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Autore: DemyRadcliffe    07/08/2004    7 recensioni
salve a tutti questa fan fiction rappresenta il sesto libro visto da me...ovviamente tutti i personaggi sono dela grande Jkr e questa storia è tutto frutto dellamia mente malataXD grazie in anticipo a chi leggerà e commenterà! ps: scusate gli errori di battitura e grammatica ma non riesco a evitarli ç_ç
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1 ... Quella camera era così Buia da far sì che i due non potevano nemmeno guardarsi in volto, Forse una fortuna per quell'umile servo del Signore oscuro che perfino a sentir il suo respiro era avvolto da un gran terrore. Ciò nonostante riusciva a parlargli con abbastanza sfacciataggine, infatti, proprio in quel momento, aveva deciso di affrontare il discorso che per lunghi anni non aveva permesso alle sue labbra di uscire. Si grattò il collo, era abbastanza sudato, ma stavolta era deciso a dirlo così si morse il labbro inferiore infine aprì la bocca e permise alle parole di uscire. " Mio Signore..." Si fermò aspettando che il signore oscuro, gli diede un cenno per permettergli di andare avanti, quel che sentì fu solo un lunghissimo sospiro, un brivido percosse tutto il corpo dell’umile servitore.Non parlò, non sapeva se andare avanti sarebbe stato uguale a morire. L’oscuro signore fece un altro sospiro. Il povero servo cominciò a spostare nervosamente il suo sguardo da una parte all’altra per diminuire la tensione, poi Sentì la voce del suo padrone che disse “ Che cosa vuoi! Parla forza!Possibile che voi stupidi Mangiamorte avete bisogno di essere stimolati per andare avanti a parlare?!” Il servitore batté i denti, aveva già sbagliato, e ora che sarebbe accaduto, sarebbe stato punito?Così decise di continuare da dove aveva sospeso per non aggravare la situazione. “ Scusi, stavo dicendo, …Mio signore…che il ragazzo è ancora in vita…” Sentì Voldemort alzarsi lentamente da quella gran poltrona che ormai era diventato il suo trono, Lo sentì sospirare ancora una volta, stavolta sembrava davvero infuriato…ringraziava le tenebre che li avvolgevano, pensava che se solo avesse visto la faccia del suo signore in quel momento, gli avrebbe letto che di lì a poco la sua vita sarebbe finita in un istante. “ Oh…grazie per la notizia…” La sua voce era ironica e lui l’aveva capito, ma stranamente era anche tranquilla e così proseguì “ Sì, infatti, …lei sa che cosa suderebbe se il ragazzo resta per troppo tempo vivo…”Il signore oscuro socchiuse gli occhi e annuì “ Grazie per avermi dato anche questa nuova notizia” nella sua voce c’erano ancora note d’ironia, le poteva cogliere di più questa volta. Un altro brivido percosse il suo corpo. Ma non voleva fermarsi ancora..non questa volta..aveva bisogno di sapere… “ Io mi chiedo…Mio Oscuro Signore…perché non lo ha ucciso l’ultima volta…ci sarebbe sicuramente riuscito…però lei…lo ha lasciato in vita…” Aveva sfidato il suo signore, come avrebbe reagito a quella domanda…non voleva nemmeno pensarci… “ Oh il so…avrei potuto ucciderlo…ma non immischiarti so cosa devo fare..” Si aspettava questa risposta…. Così si scusò” Mi Perdoni…Però se il ragazzo non …” “ Ora basta mi hai stancato! So cosa volevi comunicarmi!” L’uomo era spaventatissimo, tremava come se a momenti avrebbe visto in faccia la morte. Voldemort avanzò verso di lui che si alzò dalla sua posizione in ginocchio e indietreggiò ora lo sapeva la sua vita era finita… Voldemort si avvicinavano sempre di più e il mangiamorte continuava ad indietreggiare finché il muro lo fermò.Ora i due erano uno di fronte all’altro, e anche se non potevano vedersi a causa dell’oscurità ognuno sapeva bene l’espressione dell’altro…il servo poteva vedere il viso infuocato dall’ira con un perfetto ghigno maligno dipinto sulle labbra e L’oscuro signore riusciva a vedere la paura e il terrore mescolarsi in quel ‘inutile mangiamorte, e questo gli piaceva,lo faceva sentire bene. Voldemort alzò un mano ,il suo servo l’aveva sentita e sapeva che si sarebbe posata sul suo collo ,per stritolarglielo e strapparglielo a morsi come faceva con tutti gli inutili mangiamorte .Ma tutto ciò non accadde, Voldemort gli sollevò il mento con il suo scheletrico dito ,Il servo teneva gli occhi serrati dalla paura e tremava dall’orrore. Poi Voldemort avvicinò il suo viso all’orecchio del mangiamorte e gli sussurrò in modo quasi impercettibile “ So cosa volevi dire..ma lui morirà…il ragazzo morirà…e molto presto anche…” Una fragorosa risata scoppiò dalle sue labbra…e poi s’allontanò… Il servo non riusciva a crederci…l’aveva risparmiato era ancora in vita… Un’altra Estate era agli sgoccioli,pensava con un bellissimo sorriso in volto,il giovane mago,Harry potter conosciuto da tutti,nel mondo della magia come Colui che è Sopravvissuto. Forse, la maggior parte dei ragazzi della sua età,non avrebbe sorriso a quel pensiero come stava facendo ora Harry...anzi di sicuro si stava piangendo addosso,del resto,se la sua estate sarebbe stata come tutte quelle dei ragazzini normali ,forse l’avrebbe pensata diversamente. Questa però era stata la meno pesante di tutte le altre passate,I Dursley erano spaventatissimi dalla minaccia di Remus e Moody che gli avevano fatto il giorno in cui Harry era tornato da Hogwarts,alla stazione. Grazie a ciò Harry aveva avuto il permesso dai suoi famelici parenti di poter eseguire i compiti,lasciare libera Edwige quando lo desiderava e in più Harry veniva sfamato più del dovuto. Anche se vedeva benissimo il disgusto con cui veniva guardato da tutti e tre.Poteva percepirne L’odio più profondo dai loro occhi,Ma poco gli importava ,non se ne sarebbe fatto nulla del loro bene,niente,forse odiarli era la cosa più divertente che c’era da fare in quelle 5 settimane. Un tonfo fece smettere ai suoi pensieri di scorrere nella mente, la boccetta d’inchiostro era caduta a terra,frantumandosi cospargendo il suo liquido nero sul pavimento. Fece un sospiro,alzando gli occhi al cielo e infine si chinò per pulire il danno. Quanto avrebbe voluto usare quella parola magica “ Reparo”,sarebbe stato tutto più facile,di certo non avrebbe ricomposto la scura sostanza liquida ma gli avrebbe in ogni caso risparmiato un po’ di fatica.Ma sapeva che non poteva farlo era vietato ai maghi minorenni di fare magie fuori da Hogwarts, e non voleva di certo rischiare,non ancora,Hogwrarts era la sua unica salvezza. Così raccolse i vetri e con uno straccio pulì il pavimento. Quando ebbe finito si asciugò la fronte leggermente sudata buttò il panno sporco d’inchiostro nel cestino sotto il suo scrittoio in legno di noce. Nel cestino qualcosa aveva attirato l’attenzione di Harry,che cominciò a rovistare al suo interno. Lo prese,ed emise lungo sospiro,era quello che aveva temuto che fosse, era lo specchio regalatogli da Sirius…lo aveva buttato nel cestino perché sapeva che Dudley entrava di nascosto nella sua camera,a cercare qualcosa di sospetto per farlo sgridare dai suoi genitori,ma a dir la verità entrava per le cioccorane, e le gelatine tutti i gusti più uno,che da quando lo zio vernon gli aveva permesso di lasciare libera Edwige quest’ultima ritornava sempre da ogni suo viaggio con scorte di ciccorane e altri dolci di mielandia regalatogli dalla mamma di Ron o da Hermione. E così se Dudley avesse visto quello specchi o lo avrebbe di certo consegnato ai suoi genitori o peggio lo avrebbe frantumato,ed era inoltre a conoscenza che per quanto Dudley fosse un Porco quando si trattava di mangiare,non avrebbe mai frugato nel cestino…Prese lo specchio con una mano,era abbastanza piccolo ci guardò il suo riflesso,poi decise di girarlo per leggere il messaggio di Sirius,l’aveva letto tante di quelle volte ormai… Questo è uno specchio a due vie, io possiedo l’altro esemplare. Se hai bisogno di parlarmi, basta che tu dica il mio nome; tu apparirai nel mio specchio e io ti potrò parlare dal tuo. James ed io li usavamo quando eravamo reclusi separatamente. Lo girò di nuovo,e vide ancora se stesso riflesso, fece una lunga pausa di riflessione…e poi però fu interrotta dal forte bussare di Dudley che con il suo vocione strillò “ E’ PRONTO DA MANGIARE IDIOTA!” Harry sbuffò,perché quel maiale doveva bussare così forte,quindi ripose lo specchio stavolta dentro la federa del suo cuscino e d uscì dalla sua camera trovando Dudley che cercava di sbirciare nella sua camera… “ Ciao Dudley…Cosa c’è..cerchi qualcosa?” Dudley gli diede una forte spallata e disse “No! “ Harry alzò le spalle e disse “ Come mai ogni maledetta sera,alle...”Harry si fermò diede un occhiata all’orologio appeso sul soffitto” Alle 7 e 30 ,tu sali,e bussi così forte,da quasi burttar giù la porta,e urli come un’idiota che è pronta la cena…” Dudley gli lanciò un’occhiata piena d’odio e si limitò a Dire “ mi piace disturbarti so che odi il rumore e allora… Harry trovò quella la scusa più stupida del mondo e sogghignò tra sé ,Dudley lo fulminò con lo sguardo e gli disse” Che hai da ridere” “ Scusa ma sinceramente potevi trovarti una scusa migliore!,ma io lo so perché…dal giorno in cui siete venuti a prendermi alla stazione ,tuo padre ha paura che Vengano qui! Dudlley aveva capito benissimo di chi parlava ma fece finta di nulla “ Chi dovrebbe venire qui!” Harry annuì e disse “ Oh tu sai chi!” Dudley non disse nulla ci fu una breve pausa di silenzio ed Harry continuò…” Comunque mi fa piacere avere un servetto personale…”Dudley aveva l’espressione dell’ira dipinta in volto alzò un pugno contro suo cugino che a vederlo rise “ Oh ma che paura… smettila cos’è sei arrabbiato perché non ti do la mancia?”Dudley era viola “ Se vuoi ti do una cioccorana,mi sembra che sono state di tuo gradimento molto di più delle gelatine tutti gusti più uno” Dudley rimase sconvolto.. e spalancò i suo piccoli occhi nascosti dalla ciccia. E girando il volto da un’altra parte disse “ Che sono queste robe..non so di che parli..” “ Oh invece io credo proprio di sì,” e detto ciò gli lanciò una cioccorana,” Dudley la prese la volo e come un morto di fame la divorò avidatamente, Harry rise “ Bravo Dudley,e se la prossima volta eviterai di bussare così forte e urlare di meno…bè te ne darò anche due” Harry scese le scale che lo portavano nel salotto,Lì c’era zio vernon,con una grande lampada punta su di sé,stava leggendo un giornale sportivo.Lo zio sentì i passi e alzò lo sguardo dal suo giornale per vedere Harry “ Dov’è Dudley?” Chiese lo zio vernon rabbioso,quasi gli usciva la bava dalla bocca,Harry sorrise gli ricordava Fuffy! Poi rispose “ Suo figlio si sta ingozzando ,tra poco lo vedrà rotolare per le scale” Lo zio vernon lo guardò malignamente,ma a harry non faceva nessuna paura “ Credi di poter parlare così solo perché hai quel coso di legno in mano? Eh!” Harry sorrise “ Si riferisce alla mia bacchetta?” Lo zio vernon si tappo le orecchie ,non voleva sentire nulla che aveva a che fare con la magia. “ anche solo sentirne parlare gli fa paura?eh?” Lo zio vernon aggrottò i sopracciglioni e urlò “ Stammi lontano lurido essere malvagio!” e così andò a recuperare Dudley…Harry rise era così bello poter stuzzicare quei due! A cena come , ogni cena, harry mangiava pochissimo, e il restante se lo divorava Dudley, e ovviamente veniva incolpato d’irriconoscenza nei confronti della bontà dei suo zii, gli dicevano che non mangiare tutto ciò che zia Petunia preparava ,era un gesto deplorevole e di completa maledizione,loro spendevano il loro denaro per prendere del cibo in più per lui…ma in realtà Harry Pensava che il cibo in più lo dovevano prendere comunque per Dudley ,infatti il bis d’ogni pasto non gli bastava. E così saliva in camera sua ,a finire i compiti. Aprì lentamente la porta che lo separava dal corridoio,pieno di ritratti degli zii,ma soprattutto di Dudley che sembravano aver fatto la cronologia de suo ingrassare,Alla sua camera. Accese la luce e in più la lampada ,per vedere meglio i suoi compiti ,li aveva quasi finiti tutti,strano ma vero, mancava solo il tema di quella orrenda materia,la odiava tantissimo ora come non mai,gli ricordava il professor Piton, Così aggrottò le sopracciglia e tirò fuori il libro di Pozioni ed un pezzo di pergamena, appena ebbe il libro tra le mani lo sbatté sulla scrivania si sedette bruscamente sulla sedia blu con 3 piccole ruote ,aprì il libro alla pagina dove aveva messo il segnalibro e lo lesse con sguardo infuriato e tenendo le braccia conserte. Spiegava dettagliatamente come fare la pozione squagliante (fantasia 0) ^^ in parole povere una sostanza acida di colore verde,chiamata comunemente dai babbani Acido solforico (non mi ricordo se è questo^^scusate^^) . Lesse con abbastanza attenzione gli effetti che procurava ovvero squagliare qualsiasi cosa,come legno,acciaio,marmo ,ferro tutto insomma. Ma dopo nemmeno sue minuti non riuscì proprio più a continuare ,il sapere che quella era ala materia di Piton lo faceva star male, così chiuse forte il libro e stracciò in mille pezzettini la pergamena. Piuttosto si sarebbe fatto togliere 5 punti a Grifondoro anche se sapeva che molto lo avrebbero odiato. Ma non ci riusciva, succedeva sempre così,aveva persino deciso di far per primo il compito di Pozioni così se lo sarebbe levato di mezzo subito,ma niente. Tutto ciò li faceva venir in mente quel maledetto giorno quando la professoressa Umbridge aveva catturato lui e la sua banda, e gridò a Piton una frase in codice sperando che lui capisse,Ma piton aveva capito,era un membro dell’ordine come poteva non capirlo…,l’unico che non aveva capito era proprio lui,odiava ammetterlo ma questa volta era anche parte colpa sua, ma come poteva sapere che Piton lo avrebbe aiutato,lui lo odiava, avrebbe fatto qualsiasi cosa per farlo soffrire. Scosse la testa,non voleva pensarci, così spense le due luci e si mise a dormire. Continua nel capitolo 2...
  
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