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Autore: Bubble_Dae    15/02/2013    4 recensioni
Molly una diciottenne che vive a Londra con la madre Grace e il fratello Jake. Molly è una ragazza che si comporta come un maschiaccio a volte in presenza delle persone che la conoscono ad eccetto di due persone: Ace,il ragazzo di cui crede di essere innamorata e Harry,il suo vicino di casa con il quale battibecca sempre. Molly proprio non lo sopporta infatti cerca di avere sempre meno a che fare con lui ma è difficile quando le loro madri sono migliori amiche e che lui nonostante sia un famoso cantante frequenti la sua stessa scuola con i suoi amici nonche altri membri della band. Ace e Molly insieme a loro altri due amici dovevano passare una romantica estate al mare ma i loro piani vanno in fumo a causa di una disdetta. Così la ragazza dovrà passare tre mesi di vacanza con sua madre,il fratello,la madre di Harry e ovviamente Harry tutti nella stessa casa. Che questa vicinanza possa farle cambiare idea sul ragazzo,trasformando il suo odio in qualcosa di opposto come l'Amore?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come tutte le mattine mia madre,Grace venne a svegliarmi dato che la sveglia era per terra e  smontata come tutti i santi giorni. Non so come facevo ma appena sentivo quel trillo fastidioso le davo una manata facendola finire sul pavimento distrutta per poi tornare sotto le coperte.
<Molly avanti alzati che è tardi>,disse la voce pacata di mia madre spalancando la finestra facendo entrare la luce del sole mentre io mi ricoprii con la coperta borbottando:<Altri cinque minuti>.
<Ci sono i pancake per colazione>,sbuffò lei sapendo che al richiamo dei suoi pancake non sapevo resistere infatti due secondi dopo ero vestita in cucina con la bocca piena di quelle delizie.
<Molly certo che potresti comportarti in modo più femminile no?>,mi rimproverò lei spazientita mentre finiva di cuocere le uova con bacon per mio fratello Jake che dormiva ancora profondamente nel suo letto.
<Ma peschè scusha?Io scho benisschimo coshì!>,le risposi mandando giù l’ultimo boccone,mi alzai e andai a prendere il mio IPhone in camera e lessi il messaggio di Nicole:-Sono lì tra cinque minuti quindi sbrigati capito?-. Guardai l’ora erano le 7:45,poi guardai il messaggio della mia migliore amica e mi resi conto che era arrivato dieci minuti prima.
<Oh merda!>,imprecai prendendo la borsa e le chiavi del motorino,uscii in fretta e furia salutando distrattamente mia madre che ormai era abituata a quella scena. Una ragazza alta dai capelli neri  e un fisico mozzafiato era appoggiata al muretto di casa mia,l’abbracciai da dietro stampandole un bacio sulla guancia per farmi perdonare del ritardo.
<Lo sai che sono qui da più di dieci minuti vero?>,mi chiese lei secca inarcando un sopracciglio,io le sorrisi semplicemente trascinandola in garage per prendere il mio scooter. Lei mi guardò perplessa mentre montavo sul sellino lanciandole un casco.
<Che intenzioni hai Molly?>,mi domandò allarmata infilandosi il casco stando attenta a non spettinarsi per poi montare dietro di me.
<Tieniti forte si parte!>,le dissi accendendo il motorino a sfrecciando a tutta velocità fuori dal garage,appena uscii nel vialetto per poco non investii un ragazzo. Lui mi stava guardando sgranando gli occhi come se fossi una pazza così io sbuffai alzando gli occhi al cielo.
<Volevi per caso uccidermi Cross??>,mi chiese lui appoggiando una mano sulla parte anteriore del mio veicolo,inarcai un sopracciglio e guardai contrariata la sua mano.
<No Styles anche se non mi dispiacerebbe affatto non vedere la tua faccia per un po’>,replicai premendo il piede sull’acceleratore per fargli capire che doveva spostarsi ma lui non si mosse di un centimetro.
<Ammettilo che piangeresti come una fontana al mio funerale>,insistette lui facendo uno di quei suoi odiosi sorrisi a trentadue denti che avrebbero fatto sciogliere il cuore di ogni ragazza,per mia fortuna il mio no.
<Sì aspetta e spera!>,gli risposi accelerando di nuovo così lui finalmente si spostò e io potei partire ma poco dopo le sentii urlare:<Ci vediamo a scuola!>,sbuffai e sfrecciai verso le strade caotiche di Londra.
Dopo circa dieci minuti eravamo arrivate davanti all’istituto scolastico,appoggiati al cancello c’erano due ragazzi che riconobbi subito. Appena quello dai capelli scuri e due occhi verde smeraldo si accorse di noi mi fece un dolce sorriso un po’ imbarazzato che ricambiai a mia volta. Ecco lui si che è il ragazzo perfetto;dolce,bello,simpatico,bello,generoso e bello ma credo di averlo ripetuto almeno un centinaio di volte. Quando lo raggiunsi intrecciai le mie braccia dietro il suo collo e lasciai che le nostre labbra si sfiorassero per poi finire in un lungo bacio. Ace mi prese per mano e entrammo a scuola mentre sentivo il solito baccano all’entrata segno che Harry e i suoi amichetti erano appena arrivati. Feci una smorfia così il ragazzo di fianco a me mise un suo braccio intorno alle mie spalle stringendomi,io gli sorrisi iniziando a percorrere il corridoio. Dopo poco lo salutai lasciando che andasse in classe mentre io feci per entrare nella mia insieme a Nicole.
<Ace ci vediamo durante la pausa pranzo?>,gli chiesi,lui sorrise e annuì con il capo così contenta andai a sedermi al mio solito posto vicino alla finestra. Nicky era di fianco a me e mi stava raccontando qualcosa quando Harry entrò in classe seguito dai suoi amici e venne a sedersi proprio dietro di me. Decisi di fare finta di niente,pensando che era solo per un ora poi avremmo cambiato classe. Stava andando tutto bene quando sentii un fastidio alla schiena così mi toccai la nuca e mi resi conto che qualcuno mi aveva infilato delle palline di carta dentro la maglietta. Mi voltai e incenerii il riccioluto con lo sguardo minacciandolo:<Allora ci tieni proprio ad andare sotto terra?>.
Lui si lasciò sfuggire una risata attirando l’attenzione della professoressa che ci guardò contrariata così mi voltai facendo finta di niente.
<Come sta il tuo amichetto?>,mi chiese nell’orecchio con tono di sfida così senza voltarmi gli risposi acida:<Bene e la ragazza con cui hai passato la notte ieri sera?>.
<Non saprei di solito quando mi sveglio non ci sono più>,ribatté lui cercando di fare l’ingenuo ma scoppiò di nuovo a ridere così la professoressa ci urlò:<Styles,Cross in presidenza!Sono stufa delle vostre conversazioni tra fidanzatini!Certe cose fatele all’esterno della mura scolastiche>. Io rimasi scioccata e feci per ribattere quando Harry mi tappò la bocca trascinandomi fuori dalla classe tra le facce divertite nostri compagni. Finalmente quando mi lasciò cominciai a dargli dei pugni sulla spalla:<Perché mi hai fermato?Dovevo chiarire  che ha frainteso tutto!>.
<Ti faccio così schifo?>,mi domandò lui guardandomi negli occhi serio. Solo in quel momento mi resi conto che erano di un verde brillante e limpido,erano veramente stupendi. Mi ripresi e alzai gli occhi al cielo incrociando le braccia:<Avanti Styles smettila di fare il bambino!Finiamo sempre nei guai perché tu non mi lasci mai in pace. E’ sempre colpa tua se finiamo in queste situazioni!>,sbraitai camminando davanti a lui per non fargli vedere che ero leggermente rossa in faccia.
<Se magari tu la smettessi di insultarmi riusciremmo ad andare più d’accordo ma è solo una mia opinione>,rispose lui raggiungendomi così stavolta fui io a fermarlo e a guardarlo negli occhi seria.
<Ok vuoi che ti dica tutto quello che penso di te?Bene,credo che il tuo comportamento nei confronti delle donne sia pressoché orribile,sei presuntuoso,ottuso,egoista e non hai un minimo di rispetto per tutte quelle povere ragazze che ti ritrovi nel letto ogni mattina!Con questo penso di aver finito,soddisfatto ora?>,gli sbraitai contro ma stavolta non ricevetti nessuna reazione. Forse avevo esagerato ma era lui quello che mi provocava e stuzzicava sempre e se non reagivo avrebbe continuato ancora più pesantemente.
Entrammo nell’ufficio della preside che ci guardò per un secondo per poi ritornare alle carte che aveva in mano. Rimanemmo in piedi e in silenzio per un periodo che mi parve interminabile poi la vecchia iniziò a parlare:<Allora stavolta che avete combinato?>. Feci per rispondere ma Harry mi precedette e aspettai che mi desse la colpa come faceva ogni santa volta che finivamo in quell’ufficio,e fidatevi c’eravamo molto spesso.
<E’ stata tutta colpa mia quindi lasci tornare in classe Molly,poi potrà scegliere la mia punizione come meglio crede>,disse lui con il capo chino mentre lo guardavo con gli occhi fuori dalle orbite.
Che cosa?Ho sentito bene Harry Edward Style si sta assumendo la colpa di qualcosa?La fine del mondo è vicina quindi??”,pensai senza staccargli gli occhi di dosso,la preside tossì per riportare la mia attenzione su di lei.
<Ragazzi mancano solo tre giorni al termine dell’anno scolastico quindi se mi promettete che non vi ritroverò di nuovo qui lascerò correre. Dopotutto avete diciotto anni dovreste comportarvi come due persone mature>,rispose lei così ci congedò e ritornammo in classe.
Per tutto il resto della giornata Harry non mi tormentò più,proseguirono così tutte le ore all’interno di quella specie di prigione per poi uscirne alla solita ora. E’ strano come in qualche e diciamo insolito il fatto che Harry non mi punzecchiasse mi desse quasi “fastidio”,devo smetterla di fare certi pensieri contorti con il mio solito modo di pensare. Insomma io quello non lo sopporto quel riccioluto,glielo ho pure detto in faccia quindi perché adesso il fatto che non mi stuzzichi mi infastidisce? Accidenti non mi capisco più nemmeno io!E a causa di tutto questo non ho nemmeno visto Ace durante la pausa pranzo. Tutta colpa di quello là!



Salve a tutti*saluta con la manina*Questo è il primo vero e proprio capitolo che scrivo quindi spero vi piaccia,fatemi sapere che ne pensate recensendo se vi va :) Non siate troppo critiche vi prego >.< ovviamente anche le critiche costruttive sono ben accette,se posso migliorare voglio saperlo. Sappiate però che la lunghezza è un mio difetto.
Baci Julie xx
  
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