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Autore: Rue Meridian    04/09/2007    3 recensioni
Era una giornata cupa, la ricordo bene. Il cielo era grigio e minacciava pioggia. Era una giornata triste e non capivo il perché. Non mi accorsi delle barche che arrivarono in porto, ma mi accorsi degli uomini che ne erano scesi: come non notarli? Erano vestiti strani, troppo leggeri per quel freddo, con corte tuniche che gli arrivavano al ginocchio, le gambe nude, come le braccia. .... Anche i loro volti erano diversi dai nostri. La pelle scura abbronzata, gli occhi ed i capelli neri come la pece, così diversi da noi. .... Il giorno dopo, mi trovavo sull’isola di Lìtla Dìmun ed il maestro Cormac mi insegnò la prima lezione.
Genere: Romantico, Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aquarius Camus, Nuovo Personaggio, Scorpion Milo, Virgo Shaka
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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chapter one

2. Il Pesce Australe

 

La nave giunse in porto in mezzo alla mattinata, ed i passeggeri si accalcarono sul ponte nella attesa che terminassero le operazioni di attracco per poter finalmente sbarcare.

Il porto di Atene era vivo di quel fermento che caratterizza ogni città commerciale sul mare, ma oltre a questo si aggiungevano le folle di turisti venuti ad ammirar le bellezze dell’antico centro del mondo. In mezzo alla folla, forse un po’ più in disparte rispetto al resto dei passeggeri, una figura mascherata osservava il porto, appoggiata coi gomiti alla ringhiera metallica della nave.

La ragazza, perché tale la rivelavano le forme chiaramente intuibili sotto i jeans ed una t-shirt aderente, doveva avere all’incirca una ventina d’anni ed era alta e slanciata, dotata di una struttura fisica solida ed asciutta.

I passeggeri le lanciavano occhiate preoccupate, ma presto era girata la voce che fosse orribilmente sfregiata e che portasse per tale motivo tale maschera; tuttavia il suo modo di fare scostante avevano presto scoraggiato i vari moti di pietà che la notizia aveva destato.

Scese insieme agli altri passeggeri, ma non si fermò a riempirsi gli occhi delle meraviglie dell’isola, ma iniziò a dirigersi con passo costante verso la zona archeologica della città. Appena in vista di questa però, iniziò ad allontanarsi da essa, risalendo la rocca che dominava la città. Non mise molto tempo, nonostante l’enorme cassa metallica che portava sulla schiena, a giungere, dopo un lungo canyon, all’ingresso di una vallata alla base di una rocca, costellata di antiche costruzioni.

- Ferma dove sei!-

Una decina di uomini vestiti come antichi soldati si pararono di fronte a lei, le armi alzate, pronti ad ingaggiar uno scontro.

- L’ingresso al Santuario è vietato agli stranieri! Rivela la tua identità donna!-

La ragazza si tolse dalle spalle la custodia e la depose ben visibile davanti a sé, poi parlò con voce piatta e quadi annoiata:

- Devo incontrare Athena…Riferitele che il Silver Saint della costellazione del Pesce Australe chiede di essere ricevuta.-

- Il Pesce Australe? Ma che diavolo di costellazione…?-

La ragazza incrociò le braccia sotto al seno e proferì con voce venata di sarcasmo: -Forse ti è più nota come la costellazione dello Squalo.-

A quelle parole i soldati strinsero maggiormente le armi e fissarono con maggiore attenzione la straniera, ma questa incurante si era seduta sulla custodia del suo cloth, incurante di tutto e di tutti.

Dopo averla osservata, uno dei soldati fece cenno ad altri due, che si allontanarono di corsa dal luogo, dirigendosi verso il Santuario.

La Silver Saint rimase lì immobile, nonostante il tempo passasse abbondantemente, tanto che le stesse guardie diminuirono pian piano fino a giungere ad una sola coppia, che fissava con ansia ogni possibile movimento della Saint.

Solo un paio d’ore dopo che il sole aveva raggiunto il suo zenit vi fu un cambiamento: due donne comparvero e fecero cenno alla Saint di seguirle.

Entrambe portavano la maschera, senza alcuna decorazione, e vestivano la tuta di allenamento tipica del Santuario. Una di loro, la più alta e più anziana, si presentò come la Silver Saint dell’Aquila, Marin, e presentò la brunetta accanto a sé, come un’apprendista, Dunya.

- Ti porteremo dal Gran Sacerdote… Lui deciderà se potrai incontrare la dea.-

La Saint dello Squalo non fiatò e Marin si avviò seguita da presso dall’apprendista, che ogni tanto si voltava ad osservar preoccupata la donna che si rimetteva in spalla lo scrigno dell’armatura e le iniziava a seguire, pochi passi dietro di loro.

Dopo aver attraversato la vallata, superando i campi d’addestramento, dove tutti si voltavano a fissarle, e dopo vari tentativi da parte dell’apprendista di parlare alla Saint dell’Aquila della pericolosità della loro “ospite”, giunsero all’inizio di una scalinata che risaliva il monte. La imboccarono e risalirono fino a giungere ad un’immensa costruzione, del tutto simile ad un tempio dorico.

-La Prima Casa, la Casa del Cavaliere dell’Ariete.- Marin spiegò, mentre si avvicinavano a tre figure ricoperte di cloth splendenti d’oro.

Una di queste, un uomo alto dagli occhi verdi e lunghi capelli viola, s’avvicinò e si presentò con voce calma e educata, dopo aver fatto cenno all’apprendista ed alla Saint di Eagle di farsi da parte.

- Benvenuta straniera, il mio nome è Mu, Cavaliere dell’Ariete, Custode di questa Casa ed attualmente Gran Sacerdote del Grande Tempio. Costoro sono il nobile Aioria, cavaliere del Leone, ed il nobile Dohko, cavaliere di Libra.-

I due, indicati dal Gold, osservarono la straniera attentamente e forse addirittura con ostilità per quanto riguardava il Cavaliere di Libra: se essa però se n’era accorta non lo diede a vedere e chinò di poco il capo in segno di rispetto, mentre rispondeva con quella voce così atona, da creder che non sapesse cosa fossero le emozioni.

- Chi sono già lo conoscete ed il mio nome non ha alcuna importanza al momento- Mu ed Aioria rimasero perplessi, mentre l’ostilità del cavaliere di Libra si faceva più evidente.- Vengo per incontrar Athena, Gran Sacerdote: ho una richiesta da farle e voglio che sia Lei in persona a decidere se accordarmi o no ciò che desidero.-

La voce di Mu era cortese come sempre, anche se lo stupore si leggeva chiaramente nel suo sguardo –Ogni richiesta alla Dea, cavaliere, deve passare attraverso di me. Non posso concederti d’incontrar Athena senza conoscerne il motivo. I tempi sono cupi, la battaglia contro Hades è appena finita, ma i nemici non son ancora tutti sconfitti.-

La donna tacque un attimo, soppesando la risposta del cavaliere di Ariete, poi proferì raddrizzandosi.

- Vengo a chieder di esser addestrata e poi messa alla prova per ottenere il titolo di Maestra-

- Mai!- La voce del cavaliere di Libra risuonò forte ed improvvisa nell’aria di fronte alla Prima Casa.

 

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L’aria s’era fatta elettrica, il cavaliere dell’Ariete poteva sentire il cosmo del compagno di battaglie ardere in maniera impressionante a causa dell’ira. Chiunque si sarebbe spaventato e già una serie di apprendisti già sensibili al cosmo e di cavalieri s’erano avvicinati alla Prima Casa per osservare la scena, notevolmente preoccupati per la perdita di controllo del Gold, sempre calmo ed equilibrato.

La straniera però non dava segno d’agitazione e sembrava rimaner impassibile: sembrava, perché la maschera impediva a chiunque di capire quali sentimenti s’agitassero in lei.

Mu intravide con la coda dell’occhio Aioria notevolmente sorpreso e parecchio interdetto, mentre alle sue spalle altri Gold si aggiungevano al gruppo.

- Non ho alcuna intenzione di permettere a questa… - Dohko si trattenne dal sibilare qualunque insulto stesse pensando. - … a questo essere di divenire una Maestra!-

-Non credo di aver chiesto la vostra opinione, cavaliere di Libra, per quanto questa possa essere sicuramente interessante- La voce della ragazza continuava ad essere piatta e quasi totalmente atona, nonostante le sue parole grondassero sarcasmo. – Invece ho chiesto al Gran Sacerdote di inoltrare alla Dea la mia richiesta e voi non avete niente a che vedere con essa o con il suo rifiuto-

- Io credo proprio di sì invece!- Ringhiò, iniziando ad espandere il suo cosmo e stringendo i pugni, pronto a sferrare un attacco.

Ad impedire che la situazione precipitasse fu l’intervento degli altri Gold Saints: Mu si frappose fra la donna ed il cavaliere di Libra, mentre, appena giunti, Milo, cavaliere di Scorpio, e Camus dell’Acquario trattenevano il Gold pronto a scattare.

-Cosa succede Dohko? Che diavolo stai facendo? Non puoi aggredire un’altra Saint senza un motivo! E’ solamente una ragazzina…- La voce squillante di Milo espresse i pensieri di coloro ch’erano ignari dei fatti.

- Un’assassina, una maledetta vorrai dire: è il cavaliere dello Squalo!- La voce di Deathmask rispose, mentre egli s’avvicinava al gruppo seguito dai cavalieri della Seconda e della Dodicesima Casa.

- Detto dal cavaliere di Cancer deve essere un complimento, vista la ferocia con cui s’accanisce sulle sue vittime.- Il tono gelido della ragazza diede ancora maggiore effetto alle parole della ragazza.- Non mi lascio definire assassina da uno che strappa i volti dei cadaveri dei suoi avversari per decorare la sua Casa!-

Deathmask divenne livido di rabbia a quelle parole e si slanciò verso la ragazza in modo da evitare il cavaliere dell’Ariete: era ad un solo metro da lei, quando un enorme cosmo giunse a separarli.

La Dea Athena era giunta accompagnata dagli ultimi Gold Saints che ancora non erano giunti: i custodi della Terza, della Sesta e della Decima Casa.

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-Ora basta!- La voce di Athena, o meglio della sua attuale reincarnazione, Saori Kido risuonò all’interno della Prima Casa. Aveva ordinato ai Gold di entrare per evitare di continuare a dar spettacolo di sé di fronte all’intero Santuario ed era riuscita a calmare gli animi momentaneamente. Almeno fino a quando non aveva chiesto spiegazioni di ciò che stava succedendo: a quel punto s’era scatenato l’inferno. I Gold avevano iniziato a bisticciare tra loro ed ad urlare e lei non ci aveva capito più nulla. All’esterno la ragazza, che sembrava essere la causa scatenante della bagarre, aspettava la fine delle discussioni, affidata alla custodia di Marin dell’Aquila e di un paio d’apprendisti.

I Gold si azzittirono all’udire la Dea, ma continuarono a rimaner inquieti ed a guardarsi in cagnesco.

- Grande Mu, ti prego, vuoi spiegare cosa sta accadendo ed illuminarci sul perché l’arrivo di questa donna ha causato tanto chiasso?- Saori richiese con quella grazia e quella naturalezza che rendevano educato e cortese un ordine, tipiche di chi ha il potere e lo esercita senza abusarne.

Mu con un cortese inchino, volto probabilmente a nascondere un piccolo sospiro, iniziò a parlare:

- La ragazza che avete visto, milady, è la Silver Saint della costellazione del Pesce Australe, tristemente nota come costellazione dello Squalo. E’ venuta a chiedere a voi, milady, di esser addestrata per poter ottenere il titolo di Maestra-

- Se lo può scordare- Sibilò il cavaliere di Libra, destando lo stupore della Dea, che chiese spiegazioni.- Milady, quell’armatura è nota come il cloth dello Squalo a causa delle stragi che i cavalieri che la portavano compivano. E’ un’armatura maledetta, chi la indossa compie le peggiori efferatezze per proprio piacere.-

- Milady, però è necessario esser sinceri. Quella della maledizione è una leggenda di cui non sappiamo quanta verità contenga. Non tutti i Saint che l’indossarono furono degli assassini!- La voce di Camus interruppe Dohko, cercando di conciliare gli animi.

- Peccato che furono delle rarità di cui non si sa nulla! Probabilmente erano degli assassini più prudenti degli altri… - Il sarcasmo di Deathmask era tangibile.- Non solo erano assassini senza scrupoli, ma anche dei traditori di Athena! E si dice che fossero quasi imbattibili…-

- Per favore! Il cosmo di quella ragazzina è addirittura inferiore ad un apprendista!Mi stupisco che sia diventata una Silver… con quel cosmo non è un pericolo per nessuno! Men che meno qui dove ci siamo noi Gold Saints!- Ribattè Milo di Scorpio- Non riesco a capacitarmi di come potete pensare che sia pericolosa!-

- Se non erro, l’ultimo Saint a vestire quell’armatura risale a più di due secoli fa: a lungo si è creduto che il cloth fosse disperso o addirittura distrutto.- La voce pacata di Shaka costrinse tutti a voltarsi verso l’uomo più vicino ad Athena.- Costui era un assassino senza scrupoli, si dice che fosse un uomo di ghiaccio, un traditore del Santuario. E colui che lo sconfisse era il cavaliere di Libra di allora.-

A quelle parole, i Gold Saints si voltarono ad osservare Dohko, consapevoli che, nonostante l’aspetto fosse quello di un ventenne, il cavaliere di Libra aveva circa duecentocinquanta anni.

- E’ vero, anche se solo in parte. Per sconfiggerlo necessitai dell’aiuto del cavaliere di Capricorn, che morì nello scontro.- Dohko parlava col capo chinato, fissandosi le mani strette a pugno.

- E’ assurdo mia Dea! Non possiamo caricare un cavaliere delle colpe di chi ha indossato prima di lui l’armatura!- Kanon di Gemini intervenne, ben consapevole del rischio di tale intervento. Non tutti avevano dimenticato le colpe di cui si era macchiato in passato e pochi si fidavano di lui.

Ed, infatti, a quelle parole scoppiò nuovamente il finimondo: i Gold ricominciarono a discutere, mentre la Dea si domandava tra sé che fare.

Le posizioni erano abbastanza ben definite: i Saints di Cancro, del Leone, della Bilancia, del Capricorno e di Pesci erano in varie gradazioni contrari ad accettare le richieste della donna, mentre gli altri volevano concederle una possibilità. Solo Shaka di Virgo rimaneva indifferente alla questione e si manteneva equidistante dalle due fazioni.

Una situazione di stallo. Dove era l’intervento della Dea della giustizia a dover esser decisivo.

- Vediamo cosa dice a tal proposito la ragazza- La proposta di Shaka stava per far nascere una nuova discussione, quando un cenno della Dea zittì tutti.

- Il nobile Shaka ha parlato con saggezza. Fate condurre dentro la donna e solo lei. Voglio evitare scenate di piazza.- Lo sguardo della Dea fulminò eventuali reazioni ed il cavaliere di Gemini uscì a chiamare la ragazza.

Beh, che dire.... spero che la cosa v'interessi... Beh, prima di tutto i ringraziamenti:

Per Synnovea: Qui ne ho fusi un paio... spero che la "consistenza" quantitativa e qualitativa sian soddisfacenti! Ti ringrazio del commento e ne approfitto per complimentarmi con te e war per Siwa... non lascio molti commenti generalmente perchè non ne ho mai il tempo ma la seguo con molto interesse!

Per White Gundam: Thanks! Beh per le tue risposte dovrai aspettare... Si capirà... ma con un po' di pazienza... il mio personaggio è... come dire... una bella sorpresa.... (almeno spero!) ... La parentela è una delle mie idee che mi dan maggiore soddifazione pur essendo come dire... poco attendibile!

Per Gufo_Tave: Spero che la lunghezza basti... Kanon? Da che cosa fai questa deduzione? Potrebbe essere... oppure no... mmm vedremo...

Beh, allora per quanto riguarda la costellazione del Pesce Australe vi consiglio un salto su questo link: http://it.wikipedia.org/wiki/Pesce_Australe

L'immagine di Bode non fa pensare ad uno squalo (infatti questa identificazione è mia), ma comunque la presenza dei denti in bocca al pesce potrebbe giustificarla...

Altre cose da aggiungere... Non ho previsto i Bronze Saints: infatti, tranne il meraviglioso e mio adorato Ikki, non mi esaltano particolarmente...  Però forse potrebbero apparire, ma in generale come personaggi secondari... In compenso, ho creato un altro personaggio, a parte la protagonista, che mi dà quasi più soddisfazioni di lei! In effetti, a volte la mia protagonista mi pare un po' noiosa... Non perchè sia una Mary Sue ( spero che nessun abbia questa impressione) ma perchè ha un carattere un po' strano... Ma io certe cose non dovrei dirvele!!

Il problema è che vorrei parlarvi per ore... Comunque ho cambiato anche la grandezza perchè sono cecata e come prima avevo un sacco di difficoltà a leggere... ora sto sperimentando... ditemi la vostra...

Un bacione grosso a chi legge, ma due a chi commenta!

   
 
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