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Autore: Morgana_94    09/02/2013    8 recensioni
..Gli occhi azzurri del mostro avevano una strana luce, cosa che fece spaventare ulteriolmente la piccola che ormai tremava da capo a piedi. Perché quel mostro cercava lei? E perché aveva picchiato i suoi fratelli?
-Ciao Adrianne..-
Adrianne deglutì, con le mani torturava il peluche e trovò la forza di rispondere.
-Vattene via! Cosa hai fatto ai miei fratelli?- rispose la piccola, con gli occhi pieni di lacrime.
-Tranquilla si riprenderanno presto, ma tu adesso vieni con me!-
-Mai!- urlò la bimba uscendo dal suo piccolo nascondiglio. I suoi fratelli si stavano svegliando, ma il mostro riuscì a prenderla.
-No! Adrianne!- urlò il maggiore dei fratelli.
-Damon! Salvami! Fratellone!- urlò dimenandosi tra le braccia del mostro.
Damon/nuovo personaggio
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Adrianne 2

3. Dimenticare

Durante il periodo scolastico, di mattina il grill era quasi vuoto. Il vociare delle persone era quasi del tutto inesistente, e c'erano pochi ragazzi, più che altro era popolato da uomini e donne che decidevano di prendersi una pausa dal lavoro. Adam decise di prendersi un caffè prima di tornare sulla scrivania e studiare gli strani e misteriosi casi che di tanto in tanto avvenivano a Mystic Fall's, essendo nel consiglio, sapeva qual'era la causa ma doveva scoprirne di più per sconfiggerli. Si sedette in un tavolino ed iniziò a sorseggiare tranquillamente il suo caffè. Qualche attimo dopo, qualcuno attirò la sua attenzione. Un ragazzo abbastanza alto, con capelli neri si avvicinò al bancone, Adam non riuscì a vederlo bene ma gli sembrò di averlo visto da qualche parte.

Essendo un vice sceriffo, per natura era un ficcanaso, così con fare indifferente decise di avvicinarsi al ragazzo. Non appena lo vide bene in volto, sbiancò totalmente. Quello era uno dei fratelli di Adrianne, non si meravigliò del fatto che fosse rimasto tale e quale alla foto che risaliva a circa dieci anni prima, visto che aveva preso informazioni su di loro non appena vide la foto che la ragazza teneva ben nascosta nel suo comodino.

Ma adesso il problema era un altro. Mystic Fall's era una cittadina troppo piccola, Adrianne si sarebbe incontrata per forza con quei mostri e doveva fare di tutto per evitarlo.

Damon in quel momento si sentì fastidiosamente osservato, come era possibile che fosse arrivato solamente da un'ora e già qualcuno voleva rompergli le scatole?

-Un bourbon- ordinò seccamente, sperò che quel coglione che lo stava fissando, se ne andasse subito o gli avrebbe staccato la testa all'istante.

-Bourbon? Alle 11 del mattino?- chiese Adam con voce falsamente incredula. Il vampiro lo fissò con disappunto.

-Proprio così. Qualcosa in contrario?- chiese Damon con un falso sorrisetto. Adam scosse la testa divertito, il vampiro lo guardò di traverso, con che coraggio osava anche prenderlo per il culo?

Stava per rispondergli male ma l'uomo lo precedette.

-So cosa sei.- sussurrò Adam con un sorriso soddisfatto e con l'aria piena di se'. -Ti conviene andartene subito da qui, o ti impaletterò con le mie stesse mani, vampiro-

Damon per poco non si strozzò, come cavolo faceva a sapere che lui fosse un vampiro, se non tornava lì da un secolo?

-Non so di cosa tu stia parlando..-

-O sì che lo sai. Salvatore...-

-Chi diavolo sei?- ringhiò Damon a bassa voce mentre mandava giù tutto il liquore.

Adam ghignò, avrebbe cacciato fuori dalla cittadina quel dannato vampiro prima ancora che Adrianne uscisse da scuola.

-Signor Rosewood! Quanto tempo! Ho saputo che sua figlia Adrianne si è rotta un dito due mesi fa, adesso come sta?-

Dannazione! Non ci voleva. Pensò Adam cambiando espressione. Rispose cordialmente alla signora che aveva interrotto quell'“amichevole” discussione.

Damon sgranò gli occhi, adesso aveva capito tutto. Quello era il patrigno di Adrianne e si era informato sul loro conto, doveva essere per forza qualche pezzo grosso. Ghignando in direzione dell'uomo e senza perdere tempo uscì dal pub per cercare Stefan.

Quello stronzo non si sarebbe messo tra di loro, lui si sarebbe ripreso sua sorella.



La campanella segnò la fine dell'ultima lezione, ma Adrianne non era felice come al solito, doveva parlare con Logan. Si era preparata mille discorsi mentali durante le varie lezioni, si era fatta consigliare da Caroline che lei era un'esperta, ma si era dimenticata tutto. Non era per niente facile, porre fine ad una storia. Camminava per i corridoi e sfortunatamente lo vide che posava i libri nell'armadietto, si fermò ad osservalo per qualche attimo.

Aveva un gran macigno nella gola che le impediva di respirare bene, tuttavia fece un bel respiro profondo e avanzò verso il biondo.

-Ciao Logan..-

Logan chiuse l'armadietto e sospirò, anche lui sapeva che erano giunti al capolinea ormai.

-Vuoi lasciarmi non è così?- chiese leggermente triste e rassegnato. Adrianne aprì la bocca per poi rinchiuderla subito dopo, corrugò la fronte ed osservò il ragazzo.

-Come lo sai?-

Logan sorrise leggermente. -Beh, non ci vuole un genio per capirlo. Sei venuta da me con una faccia...-

La ragazza si fece subito seria. -E' la decisione migliore, lo sai anche tu. Se andassimo ancora avanti così finiremmo per odiarci per tutta la vita ed io non voglio, perché ti voglio bene..-

Era vero. Adrianne teneva molto a Logan, prima di mettersi insieme lei era la sua migliore amica era l'unica a non vederlo solo come un playboy. Lei vedeva il suo lato sensibile, non guardava i suoi muscoli o il bel faccino era capace ad osservare il suo cuore, ecco perché Logan si sentiva un verme l'aveva umiliata e trattata male, anche se lei lo aveva perdonato. Solo in quel momento capì di essersi fatto scappare un meraviglioso angelo, se solo si potesse tornare indietro...

Ma a volte il destino è crudele, perché aveva fatto capire loro che erano destinati ad essere solo amici.

-Anche io te ne voglio. Vorrà dire che tornerai ad essere la mia migliore amica e io tornerò ad essere colui che ti romperà le scatole ogni santo giorno!-

La ragazza scoppiò a ridere e lo abbracciò di slancio contenta di essere arrivata in tempo.

Logan fece una faccia fintamente pensierosa.

-Mh, però prima di lasciarci potevamo andare a letto insieme! Non è giusto!- disse come un bambino capriccioso, la ragazza gli diede un pugno unendosi alle sue risate.

Doveva ammetterlo, ma lasciare Logan era la stata una scelta giusta. Se fossero rimasti ancora insieme probabilmente sarebbe finita male, fortunatamente non era stato così.

La loro, era una bella amicizia ed erano riusciti a recuperarla, certo all'inizio non sarebbe stato facile ma, ci sarebbero riusciti.

Adrianne rientrò in casa sorridente, quella sera al Mystic Grill c'era una serata danzante. Raramente si organizzavano cose del genere, le serate a volte risultavano noiose e quella sera che finalmente c'era qualcosa di diverso, non poteva perdersi la serata.

Era curiosa di vedere il Grill trasformato in una discoteca.

In cucina Adam la stava aspettando con un uomo. Adrianne, non lo aveva mai visto in vita sua. Aveva dei capelli medio-lunghi, scuri e occhi inquietanti del medesimo colore, sembrava un tipo poco raccomandabile e si stupì, ritrovarselo lì assieme al suo patrigno.

Adam dentro di se stava gongolando, aveva trovato la soluzione ai suoi problemi. L'unico modo, per far dimenticare ad Adrianne i suoi adorati fratelli, era appunto, soggiogarla.

-Ciao..- la voce della ragazza era leggermente titubante e confusa. Il patrigno fece cenno all'uomo di iniziare al lavoro.

L'uomo, si avvicinò ad Adrianne, quest'ultima indietreggiò spaventata lasciando cadere il suo zaino a terra. La voce rozza ma ipnotizzante del vampiro assoldato segretamente da Adam, la costrinse a guardarlo in faccia.

-Ascoltami. Da questo momento in poi, non ricorderai più nulla di Damon e Stefan Salvatore, per te saranno dei perfetti sconosciuti, hai vissuto da quando sei nata fino all'età di dieci anni in collegio. Non ricorderai nulla né di me né di questo incontro.-

Detto questo il vampiro sparì velocemente dalla sua vista, e sfortunatamente Adrianne non ricordò nulla. Tutto nella sua mente fu cancellato, tutti i suoi più cari ricordi sparirono nel nulla.

-Ciao Adrianne, come è andata a scuola?- esordì Adam in tono allegro, osservando bene l'espressione della ragazza. Quest'ultima l'osservò leggermente confusa.

Adrianne aveva una strana sensazione, tuttavia non vi diede troppo peso e sorrise.

-Bene grazie! Sta sera si balla al Grill, ci andrò con Elena e Caroline-

-D'accordo basta che stai attenta, io farò tardi. Il pranzo è nel forno..io scappo a lavoro!- disse dandole un bacio nella guancia.


-Ma sei proprio sicuro che Adrianne verrà qui?-

Stefan si guardava attorno in modo scettico, quella sera al Mystic Grill c'era la serata danzante e secondo Damon molto probabilmente, sarebbe venuta anche Adrianne. Il pub non sembrava proprio lo stesso della mattina: i tavolini erano molto di meno, così c'era lo spazio per una pista da ballo già occupata da molti ragazzi e ragazze, per non parlare della musica assordante.

-Sai non credo che nostra sorella sia noiosa come lo sei tu! E comunque voglio far vedere a quel dannato Rosewood chi è che comanda!-

Damon sicuramente gli avrebbe tagliato la lingua e gliela avrebbe fatta mangiare, l'avrebbe torturato perché doveva imparare a stare al suo posto e soprattutto gli doveva far capire che Damon Salvatore non andava mai minacciato.

-Damon, voglio farti presente che non vediamo Adrianne da quando aveva sei o sette anni, noi come facciamo a riconoscerla?-

-Forse dimentichi che noi non invecchiamo- disse Damon trattenendosi dal prenderlo a schiaffi..-Senti intanto goditi la serata, guarda quante ragazze che ci sono..- Il moro fece un occhiolino ad una ragazza che lo fissava da circa dieci minuti buoni, Stefan scosse la testa.

Nel frattempo Adrianne assieme ad Elena e Caroline si avviarono al pub. La prima non riusciva più a sentire Caroline che non la smetteva di parlare.

-Adrianne benvenuta nel club dei single! Vedrai che sta sera riusciremo a consolarci...- esclamò la bionda tutta eccitata.

Adrianne inarcò un sopracciglio. -Io non voglio consolarmi Care, voglio solo divertirmi. Sono la figlia del vice sceriffo! Devo dare esempio- esclamò gonfiandosi il petto e assumendo un tono solenne. Caroline scoppiò a ridere seguita dalle tre. Adrianne rischiò di cadere, a causa dei tacchi alti. Quella sera decise di vestirsi più elegante.

Indossava un maglietta bianca non troppo lunga un po' scollata con un gilet nero, un paio di leggins neri in pelle ma ricoperti con alcuni risvolti di tessuto coperto da brillantini argentati e per finire un paio di décolleté nere lucide, con il tacco abbastanza alto infatti si era pentita della scelta fatta. Non appena entrarono al Grill sgranarono gli occhi, il locale era totalmente cambiato, in meglio. Senza perdere tempo Caroline si buttò nella mischia.

Gli occhi della bionda si incantarono non appena vide due ragazzi nuovi che se ne stavano per conto proprio, in particolare indugiò su quello che aveva il giubbotto nero in pelle, sorridendo maliziosamente si avvicinò ai due.

-Salve...- esclamò osservando particolarmente Damon.

Stefan ricambiò cordialmente il saluto poi continuò a guardare la folla di ragazzi davanti a se'.

Damon invece ricambiò il sorrisetto malizioso della bionda, mentre la osservava da capo a piedi, a lui non piacevano le bionde ma, ogni tanto cambiare non gli dispiaceva affatto.

-Ciao bellezza...-

Nel frattempo, mentre Adrianne ed Elena si avvicinarono alla pista, un ragazzo si avvicinò a loro offrendolgli dei cocktail che le due accettarono.


Adrianne si dimenava nella pista da ballo assieme ad Elena, era da tanto che non si divertivano più in quella maniera spensierata, senza dover pensare a problemi di coppia eccetera.. Le due infatti stavano attirando l'attenzione di qualche ragazzo, che piano piano cercavano di avvicinarsi a loro, però Elena rimase folgorata da uno che se ne stava seduto infondo con lo sguardo fisso su di lei, rallentò i movimenti e l'osservò meglio per quanto poteva. Era castano chiarissimo, ma non riusciva a distinguere il colore degli occhi, un giramento di testa la colse impreparata e rischiò di cadere se non fosse stato per Adrianne che con difficoltà la sorresse.

-Ehi, Elena che ti prende?- chiese spaventata. La ragazza, chiuse gli occhi con forza e si teneva la testa. -Non lo so, ma non mi sento molto bene, Adrianne-

Adrianne fece sedere Elena in un divanetto e le raccomandò di stare lì, fino a quando non sarebbe tornata con Caroline e Bonnie.

La bionda era introvabile, quindi optò per trovare prima Bonnie nei bagni.

Chissà perché Elena stava male? Non aveva mai accennato malesseri del genere da quando la conosceva e non era la prima volta che si trovavano in un ambiente simile ad una discoteca, erano state anche in una vera, quindi non era per il troppo fracasso e per il troppo affollamento della stanza. Adrianne aprì la prima porta del bagno femminile, ma non trovò Bonnie.

-Oh mio Dio!- esclamò portandosi una mano alla bocca. Caroline stava quasi violentando un ragazzo, questo era attaccato al muro e lei gli teneva le mani e lo baciava dappertutto, fortunatamente era ancora entrambi vestiti, sennò per Adrianne sarebbe stato troppo imbarazzante.

La bionda sobbalzò ed entrambi portarono la loro attenzione sulla ragazza. Damon si aggiustò con fare indifferente la sua giacca in pelle, gustandosi lo sguardo della ragazza che era appena entrata, anche se gli aveva rovinato la festa.

-Caroline, ti avrei lasciato continuare ciò che stavi facendo- esclamò Adrianne indicando il ragazzo, che doveva ammettere era tremendamente affascinante.

-Ma Elena sta male! Mi stava svenendo tra le braccia-

Caroline sgranò gli occhi e si aggiustò il suo vestito nero. -Ok, andiamo!-

Adrianne si accorse che quel ragazzo la stava guardando anche troppo, perciò gli lanciò uno sguardo di puro fuoco e seguì la sua amica fuori dai bagni.

Damon ghignando, seguì le due, pensando che l'amica era senz'altro meglio della bionda e a giudicare dallo sguardo che gli aveva rivolto, come carattere doveva essere abbastanza agguerrita. Meglio, pensò. Le sue prede non dovevano essere delle gatte morte.

I tre arrivarono nel divanetto, e Damon vide Stefan rianimare una ragazza, Caroline e la sua amica urlarono il nome di Elena e corsero verso Stefan tempestandolo di domande.

-Tranquille si sta riprendendo!- rispose Stefan, dando leggeri schiaffetti sul viso di quella bellissima creatura. Adrianne sorrise sollevata, ma anche lei venne colta da un giramento di testa, intravide il ragazzo che aveva offerto il cocktail che guardava in loro direzione.

-Bastardo!- ringhiò Adrianne tenendosi la testa. Tutti riposero l'attenzione su quest'ultima, osservandola in modo perplesso.

Prima di perdere i sensi, la ragazza mormorò la parola cocktail.

-Porca miseria! Adrianne non anche tu!- esclamò Caroline afferrando in tempo l'amica per poi farla distendere. Stefan e Damon si guardarono in faccia allarmati. Non era possibile che fosse la loro Adrianne, li avrebbe riconosciuti.

-Adrianne? Intendi dire Adrianne Rosewood?- chiese Stefan, iniziando a rianimare anche lei. In realtà Stefan aveva guarito Elena, con un po' del suo sangue, visto che aveva capito sin da subito che era stata drogata, cercò di fare lo stesso con Adrianne ma non doveva farsi vedere dalla bionda.

Caroline annuì. -Sì, la conoscete?-

I due fratelli si guardarono nuovamente, era lei. Avevano trovato la loro sorella finalmente, ma perché non li aveva riconosciuti? Era impossibile che non ricordasse.

E pensare che Damon aveva fatto anche dei pensieri “alla Damon” su di lei, e gli aveva anche puntato gli occhi addosso, considerandole una preda, niente sapendo che quella ragazza era la sua tenera peste.

Stefan riuscì a darle un po' di sangue, visto che la sala non era completamente illuminata e Caroline stava spiegando ad una confusa Elena ciò che era successo. Non appena Adrianne aprì gli occhi, si mise a sedere e Caroline la tempestò di domande.

-Care, frena. Sto bene. Devo solo prendere a calci una persona!- sibilò con gli occhi ridotti a due fessure, poi si rivolse a Stefan. -Ehm ti ringrazio per l'aiuto...?- esclamò non sapendo il nome.

-Stefan- mormorò il ragazzo sconsolatamente.

-Adrianne-

Damon osservò la scena, completamente sconvolto. Lo rattristava tutto ciò, non era possibile che Adrianne si era dimenticata di loro. Come aveva potuto dimenticare?

*************************************************************

Buongiorno ^^''

Scusatemi per l'assenza, ma non ho avuto tempo libero, non ho potuto neanche recensire, cosa che farò al più presto ^^

Spero che il capitolo vi sia piaciuto =) L'ho diviso in due parti sennò veniva troppo lungo =)

Fatemi sapere 

Baci Morgana <3

  
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