Libri > Innamorata di un angelo
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Autore: MiaBonelli    03/02/2013    4 recensioni
Se n'era andato.Morto. Assorbito totalmente da quella luce dorata che anche nel nostro mondo dei sogni, me l'aveva portato via. Dovevo arrendermi al mio dolore o cercare di riportarlo indietro?
Patrick aveva promesso di essermi sempre vicino, in ogni istante della mia vita. E invece? Invece eccomi qui, rinchiusa nella stanza di quella casa Londinese, avvolta da coperte mentre le lacrime salate come l'acqua dell'oceano che me l'aveva portato via, scorrevano sulle mie guance, bagnandomi il viso. Quel viso che fino a qualche ora prima accoglieva un sorriso al sol sentir la sua voce. Non poteva andarsene. Eppure, eppure non so per quale arcano motivo, qualcosa mi dice che non è ancora finita, che ben presto, in un futuro lontano o forse vicino, l'avrei incontrato. L'avrei incontrato negli occhi di un passante, nel sorriso di un bambino, nella voce di un uomo e nell'abbraccio di un amico. Fatto sta che lui m'aveva salvata, io non l'ho fatto.
(Cap3)
-Mia..?- la sua voce è ancora nella mia testa, forse non se n'è andato.-Mia.. sono qui.. sono tornato-
-Patrick?..- mormorai senza fiato e voltandomi mi persi nei suoi occhi color ghiaccio.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*POV Patrick*


Eravamo in quella cucina ormai da tre ore e ancora non riuscivano a comprendere ciò che mi era successo. Sorrisi fra me e me.
Hanno sentito la mia mancanza, Mia più di tutti, e vedere sul loro volto ancora cenni di quel dolore che ho causato loro un anno fa, mi strazia il cuore, eppure, nonostante la felicità del vedermi, sono spaventati, quasi che davanti ai loro occhi ci sia un fantasma.
Fantasma. Suona strano eppure in un certo senso lo sono. Sono un ragazzo scampato per un pelo alle grinfie dell'oceano ero morto, ma è come se non lo fossi mai stato perchè ero vivo, nascosto in qualche antro profondo dell'oceano.
-Ragazze! Calmatevi, sono qui ora, mi avete tenuto su questa sedia per tre ore e ancora non sono riuscito a raccontarvi niente di concreto- sospirai sorridendo fievolmente.
-Allora? Quando hai intenzione di cominciare?- Nina stava saltellando da una parte all'altra, instancabile e sicura di se, mentre tra le mie braccia, il piccolo Noah sorrideva osservandomi beatamente.
-Dopo essere stato travolto dalle onde, ho sbattuto la testa su uno scoglio, avevo freddo e credevo di essere ormai spacciato quando due solide mani mi afferrarono e mi trascinarono all'asciutto. Poi persi conoscenza. Quando mi svegliai circa un mese fa, il signore, rivelatosi essere un pescatore, che mi aveva strappato dalle onde impetuose, mi raccontò ciò che altrimenti non avrei potuto comprendere. Mi disse che grazie alle sue cure, la ferita alla testa si era rimarginata, ma l'acqua nei polmoni aveva solo peggiorato la situazione, facendomi entrare in coma. Era riuscito a procurarsi delle flebo, e giornalmente mi nutriva. Quando mi svegliai, mi disse che li ricordavo suo figlio Josh, morto combattendo in guerra, e mentre mi diceva ciò vidi che stava piangendo.
Lo abbracciai e la sua gioia fu tale che affermò di voler morire in quel preciso istante, solo perchè ero riuscito a donargli in un sol abbraccio, l'amore e la generosità di un figlio. Mi raccontò di avermi tenuto al caldo per un anno, in una grotta, umida ma accogliente, e nonostante la sua povertà, mi ha rimesso in sesto per venire fin qui.
Mia, perdonami se sono scomparso in quel modo, ma ora abbiamo le risposte alle nostre domande. Ero in quel luogo perchè ero ancora vivo, e non riuscivamo ad unirci nell'eternità perchè il nostro destino era unirci in vita, non in sogno. E quando sono scomparso era perchè avevo ripreso la totale padronanza del mio corpo e della mia mente. E ora, ora non me ne andrò mai, mai più. Non ti lascerò mai sola, lo prometto.
Serva me, servabo te, Mia, perchè mi hai salvata quando nemmeno tu sapevi di averlo fatto.-
-Serva me, servabo te Patrick- sorrise guardandomi negli occhi.Quegli occhi che avevo nella mia mente, sempre. Quell'anima che mi aveva salvato, quel sorriso che mi aveva fatto innamorare. Lei.
La mia ragione di vita, la mia anima gemella, il mio tutto. Così fragile, così eterea, eppure così perfetta e forte. Non avrei mai amata nessuna all'infuori di lei, questo lo sapevo.
Le diedi un bacio, lieve sulle labbra e la strinsi a me.-Ti amo Mia.-sospirai passandole un foglio, una lettera, se così vogliamo chiamarla. E vidi sorpresa nei suoi occhi, mentre con occhi lucidi e mani tremanti, cercava di aprire la busta.

Holaaaaaa u.u Scusate il ritardo, ma tra scuola, compiti in classe, e internet che non andava, non ho avuto molto tempo per pubblicare.
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo :3
Ringrazio chi ha recensito i capitoli, in Particolar modo: Under the moon <3
a presto, vostra MiaBonelli <3













 

  
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