06/02/2013
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I ritardatari
Le due amiche appena arrivate a casa si misero all'opera ed in due ore la cena era già pronta. Sonoko e Makoto arrivarono alle 19 precise, ma Heiji e Shinichi non davano segni di voler arrivare. Mezz'ora dopo l'arrivo di Makoto e Sonoko arrivò un messaggio sul cellulare di Ran che diceva:
Mi spiace Ran, ma faremo un po' più tardi del previsto… Voi incominciate a mangiare e salutaci Sonoko e Makoto se non riusciamo ad arrivare in tempo.
Baci,
Shin
Appena lesse il testo Ran sospirò: suo marito non sarebbe mai cambiato, solo lavoro, lavoro e lavoro. Porse il cellulare a Kazuha che lesse il testi del messaggio con disapprovazione e si lasciò sfuggire un arrabbiato: “Potevi mandarlo anche a me il messaggio Heiji!”. Ran fece accomodare la sua amica d'infanzia e suo marito in sala da pranzo e mangiarono la cena facendo i complimenti alle cuoche. Finirono di mangiare alle 20:30, ma di Shinichi e Heiji non se ne vedeva nemmeno l'ombra. Decisero di fare una partita a carte e Ran vinse tutte le partite come al solito. Alle 22:00 Kazuha era inviperita e Sonoko era arrabbiata con Shinichi perché era convinta che non la volesse vedere. "Mi spiace Ran, ma dobbiamo tornare alla villa e ci metteremo circa 2 ore in macchina, quindi partiamo subito perché non voglio arrivarci troppo tardi!" esclamò Sonoko dopo una decina di minuti. Ran fece un sorriso triste e la accompagnò alla porte, dove le due amiche si abbracciarono e si salutarono. “Alla prossima allora!” le disse Ran, “Sì ma la prossima volta verrete a casa mia e manderò a prendere Shinichi e Heiji personalmente dalle mie guardie del corpo.” ribatté Sonoko ammiccando. Kazuha rimase tutto il tempo seduta sul divano, era a dir poco imbestialita! 'Una volta che ci incontriamo dopo così tanto tempo lui deve lavorare fino a tardi! Shinichi è ancora peggio: sua moglie è incinta e lui arriva tardi a casa? È proprio un marito degenere, tale e quale a Heiji…' pensò Kazuha con le braccia talmente intrecciate da sembrare di non potersele più sciogliere. “Kazuha calmati! Arrabbiarsi non serve a niente, amano il loro lavoro talmente tanto che a volte io devo ricordare a Shinichi di andare a dormire e di mangiare, perso che sia uguale per Heiji, no?” le disse Ran calma toccandole una spalla. “Ma tu sei incinta! E se ti accadesse qualcosa mentre lui non c'è poi cosa succederebbe? Appena arriva io…” Kazuha si interruppe al sentire le chiavi girare nella toppa, e dopo qualche secondo Shinichi e Heiji entrarono in casa. Kazuha si alzò dalla poltrona e marciò con fare minaccioso verso i due uomini appena entrati in casa, ma Heiji, a differenza dell'amico che si nascose dietro di lui conoscendo le sue abilità di aikidoka di Kazuha, non si fece intimorire dalla moglie e sfornò un sorriso smagliante e porse un bellissimo mazzo di fiori alla donna che intanto si stava preparando ad attaccare con un ondata di insulti. Alla vista dei fiori l'espressione di Kazuha di addolcì un po', li annusò, poi lanciò un occhiataccia prima a Heiji e poi a Shinichi ancora nascosto dietro all'amico. “Vi sembra questa l'ora di venire a cena?!?” esclamò Kazuha, “Shinichi devo dire che sei proprio un marito degenere!” aggiunse Kazuha, poi si voltò e tornò a sedersi sul divano con il naso per aria. “Te lo avevo detto che un mazzo di fiori sarebbe bastato!” sussurrò Heiji in direzione di Shinichi, stando attento a non farsi sentire dalla moglie, “la mia Kazuha abbaia ma non morde mai, dovresti propri farla grossa per farti stendere da una delle sue mosse di aik…” Heiji non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò sua moglie davanti a lui con gli occhi verdi che lampeggiavano adirati. “Come sarebbe a dire abbaia ma non morde mai!?! Sono diventata un animale qualunque ora?!?” urlò lei a pochi centimetri dal viso di suo marito. “Ehm, io...” balbettò Heiji, in quel momento avrebbe preferito disinnescare cento bombe invece di stare davanti a sua moglie. “Kazuha calmati ora, lo conosci, a volte dice cose insensate che non pensa nemmeno…” disse Ran con voce pacata fulminando Heiji con lo sguardo, 'si sarebbe potuto risparmiare il commento' pensò Ran… Kazuha si voltò di scatto sfiorando il viso del marito con i capelli castano scuro, rivolse lo sguardo al muro davanti a lei e si avviò in cucina, un po' anche per nascondere il rossore delle guance procuratole dalle parole di Ran, sapeva di aver esagerato, ma a volte Heiji era davvero insopportabile e lei non riusciva a trattenersi. “Vado a scaldarvi la cena!” disse Kazuha, poi scomparì all'interno della cucina. “Vado a fare pace con lei” sussurrò Heiji seguendo la moglie. Appena Heiji sparì dentro la cucina Shinichi porse una bellissima rosa rossa a Ran, lei la prese ed accarezzò con delicatezza i petali vellutati del fiore. “Come sta la nostra piccolina?” le chiese Shinichi accarezzandole il pancione. “Visto che non hai voluto sapere se è un maschio o una femmina non puoi ancora dire piccolina… Perché sei arrivato così tardi Shinichi?” lo rimbeccò Ran. “Il lavoro… Dovevamo finire di scrivere un verbale…” sospirò Shinichi, la verità era che avevano trovato e disinnescato cinquanta bombe ad orologeria che erano sul punto di scoppiare all'ospedale. Avevano salvato centinaia di persone, ma per poco non ci avevano lasciato la pelle e non voleva fare preoccupare la sua Ran… “Ti ricordi che giorno è oggi, ti ricordi cosa è successo esattamente dieci anni fa Ran?” le chiese Shinichi. “Come potrei mai dimenticarlo Shin?” gli rispose lei, le riaffiorò sul volto il sorriso amaro di quella mattina. Come poteva dimenticarlo?