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Autore: LisaMalik_69    10/02/2013    1 recensioni
Ecco sono seduta su di un ponte, davanti a me l’infinito fiume e i piccoli brividi che mi provoca il venticello che tira scompigliandomi i capelli , chi sono io...me lo chiedo tutti i giorni pur sapendo che la risposta è sempre la stessa....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

Mi svegliai verso le 11:00 dato che oggi non avevo scuola essendo sabato, mi alzo e indosso un maglioncino di lana più pesante visto che faceva un freddo bestiale, scendendo giù in cucina preparo una fetta di pane con nutella come colazione, in mattinata mi piace stare in cucina perché ci filtra il caldo sole che batte sui mobili della cucina color miele facendo illuminare di più la stanza, dopo aver fatto colazione salgo di sopra e vedo cosa posso indossare per uscire, mi serve qualcosa di caldo e comodo, decido di frugare nell’armadio e nei cassetti per abbinare qualcosa, per poi indossare un maglioncino con maglietta a collo alto color grigio molto lunga, un leggings, neri stivali e da sopra un cappottino alla francese con una sciarpa e cappello a tipo francesina, prendo le chiavi e il cellulare e esco dalla porta. Appena varco la porta per uscire, mi assale il freddo secco di Londra, a cui non avevo fatto ancora l’abitudine, il freddo dell’Italia era diverso si poteva sopportare ma, quello di Londra ti entrava dentro, portandoti a non sentire più ogni singola parte del tuo corpo. Camminando, camminando mi accorgo che il cellulare nella mia tasca destra del cappotto si è messo a suonare, apparendo sul display la parola ‘mamma’, decido così di rispondere: “Mamma!” dico con molta contenta della sua telefonata e allegra, ma non sembra lo stesso dall’altra parte del cellulare…allora gli chiedo: “perché stai così è successo qualcosa?”
Mamma: “no, niente…cosa doveva succedere?.. sto benissimo” si sentiva benissimo dal suo tono che non era così, e che invece stava male…ma non la forzai a chiedergli di più, chiusi la chiamata con un semplice “ciao” , dirigendomi nel mio posto, un posto dove stavo calma e a mio agio.. era un prato enorme con una collina e al di sopra una grande quercia, mi misi seduta sotto alla cascata di foglie prodotta dalla quercia che faceva da tipo tenda, lì mi sentivo libera di trasgredire ogni regola possibile ….e con il suo silenzio ma allo stesso tempo suoni che creava la natura, con i vari profumi emanati dai mille fiori che circondavano la quercia era uno spettacolo, un posto da favola e che fino ad all’ora credevo conoscessi solo io…ma mi sbagliavo di grosso infatti sentii dei rumori provenire dal lato opposto della quercia da dove ero io, c’era qualcuno e in preda alla curiosità mi appoggiai con la mano alla quercia per sbirciare chi ci potesse esserci da quell’altro lato, vidi un ragazzo alto, biondo e portava un paio di occhiali neri, probabilmente delle RayBan, che mi impedivano di vedere chi potesse essere, ma all’improvviso scivolo con la mano in cui ero appoggiata alla quercia, e caddi sul prato stesa accanto a lui.
Lui si tolse gli occhiali con un solo gesto della mano destra, ed incominciare scrutandomi da capo a piedi con un aria stupita, finendo poi col ridere… già era una scena troppo divertente, vedersi una ragazza che  spunta all’improvviso dal nulla per poi col cadere stesa a pancia in giù…già molto divertente almeno per lo spettatore….ridendo ancora, ci guardammo negli occhi, guardando i suoi occhi li paragonavo al ghiaccio, ma aveva lo sguardo più caldo che abbia mai visto, erano perfetti anche la sua risata molto bella e contagiosa, portava la macchinetta ma aveva un sorriso perfetto lo stesso…ti rapiva.
Guardandoci negli occhi si creò un silenzio imbarazzante che lui interruppe col dire: “tutto bene…ragazza?!”.. Ragazza? Anche la sua voce era calda e dolce, ti metteva a tuo agio, …ma cosa mi sta succedendo, sto incominciando ad avvertire dei pizzichi nello stomaco, possibile che solo con delle parole e uno sguardo, quel ragazzo mi faceva questo effetto? io gli risposi: “ah….si ragazzo bene(?)”…quello sguardo venne interrotto da una chiamata arrivata al biondo…diceva solo delle parole senza senso…tipo.. sino….certo….ecc.
Senza darmi nemmeno spiegazioni se ne andò di corsa solo salutandomi con un “ciao” ci rimasi male in un primo momento mi sentivo come una sciocca… non me lo aspettavo… no almeno da quei occhi…ma comunque la mia vita continua e quindi.. decisi di non darci tanto peso e mi diressi a casa, dove all’entrata mi stava aspettando Riccio…entrammo in casa con le mie chiavi, e ci mettemmo seduti sul divano del salutto dove lui incominciò a parlare dicendomi con la faccia più seria che aveva….“ ti devo dire una cosa molto importante…”



SPAZIO AUTRICE*

ehii laa genteee...come state?? spero bene..
...oggi è stato un girno palloso e mi è venuta ispirazione per questo capitolo spero vi piaccia..
...be che dire recensite anche solo col dire se vi viace o no...
..mi sono molto impegnata...be ora mi tolgo dai piedi ...notte notte

Lisa-

  
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