell'altra scuola mi insultavano,è per quello che ha detto mio padre,è per quello che ha detto di mia madre- dissi - ti va di parlarne?-mi chiese guardandomi fissa negli occhi con uno sguardo rassicurante,io annui così lei mi porto fuori,in unposto più tranquillo,sotto un albero- Ci sedemmo e iniziai a raccontargli di quando mio padre,l'aveva tradita e di quando lei lo buttò fuori di casa,di quanto io lo avevo odiato e continuavo ad odiarlo per verci fatto tutto questo,fino a quando arrivai al motivo per cui sono qui -Più o meno due anni fa mia mamma si è ammalata,aveva un tumore al seno,le avevamo provate tutte,alla fine era distrutta,non ce la faceva più. Un mese fa mi ha lasciata da sola e quando gli assistenti sociali hanno socperto che ero sola,mi hanno mandata qui,senza permettermi di prendere una foto,un qualcosa di lei,giusto il minimo indispensabile- dissi con gli occhi gonfi mentre stringevo i pugni - e adesso dopo quello che quel mostro che devo chiamare padre ha detto non so con che coraggio tornerò da lui- Erika mi strinse,lei era l'unica che poteva capirmi sul serio,anche lei ne aveva passate,suo padre era morto sul lavoro,faceva il poliziotto,quando lei aveva solo quattro anni e sua madre pochi anni fa è rimasta uccisa in un incidente stradale.Da quel momento era sempre stata da Caterina e poco dopo era arrivat anche mio padre,era normale che gli dimostrasse almeno un po' di riconoscenza nei loro confronti. 
Andammo a casa non avevo voglia di uscire quel giorno,che come primo giorno faceva schifo. Zayn mi chiamò tutto il pomeriggio,ma non avevo voglia di rispondergli,non volevo parlare con nessuno.



Ecco il terzo capitolo fnalmente ho avuto casini col pc quindi c'ho messo un po' a caricarlo spero vi piaccia,buona lettura c:
  
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