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Autore: Gillian_Lightman    10/02/2013    2 recensioni
Dopo circa cinque minuti raggiunge la via dove abita Gill, ed accosta di fronte a casa sua; sta per scendere, ma si accorge di una cosa, di un qualcuno: cè un uomo che sta infilando una busta nella cassetta per la posta di Foster.
Lightman socchiude le palpebre, sforzandosi di capire perché quell’ individuo gli sembri familiare…dopo qualche secondo non ce n'è più bisogno, perché quello si volta, e lo può vedere chiaramente in faccia:....
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Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Okay questo capitolo lo avrei dovuto postare fra un botto di tempo, ma l’8 era il compleanno di Kaori, e visto che non posso fargliene uno materiale, questo è il mio regalo per lei :3 tanti auguriii <33
 
 
 
Capitolo 4. The final move.
 

Gillian lo guarda alienata, senza avere la più pallida idea di che diavolo stesse parlando l’ uomo.
“Cal…? Che sta succedendo?”
Lui trae un profondo respiro, e le porge la lettera: “Oggi è venuto a portartela, e senza farmi vedere io la ho presa”
“Ma lui chi?” domanda l’ altra persa.
“…Burns…”
Questo solo nome colpisce Gillian come uno schiaffo in faccia. Quasi si sente mancare la terra sotto i piedi “Cosa!? Burns? Il mio Burns?”
Il fatto che lei lo abbia apostrofato così, come suo, fa venire a Cal un terribile rodimento al fegato, così interrompe il contatto visivo “Si, quello…”
La donna afferra la lettera dalle mani di questo, e rimane lì a fissarla; decide di non leggerla subito, prima pretende spiegazioni dal collega:
“E come mai avevi tu questa lettera?”
“Non lo so nemmeno io…stamattina, quando sono arrivato davanti a casa tua, lo ho visto infilartela nella cassetta postale e poi andarsene in auto…e cosi, ecco, la ho presa…”
“E la hai anche letta?”
Lui abbassa lo sguardo, e questa è come una risposta per Gillian.
“Cal ma come hai potuto?! Hai invaso la mia privacy!”
“Lo so, e mi dispiace davvero tanto”
“Questa volta credo proprio che le scuse non basteranno.”
Nel frattempo Cal ha dato un’ occhiata all’ orologio sul cruscotto della macchina “Sono le otto meno cinque…è meglio che leggi alla svelta quella lettera”.
Gillian intuisce che il motivo per cui sono lì è un appuntamento che Dave ha fissato nella lettera, così la apre e inizia la lettura.
In quel momento, Cal avrebbe tanto voluto sprofondare: aveva invaso la privacy della  donna che ama, e ora che le aveva consegnato la lettera, probabilmente la avrebbe persa per sempre; e non solo come possibile compagna, ma anche come amica, perché una volta che si sarebbe messa con Dave lui non sarebbe più riuscito a sopportarlo, non sarebbe riuscito a sopportare di vederla costruire una vita con un altro, con quello, e la loro amicizia, inevitabilmente, sarebbe andata in frantumi.
Dopo qualche secondo si accorge che Gillian ha terminato la lettura, e ha gli occhi lucidi; lentamente si volta verso l’ amico:
“Qua dice che ha un’ idea…?”
“Vuole chiederti di sposarlo” dice Cal come se lo stesse tenendo dentro da una vita.
Gillian spalanca gli occhi, mentre l’ uomo continua le spiegazioni “Ho riletto diverse volte la lettera, e non riuscivo a capire cosa diavolo volesse dire…o meglio, lo sapevo, ma non volevo accettarlo. Comunque alla fine ho chiamato Ben, e gli ho detto di condurre una ricerca nelle banche dati di tutte le gioiellerie di DC per vedere se c’ era un acconto registrato a nome di Dave Burns, o Dave Athelton…e lui ne ha trovato uno. Vuole chiederti di sposarlo”.
Una lacrima solca il viso di Gillian, che se la asciuga stancamente. “Perché l’ invito a cena? Non potevi semplicemente dirmelo prima che mi avresti portata qui?”
“Ancora non lo sapevo…” confessa Cal.
“Non capisco”
“Quando ho finito di leggere la lettera…diciamo che non ero particolarmente allegro, così me ne sono andato a casa; credevo di poter stare solo ma è sbucata Emily, e ha trovato la lettera. Anche lei la ha letta…e poi ha detto che anche se si sentiva in colpa a dirlo, secondo lei dovevo buttare la lettera e non dirti niente, perché se tu fossi salita su quella terrazza non sarei mai più stato felice. Inizialmente non volevo, ma poi ho effettivamente pensato a come mi sarei sentito con Burns di nuovo nella tua vita…e…e così ti ho chiamata e ti ho invitata a cena, con l’ intento di portarti al ristorante tenendoti all’ oscuro di tutto. Ma poi, poi ti ho vista così, e la mia mente ha fatto un tuffo nel passato, in tutto quello che avevamo vissuto in questi ultimi due anni, e ho capito che non sarei più riuscito a guardarti in faccia se veramente fossi andato fino in fondo. Quello che sto facendo ora, probabilmente, mi precluderà la felicità per il resto della vita…ma è la cosa giusta per te”.
Gillian lo aveva fissato in silenzio per tutto il tempo, con gli occhi lucidi.
“E perché il vedere me di nuovo con Dave dovrebbe precluderti la felicità?” domanda lei.
In realtà ha già intuito la risposta, ma dopo quello che lui ha fatto vuole che glielo dica guardandola in faccia. Cal non delude le aspettative:
“Perché ti amo” le risponde semplicemente.
Sul momento la guarda negli occhi, ma quando quella si volta in direzione della portiera abbassa lo sguardo con il cuore spezzato.
Pochi attimi dopo sente un rumore, ma non è, come si aspettava, quello di una portiera che si chiude, più che altro sembra carta strappata.
Istintivamente si volta, e con la coda dell’ occhio vede due pezzi di carta cadere fuori dall’ auto, e Gillian ritrarsi verso l’ interno, portandosi dietro la portiera.
Guardandola non riesce a trattenere il sollievo. Questa, nel frattempo, inizia:
“Hai anteposto la mia felicità alla tua, e non solo oggi, lo hai sempre fatto. Hai sempre messo me al primo posto, mi hai sempre protetta e ci sei sempre stato, è tutta la vita che ti prendi cura di me” dice con i lacrimoni.
Cal le risponde con un sorriso malinconico: “Si…ma questo dimostra solo che ti amo, non che tu ricambi…”
Gillian si sporge verso di lui, ponendo i loro visi a pochi centimetri di distanza e poggiando una mano sulla sua: “No, ma questo è provato dal fatto che io ora sono qui con te, e non lassù con lui”.
“Ed è davvero questo quello che vuoi?”
“Non  ho mai voluto altro” replica Gillian. Poi, stanca di aspettare, si allunga totalmente verso Cal e lo bacia con passione.
Quello molla il voltante e usa le braccia per cingere la vita della donna, mente risponde energicamente al bacio.
La possibilità così concreta di perderla, gli aveva fatto comprendere ancor meglio quanto accidenti tenesse a lei, e ora non la avrebbe più lasciata andare: ora era sua.
Gillian cinge le braccia attorno al collo dell’ uomo, e l’ idea di interrompere il contatto, anche solo per respirare, non la sfiora nemmeno lontanamente.

Il non aver mai pensato, nemmeno per un momento, di raggiungere Burns sulla terrazza le aveva finalmente fatto comprendere chi realmente amasse…Cal, e ora non lo avrebbe più lasciato andare: ora era suo. ____________________________________________________________________________________________________________________________________________
 
Fineee :3 ammetto che all’ inizio non ero sicura se farla finire così oppure male…ma poi ho pensato “fuck, se no Callian, ce pias no”.
Speroo vi sia piaciuto e vi andrà di lasciare una piccola recensione (:
Alla prossima,
Jenny
  
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