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Autore: Neon_Angel    11/02/2013    3 recensioni
Quinn Fabray,ormai ventunenne,si trova a vivere con i suoi ex compagni di liceo Puck,Sam,Mike e Blaine in un appartamento a Los Angeles.
Non mancheranno colpi di scena,battute divertenti,scene fluff (e rosse mlmlml) e molte scene FABERRY (e non solo)
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Idea di base ispirata alla serie tv 'New Girl',ma la storia è completamente diversa e non sono presenti riferimenti alla serie.
Genere: Commedia, Erotico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Quinn Fabray, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Puck/Quinn, Quinn/Rachel, Quinn/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Quinn,è arrivata la bolletta' disse Sam entrando in casa. Io ero sul divano a fare un puzzle con Charlie,Puck era a pulire una piscina in una villa di Malibù,Blaine stava ancora dormando e Mike sperimentava una torta.

'Mh,quindi?' dissi mentre cercavo il pezzo mancante del puzzle.

'Dovresti darmi parte dei soldi' disse con tono di ovvietà.

Ah,le bollette.

I soldi.

I soldi che non avevo.

'Oh,si scusami...è che in questo momento non ho un soldo,ma oggi pomeriggio ho un colloquio e sicuramente mi prenderanno,quindi credo che potrò restituirti tutti i soldi tra poco' dissi convinta.

'Tranquilla,non preoccuparti' disse Sam sorridendo 'Per che cos'è il colloquio?'

'Per un turno part-time allo Starbucks qui vicino'

Non era proprio il massimo,ma mi servivano soldi subito,quindi mi sarei dovuta accontentare di stare dietro il bancone per tre giorni a settimana.

'Fico. Quindi avrò il caffè gratis ogni volta che voglio?' disse scherzando.

Gli tirai un cuscino.

'Smettila Bocca da Trota!' dissi ridendo.

'Chi è Bocca da Trota?' chiese innocentemente Charlie.

'NIENTE!' disse subito Sam 'Non vuol dire niente!'

Tutti ridemmo,anche Mike che dalla cucina stava bruciando una torta.

O quello che doveva essere.


 

Al colloquio era venuta anche Charlie,visto che non c'era nessuno che poteva tenerla per un po',quindi ne approfittammo per farci un giro ai giardini.

'Hey mamma guardami!' disse Charlie appesa a testa in giù sull'asta dello scivolo.

Risi mentre le andavo vicino per solleticarle la pancia.

'No mamma ti prego no!' disse sghignazzando e ridendo mentre mi impediva di farle il solletico.

'Dai,è tardi e si sta facendo buio,andiamo a casa'

'Okay' disse Char scendendo dallo scivolo.

Era una brava bambina,dava ascolto a quello che le si diceva,anche se a volte era un po' ribelle. Già stava imparando a leggere e aveva solo tre anni! D'altra parte era molto intelligente, e non mi sarei stupita molto.

Con i ragazzi si era subito sentita a suo agio,rideva e scherzava con tutti loro; in quella casa si divertiva tantissimo,ma avrei dovuto iscriverla all'asilo,prima o poi.

Me ne aveva parlato mia madre pochi giorni prima,dicendomi che una bambina della sua età doveva assolutamente andare all'asilo,e ci sarebbe dovuta andare già da un pezzo.

Ma in fondo chi era lei per dirmi cosa dovevo fare con MIA figlia?

Con Beth era andata male,ma quando ero incinta di Charlie mi ripromisi che avrei tenuto quella bambina con me e l'avrei cresciuta anche da sola.

'Quando andiamo dalla nonna?' mi chiese Char mentre entravamo nel palazzo.

'Non so...perché,vuoi andarci?'

Charlie fece spallucce.

'Non ti trovi bene qui a casa?'

'Si,è solo che volevo andare a trovare Lilly'

La guardai interrogativa.

'Chi è Lilly?'

'Il cane di Harvey'

Harvey era il nuovo marito di mia madre. Non mi era mai andato a genio,forse perché era entrato nella mia vita (e in quella di Charlie) come un tornado,e credeva di poter fare il padre e il nonno così,da un giorno all'altro. Poi quando mi serviva urgentemente che mia madre badasse a Charlie,loro sparivano per fare uno dei loro viaggetti ''romantici''. Era molto ricco e aveva una grande villa a Beverly Hills. Viziava un sacco Charlie,ecco perché lei voleva sempre andare dai ''nonni''.

Quanto a mio padre,non lo vedevo più dal primo anno a Yale. Era venuto a trovarmi una volta,ma poi non si è più fatto sentire,né io mi ero fatta sentire.

Mia madre mi disse che quando lei andò a Lima per finire il trasferimento,lo incontrò in un pub,era ubriaco fradicio.

In effetti a volte mi passava per la testa di chiamarlo,ma poi cambiavo subito idea e la cacciavo via dalla mia testa.

Arrivammo davanti alla porta,presi le chiavi e la aprii.


 

La prima cosa che vidi era il disordine che regnava in soggiorno.

Poi vidi Puck.

Puck che si stava...montando una tipa e facevano degli strani versi.

La prima reazione che ebbi fu quella di coprire gli occhi a Charlie e spingerla fuori.

Ovviamente Puck e quella si accorsero di me perché lanciai uno strillo appena li vidi.

'Che succede,mamma?' chiese Charlie ancora con la mia mano che le copriva gli occhi.

'Ehm...lo zio Puck stava aiutando una signora che non si sentiva bene'

'Stavano facendo sesso?' chiese Charlie.

'Cosa?! Charlie,dove hai sentito questa parola?!' com'era possibile che una bambina di tre anni già sapesse queste cose?

'Ho sentito Puck che lo diceva a Mike l'altro giorno' disse scrollando le spalle.

'Okay,allora uno non stavano facendo sesso,due quella parola non si dice,chiaro?'

'Si mamma scusa' disse Charlie.

In quel momento uscì Puck in boxer.

Nessuno aveva coraggio di dire niente.

'Ehm,potete entrare. Lis è in camera mia'

Supposi che Lis era la donna con cui Puck si stava divertendo.


 

Puck era imbarazzato almeno quanto me (se non di più) e per tutta la sera non ci parlammo. Era complicato,dato che in casa eravamo da soli.

Charlie era mezza addormentata sul divano e guardava 'Il libro della Giungla'.

Decisi di chiamare mio padre.

Anzi no.

Si.

No.

Composi il numero,tanto non avevo nulla da fare.

Ci furono tre squilli,volevo riattaccare,ma una voce mi fece cambiare idea.

'Pronto?' mio padre aveva una voce roca,quasi non riuscii a credere che fosse lui.

'Papà' dissi sperando che mi riconoscesse 'Papà sono io,Quinn'

Ci furono pochi secondi di silenzio,poi rispose.

'Quinn...come stai? E' successo qualcosa?'

'No...volevo solo sentire come stavi. E' tanto che non ci si vede'

'Lo so...mi dispiace,ma in questi anni sono stato molto impegnato'

Si,impegnato a diventare un alcolizzato.

'Ma tu come stai? Tua madre?'

'Bene. Stiamo tutti bene'

Mio padre ovviamente non sapeva di Charlie.

'Sono felice. Hai trovato un lavoro? Sei ancora in Connecticut?'

'No,non proprio. Sono a Los Angeles ora'

'Hai già finito il college?' chiese lui stupito.

'Ehm,no. Ho avuto dei...problemi e mi sono dovuta trasferire qui in California,vicino alla mamma. Tu sei a Lima?'

'Si,sono a Lima. Tua madre vive ancora con quel Harry?'

'Harvey' lo corressi 'Si,vive ancora con lui a Beverly Hills'

'Hm. Beh,ora devo andare. Mi ha fatto piacere parlare con te. Richiama quando vuoi,ma promettimi che lo farai'

Ci pensai un attimo.

'Si' dissi prima che lui chiudesse la chiamata.

Mi sdraiai sul letto,con le mani in mezzo ai capelli e gli occhi chiusi. Mio padre non stava bene. Aveva una voce strana e diversa dalla sua,più roca e debole.

Dopo che mamma lo aveva lasciato era andato giù,ma la botta arrivò quando seppe che si era risposata e si sarebbe trasferita dall'altra parte del Paese con Harvey.

Toc Toc.

Qualcuno,probabilmente Charlie aveva bussato alla porta.

'Avanti'

Invece della piccola bimba saltellante,nella stanza entrò Puck.

'Charlie ha visto qualcosa?' disse lui riferendosi alla scena di quel pomeriggio.

'No'

Annuì.

'Ecco perché non volevo bambini qui dentro'

'Aspetta'dissi sedendomi 'Quindi tu non volevi Charlie qui dentro'

'Non è proprio così. E' che con dei bambini in giro non potrei fare certe cose senza aver paura che possa entrare e vedere da un momento all'altro'

Mi alzai velocemente dal letto per andare via da quella stanza. Come osava rivoltarmi contro una cosa che aveva deciso anche lui?

'No Quinn aspetta!'


 

Puck's P.O.V.

La odiavo quando faceva così. Fraintendeva e rigirava la cosa come voleva lei.

'Quinn aspetta,non volevo dire questo'

Si girò verso di me,con quel viso perfetto anche quando era arrabbiata.

'Allora cosa volevi dire? Che non vuoi Charlie in casa e quindi io e lei siamo solo d'intralcio?'

No,cioè si,forse. E' che da quando avevamo lasciato andare Beth,non potevo credere che Quinn avrebbe riavuto una bambina,ancora così giovane. Forse ero un po' geloso,perché quando scoprii che Quinn era incinta di Beth mi ero illuso che saremmo rimasti insieme tutta la vita o che avremmo tento la bambina. Ora non potevo sopportare di vedere Quinn abbracciare,giocare,dormire con Charlie. Ovviamente non odiavo Charlie (come avrei potuto?!), ero solo geloso.

'Non ci pensi mai a Beth? Non te la ricordi?'

Quinn's P.O.V.

Mi aveva chiesto se mi ricordassi di Beth,che razza di domanda era?! Era mia figlia,ovvio che ci pensavo! Ci pensavo ogni mattina,ogni sera,ogni volta che guardavo negli occhi Charlie...Era la mia prima figlia.

'Che cazzo di domande fai! Certo che ci penso!'

'Bene,perché è nostra figlia'


 

HOLA!

Sono soddisfatta di questo capitolo perché si scopre di più sulla storia di Quinn. La fine fa un po' schifo ma non sapevo come chiudere quindi capitemi çç

Vi dico solo che nel prossimo capitolo ci sarà un colpo di scena che vi piacerà u.u

Grazie mille per tutte le recensioni che mi scrivete,love ya <3

  
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