"Ron....no.....ti prego.... non mi
sento pronta"
Le mie labbra che sfiorano le tue,
dolci, genuine e rosee. Quanto ho desiderato questo momento. Ci pensavo
continuamente, ho sofferto di nascosto quando ho scoperto a chi erano
indirizzate tutte quelle lettere, e mi sono tenuto dentro un macigno per due
anni, ma poi ti ho finalmente detto tutto, ed ora eccomi qui, abbandonato tra le
tue bianche braccia esili.
"Non voglio rovinare il nostro
rapporto...."
Io ti desidero, mia dolce Hermione.
Perchè hai paura di me? Io ti amo, io non so cosa farei senza di te, anzi, non
so cosa sarei...
Mi guardi per qualche secondo, con i
tuoi occhi da cerbiatta che mi fanno impazzire...
Mi sono messo a sedere sul bordo del
letto cone le mani fra i miei cappelli rossastri, non capisco. Non riesco a
comprendere il tuo comportamento mia dolce Hermione.
C'è un muro che ci divide, vogliamo
abbatterlo mia dolce Hermione?
"Tu mi
ami?"
Quelle tre semplici parole mi fecero
battere il cuore a mille. Ti amo Hermione, ti amo....
Non ti rispondo, ti guardo e poi mi
avvicino al tuo meraviglioso volto. Ti bacio dolcemente sul collo, finchè non ti
abbandoni a me. Sento le tue mani sulla mia schiena. I tuoi capelli hanno il
profumo dei fiori di loto.
Il suono della sveglia interrompe il
mio sogno. Apro lentamente gli occhi.
Per un attimo ho la paura di essere
nel mio solito monolocale. Ma non è così. Sono disteso affianco a te, con i tuoi
meravigliosi capelli e la tua pelle liscia e vellutata. Ti bacio dolcemente la
fronte e poi mi alzo dal letto, stiracchiandomi.
Percorro il lungo corridoio, ancora
un pò intontito, ripensando al sogno fatto. Quello non era un sogno. Era quello
che era successo la notte di Halloween al settimo anno di scuola. In
quell'occasione aveva procreato una nuova vita dentro di lei, della quale era
stato tenuto allo scuro fino all'anno prima.
Ahio! Com'è disordinata quella
piccola canaglia!
"Ron.....si può sapere che stai
facendo?"
Trattiene una risata. Io mi rompo
l'osso del collo e lei ride!
Nonostante tutto mi avvicino a lei
con uno sguardo un pò imbronciato e lei mi accarezza dolcemente una guancia e mi
da un bacio sulle labbra. Mi fa impazzire.
"Ti presento tuo figlio
Ron"
Ho una fitta al cuore. Le mani mi
tremano e sudano. Devo avere il viso peggio di una melanzana.
Che intendi dire Hermione? Lui è mio
figlio?
"Ricordi il settimo anno? Beh,
questo è il risultato della passione"
Perchè me lo hai tenuto nascosto?
Perchè? Non ti fidavi? Credevi che sarei scappato di fronte ad una
responsabilità? Mi credi tanto codardo? Forse, dopotutto in tutti questi anni
che ci conosciamo non ti sei mai fidata veramente di me! Credi che io sia un
irresponsabile! Mi hai tenuto nascosto di avere un figlio, te ne rendi
conto?
"Ron, ti giuro che non lo sapevo
nemmeno io...."
Cosa stai dicendo? Questo fa
supporre che non ero l'unico con la quale sei stata.... Hermione, non me lo
sarei mai aspettato da te!
"Calmati, ti giuro che tu eri
l'unico....ma poi....le nostre strade si sono divise ed io ho iniziato a
mettermi in contatto più ravvicinato con Victor, e così...credevo che il bimbo
sia suo....ma i dottori non hanno rilevato nel bimbo il DNA di
Victor...."
Ha le lacrime agli occhi. Soffoca i
singhiozzi. Si mette una mano alla bocca e poi scoppia in un pianto disperato.
ha il viso arrossato ed entrambi le mani sul volto. Si è
seduta.
Devi aver sofferto tanto mia dolce
Hermione. Tu sei una ragazza forte, o perlomeno, questo è quello che vuoi che
tutti credano. Ed ora farti vedere in queste condizioni dalla persona che meno
volevi che ti vedesse in questo stato è orribile anche per te non è
così?
Mi avvicino e faccio una cosa
impulsiva. Ti abbraccio. Ti stringo forte a me. No. Non ti lascerò mai più, te
lo prometto.
"....Krum.....mi
ha....."
L'ha abbandonata. Non appena ha
scoperto che il bambino non era suo è scappato da bravo codardo. E' successo
l'esatto contrario di quello che credevi, eh Hermione? Ma io non ti abbandonerò!
E' passato un anno da allora, ma
ancora quelle lacrime, quel viso rosso mi ritorna in mente. Siamo in cucina. Tu
stai sorseggiando lentamente una tazza di the, mentre io leggo il giornale. Ma
una mano piccola, e fragile mi si para in mezzo alla pagina. Sollevo lo sguardo.
Un bambino dagli occhi azzurri e dalle numerose lentiggini mi guarda con
sfida.
Il mio bambino. Lo prendo in braccio
e lo faccio volare per tutta la stanza. Da piccolo mi piaceva tanto quando mio
padre lo faceva con me, e sembra che diverta molto anche lui. Ride. Quei piccoli
dentini con qualche buchetto qua e la mi fa impazzire. Tu sorridi
guardandoci.
Siamo una famiglia finalmente. Una
famiglia felice che non si separerà mai...
"Mamma!! Mamma!! Dopo andiamo a
trovare gli zii?"
Lo guardi con tenerezza. Gli sorridi
e accarezzandogli dolcemente la testa gli rispondi con una voce dolce e
sottile
"Forse dopo, mio piccolo
Harry...."