Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: RedFoxx    07/02/2013    6 recensioni
Salve a tutti ☺️
Questa storia narra di regni in crisi e di due ragazzi che cercheranno di migliorare la situazione.
La coppia principale sarà SasuNaruSasu.
Dal testo:
«E così la famigerata Volpe Nera ha deciso di farsi vedere.» Sogghignò la guardia con la lancia. [..]
[...] lui è il principe Sasuke Uchiha, erede al trono ma penso che tu lo sapessi già. E tu sei?»
[...]«Forza compagno. Il viaggio e lungo e tu devi uccidere mio fratello.»
é la prima ff che scrivo, quindi siate clementi :')
Spero di avervi incuriosito e buona lettura:)
-2017= Sto revisionando tutti i capitoli, correggendo errori e cambiando qualche frase. Per ora sono stati modificati i primi quattro.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akatsuki, Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buondìììììììì!
Oggi pomeriggio mi ero ripromessa di scrivere il nuovo capitolo, cosa che continuo a rimandare da giorni, per cui ECCOLO FINALMENTEE:D
Ok, banco alle ciance, mi dispiace per il terribile ritardo, stranamente sono sempre in ritardo -.-, ben 2 mesi D:
In compenso spero che vi piaccia:)
Ringrazio come sempre coloro che recensiscono il capitolo (I love ya ♥) e quelli che mettono la fan-fiction nelle preferite/da ricordare/da seguire!
Buona lettura,
Baci


RedFoxx

Capitolo 11

Mali, baci e Mizuno





P.s. Qua sotto, nelle puntate precedenti, troverete tre pezzettini del capitolo precedente, tipo telenovelas :D Ok sono tristissima, lo so ._.





Nelle puntate precedenti…



Sasuke mise su un finto broncio e portò i pugni ai fianchi, come fanno le mamme quando sgridano giocosamente i propri figli.
«Non mi credi abbastanza qualificato?»
«Sai com’è, ti hanno addestrato ad essere un regnate e un condottiero, non un medico. Per cui si, non mi fido più di tanto.»
«Hei carino, guardo che si tratta solo di cambiare un po’ di stoffa, non devo amputarti e ricucirti un braccio. Ora zitto e lasciami fare.»



«Bene. In città ogni 5 giorni, alcuni si ritrovano per assistere a dei combattimenti clandestini e fanno scommesse. Tu sai fare a botte no? Problema risolto: punterai i soldi che ci rimangono su di te e quando vincerai intascherai abbastanza da sostentarci per un mese.»
«Sakura, ma sei impazzita?»




Fece esattamente come gli aveva detto Naruto, ma tutto si svolse a grande velocità e quando l’avversario fu a terra, lo stesso avversario che davano per vincente fino a 2 minuti prima, tutti rimasero ammutoliti.
Sasuke si rimise la camicia e, dopo aver preso sotto braccio Naruto, andò al bancone a ritirare la vincita e se ne andarono.










Una settimana dopo…




I soldi della vincita di Sasuke bastarono a tenere la stanza per un’altra settimana e dopo tre settimane Naruto riusciva a camminare senza grandi difficoltà e riprese le sue vecchie abitudini.
Ogni mattina si svegliava quando sorgeva il sole e uscendo dalla locanda andava nel limitare del bosco e faceva i suoi esercizi, evitando quelli più complessi ed evitando movimenti troppo bruschi. Scoprì, a sua spese e a spese anche di Sakura, che se faceva un movimento troppo brusco un immenso dolore lo invadeva e rimaneva come paralizzato per alcuni secondi. L’unica volta che successe fu una mattina che sia la ragazza che Sasuke si erano uniti a lui negli allenamenti e flettendo la schiena indietro, tirò troppo l’addome e gli altri videro che si immobilizzò e cadde a terra rimanendo fermo con la bocca aperta in un urlo muto che non aveva fatto in tempo a tirare.

«Buongiorno Naruto.»

«Buongiorno Misa. Bella giornata oggi eh?»

«Hai ragione! Buona passeggiata.»

Naruto uscì con solo le braghe e la camicia larga, ma aveva con se il pugnale, accuratamente nascosto nello stivale destro. Quella mattina voleva vedere se poteva eseguire i movimenti per i combattimenti col pugnale.

Arrivato a destinazione per prima cosa si sedette a terra a gambe incrociate e meditò, liberando la mente da ogni pensiero che potesse essere negativo, poi sciolse i muscoli ed estrasse il pugnale.

Cominciò con i movimenti base e non riscontrando problemi crebbe via via di difficoltà arrivando a fare i suoi normali esercizi. Soddisfatto della cosa, continuò ad esercitarsi, ma preso com’era dal momento si dimenticò e torcendo in un modo strano il busto una fitta lancinante di dolore lo attraverso e cadde a terra. Quando passò si alzò lentamente, una mano sul naso che cadendo aveva preso una botta.

«Merda!»

Lanciò con rabbia il pugnale che andò a conficcarsi nel tronco dell’albero di fronte a lui. Albero dalla quale sbuccò Sasuke, pallido dopo essersi visto arrivare il pugnale addosso.

«Hei.»

Naruto non rispose, ma continuò ad imprecare sottovoce tenendosi in naso.

«Stai bene?»

L’assassino cercò di mantenere la calma per evitare di rispondergli male.

«Si che sto bene.»

«Sicuro?»
«No. Dio, ovvio che no! Ti piacerebbe non poter più fare movimenti che ritenevi venirti naturali perché una strana cosa alberga gratis nel tuo intestino? Io n on credo proprio.»

Sasuke gli si avvicinò e gli si fermò di fronte, togliendogli la mano dalla faccia ed esaminando il nasino del ragazzo che ora era leggermente rosso.

«Se tocco qua ti fa male?»

Gli puntellò il centro del naso e ovviamente Naruto tirò un urlo e con una mano tornò a tenersi il naso, mentre inconsciamente con l’altra gli tirò un pugno. Sasuke prontamente si abbassò e fece un salto indietro scoppiando a ridere.

«Hai visto dobe? Sto migliorando!»

«Tzè. Teme, ovvio che mi fa male! E ovvio anche che stai migliorando, basta guardare il maestro.»

«Ah ah ah ah, modesto insomma.»

Sasuke tolse il pugnale dal tronco e lo lanciò a Naruto che riuscì a prenderlo per la lama con due dita senza ferirsi.

«Che bravo che sei nasino.»

Naruto gli scoccò un’occhiataccia di fuoco.

«Non chiamarmi così, teme! Potresti pentirtene… e tu sai di cosa sono capace. Potrei ucciderti qui su due piedi in 40 modi differenti, di cui 20 molto dolorosi. Non farmi far cose di cui potrei pentirmi.»

Chiunque sarebbe impallidito di fronte ad un’affermazione del genere, ma il ragazzo non appariva minaccioso, visto che l’aveva detto sorridendo. Sasuke si avvicinò e con una mano gli scostò i ciuffetti dagli occhi.

«E così poi ti pentiresti di avermi tolto di mezzo.»

«Si perché dovrei occultare il cadavere, uccidere Sakura perché farebbe troppe domande e uccidere anche lei, poi sparire da questa città e…»

Non completò più la frase perché si ritrovò le labbra impegnate a ben più piacevole cosa. Sasuke lo baciò con dolcezza e gli circondò con un braccio la vita per attirarlo più vicino a sé. Naruto appoggiò entrambe le mani sul petto del principino dischiuse leggermente le labbra. Il ragazzo interpreto il gesto come un invito e approfondirono il bacio, che si trasformò in una lotta vivace dove la passione cominciava ad emergere. Naruto portò la mano tra i capelli di Sasuke e li strinse, notando quanto fossero soffici. Il moro infilò una mano sotto la camicia e si stupì di come fossero evidenti i muscoli al tocco, anche se l’assassino aveva un fisico tutt’altro che imponente e pompato. Arrivato all’altezza del cuore sentì che batteva veloce e sorrise nel bacio perché sapeva che anche il suo galoppava allo stesso ritmo. Quando entrambi ebbero bisogno di aria si staccarono e dopo essersi guardati negli occhi, Naruto fu il primo a parlare.

«Forza andiamo, ormai è ora di fare colazione.»

Rimise il pugnale nello stivale e si incamminò lasciando l’altro indietro. Sasuke corse per eliminare il distacco e lo prese per mano e continuò a camminare guardando davanti a sé, sorridendo.

Naruto sorpreso, si guardò la mano poi guardò Sasuke, di nuovo la mano e poi di nuovo il ragazzo. Non era abituato a questo genere di cose e per lui erano tutte esperienze nuove e decise che non se ne sarebbe lasciato scappare neanche mezza.

Arrivati alla locanda, trovarono già Sakura seduta al loro tavolo, con gli occhi ancora mezzi chiusi dal sonno che intingeva mollemente il suo pezzo di pane scuro con miele nel latte caldo.

«Misa, potresti portarci la colazione per favore?»

«Certo, arrivo subito.»

Si sedettero al tavolo, ma la ragazza non li degnò di uno sguardo. Sembrava imbronciata.

«Buongiorno Sakura.»

La ragazza emise un verso che interpretarono come un saluto.

Finito il suo pezzo di pane e bevuto il suo latte si stropicciò gli occhi e fece un gran sorriso a d entrambi. Il cambiamento in pochi secondo fu enorme.

«Buongiorno ragazzi! Fatto un buon allenamento? Scusate, ma appena sveglia non riesco a parlare finchè non finisco la colazione. Vizio di famiglia! Pensò che andrò al mercato oggi. Quando pensate di partire?»

I due sbarrarono gli occhi, si guardarono e poi tornarono a guardare la ragazza straniti.

«Direi di partire domani mattina. Abbiamo due settimane di cammino e poi arriveremo al castello di Itachi. Ci fermeremo in una locanda in periferia e ci organizzeremo su come entrare.»

Gli altri due annuirono, poi finita la colazione decisero di andare tutti e tre al mercato. Presero sufficienti scorte per campare nelle due settimane di viaggio e comprarono vestiti più leggeri visto che la primavera ormai era cominciata e faceva troppo caldo per gli abiti pesanti che avevano. Presero comunque tre mantelli per sicurezza e erbe di ogni tipo, da quelle medicinali a quelle per modificare il colore dei capelli e rendere ruvida la pelle.
Tornarono alla locanda, passarono la giornata a riposare o a gironzolare per il paese e la sera consumarono una cena abbastanza sostanziosa.
La mattina all’alba, si svegliarono, pagarono il conto all’oste e cominciarono il loro viaggio. Che fu tranquillo, senza intoppi o imprevisti e arrivarono anche con 2 giorni di anticipo. Entrarono nella città dall’ingresso principale, un enorme portone di legno incastrato nelle alte mura che circondavano la capitale. Vi erano due guardie a lato e un via vai di gente di andava e veniva in continuazione. Le zone vicino alle mura erano le più povere e man mano che si andava verso il centro il tenore di vita si alzava finchè non si arrivava al centro dove era posizionato l’imponente castello, residenza dei sovrani e attualmente di Itachi Uchiha, obiettivo della missione. Le torri più alte si potevano scorgere già lì, a pochi metri dall’entrata. Naruto allargò le braccia e sorrise.

«Ragazzi, benvenuti a Mizuno, la capitale del Regno della Terra. Che la missione abbia inizio.»








Oh là! Finito :D spero che vi piaccia, e ricordate che una recensione al giorno toglie il medico di torno ( e mi fate anche tanto contenta) per cui al prossimo capitolo!
E... recensite mi raccomando xD

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: RedFoxx