Rose era seduta davanti allo specchio in camera sua, quando Cal entrò nella stanza baciandole il collo da dietro <
Nel pomeriggio Rose e Jack stavano passeggiando sul ponte A chiacchierando del più e del meno.
<< …vivo per conto mio da quando avevo quindici anni >> raccontava Jack << Da quando sono morti i miei genitori. Non avevo fratelli, sorelle, o parenti stretti in quella parte di Paese. Così ho deciso di staccare e non ci sono tornato mai più. Potrei essere definito una piuma nel vento. Bene, Rose, abbiamo camminato per circa un miglio avanti e indietro su per questo ponte, abbiamo parlato e straparlato del tempo e di come sono cresciuto io, ma immagino che non è venuta qua per parlare di questo, dico bene? >> disse rivolgendo un sorriso alla ragazza << Jack, voglio ringraziarla per quello che ha fatto. Non solo per... per avermi salvata, ma anche per la sua discrezione. Senta, lo so a cosa sta pensando: "Povera ragazzina ricca. Che ne sa lei della miseria"? >> rispose Rose, << No. No, non stavo affatto pensando a questo. Stavo pensando a cosa è potuto accadere a questa ragazza per arrivare a credere che non esiste via d'uscita >> spiegò lui, << Beh, io... Praticamente tutto, l'intero mondo in cui vivo, e tutta la gente che ne fa parte. E l'inerzia della mia vita, che si tuffa in avanti, e io che non sono capace di fermarla. Sono stati inviati cinquecento inviti. Sarà presente tutta l'alta società di Philadelphia. E tutto il tempo mi sento come se stessi in una stanza affollata, urlando a squarciagola, senza che nessuno alzi nemmeno lo sguardo >> spiegò lei con aria triste, << Lo ama? >> chiese d’istinto Jack << Lei è molto maleducato. Non dovrebbe pormela una domanda simile >> rispose la rossa indignata, << Non può semplicemente rispondere alla domanda? >>, << È assurdo. Lei non conosce me e io non conosco lei, e questa conversazione non sta avendo luogo. Lei è maleducato, rozzo e presuntuoso, e ora me ne vado. Jack, signor Dawson, è stato un piacere. L'ho cercata per ringraziarla e ora che l'ho ringraziata... >> esclamò Rose mentre Jack se la rideva << E anche insultato >>, << Certo >> disse la ragazza, tuttavia rimanendo ferma ad osservare il ragazzo biondo quando questo disse << Credevo che se ne stesse andando >>, << Infatti. Lei è così irritante. Anzi, non sono io a dovermene andare. Questo è il mio settore. Se ne vada lei >> rispose la giovane e Jack ridendo disse << Oh, oh, oh. Guarda, guarda, guarda. E adesso chi è il maleducato? >> facendo sorridere anche Rose che però disse strappando di mano il porta disegni a Jack << Ah... Cos'è questo stupido oggetto che porta con sé? Allora cos'è lei, un artista o cos'altro? Beh... questi sono piuttosto belli. Anzi, sono molto belli. Jack, sono davvero ammirevoli >>. Rose rimase affascinata da quei bellissimi disegni << Beh, lei ha un dono, Jack. Davvero. Sente le persone >>, << Sento lei… >> disse lui guardandola intensamente << … e non si sarebbe buttata >>. Passarono altro tempo a parlare dei disegni di Jack e dei loro progetti per il futuro, infatti Jack stava cercando di insegnare a Rose a sputare come un uomo, quando incontrarono Ruth, la contessa di Rothes e Molly che passeggiavano sul ponte e Rose presentò subito il giovane alla madre che però, a differenza delle altre due donne, guardava Jack come se fosse un insetto. Proprio in quell’istante venne annunciata la cena e Rose si avviò insieme alla madre per prepararsi; appena la giovane si fu allontanata arrivò di corsa Alex << ehi Jack !! Adesso che ci penso abbiamo un problemino. Andiamo vestiti così alla cena di prima classe? >>, << perché no?? >> rispose il giovane senza problemi. Fortunatamente Molly era rimasta e aveva preso in simpatia il giovane Jack, per cui trascinò i due giovani nella sua cabina e prestò loro due abiti da sera del figlio. << Adesso si che farete un figurone >> disse con un sorriso ai due << però attenti, state per entrare nella tana dei serpenti >>. Jack e Alex si recarono verso la scala principale di prima classe e, una volta entrati, rimasero affascinati dal lusso della prima classe. Una volta scese le scale i due giovani attesero gli altri commensali al termine delle scale; i primi a scendere furono Cal e Ruth che però non degnarono di uno sguardo i due ragazzi, mentre la giovane Rose si fece subito incontro a Jack che le fece il baciamano per poi sussurrarle all’orecchio << L'ho visto fare una volta in un cinema di terza visione, e non vedevo l'ora di rifarlo >> facendo ridere la ragazza che poi salutò anche Alex che nel frattempo aveva offerto il braccio a Molly. Così i quattro si avviarono verso la sala da pranzo con Rose e Molly che presentavano le persone di spicco della nave ai due ragazzi. Una volta seduti a tavola Ruth non perse occasione per rimarcare le loro povere situazioni da terza classe chiedendo ad Alex << Allora signor Di Maggio. Come sono gli alloggi di terza classe? Ho sentito dire che sono piuttosto accoglienti >>, << I migliori che abbia mai visto, signora. Solo qualche topo qui e là >> rispose Alex facendo sorridere gli altri commensali, << Il signor Dawson e il signor Di Maggio si sono uniti a noi dalla terza classe. Hanno prestato soccorso alla mia fidanzata ieri sera >> disse Cal presentando i due al resto delle persone. << Dov'è che vive esattamente, signor Dawson? >> chiese questa volta a Jack la signora DeWitt Bukater, << Beh, al momento il mio indirizzo è la terza classe del Titanic. Dopo di che sarò nelle mani di Dio >>, << E dove trova i mezzi per viaggiare? >> ,<< Mi sposto di luogo in luogo, lavorando. Prediligo le navi da carico, o carrette simili. Ma il biglietto per il Titanic l’abbiamo vinto con una mano fortunata a poker. Una mano molto fortunata >> disse Jack dando il cinque ad Alex. A questo punto si inserirono nella discussione anche altre persone, << Eheh, la vita non è che una partita giocata con la dea fortuna >> disse il Colonnello Archibald Gracie, mentre Cal ribadì << Hm... Un vero uomo la fortuna se la crea da solo. Giusto, Dawson? >>, << E a lei piace quest'esistenza priva di radici? >> chiese con cattiveria Ruth, beccandosi un’occhiataccia dalla figlia e da Molly, ma Jack non si lasciò scoraggiare e rispose << Beh, sì, signora, mi piace. Insomma, ho tutto quello che occorre proprio qui, con me. Ho aria nei polmoni e qualche foglio immacolato. Mi piace svegliarmi la mattina e non sapere cosa mi capiterà, o chi incontrerò, dove mi ritroverò. Proprio l'altra notte abbiamo dormito sotto un ponte… >> disse indicando Alex che annuì, << …e ora siamo qui, sulla più imponente nave del mondo, a bere champagne insieme a delle persone raffinate come voi >> continuò bevendo dal suo bicchiere << Secondo me la vita è un dono, non ho intenzione di sprecarla. Non sai mai quali carte ti capiteranno nella prossima mano. Impari ad accettare la vita come viene. Così ogni singolo giorno ha il suo valore >> finì il suo discorso ottenendo il consenso degli altri che annuirono. << Ben detto, Jack >> disse Molly, mentre Rose propose un brindisi << Al valore di ogni singolo giorno >> disse alzando il suo bicchiere e fu subito seguita da tutti gli altri << Al valore di ogni singolo giorno! >>. Finita la cena gli uomini si alzarono per andare a fumare e parlare di politica e di affari, così, mentre Alex salutava e tornava in terza classe, Jack facendo il baciamano a Rose le lasciava un biglietto con un messaggio:
<< Incontrami a mezzanotte all’orologio della scalinata >>
Così Rose facendo finta di andare nella sua cabina si affrettò a raggiungere Jack al punto stabilito, questo appena la vide si avvicinò e le disse << allora vuoi andare ad una vera festa? >>.