“Make a wave…Make a waveeee…oh oh oh oh…”

“Ragazzi…ce l’avete fatta! Abbiamo finito! E’ perfetta! Abbiamo tutti fatto un buonissimo lavoro..è così che si lavora! Complimenti..ho sempre adorato l’armonia delle vostre voci insieme. Sapevo di aver scelto bene! Ottimo lavoro! Bravi!” disse il produttore con enfasi abbracciandoci tutti e due e lasciandoci da soli nello studio, mentre usciva con tutto lo staff per andare a pranzo.

Da soli. Già.

Me e Joe.

Non è stato facile. Per niente. Mi sentivo così imbarazzata che a volte, sostenere il suo sguardo mi era davvero, davvero, difficile.

Quando l’ho visto entrare dalla porta dello studio, per poco non mi prendeva un colpo. Bello più che mai.

Jeans stretti neri, maglietta grigia a maniche corte, i suoi muscoli stupendi, le sue Nike rosse che non mancano mai, i suoi piccoli ricci che stanno ricrescendo e gli adorabili occhiali da vista. Amo quando li mette, è così bello.

Ma come siamo arrivati a tutto questo?

Ho passato tutta la notte a pensare e ripensare a come mi sarei comportata o vestita. O se sarei stata capace di mantenermi professionale e riuscire a dare il massimo. E mi sono così pentita di quel tweet. Ma come mi è venuto in mente di linkare una foto sua insieme alla Greene e lasciare quel commento? Sono una stupida istintiva del cavolo.

In un secondo non so quanti tweet mi sono arrivati. Tutti che mi scrivevano che sono una “grande”, che “ho fatto bene”, che “mi stimano”, quando in realtà avrei voluto solo sprofondare nel terreno.

Ed ora eccoci qua.

E’ strano. Stamattina ero convinta di non farcela. Non avevo idea di cosa mettermi. Sono stata un oretta bella e buona a fissare il mio armadio, come se, speravo che, alla fine, mi consigliasse lui qualcosa da mettere. Tutto molto normale, insomma. Alla fine dopo aver svuotato mezzo armadio, mi sono decisa per un paio di jeans scuri stretti, una camicia a quadri nera e rossa a mo’ di giacca e sotto un toppino nero con dei ricami di pizzo, che lasciava intravedere la scollatura e gli stivali bassi neri di pelle borchiati. Lasciai i miei lunghi capelli sciolti, non mi truccai molto, solo un po’ di rimmel, fard e gloss. Ero abbastanza semplice. Ma sapevo che questo era uno dei look preferiti da Joe.

Joe.

Non ci siamo parlati molto, anzi, non ci siamo rivolti per niente parola, se non qualche cosa riguardante la canzone, non so se per l’imbarazzo o per la fretta di levarci da questa situazione, ma siamo riusciti in sole due ore a completare e registrare per bene la canzone.

Incredibile.

“Brava…” disse Joe, svegliandomi dai miei pensieri.

“Eh?Ah si…grazie..anc..anche tu..bravo..si..” dissi diventando rossa in viso.

Lo vidi fare un mezzo sorriso, togliendosi gli occhiali.

Ma quanto può essere bello?

“Joe senti…forse, non so, è il caso…che parliamo..io credo che dobbiamo chiarirci, non trovi?” dissi torturandomi le mani.

“E cosa dobbiamo chiarire Demi? Non voglio sapere niente di te e Nick.” disse, guardandomi dritto negli occhi.

“Joe, ascoltami bene, non voglio litigare okay? Vorrei solo avere un dialogo con te. Vorrei solo capire perché è successo tutto questo…stiamo rovinando tutto e..e…non voglio.” Abbassai leggermente la voce e lo sguardo. Mi sentivo le guance rosse come un peperone.

“ E cosa vuoi Demi? Vuoi tornare ad essere mia amica? Eh no..non funziona così, è troppo facile..ormai tra noi qualcosa si è rotto, e quando una cosa si rompe, non c’è molto altro da fare..”disse alzando le spalle.

“Le cose si aggiustano sempre Joe, basta volerlo…” e gli feci l’occhiolino.

“E allora si vede che io non voglio Demi…” e si mise a ridere.

“Si può sapere cosa ti avrei fatto di così grave, eh? La trovi divertente la cosa? Sei solo un fottuto idiota. Ecco cosa sei. Non sai affrontare le cose. Scappi sempre. Sempre.” Dissi avvicinandomi a lui. Era seduto su una poltrona nera. Si alzò di colpo e si fermò davanti a me.

Mi stava fissando. Stava fissando ogni centimetro del mio corpo.

Mi fissò negli occhi così intensamente, che ci mancava poco, gli svenivo fra le braccia.

 “Stai arrossendo Demi…” disse avvicinandosi sempre di più.

“Non..non è vero..Joe…” cercai di dire con un filo di voce, indietreggiando sempre più fino ad arrivare al toccare il muro rosso dietro di me.

“Oh si…che è vero…Demi….” mi sussurò nell’orecchio, mettendo tutte e due le braccia attaccate al muro. Mi sentivo in trappola, oltre che  mi sentivo morire per la sua vicinanza.

Non riuscivo a sostenere il suo sguardo.

“Vediamo ora chi è che scappa…” mi passò le sue labbra inumidite della sua lingua sul collo, sospirando, con leggerezza. In un attimo avevo i brividi che mi scorrevano su tutto il corpo.

“Joe…” chiusi gli occhi… “Smettila….” E mi morsi il labbro inferiore.

“Vuoi scappare Demi? Fallo…” disse facendo quel sorriso che amo ed odio allo stesso tempo.

“Joe….ti prego…” sussurai.

“Perché? Hai paura di Nick? O della mia vicinanza?” disse, mordendomi il lobo dell’orecchio.

“Joe…ma che…dici...vaffanculo! Sei il solito bambino!” urlai riuscendo a riprendermi e a spingerlo via da me..

“Io bambino? Questa è bella! Tornatene da Nick…è meglio..” e si mise a ridere.

“Ma come Joe, non avevi detto che non te ne fregava niente eh? Pensa a tornare da quella fottuta vampira di merda.”  Solo nominarla mi urta incredibilmente.

“Oh..la piccola Dems è gelosa forse?Beh…almeno lei è una donna che sa quel che vuole e che non scappa.” E mi fece l’occhiolino.

“Si..certo, tesoro vuoi che te lo dica io, cosa vuole quella?Su dai…eppure non sei proprio così idiota..” alzai la voce sull’ultima parola.

“Ha parlato il genietto..” E si mise a ridere. Ma, si stava divertendo a prendermi per il culo?

“Vaffanculo Joe. Ma lo vedi quanto sei ragazzino? Sei tu che non sai MAI quello che vuoi. Tu e solo tu. Sei tu che scappi..sei tu che non vuoi mai fare un cazzo di discorso serio. Tu! E io cretina che..volevo anche chiarire perché….mi manchi, brutto idiota che non sei altro!” gli urlai in faccia..

“Si certo… ti manco..ma smettila! Io scappo..perchè ho paura Demi! Ma non lo capisci? Io sto male!Tu mi fai del male. Tu e Nick. Tutta questa situazione..io non ce la faccio più. Mi fa male. Cazzo! Ma come vuoi che mi senta eh? Eri la MIA migliore amica. Eri tutto per me Demi! Ormai ti vedevo come molto più di una migliore amica. Volevo stare insieme a te. E ci abbiamo provato. Io ci ho provato davvero. Ma non ci siamo riusciti. E avevo ragione io. Abbiamo rovinato tutto così!TUTTO!” disse mettendosi le mani nei capelli con rabbia.

“No Joe!Abbiamo rovinato tutto perché tu non riesci a dire ciò che provi…bastava solo una cosa..solo che tu dicessi una fottuta cosa per farmi rimanere con te. Io..io…ti avevo detto che per me eri tutto..che eri il mio respiro..che ti AMAVO cazzo…ti ho sempre amato..sempre…e tu?Sei rimasto come un coglione e te ne sei uscito con un fottuto GRAZIE. Ma lo sai come mi sono sentita eh? Mi sono sentita svuotata. Mi sono sentita morire dentro!Mi è crollato tutto Joe!Ed è solo per colpa tua. Tua. Tua. E solo tua! Io..ti odio per quello che mi hai fatto, ti odio per come mi fai sentire ogni volta!” urlai con le lacrime che rigavano il mio viso.

“La colpa non è mia Demi. E’ tua! Tu non hai capito niente..NIENTE!Io sono sempre stato innamorato di te..dovevi solo darmi un po’ di tempo. Non chiedevo niente di più. Del tempo. Lo sapevi benissimo che non era facile per me..non ho mai provato niente del genere..entro nel pallone quando si parla di sentimenti..cazzo Demi..tu mi conosci..dovevi capirlo! E invece…mi hai lasciato! Sei sparita per giorni..lasciandomi come un coglione con il cuore a pezzi, facendomi sentire in colpa, facendomi sentire così…così…solo e deluso!E come al solito sono passato per lo stronzo della situazione! Per colpa tua.” Urlò.

“Deluso? Tu? Non provarci Joe! Non dare la colpa a me…no no no..non provarci proprio!Come puoi dare la colpa a me? Con quale coraggio Joe? Ma che cosa ti dice la testa? Sei tu che te ne sei stato zitto..non io!Cazzo..ma cosa dovevo fare? Mi ero aperta a te. Mi ero lasciata andare. Mi sono sentita così..stupida. Ma non riesci proprio a capire come mi sono sentita eh?” urlai, afferando il suo mento, per fare in modo che mi guardasse negli occhi.

“Basta Demi…..SMETTILA!” urlò, di nuovo, fissandomi.

“Basta? Basta un corno…io ti odio per tutto questo Joe…mi hai spezzato il cuore..ti odio perché solo tu riesci a rendermi così fragile..a farmi stare così male..a far venir fuori tutte le mie insicurezze..anche le più stupide..ti…od..” Non feci in tempo a finire la frase, che mi afferrò il viso fra le sue mani e mi baciò.

Non capii più niente.

Le sue mani iniziarono a scorrere sul tutto il mio corpo. Mi cercavano, mi volevano, mi desideravano.

Volevano ME.

Lui voleva me.

Le mie mani erano perse nei suo capelli.

Era un bacio violento, passionale, desideroso, sofferente, uno di quei baci dove non capisci niente e ti lasci trasportare dai sensi, dall’emozioni.

Cinsi la sua vita con le mie gambe e mi prese in braccio.

Continuavamo a baciarci senza mai staccarci.

Eravamo una cosa sola.

Le sue labbra scesero sul mio collo.

Lo baciò, sospirando il mio nome.

Ero persa.

Non capivo niente.

L’unica cosa di cui ero fermamente convinta, l’unica cosa che sapevo è che non volevo staccarmi per niente al mondo da lui. Dalle sue labbra. Dalle sue braccia. Dalle sue mani. Dal suo corpo.

Era come una calamita.

Mi tolse velocemente la camicia, che era già aperta.

Le sue dita scorrevano sulle mie braccia.

Le accarezzava.

Le baciava.

Le mordeva.

Ero completamente andata.

Mi sentivo quasi drogata. Da lui. Dal suo profumo. Dai suoi capelli. Dal suo corpo così meraviglioso.

Gli sfilai la maglietta..e per poco non svenni guardando quel fisico così perfetto, così scolpito.

Lasciai che le mie mani viaggiassero sul quel corpo.

I suoi addominali.

I suoi muscoli.

La sua schiena.

Era tutto perfetto.

Ero insaziabile sei suoi baci, della sua bocca.

Non riuscivo a staccarmi.

Mi sfilò il top e le sue mani scorrevano sulla mia pancia, sulla mia schiena, così leggere ma così forti. Così desiderose di me.

Le sue labbra scesero fino a toccarmi il collo.

Lo baciò.

Lo morse.

Le sue mani stringevano e accarezzavano i miei capelli.

Ho sempre amato quando li toccava. Non so perché…ma aveva un modo tutto suo di toccarli, leggero, delicato… ma nello stesso tempo forte, mi sentivo scogliere ogni volta.

Non capii più niente.

Iniziai a baciargli il collo, sapevo che questo, lo faceva impazzire.

Mi afferrò la vita con forza e mi trascinò ancora più verso di lui.

Gli morsi una spalla.

Lo desideravo.

Gli sbottonai i jeans mentre lui sbottonava i miei.

Ce li lasciammo cadere ai piedi.

Ci spingevamo da una parte all’altra della stanza. Senza mai staccarci.

Le sue labbra scorrevano su tutto il mio corpo.

Le mie mani scorrevano ogni centimetro di quel corpo così perfetto.

Non capivamo niente.

Volevamo appartenerci.

Solo questo.

Volevamo essere una cosa sola.

C’è  una tale passione fra noi, che forse solo ora, me ne sto rendendo conto.

Mi sto rendendo conto.. di quanto potevo desiderarlo.

.......  
 
 
 
“Ehy, ho bisogno di te, devo..parlarti, subito.”

 
Bene bene ragazzuole, eccomi qui, con un nuovo capitolo. Spero vi piaccia, e finalmente, la storia sta prendendo una svolta. Fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando! E…..fra Demi e Joe…sarà successo veramente qualcosa?...eh eh… ! Al prossimo capitolo! E grazieee.. crescete sempre di più! Un bacione! :)