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Autore: Nikon_    15/02/2013    1 recensioni
Cammina tranquilla, con i capelli scuri lasciati sciolti, un paio di occhiali da sole.
Ha pianto.Ha pianto per me. Mi sento.. colpito.
Ha un paio di jeans chiari addosso e la maglietta dei Green Day che ha indossato quando è venuta per la prima volta a casa One Direction. Rimango a fissarla qualche secondo prima di capire che devo muovermi. Il taxy è a pochi metri da lei e me la porterà troppo lontana.
Non posso lasciarla andare, sono innamorato.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Welcome to my life




 
Quando esco da casa One Direction, con il cellulare fresco dell’aggiunta del numero di Harry, vengo assalita da Mary e dai suoi capelli blu, che dopo due ore di sole saranno quasi verdi.
Nel tragitto in metro verso il nostro povero appartamento- il vantaggio di questo articolo è che non sono obbligata a presentarmi in ufficio- mi costringe a raccontare tutto per tre volte. Ogni singola parola che ci siamo scambiati.
Per tre volte.
Accenno qualche volta al fatto che Zayn ha dimostrato un certo interesse per lei chiedendomi più volte il suo nome, ma penso che Mary non stia capendo nulla.
È sconvolta dall’idea che io sono entrata in casa One Direction. Insomma, molte giovani mi scannerebbero. Sono l’idolo di non so quante ragazze.
- Quindi ti ha dato il suo numero.- Afferma dopo un po’. Basta che non mi fa ripetere tutto. La abbandono e vado a dormire vicino al Tamigi. La sera gli artisti di strada fanno lì tantissime feste e cose simili, e sembrano divertirsi molto. Ci sono passata vicina un sacco di volte, tornando dal lavoro, ma non ho mai avuto il coraggio di fermarmi. Ne sarei uscita con due gemelli nella pancia, rasta e tre pircing.
- Si. Però penso che mi chiamerà domani, se ho capito il tipo- Non ho la minima intenzione di chiamare Harry per prima. Mi serve per un articolo e comunque mi piace, come ragazzo, ma non sono ancora così disperata.
- Non puoi mandargli un simpatico SMS…- Accenna Mary, ma faccio un cenno negativo e lei tace.
Scendiamo dalla metro, e mi ritrovo di nuovo a pensare all’articolo.
Non sono mai stata una ragazza particolarmente moralista. Insomma, al college andavo a tantissime feste, e non erano proprio il party delle Barbie. Ho scelto di fare la giornalista, oltre all’amore per la scrittura, anche perché penso di avere abbastanza palle per raccontare una storia difficile, se ne scoprissi una. Ma non ho mai provato moltissimi sensi di colpa, e quando ho accettato la missione “Come conquistare Harry Styles in 10 giorni” non ho pensato di pensarci tanto.
Forse perché Harry non è il ragazzo montato che mi aspettavo.
È bello, molto, simpatico, schietto, e ogni tanto è anche dolce, me ne sono accorta, anche se pare volerlo nascondere.
Basta Vanilla. Lascia stare.
Voglio diventare qualcuno, e se per farlo mi serve quel dannatissimo articolo, lo scriverò.
Harry è uno che si fa tantissime ragazze, non soffrirà particolarmente.
 
 
- Sono un genio! Convivi con un genio!- Strillo alle undici di mattina del giorno seguente. Inutile dire che per tutta la sera io e Mary abbiamo ronzato, inquiete, intorno al mio cellulare, fingendo di disinteressarcene.
Sapevo, sapevo, che Harry avrebbe chiamato il giorno dopo. Anche se ha mandato un SMS.
Lo sfaticato.
Mary si alza sbadigliando, e devo ripetergli il discorso di nuovo.
Lei convive con un genio, io con una tardona.
- Ciao, sono Harry. Ti ricordi? Ok, penso di si. Ti va di uscire oggi?-leggiamo in coro come due tredicenne al primo ballo della scuola.
Anche se il primo ragazzo l’ho baciato a sedici anni. Facciamo finta di nulla.
- Ora che gli rispondi?- Esclama la mia migliore amica.
Io sbuffo. Lui vuole iniziare un’infinita catena di messaggi e messaggini. E io non ne ho voglia.
In più, mi piace fare un po’la scontrosa.
Rubo il cellulare dalle mani di Mary e scrivo velocemente, prima che lei possa fermarmi.:-Potevi chiamare, Styles.
- Sei pazza? Ora pensa che sei una stronza.- Mi risponde infatti Mary.
Non le rispondo,e  in due minuti parte la mia canzone preferita, che è anche la mia suoneria. Sk8er Boi, Avril Lavigne.
- Chi è la pazza?- Ribatto allora prima di aprire la comunicazione con un sorrisetto.
La mia amica non può far altro che farmi un cenno per darmi ragione.
Non si sfugge al genio.
Ho 23 anni e nessuno si è ancora accorto di avere per le mani un bene superiore.
Spingo il tasto di accettazione e finalmente- finalmente?!- sento la voce di Hazza.
- Ciao.- Dice lui dolcemente. Sembra un panda, al telefono.
Ritiro l’affermazione sul genio. Ho dei problemi.
- Era un po’ scomodo il messaggio.- Rispondo.
- è che chiamare in questa casa è sempre complicato. Tipo ora Niall e Zayn stanno facendo la lotta sul pavimento sotto di me, e rischio di morire da un momento all’altro.- Mi sfugge una risata. Mary ha gli occhioni spalancati.
- Ok, sei perdonato. Comunque si, mi va di uscire.-Addolcisco anche il mio tono.
Lo immagino sorridere, con le fossette e gli occhi verdi che si illuminano.- Ti va un gelato?-
E con questa affermazione, Harry mi sale improvvisamente da “ragazzo carino” a “ragazzo da sposare”.
Io e il gelato abbiamo un rapporto d’amore incondizionato. Io lo mangio continuamente, perlomeno due volte alla settimana, anche d’inverno, e in cambio lui mi riempe di amore e affetto.
- Mi va sempre un gelato.- Mary fa strani segni, ma non la considero.
- Ti direi che ti passo a prendere, ma non so dove abiti.-
- Facciamo che vengo io a prenderti?- Propongo. Ma è un po’ triste. Sembra che lui dipenda da me.
Infatti, risponde subito:- Nah.. E se ci trovassimo in centro?-
E alla fine, riusciamo a metterci d’accordo.
Alle quattro e mezza, in Oxford Street, vedrò l’idolo di tutte quelle ragazze. Tutto per un articolo.
 
 
 
- Sei bellissima.- Esordisce Harry appena mi vede, per poi imporporarsi.
Che tenero.
- Grazie.- Ho messo un’altra maglietta dei Green Day, non per sembrare fissata ma perché ha portato fortuna.
- Dai vieni…- Si incammina per la strada, verso un posto a me sconosciuto, poggiandomi una mano sulla schiena.- Mi auguro che nessuno assalga me o te. Davvero. –
Rido.- Non sono molto veloce a correre.-
Lui fa una faccia esasperata.- Neanche io lo ero, davvero. Impari a correre veloce.-
- Dai, non possono essere così terribili..- Dice così, però gira senza cappuccio. Un Harry Styles munito di ragazza libero per la città.
- Si che lo sono- Alza le sopracciglia- Persino la sorellina di Miley Cirus mi mandava immagina hot su lei e me in messaggio privato su Twitter.-
Al quel punto scoppio a ridere di gusto.- Ok. Forse sono così terribili.-
Finalmente Harry si ferma di fronte a una gelateria italiana. “Da Francis”.
- Come mai hai scelto il gelato?- chiedo. Chiamatelo istinto da giornalista, non lo so. Sono sempre stata curiosa.
- Non lo so… Mi piace il gelato. E poi tu ieri hai detto che ne vai letteralmente pazza.- Ha ascoltato. Se ne è ricordato.
A meno che non abbia sparato a caso sperando di dire una cosa sensata.
Continuiamo a pensare che si sia ricordato, che  è meglio.
 
 
Il gelato è finito da un pezzo- peccato, era buonissimo- ma io e Harry continuiamo a rimanere seduti sul muretto a parlare.
- Senti, ti ho raccontato tutto di me, vita, morte e miracoli.Ora voglio sapere qualcosa di te.- Mi punzecchia.
Effettivamente ho fatto parlare solo lui. Mi ha parlato di quando, a tre anni, ha rubato i trucchi a sua sorella e si è presentato all’asilo con il rossetto. E di quando, a quindici anni, ha detto a una ragazza innamorata di lui ma che non gli piaceva che era gay, solo per non offenderla, ed è stato deriso dai compagni per un anno.
E anche delle fan. Nonostante prima abbia raccontato di quanto alcune siano terribili, ho capito che è totalmente innamorato delle Directioners. Devo inserirlo nell’articolo.
L’articolo. Me ne ero quasi scordata.
- Perché devo parlare di me? Sono una normalissima ragazza di Londra.- Esclamo- Sei tu la superstar.-
Alza le sopracciglia divertito.- Ah, quindi sei uscita con me solo per star con un VIP?- Ecco, più o meno ci hai beccato.
Sto al gioco.- Certo. E tu sei uscito con me solo perché hai visto che sono scontrosa e hai scomesso che riuscivi a conquistarmi.-
Lo  vedo irrigidirsi per un secondo, ma torna a sorridere subito.- Tu dov’è che sei scontrosa? Ti chiami Vanilla, andiamo. Sei un panda coccoloso. – Lasciamo stare- E ora la superstar chiede al panda di raccontargli di lei.-
Sospiro sconfitta. Però Harry è simpatico.
E poi, non per fare la bambinetta, mi piace. Ha una bella risata, una bella voce, è dolce,  dice le cose in faccia e non è per niente falso. Odio i ragazzi che ti lusingano per poi andare a letto con un’altra. La devo smettere, è solo lavoro.
- E va bene. Mi chiamo Vanilla, ho 23 anni quasi, faccio la giornalista e convivo con la mia migliore amica da un paio di anni.-
- Benvenuta Vanilla, gli Alcolisti Anonimi ti accolgono.- Scherza Harry facendomi scoppiare a ridere.- La tua migliore amica è quella che era fuori da casa nostra ieri?-
Annuisco.- Esatto. Sembra psicotica, ma è simpatica. Può essere che sia da questi parti, conoscendola.- Non mi meraviglierei a vederla appostata in un cespuglio.
- Allora puoi dirle che Zayn ha passato tutta la sera a cercare foto di ragazze con i capelli blu su Tumblr sperando di vederla. Ma- Esclama poi riscuotendomi- continua a parlarmi di te. Sei una timidona eh? Sei già giornalista a 23 anni?- Chiede poi.
- Ho studiato come una cretina per vent’anni.- Rispondo semplicemente.- Per tutto il college non sono mai stata di grande compagnia.-
Harry rimane sorpreso.- Mi vuoi dire che una bella ragazza come te non andava alle feste? Non facevi parte di qualche “setta” del college?-
- Nah… Studiavo fino alle undici, anche se qualche sera mi concedevo di divertirmi.. Mary invece andava a più feste.- Sorrido ripensando a tutte le sere in cui io stavo sommersa tra i libri e la mia amica cercava di trascinarmi a qualche party di emo e dark.
- E….- Harry si distende sul muretto. Sembriamo già una coppietta. Appoggia le mani sotto la testa, e pare un modello della Hollister.- Ti piace la musica? Non ti faccio la fatidica domanda per ora.-
Sorrido immaginando la fatidica domanda. Sarà sulla loro musica.- Io amo la musica. Sono una ragazza che ha passato la fase con l’autostima sottoterra grazie a Christina Aguilera, che si è vestita per tutti i Carnevale per tredici anni da Avril Lavigne, nonostante la scarsa somiglianza. Non è neanche una domanda sensata. E ho un’autentica cotta per Olly Murs, ne sono tipo innamorata. È… fantastico.-
Ecco. Dovevo andare a dirgli di Olly?
È una storia lunga. Sapevo della sua esistenza, ma non avevo mai sentito una sua canzone. Un giorno su Youtube mi sono trovata un suo video. Ed è scoccato l’amore. Nonostante i miei vent’anni suonati. Proprio come una bambina.
- Sai che lo conosco? È simpatico. Ed è sposato con la mia ex.- Ride scuotendo la testa. Ridiamo un sacco.- Ma mi spieghi come ho fatto ad andare con una di quattordici anni più grande?-
- Non ti dovrei neanche rispondere.Hai infranto i miei sogni d’amore.- Scherzo.
- Ah si? Non sono meglio io di Olly?- Mi punzecchia alzandosi.
Aggrotto le sopracciglia.
- Se mi porti fuori un’altra volta, ci posso pensare,-
 
 
 
 
 
 
NOTA AUTRICE: Buongiornooo!
Avete visto Sanremo? Io ho un autentico amore per la canzone di Mengoni. La so già. AHAHAHAHHA
Insomma, il capitolo è questo, non ho tanto da dire.
Grazie per le recensioni, grazie per chi legge, insomma, grazie,.
Tilde

 
   
 
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