Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Julia of Elaja    13/02/2013    4 recensioni
Storia nata inizialmente per un contest, ma alla fine continuata per il puro piacere di scrivere di questo pairing!
Oliver Baston - Hermione Granger: crack pairing? O forse una coppia più che ideale?
La storia è ambientata durante il terzo anno a Hogwarts per il nostro trio!
Recensite numerosi!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Il trio protagonista, Oliver Wood/Baston, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
N.D.A.
 
Ciao a tutti!
Per chi ancora non mi conoscesse, mi presento: sono Julia, autrice di questa fanfiction che vi apprestate a leggere.
L’idea di questa long è nata per un contest, dove il pairing di cui parlare (e da me scelto) era appunto Oliver Baston / Hermione Granger.
Non ho mai scritto di loro: finora, mi sono dedicata a pairing tipo Harry/ O.C.  e Tom-Voldemort/O.C. (come ben sanno tutti coloro che hanno letto le mie storie!) , ma davvero non avevo mai pensato a questa coppia.
Così, ho iniziato a scrivere e… devo dire che la storia mi piaceva sempre più!
Ma la scadenza del contest era vicina e io non ero riuscita a completarla: così ho deciso di tenere questa long da parte, per poterla poi pubblicare tranquillamente…
E quindi, eccomi qui a presentarvi il primo capitolo di “Indelebile”.
Buona lettura!

 
 

CAPITOLO 1:

Nella mente di lei
 

 
Hermione Granger era sempre stata una ragazza che a prima vista poteva sembrare saccente, fredda e troppo sicura di sé; una volta conosciuta meglio, però, si rivelava una splendida amica e una buona confidente… oltre che una gran chiacchierona.
Da qualche tempo, tuttavia, la ragazza si era chiusa in uno strano e insolito silenzio.
Harry e Ron la osservavano da lontano, quel pomeriggio; “Miseriaccia, cosa le sarà mai successo, Harry? E’ da un mese che è diventata così… così…”
“Strana.” concluse Harry per Ron.
“L’hai detto! Pensi che dovremmo chiederglielo di nuovo? Intendo dire, chiederle perché è immersa nel mutismo? Se c’è qualcosa che non va?”
“Ron, l’ultima volta ci ha risposto con un semplice ‘va tutto bene’. Credi che non ci risponderebbe la stessa cosa anche oggi? Secondo me le è successo qualcosa, ma non ce ne vuole parlare.”
Ron sospirò, con aria rassegnata; “Andiamo, avevamo promesso a Neville di incontrarci per studiare assieme Pozioni… ci starà già aspettando.”
Harry annuì: si allontanò silenziosamente, seguendo Ron, immerso nei suoi pensieri.
Era strano pensare a quel che era successo in così pochi giorni…
“E’ stato tutto così veloce…improvviso…chi se lo sarebbe mai aspettato?” si chiedeva intanto Hermione, seduta sulle sponde del Lago Nero.
Alzò lo sguardo al cielo: nuvole pesanti si stavano avvicinando velocemente, cariche di pioggia… d’altronde, non ci si poteva mica aspettare il sole in una giornata di inizi Ottobre?
Si alzò, sistemandosi la divisa e scuotendosi da dosso quel po’ di erba che era rimasta attaccata alla gonna e al mantello.
Prese i libri che aveva posato a terra e si diresse verso la scuola, con l’intenzione di andare in Biblioteca per studiare Aritmanzia.
I suoi ricordi vagavano, ritornando indietro nel tempo per giungere alla prima sera di Settembre di quell’anno.
Era appena uscita dallo studio della McGranitt, la quale le aveva consegnato la Giratempo;
“Ne faccia buon uso.” le aveva detto la professoressa, congedandola.
La ragazza, uscita dallo studio, stava giusto infilando in tasca l’oggetto quando qualcuno la urtò violentemente, mandandola a terra.
“Ma che diamine?!...ah, Mezzosangue! Sei tu!”.
Hermione alzò lo sguardo: si ritrovò davanti Malfoy, un ghigno malevolo stampato sul volto.
“Guarda dove vai, Malfoy.” fece adirata, rimettendosi in piedi.
“Guarda dove vai tu, Babbana! Se ti becco di nuovo ad incrociare la mia strada, giuro che io ti…”
“Tu cosa, Malfoy?”.
Fu un lampo: entrambi si ritrovarono con le bacchette puntate l’uno contro l’altra, l’aria carica di tensione.
“Tu osi sfidarmi, Granger?”
“Si, Malfoy. Oso.”. Hermione sottolineò in particolare l’ultima parola, con aria di sfida.
“Che succede qui?”
Una voce maschile aveva fatto voltare entrambi: un ragazzo alto, con capelli e occhi castani, si era avvicinato a Draco con fare minaccioso.
“Che cosa vuoi, Baston?” fece il biondo Serpeverde.
“Voglio sapere cosa sta succedendo. Mettete via quelle bacchette, siete solo dei ragazzini.”
“Ehi, ragazzini a chi?” lo rimbeccò Hermione.
Draco approfittò di quell’attimo di distrazione per scagliare contro Hermione uno schiantesimo: ma la ragazza lo schivò per un soffio e Baston puntò la sua bacchetta contro Draco
“Finiscila Malfoy, o interverrò io. Via le bacchette!”.
Il ghigno di Draco mutò in un’espressione di spavento.
“Cosa hai intenzione di fare?”
“Lo scoprirai molto presto, se non ti deciderai a mettere la bacchetta in tasca e andare via di qui.” fece Baston, fissando Malfoy.
Draco, fulmineo, guizzò via lasciando i due soli.
“Wow, hai i riflessi pronti!” esclamò Baston rivolto a Hermione, riponendo la sua bacchetta in tasca.
Hermione ridacchiò: “O forse sono solo sfacciatamente fortunata!”
Risero assieme.
“Dove eri diretta?” chiese il ragazzo.
“In Sala Grande.”
“Bene, anche io. Vogliamo andare?” fece lui.
La ragazza annuì e i due si incamminarono verso la Sala.
“Tu sei una Grifondoro, vero?” chiese ad un tratto Oliver.
“Si…” rispose schiva Hermione.
“E sai chi sono io?”
La ragazza lo guardò un po’ stranita.
“Intendo, sai che ruolo rivesto nei Grifondoro?” continuò lui.
“Ehm… sei il Capitano della squadra di Quidditch, giusto?” fece lei, titubante.
“Esatto!” esclamò lui con gli occhi che gli brillavano.
Hermione soffocò una risata: quel ragazzo le aveva sempre dato l’impressione di vivere solo per il Quidditch.
“Domani mattina abbiamo gli allenamenti…” continuò lui con tono entusiasta.
“Oh, si, Harry me lo ha accennato. La prima partita è vicina, vero?”
“Harry? Intendi Harry Potter?”
Hermione annuì.
“Ah, Harry! Il miglior Cercatore che abbia mai avuto in squadra!” fece Baston con tono infervorato.
Giunsero alla Sala Grande e si diressero al tavolo dei Grifondoro.
Il ragazzo prese posto affianco ai suoi amici e salutò Hermione con un occhiolino e un cenno della mano.
“Ehi Baston! Chi è la ricciolina?” chiese un suo amico.
“Oh, è una ragazza che stava litigando con Draco Malfoy. Un’amica di Harry Potter.”
“Quella è Hermione!” intervenne Fred Weasley.
“Si… Hermione Granger!” fece eco George.
“Che nome insolito…” commentò Oliver, continuando ad osservare la ragazza che aveva preso posto affianco ad Harry e Ron e parlava fitto fitto con loro.
“Miseriaccia, Malfoy è scappato via, eh?” fece Ron, mentre Hermione raccontava loro ciò che era successo poco prima.
“Sì! Avreste dovuto vedere la faccia che ha fatto quando Baston gli ha puntato la bacchetta contro!”.
Lo sguardo di Hermione vagò per il tavolo fino ad incontrare gli occhi di qualcuno che la stava osservando.
Oliver incrociò lo sguardo di lei e per qualche secondo i due rimasero a fissarsi:
lui le rivolse un sorrisetto e lei un cenno del capo, poi entrambi tornarono a parlare con i loro amici.
“Ehi Oliver… cos’hai? Hai le guancie rosse!” notò un suo amico.
“Oh, nulla… è che sono un po’ accaldato!” si giustificò in tono sbrigativo lui.
Fred e George iniziarono a ridacchiare: “Baston, non ce la racconti giusta!”
Il ragazzo li guardò, stranito: “Cosa volete voi due?”
“Oh, solo farti notare che non la smetti un secondo di guardare Hermione!”.
“Questa è una bugia.” rispose con tono apparentemente piatto Oliver, servendosi intanto del tacchino.
“Fidati, io e Fred ce ne intendiamo di ragazze… e Hermione è un tipo un po’… aiutami Fred!”
“Strano!”
“Sì, è un tipo strano!”
“Una ragazza che adora studiare.”
“Oh sì, adora studiare.”
“E’ sempre in biblioteca.”
“Ventiquattro ore su ventiquattro.”
“E non le piace il Quidditch! Non fa decisamente per te, Oliver!”
“La piantate, voi due?” li rimbeccò quello “Cosa vi fa pensare che io voglia frequentare quella ragazza?”
“Il fatto che non le stacchi gli occhi da dosso?” fece Fred, con un occhiolino scherzoso.
Baston ridacchiò, imbarazzato: rivolse nuovamente una fugace occhiata alla ragazza, ma questa era troppo presa dal discorso con i suoi amici per accorgersi di lui.
Quando la cena fu finita, Hermione, soddisfatta dell’ottimo banchetto, si diresse nel suo dormitorio, tirò le tende del suo letto a baldacchino e rimase per un  po’ a contemplare il buio che la avvolgeva.
La sua mente, sempre lucida, in quel momento sembrava essere fuori fase: i pensieri erano diventati un groviglio, una matassa da districare… non faceva altro se non ripensare a quello che le era accaduto quella sera, l’incontro con il bell’Oliver, il fatto che lui non facesse altro che fissarla durante la cena…
Si girò su un fianco: il sonno sembrava non voler arrivare.
Sbuffò, irritata.
Ma perché continuava a ripensare a quel Baston?
E, soprattutto, da quando lo chiamava ‘il bell’Oliver’?!
“E’ carino, questo è certo…” si diceva “Fisico asciutto, alto, bei lineamenti… ha anche un bel sorriso.”
“Ma è molto più grande di te!” le sussurrò una vocina maligna nella sua testa “Ha diciassette anni.”
“E’ anche vero questo.” si rispose Hermione “Ma, in fondo, il diciannove Settembre sarà il mio compleanno e compirò quattordici anni… sono solo tre anni di differenza, no? Non è un abisso!”.
Si mise a sedere: di dormire, a quanto pareva, non ne voleva ancora sapere.
Scese dal suo letto, infilò le calde pantofole e una vestaglia e si diresse nella Sala Comune.
Un colpo al cuore: seduto, davanti al fuoco, c’era proprio Oliver che parlava con Harry.
“Domani mattina ti voglio sveglio e pronto alle sette del mattino! Approfittando del fatto che avremo bel tempo, ho intenzione di prolungare l’allenamento fino alle undici!”
Harry gemette: “Ma, Oliver, saremo stanchi e…”
“Niente obiezioni, Harry. La partita contro Tassorosso è vicina. Ora, sarà meglio che vada a letto… e anche tu, intesi? Buonanotte!”.
Oliver si allontanò e a Hermione balenò un’idea in testa.
Prima che anche Harry si ritirasse nel dormitorio, lo raggiunse e lo chiamò.
“Hermione! Che ci fai ancora in piedi? Credevo che stessi già dormendo…”
“Si… cioè, non riuscivo ad addormentarmi! Hem, ascolta Harry, domattina tu hai gli allenamenti di Quidditch?”.
Harry annuì: “Perché me lo chiedi?”
“Oh, ecco, è che vorrei venire ad assistere… sai, mi piacerebbe guardare gli allenamenti, così ho pensato di venire con te domani mattina!”.
“Ah, non ti conviene venire con me! Io dovrò andare al campo già alle sette! Raggiungici più tardi, noi saremo al capo fino alle undici. Magari potresti venire con Ron, no?”
“Ottima idea!” cinguettò Hermione. Almeno, con la compagnia di Ron, l’imbarazzo sarebbe stato minore…
“Buonanotte, Hermione.”
“Buonanotte Harry.”
La ragazza si gettò sul divano davanti allo scoppiettante fuoco e contemplò le fiamme per qualche minuto.
“Perché lo stai facendo, Hermione? Perché vuoi andare a vedere gli allenamenti?” si chiedeva.
Ma la risposta era chiara, nel suo cuore; era solo in lotta con il suo cervello che, con voce chiara e squillante, le ripeteva: “Non è per te! Lascialo stare! E’ troppo grande!”.
Tuttavia, non faceva altro se non immaginare cosa sarebbe successo l’indomani: fantasticava su Oliver che la salutava calorosamente sul suo manico di scopa, lo immaginava chiedere ad Harry di organizzare un appuntamento con lei, sognava di lui e lei nascosti in un corridoio appartato a sussurrarsi sulle labbra quanto si fossero desiderati…
Sbarrò gli occhi: era decisamente arrivato il momento di andare a dormire. Stava delirando.
Ma fu con il sorriso sulle labbra che si rimise a letto, sperando in cuor suo che il giorno dopo qualcosa sarebbe successo.

 
 

 
… e rieccomi qui, a fine capitolo!
Allora, che ne pensate? La storia vi intriga? Spero vivamente di sì!
Non temete, aggiornerò presto (studio permettendo), di certo entro la fine di questa settimana!
Ci si sente al prossimo capitolo gente!
Keep in touch!

Julia of Elaja
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Julia of Elaja