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Autore: Hearts_ET    04/02/2013    2 recensioni
Questa è la storia di 4 vite interamente uguali, ma diversamente diverse in tutto e per tutto.
Ian, Paul, Blake e in fine una semplice ragazza neo cantante chiama Inna nonchè Elena Alexandra Apostoleanu.
Ian il solito bastardo dagli occhi di ghiaccio è uno dei più grandi amici di Blake Lively, star del fantastico telefilm Gossip Girl. Potrà mai la nostra bella attrice, unire la vita di Ian a quella di una cantante e nello stesso momento, unirsi al bell'attore dalla mascella pronunciata e dagli occhi verdi smeraldo come il bellissimo Paul Welsley??
E' una storia basata su intrecci amorosi, divertimenti e passioni.
I 4 ragazzi, verranno catapultati in qualcosa che nessuno sapeva, ma che solo il sorprendente destino poteva sapere su quelle vite che cercavano una sola cosa: la normalità!
Normalità intesa come: amicizia, amore e pace.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Paul Wesley
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO TRE.    Conoscenze…

 

Pov Paul!

 

La mattina seguente del concerto, avevo deciso di lasciare Leah, nonché mia sorella, in hotel a dormire come un ghiro, visto che la notte seguente l’aveva passata ad aspettare la sua cantante preferita fuori dalla roulotte dove la cantante aveva il camerino.

 

Il tutto finì con un: Inna è dovuta scappare via, per problemi familiari.

 

Così mia sorella alle 3 del mattino si decise a ritornare in hotel.

 

Ero intento a bere la mia tazza di caffè nel solito bar VIP del Messico: Cafè Mexico!

 

Non era molto grande, per questo dalla mia postazione, vicino ad una grande vetrata, riuscivo a vedere chi entrava e usciva dal bar.

 

I miei occhi vennero ammaliati da una lunga chioma di capelli biondi e un paio di occhi color del mare. L’avevo già vista quella ragazza, ovvio era lei, la ragazza che era con Ian la sera del concerto, l’attrice di come si chiamava? Ah si, Gossip Girl…era lei: Blake!

 

La guardavo parlare con il barista, di sicuro stava ordinando qualcosa, così mi avvicinai e con un sorriso a 32000 denti, la chiamai con il mio solito coraggio da LEONE.

 

-Blake…hey ciao!- gli chiesi guardandola con un ghigno soddisfatto.

 

-oh, ehmmm ciao…- fece finta di non ricordare il mio nome, così glielo dissi nuovamente.

 

-Paul, sono Paul…l’amico di Ian, ricordi?-  mi guardava con occhi imbarazzati.

 

-si, scusami, solo che non volevo fare brutta figura, visto che io a ricordare i nomi, sono un po’…una frana- mi disse scusandosi.

 

-tranquilla, è tt ok! L’importante è che  alemno ricordi che mi hai visto ieri, al concerto…-

 

-sisi, questo lo ricordo, eri con la tua…- cominciai a ridere.

 

-ragazza?...se volevi dire questo, ti blocco all’istante, non sono un maniaco che esce con le ragazzine…- lei mi guardò perplessa.

 

-scusa, non volevo dire questo- abbassò la testa.

 

-tranquilla, era solo per precisare, comunque quella era Leah, mia sorella minore, purtroppo, mia sorella maggiore mi ha imposto di accompagnarla, per paura che potesse fare qualche cagata con qualche ragazzo, le solite sorelle!- gli dissi sorridendo.

 

-ah, si beh ti capisco, ho tante amiche che hanno questi problemi…-

 

Il suo sorriso era magico, riusciva a farmi battere il cuore il più veloce possibile, che nemmeno io sapevo come controllarlo.  Era impossibile, nemmeno con Torrey mi capitava tutto questo.

 

-ehm…tutto bene? Ti senti bene?- a destarmi dai miei pensieri fu la voce soave di Blake.

 

-si, scusami, stavo pensando… ti andrebbe di fare un giro? Non ho mai visto il Messico e, mi piacerebbe vederlo con te! Se vuoi!-

 

Stupita, Blake mi rispose. –o..o..ok, accetto, anche perché il tuo collega, mi ha abbandonata  qui per vedersi con Inna! E dire che non voleva accompagnarmi.- mi sorrise nuovamente, facendomi perdere un battito.

 

-beh Ian è sempre il solito…non c’è posto che non esca con nessuna…- cominciai a ridere nel pensare tutte le cagate che avevo combinato con lui.

 

-perché ridi?- mi chiese dolcemente Blake.

 

-Nulla..- la sorrisi. – Penso a tutto quello che ho combinato con Ian, in questi ultimi anni!- dissi sorridendogli nuovamente…

 

-Interessante!- mi disse lei guardandomi.

 

-eh si, molto interessante- feci un ghigno malizioso…

Con quella frase, cominciò la nostra -visita- per il Messico. Gironzolammo per tutti i negozi di abbigliamento, e scoprii una cosa molto interessante, io e Blake non andavamo d’accordo sullo shopping: lei lo amava io lo odiavo.

 

Gli opposti si attraggono, sarà vero?

 

Scherzavamo come matti, non ridevo e mi divertivo così da….mmmmh due anni? Si più o meno erano due anni, da quando avevo divorziato con Torrey, da quando l’avevo vista nel letto con quel maniaco del suo migliore amico, potevo anche capire che non era un amore di quelli sviscerati, ma almeno poteva avere la decenza di dirmelo e poi fottersi quello!

 

-Paul? Terra chiama Paul occhi verdi!- Blake mi guardava con un sorriso stampato sul viso.

 

-si? Sono qui, sulla terra.- la guardai uscire dal camerino di un negozio.

 

-come mi sta?- mi chiese Blake girando su se stessa, con in dosso un mini abitino rosa pallido.

 

-benissimo…- dissi quasi con la bava alla bocca.

 

-ehm… - Blake arrossì!

 

-ok, scusami sul serio, ma sei bellissima, sul serio, ti sta d’incanto questo…mini vestitino-

 

-g..grazie, Paul.- mi guardava con la coda dell’occhio, lo potei capire dai suoi movimenti imbarazzati.

 

Le sorrisi semplicemente mentre lei ritornava in camerino per rivestirsi, quando uscì, mi guardò prima di sorridermi e insieme andammo alla cassa, dove non le feci pagare un bel nulla, le avrei regalato tutto quello che aveva comprato, dopotutto ero un gentiluomo e quella ragazza bionda, meritava quei vestiti e quelle scarpe che aveva preso.

 

-Paul non so come ringraziarti- mi disse prima di avvicinarsi a me e poggiare le sue labbra sulla mia guancia.

 

-nulla…anzi forse si!- mi guardò con paura… -tranquilla non faccio proposte indecenti- la rassicurai.

 

-e cosa allora?- mi disse lei imbarazzata dalla mia risposta.

 

-ti va se,se… ci rivediamo?- dissi incamminandomi senza guardare la sua espressione.

 

-rivederci?- mi chiese lei stupita.

 

-Si, normalmente come amici tranquilla…- nuovamente la rassicurai.

 

-si, certo, ma tu lavori ad Atlanta con Ian, giusto?-

 

-Si, perché?- la guardai negli occhi, fermandoci su una panchina.

 

-beh, io lavoro a New York..- abbassò la testa.

 

-bene, io ho famiglia a New York, potrei andare a trovare la famiglia e dopo…vedermi con te, sempre se vuoi eh!- le dissi senza troppi problemi, dopotutto ero stato affrettato, però volevo conoscere quella ragazza dagli occhio celesti e i capelli biondi.

 

-mmmm…ok! Ci sto!- mi sorrise e mentre lo faceva, estrasse dalla borsetta un blocco note e cominciò a scrivere qualcosa sopra.

 

La guardavo estasiato, anche nello scrivere era bella, ma Paul, cosa ti sta prendendo? Tu sei un bastardo, non devi fare così, devi fare l’uomo che fa soffrire le donne. Seh! Soffrire le donne… non ne ero capace, avevo solo sofferto io in un rapporto, ed ero sempre lo stronzo della situazione, Ian me lo ripeteva sempre. Ma cosa potevo farci?

 

-tieni Paul, questo è il mio numero…- mi guardava e io guardavo lei, non riuscivo a parlare, quegli occhi mi aveva rubato tutto anzi l’ANIMA.

 

-Si, aspetta che ti squillo!- presi il mio Iphone 5 dalla tasca e copiavi il numero, cliccai sul pulsante chiama e gli feci uno squillo.

 

-Arrivato…- prese il suo cellulare, e lo copiò nella rubrica.

 

-mi credi se ti dico una cosa?- la feci saltare dalla paura.

 

-Dio Paul, mi farai andare in hotel con un infarto in arrivo- cominciai a ridere come un pazzo.

 

-scusami, ma davvero, sarò stupido, ma sono stato bene questa mattinata con te…- la sorrisi.

 

-Beh, grazie…- mi rispose lei semplicemente. Dio quanto era bella quando sorrideva.

 

-Allora, ti chiamo io?- le chiesi.

 

-Aspetto te!- mi sorrise un ultima volta, e dopo essersi alzata dalla panchina dove eravamo seduti, si avviò verso l’hotel che avevamo di fronte.

 

Come potevo perdere la testa per una ragazza che conoscevo da 6 ore in tutto? Ok Paul, sei rovinato, sul serio, il tuo cervello è malato!

 

Mi avviai verso l’hotel dove alloggiavo con Leah, e pensando e ripensando arrivai ad una conclusione, anche se la conoscevo da poco, con lei mi sento libero, ma cosa dico, con lei mi sento VIVO.

 

Salve Ragazzeeee!

Come state? Vi piace questo Paul? A noi particolarmente tanto! xD xD.

Che dire questo è un capitolo di transizione proprio come i primi due…infatti sono concentrati sui pensieri dei nostri 4 personaggi.

Dal 4° capitolo in poi i capitoli si divideranno a due POV…speriamo che vi piaccia questo capitolo! Grazie di vero cuore a tutte!

Bacini alla prossima

 

  
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