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Autore: BooBearLove    11/02/2013    2 recensioni
Una storia semplice, una serata in discoteca, un'uscita.
La prima uscita.
E poi tante altre.
La consapevolezza che ti stai innamorando, il coraggio di buttarti a capofitto in una relazione.
E' strano per Louis, che ha paura di innamorarsi.
Ed è strano anche per Nick, che è sempre stato della filosofia 'ti scopo, a mai più rivederci'.
Cosa porterà tutto questo?
Un incontro, un appuntamento, una storia.
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Dal testo: “E così abbiamo capito che Louis Tomlinson non è frigido come si pensava. È solo gay, a quanto pare.”
Spalanco gli occhi al sentire le parole di Nick.
Oh. Porca. Puttana.
“Non l’hai solo pensato mi sa, Lou.”
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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HA  FASCINO!


Sono le tre e, puntuale, sono negli studi della Modest!.
“Vieni Louis, ti stanno aspettando.”
Sorrido a Phoebe, la segretaria, ottenendo un sorriso in risposta. Mi è sempre stata simpatica quella ragazza. E mentre mi accompagna mi sussurra un ‘sei stato davvero coraggioso ad ammetterlo, Louis. Fregatene di quello che ti dicono ok?’ poi mi fa un ultimo sorriso e torna al suo posto, mentre io apro la porta per incontrare i miei manager.
Pensavo fossero tutti qui. In realtà ci sono solo due di loro, e Paul lì vicino, che mi sorride.
Faccio un mezzo sorriso, biascicando un ‘buongiorno’ mentre loro mi fanno segno di sedermi sulla sedia davanti alla scrivania. Mi sembra tanto la scena di uno di quei polizieschi in cui all’imputato vengono fatte milioni di domande fino a prenderlo per sfinimento.
La realtà, fortunatamente, è diversa.
“Allora Louis, sei consapevole di ciò che hai combinato vero?”
Faccio per rispondere ma mi blocca con una mano continuando a parlare.
“Ovviamente lo sei. E sai anche che ormai non possiamo negare più nulla, soprattutto grazie ai tuoi tweet di oggi.”
E il modo in cui l’ha detto, mi fa ritirare un po’ di più in quella sedia scomodissima, mentre annuisco, mordendomi un labbro.
“Bene. La cosa positiva è che le fans ti stanno supportano molto più di quello che ci aspettavamo. Il calo, per quel che possiamo vedere su twitter, è stato minimo. Quindi non hai causato poi molti danni. Ma molte stanno tornando a pressare con il Larry, Louis. E noi non possiamo permetterci questo. Non ancora. Molte ci credono, ma molte probabilmente si ammazzerebbero a sapere che Harry è gay.”
“Ma Harry non è gay!”
Li interrompo all’improvviso.
Mi guardano leggermente spiazzati.
“Davvero?”
Annuisco, un po’ incredulo.
“Anche noi credevamo che il Larry fosse reale, Louis. E pensavamo non ce l’aveste detto solo per evitare provvedimenti da parte nostra.”
Scuoto la testa. Ma è possibile che chiunque creda che io sia innamorato del mio migliore amico?
“No, Harry non è gay. Probabilmente è bisessuale, ma le sue storie se le tiene per se. E di sicuro né io né lui siamo innamorati l’uno dell’altro. È solo il mio migliore amico, nulla di più. Se il Larry è un problema provvederò a chiarirlo nella prossima intervista, tanto ci scommetto che sarà una delle prime domande che ci faranno.”
Vedo i manager annuire e poi parlottare tra loro.
Io guardo Paul, come in cerca di una via di fuga, a quello che tra poco mi diranno.
Non potrò farmi vedere in atteggiamenti intimi con i ragazzi? Dovrò allontanarmi da loro per non creare il rischio di fomentare qualche storia all’interno della band?
Non ne ho davvero idea.
“Allora Louis.”
Mi riscuoto quando iniziano a parlare.
“Questa cosa, come ti abbiamo detto, è stata presa meglio del previsto. Anzi, decisamente meglio. Stiamo guardando un po’ di tweet e beh pare che le vostre fans ti trovino dolce, carino e tanti altri aggettivi simili. Quindi direi che non ci sono particolari problemi. Se hai un ragazzo, beh magari contenetevi ed evitate di fare cose troppo spinte in pubblico, ma se vuoi uscirci o farti vedere con lui, noi non abbiamo problemi. L’unica cosa che ti raccomandiamo Louis è assolutamente di non far credere ancora in storie tra te e gli altri ragazzi della band, ok? Un gay va bene, due no.”
Annuisco, anche se sono contrariato alle loro ultime parole.
“Puoi andare, ora. Ah e avete un’intervista domani mattina. Dillo anche agli altri. Alle 9:00 fatevi trovare pronti.”
Saluto mentre esco, accompagnato da Paul. È andata molto meglio di quello che pensavo!
Torno a casa, incolume solo grazie a Paul, e vedo i ragazzi osservarmi ansiosi.
“Tutto bene ragazzi, non mi hanno mangiato. Non ci sono particolari problemi se voglio farmi vedere con un ragazzo a patto che stia entro i limiti della decenza e che questo fantomatico ragazzo non sia uno di voi.”
Li vedo sorridere sollevati mentre Harry mi salta addosso urlandomi “Ma come, love, mi tradisci così?”
Scoppio a ridere mentre le prendo e lo butto sul divano iniziandogli a fare il solletico. Ride come un pazzo e poi i ragazzi saltano su di noi, ed è una lotta tra tutti.
Rido, spensierato, perché ora non devo più nascondermi. E soprattutto perché ho degli amici fantastici.
Per tutto il pomeriggio non facciamo altro che guardare un film e giocare alla play quando, poco prima di cena, suona il campanello.
Ci blocchiamo tutti. Chi diavolo è a quest’ora?
Sento Harry iniziare a dire cose come ‘merde me n’ero dimenticato’ ‘ora mi uccide’ e altri improperi simili mentre si alza dal divano per aprire la porta. Io grugnisco perché ero comodo sdraiato su di lui e mi aggiusto, poggiando la testa sul bracciolo, curioso di sapere chi era alla porta.
E quando torna lo fa con Nick Grimshaw appresso.
“Ragazzi, mi ero dimenticato che avevo invitato Nick a cena visto che dopo dobbiamo uscire. È un problema?”
Scuotiamo tutti la testa, mentre Liam e Niall invitano Nick a giocare una partita. Harry va in cucina e io lo seguo, lanciando un’occhiataccia a quella sottospecie di amico che si ritrova.
No, non lo odio, ma a volte ho paura che possa portare Harry via da me. Quindi tendo a mantenere le distanze.
In cucina vedo Harry tutto indaffarato con la cena e mi siedo nello stesso posto di oggi, quando ero andato da lui per avere la certezza che niente sarebbe cambiato.
“Quindi resta a cena e poi uscite?”
“Dai boo, non puoi fare così ogni volta. Nick è un mio amico, e lo sai bene.”
Mi rimprovera ridendo, perché sa benissimo come la penso.
“Si lo so. Ma tu sei mio Cuppycacke e di nessun altro, capito?”
Gli sussurro in un orecchio, mentre lo stringo da dietro.
Lo sento ridere più di prima, mentre si gira per darmi un bacio sulla guancia.
“Non ho mai conosciuto persona più gelosa e possessiva di te, Louis Tomlinson, lo sai?”
Scuoto la testa, tornando a sedermi e guardandolo mentre prepara la cena.
È bello, Harry. È oggettivamente bello, ma non ho mai provato nulla per lui, se non un profondo affetto fraterno.
“E comunque si, lo so boo.”
Sorride mentre lo dice, e sorrido anche io.
“E’ da te che torno ogni volta, no?”
Annuisco, sorridendo più di prima.
“Però è bello vederti geloso ogni volta.”
A quel punto scoppio a ridere, perché è Harry e rovinerà sempre, e dico sempre, un momento di dolcezza con qualche cazzata delle sue.
La cena è strana. C’è Harry che parla con tutti, Niall che lo segue a ruota. Liam e Zayn che parlano di non so cosa e poi ci siamo io e Nick che, semplicemente ci guardiamo, parlando ogni tanto con Harry.
Non vorrei davvero ammetterlo, ma Nick ha fascino.
Non è bello, oggettivamente non lo è. Ma ha un fascino particolare che ti attira, in qualche modo.
Scuoto la testa perché no, non devo pensare certe cose, su di lui proprio!
E in quel momento sento il telefono che vibra, da qualche parte sul divano penso.
Mi alzo e inizio a cercarlo, trovandolo poco dopo tra due cuscini, e rispondendo.
“Ehi brutto stronzo, perché non mi hai avvertito che volevi dirlo oggi?”
“Perché non volevo dirlo oggi, idiota! È stata una cosa del tutto involontaria.”
Io e Stan ci amiamo tanto, non è vero?
Mi siedo sul divano mentre continuiamo a parlare del più e del meno fino a che non se ne esce con un “Sto arrivando a casa tua, preparati. Sta sera si esce.”
“Cosa? Stan io…”
“Niente ma, Tomlinson. Tra mezz’ora sono li. A dopo amico!”
Chiudo il telefono sconvolto. Lui e le sue arrivate improvvisate! Torno a tavola, finendo di mangiare e dopo dieci minuti vado a prepararmi.
“Esci Tommo?”
L’urlo di Zayn mi arriva fino in camera e probabilmente è sulle scale perché sento i suoi passi sempre più vicini.
Aspetto che apra la porta e annuisco, mentre cerco qualcosa da mettere e lui si siede sul letto.
Resta lì, in silenzio, fino a quando non mi giro e lo guardo.
Ha uno sguardo cupo, e si fissa le mani.
Mi avvicino a lui, chinandomi e prendendogli il viso tra le mani.
“Che succede Zee?”
Sospira e riprende a guardarsi le mani.
Restiamo in quella posizione per qualche minuto, fino a che non decide di parlare.
“Sai che io e Perrie abbiamo iniziato tutta questa cosa per pubblicità no? Insomma all’inizio era davvero così. Ma a me lei piace davvero Lou. E non so cosa fare.”
Sorrido sedendomi vicino a lui.
“Diglielo Zayn. Perrie è completamente presa da te, chiunque può vederlo. E credimi è davvero palese. Ho visto delle foto di voi due insieme e lei sembra che ti guardi come si guarda la cosa più bella del mondo. Il che è comprensibile visto quanto sei sexy Malik, ma c’era qualcosa di più. Credimi. A lei piaci, diglielo. Male che va torni qui e ci ubriachiamo insultando il genere femminile nei modi che preferisci.”
Scoppiamo a ridere entrambi e poi mi lancia uno sguardo di gratitudine.
“Dove vai stasera?”
Bella domanda. Non ne ho idea e glielo dico. E non so neanche come vestirmi visto che non so la destinazione.
Fortunatamente a questo ci pensa lui.
Si avvicina al mio armadio tirando fuori un paio di pantaloni ramati, stretti sulla caviglia, una camicia bianca e le mie superga bianche.
“Ecco qui.”
Annuisce soddisfatto mentre io inizio a vestirmi.
“Vuoi che rimorchi per caso Zee?”
Annuisce, ridendo.
“Era quella l’idea Lou.”
E mentre lo dice si avvicina sistemandomi la camicia.
Maniche arrotolate e primi bottoni slacciati.
Mi guardo allo specchio dubbioso.
“Zayn, ti rendi conto che non ho mai messo una camicia in questo modo?”
Mi guarda, analizzando tutto il mio aspetto.
“Beh, hai fatto male. Stai da dio Lou.”
Mi rigiro verso lo specchio, guardandomi dubbioso.
“Se lo dici tu.”
Affermo poco convinto. Lui annuisce, scombinandomi un po’ i capelli e mormora un ‘perfetto’ per poi uscire.
“Ah Lou, Harry è già uscito. Ha detto che non sa a che ora torna ma di stare tranquillo.
E chiude la porta.
Io continuo a guardarmi allo specchio, sempre meno convinto di come sono vestito, ma suonano alla porta e questo è per forza Stan.
Quindi alzando le spalle mi dirigo verso la porta. E faccio appena in tempo a prendere chiavi, telefono e portafoglio, che mi ritrovo in macchina. Non ho fatto in tempo neanche a prendere la giacca.
“Stan, ciao anche a te. Si io sto bene e sono felice che anche a te vada tutto bene.”
Dico sarcastico.
Lui ride, girandosi verso di me qualche secondo per poi tornare a guardare la strada.
“Ciao Lou. Stai benissimo, lo sai?”
Faccio cenno di no con la testa, chiedendogli poi dove stiamo andando così di fretta.
“C’è un locale, non molto lontano, in cui possono entrare un tot. di persone. Ed è già tardi. Se sei fuori dal numero non entri, finchè non esce qualcuno. E credimi la gente inizia ad andarsene intono alle 4. Ed entrare a quell’ora non è per niente divertente.”
Lo guardo e poi torno a guardare fuori dal finestrino.
“E perché dobbiamo andare proprio in questo locale? Non potevamo andare in un pub, normalissimo, senza fretta?”
“Louis!”
“Cosa?”
“Questo è uno dei locali più belli e fighi di Londra e tu mi parli di un pub qualunque? Ma dico, dove hai la testa?”
Non dico più nulla, arrendendomi, finchè non arriviamo al fantomatico locale.
La musica si sente anche da fuori, e devo dire che come aspetto è gradevole.
Stan parcheggia e ci mettiamo a fare la fila.
Non so se è fortuna o altro ma non c’è molta gente fuori e arriviamo subito alle porte.
In tutto ciò Stan continua a borbottare cose come ‘sono già tutti dentro’ ‘se entriamo è per puro culo’ finchè non entriamo davvero.
Spalanco gli occhi a ciò che trovo dentro.
Centinaia di ragazzi ammassati nella pista al centro del locale, con la musica he pompa fortissima.
Le luci sono ancora alte e – come scopro da Stan- le abbassano ogni ora per circa quindici minuti, per qualcosa di più intimo da ballare in pista.
Lungo tutta la parte destra ci sono divanetti e tavolini mentre su quella sinistra c’è il piano bar, dove due ragazzi stanno preparando drink a chiunque.
Stan mi abbandona immediatamente per buttarsi in pista, mentre io mi dirigo prima a prendere da bere.
E certo, tutto mi aspettavo che scontrarmi con qualcuno e sentire la sua voce nell’orecchio.
“Tomlinson.”
Mi giro, trovandomi Nick Grimshaw leggermente sudato a due centimetri dalla mia faccia. E posso confermare quello che pensavo a cena: non è bello, ma ha una fascino incredibile!


L'AngoloDiBoo
I'm back. Da come avrete capito aggiornerò sempre di sera in quanto è l'unico momento in cui ho sia internet sia il computer.
Allora, secondo capitolo, si inizia a intravedere qualcosa.
Ovviamente essendo la storia tutta POV!Louis non avremo mai idea di quello che pensa Nick. Ma don't worry il nostro Lou lo farà parlare.
Allora questo capitolo e quello precedente in realtà sono solamente due capitoli introduttivi. Dal prossimo le cose si smuovono parecchio, e sappiate che io adoro il prossimo capitolo! (ma io sono di parte quindi non conto XD)
Anche se mi sembra inutile lo ribadisco: so perfettamente che nella realtà le cose non sarebbero prese così alla leggera, ma questa E' una storia leggera, ergo le cose non sono esattamente come nella realtà.
Dalla prossima settimana in teoria dovrei anche avere il banner della storia, che aggiungerò anche ai primi capitoli.
Vorrei ringraziare la mia sistah perchè mi supporta sempre anche se ahimè le tomlinshaw le fanno abbastanza schifo. Ma nonostante questo è qui a leggere e recensire. Thank you so much, I love you! xx
E vorrei ringraziare tutti voi che leggete e inserite la storia tra le preferite/ricordate/seguite.
Grazie davvero!
Al prossimo capitolo... quindi a Giovedì!
Love you all!
   
 
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