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Autore: SereNere_46    09/02/2013    1 recensioni
Nel 1464 Niki era una ragazza come tante altre, che desiderava solo di trovare il suo posto nella società.
Ma un tragico evento la porterà a cambiare, e l'incontro con un ragazzo sconvolgerà per sempre la sua vita. Il passato tornerà a farle visita, e una serie di scelte appariranno davanti ai suoi occhi. Giuste o sbagliate? Solo il tempo ce lo dirà..
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1464 
 
-C..che stai facendo?- chiese la ragazza tra la paura e lo sgomento.
-Shh, sta tranquilla è tutto ok, rilassati- rispose lui mentre un sorrisetto soddisfatto compariva sul suo volto.
Negli occhi di Niki si leggeva solo paura, non sapeva come fosse arrivata fin li, l'ultima cosa che ricordava era lei, seduta sul comodo
divano nel salotto del suo grande palazzo insieme alla sua famiglia. D'un tratto però un rumore e un'ombra oscura avevano scatenato il panico
nella tranquilla casa, e poi il buio.
Quando aveva ripreso i sensi sapeva solo che era stesa su una lunga tavola di legno, legata e sola. Si trovava in una stanzetta piuttosto 
piccola, intorno al tavolo vedeva solo le pareti bianche ormai rovinate dalla muffa, e una porta binaca chiusa a chiave. 
Circa 10 minuti dopo il suo risveglio da quella stessa porta entrarono un uomo e una donna. Lui era alto, gli occhi neri come la notte, i capelli
erano castano chiaro con qualche ciocca più scura qua e là. Lei invece non era molto alta, i capelli, lunghi fino alla fine della schiena, scendevano 
lisci, ed erano di un biondo acceso, i suoi occhi, blu, cambiavano colore a seconda della luce. Niki alla loro vista chiuse subito gli occhi, voleva sentire 
la loro conversazione sperando che non si accorgessero che era sveglia. 
Non riuscì ad ascoltare molto, udì solo una frase detta dalla ragazza - Non farla soffrire troppo - 
Il terrore e l'ansia crebbero in lei, e cominciò a sperare che fosse solo uno stupido incubo. Improvvisamente il ragazzo le si avvicinò, i suoi occhi
neri come per magia divennero rosso fuoco.
-Ti prego non farmi del male..- lo supplicò.
-Finirà in fretta vedrai- disse avvicinando il viso al suo collo.
Niki chiuse gli occhi in attesa del peggio. Sentiva il respiro del ragazzo sul suo collo, cosa mai le avrebbe fatto?
Il moro spostò i capelli della ragazza dietro l'orecchio. Tornò in posizione eretta, e dalla sua bocca uscirono due lunghissimi canini. 
Niki sbarrò gli occhi, non poteva credere che esistessero davvero, suo padre tante volte gli aveva letto storie sui vampiri, ma diceva sempre che 
erano leggenda. Ma questa volta ne aveva davanti uno in carne ed ossa, il suo prossimo pasto sarebbe stata proprio lei.
In pochi secondi il vampiro tornò al collo della giovane e tutto ciò che lei senti fu un morso e il dolore.
 
 
 
 
2013 
 
 
La sveglia continuava a suonare senza sosta da più di due minuti, la voce Jason Derulo si estendeva per tutta la camera, ma Niki di alzarsi non ne
aveva proprio voglia. 
Dopo altri abbondanti 5 minuti, aprì gli occhi e spense la sveglia del telefono. Si tirò su a sedere e si stiracchiò per bene. 
Con una lentezza davvero estenuante si alzò dal letto, prese dei vestiti dall'armadio e andò dritta verso il bagno. Come ogni mattina 
dava un'occhiata al suo aspetto, bè di prima mattina appena sveglia non doveva essere proprio uno spettacolo. Fece una doccia veloce, infilò l'intimo,
i jeans neri stretti che aveva scelto, con abbinata una maglietta bianca,e le sue amate nike. Uscì dal bagno diretta verso lo specchio che teneva in camera.
Non poteva lamentarsi del suo aspetto, non che fosse vanitosa, ma si riteneva piuttosto carina. Era abbastanza alta, magra con le forme al punto 
giusto, i capelli neri perfettamente lisci le arrivavano fino a metà schiena, aveva la carnagione chiara, i suoi occhi leggermente allungati, per il 
semplice fatto che sua madre era giapponese, erano di un azzurro acceso. Nonostante le origini di sua madre, lei era russa, e il suo intero nome
era Nikita, ma tutti l'avevano sempre chiamata Niki.
Viveva da sola in un appartamento non molto grande, in uno dei quartieri più ricchi di Londra, in cui c'erano solo una cucina, 
un salotto con un piccolo caminetto, e la tv appesa al muro, e dopo il lungo corridoio, c'erano la sua camera e il bagno.
Nonostante fossero passati ben 549 anni, non aveva dimenticato nessun'immagine e nemmeno un dettaglio di quella notte. Ricordava perfettamente
che dopo il morso era svenuta, e quando si era risvegliata aveva avuto una sete incredibile. Dopo averla trasformata i due vampiri erano spariti
nel nulla lasciandola completamente sola in un mondo a lei del tutto sconosciuto.
Essendo un vampiro da poche ore e non avendo neanche una briciola di autocontrollo, una volta uscita da quella casa abbandonata aveva ucciso 
le prime due persone che passavano in strada in quel momento.
Qualche giorno dopo venne anche a sapere che la sua famiglia era stata uccisa quella notte, sua madre, suo padre e le sue due sorelle. Era stato dannatamente
difficile per lei accettare la morte di tutta la sua famiglia, d'altronde per chi non lo sarebbe stata?
Come tutte le mattina da 3 anni a questa parte Niki si stava preparando per andare al lavoro. Lavorava in un bar, e in quel quartiere ormai la conoscevano
praticamente tutti. 
Dopo essersi letteralmente divorata una sacca di sangue fresco, prese una maglia, la borsa e uscì di casa. Il bar non era molto vicino all'appartamento,
cosi per spostarsi 1 anno prima aveva acquistato una splendida yamaha, rossa e bianca, perfettamente lucidata. Niki aveva una passione sfrenata 
per le moto, le piacevano la velocità e il rischio. 
Alle 8:30 spaccate, saltò in sella al suo mezzo e arrivò al bar.
Quando entrò c'era già qualche cliente che passava a fare colazione prima di andare al lavoro. Dietro al bancone c'era Mary, una signora sulla quarantina, 
era molto bella, non molto alta, magra, i capelli corti rossicci, gli occhi scuri e una parlantina incredibile.
La salutò con un bacio sulla guancia.
-Buongiorno splendore- la salutò raggiante Mary.
-Buongiorno- rispose Niki sbadigliando.
-Notte brava?!- chiese la donna scoppiando in una risata.
-Se per brava intendi stesa sul divano con un film e del gelato allora si- disse la ragazza allacciandosi il piccolo grembiule dietro la schiena.
Mary rise ancora più forte a quell'affermazione e si allontanò per servire dei caffè ad un tavolo infondo al locale. 
Mentre Niki era girata di spalle, intenta a rimettere in ordine dei bicchieri una voce dietro di lei la fece sussultare.
-Buongiorno mondo!- gridò la voce facendosi sentire da tutto il bar. 
-Kevin ma che diavolo urli?!- domandò la ragazza rifilandogli un occhiataccia.
Kevin era il suo migliore amico, nonchè il ragazzo che l'aveva salvata da una sicura rovina. Due notti dopo la sua trasformazione l'aveva trovata a 
vagare per le vie della città in cerca di qualche vena da squartare. L'aveva aiutata a controllarsi, a combattere, e a farsi una vita. Da quel giorno 
erano diventati inseparabili. Kevin era un ragazzo dolcissimo, sempre gentile, era pur sempre un vampiro, ma era diverso da tutti gli altri, riusciva 
a controllarsi in un modo che nessuno sarebbe riuscito a capire, neanche lei che lo conosceva da più di 500 anni. Non era molto alto, forse
qualche centimetro in più di lei, aveva un bel fisico, i capelli castani sempre perennemente spettinati e due grandi occhioni azzurri, molto simili ai suoi.
-Che ci fai qui?- chiese Niki.
-Avevo voglia di vederti- rispose lui prontamente. 
-Kevin non scherzare che ti serve?- domandò ancora lei. 
-E va bene, mi servirebbe un piccolo favore- disse il ragazzo facendo gli occhi da cucciolo. 
Ovviamente Niki aveva già capito cosa volesse il suo migliore amico.
-No! Basta Ke..con quella faccia non mi incanti, non ti presenterò un'altra ragazza, questa settimana è già la terza ragazza diversa che ti porti a
letto! Quindi no!- affermò la ragazza esasperata. 
-Sei cattiva, se tu non sai divertirti la colpa non è la mia- protestò il moro facendo il finto offeso. 
-Perchè invece stasera non passi la serata con me? E poi magari resti anche a dormire?- chiese. 
-Ci sto! Ma il film lo scelgo io- rispose lui battendo la mano sul bancone e uscendo entusiasta dal locale.
 
 
La giornata di Niki procedette bene come sempre, alle 13 tornò a casa, fece il suo "pranzo" e nel pomeriggio si dedicò allo shopping.
La sera come programmato passò la serata con Kevin. Il ragazzo aveva affittato Batman. 
Guardarono il film abbracciati sul divano, con una coperta sulle gambe e una buona dose di pop corn. Verso le 2.00 dopo una lunga chiacchierata
che erano soliti farsi tutte le sere, se non di persona, per telefono, decisero di andare a dormire. Erano abituati a dormire insieme, e nessuno 
dei due si sentiva in imbarazzo. Erano un po' come due fratelli. 
Da 3 anni ormai Niki pensava che la sua vita non sarebbe cambiata per almeno un altro secolo, ma non sapeva ancora cosa il destino aveva riservato 
per lei. 
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTORE : Ciaoo a tutti :) Questa è la mia nuova FF:) Ho cambiato del tutto genere, ma spero che vi piaccia lo stesso.
Spero di avervi interessati almeno un po' con questo primo capitolo .. Lunedi credo che pubblicherò il secondo.
A presto allora:) Holaaa:D 
  
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