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Autore: Francy_1D_    17/02/2013    5 recensioni
Salve! Questa storia inizia con una ragazza di quindici anni che si trasferisce dall'America andando a Londra. Aveva sempre studiato danza lì,che era l'unica cosa che riusciva a farla star bene. Il suo nome è Isabella,ma tutto la chiamano Bella. Le uniche persone che ha sono la sua migliore amica,Margherita,che conoscerà a scuola e suo fratello Josh. I genitori non l'avevano mai considerata quando il fratello,erano sempre in giro e non erano mai presenti per lei. Fin quando nella sua vita non entra Harry,il ragazzo che avrebbe amato per tutto il corso della storia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era il primo giorno del mio secondo anno di liceo.
Ero terrorizzata,i miei genitori mi avevano accompagnata a scuola ma per non dare una brutta impressione li liquidai con un “si starò benissimo. Ciao”.
Il liceo era diverso da quelle parti dalla scuola che avevo frequentato fino ad ora,c'erano ragazzi che si baciavano ovunque,risse in ogni angolo,e poi loro...sedute vicino alla fontana,la razza peggiore:le ragazze 'famose',per così dire,quasi sempre accompagnate da un braccio destro,i loro fidanzati.
Entrai in classe e mi sedetti all'ultimo banco,ultima fila,vicino ad un ragazzo,si chiamava Harry. Davanti a me c'era una ragazza,capelli biondi,occhi verdi,magnifici.
Si chiamava Margherita,iniziò subito a parlarmi,era molto carina,mi spiegò lei come andavano le cose nel liceo. Olivia,lei era la ragazza più stupida che avessi mai conosciuto,capelli biondo platino,occhi sgranati e un sedere grosso così. Martina,castana,faceva di tutto per essere la più popolare della scuola,il suo colore:rosa chiaro. E poi c'era lei,l'ape regina,la peggiore,Lorena,vi dico solo una cosa:quarta di seno. “può sembrare stronza,puttana,malvagia,ma fidati,è molto peggio” mi disse Margherita fulminandomi con lo sguardo. I loro seguaci erano cinque:Niall,Louis,Zayn,Liam e...Harry. Non potevo sopportare che quel ragazzo potesse andare dietro a quelle tre ragazzine che più superficiali non si può.
Mi dava fastidio il fatto che mi piacesse,che fossi affascinata da quei suoi occhi maledettamente affascinanti,da quei suoi ricci che ogni tanto si scostava con la mano. Dalla sua voce,profonda,seria,piena di passione,ma soprattutto le sue labbra,sottili,lucide. Passavo le ore a fissarle,con occhi sognanti,mentre la voce della professoressa che mi richiamava mi risuonava nelle orecchie. “Tesoro,ti chiama” mi disse Harry indicando la professoressa. Rientrai in me e diedi la risposta giusta alla domanda di scienze che mi aveva posto. Mentre uscivo dissi ad Harry di non chiamarmi più “tesoro” come si permetteva? Ma non volevo pensarci,sapevo che più lo guardavo più mi affascinava,quindi cercai di stargli alla larga. Era passata la prima ora,tutto tranquillo,almeno per adesso. Camminavo per i corridoi con la musica nelle orecchie,quando urtai accidentalmente un ragazzo biondo dagli occhi azzurri,di ghiaccio. Vidi i suoi libri cadere a terra,mi affrettai a togliermi le cuffie e mi accorsi che era Niall. Mi accovacciai per raccogliergli i libri senza guardarlo nemmeno negli occhi. Lui si abbassò e mi sorrise aiutandomi a prenderli. Chiesi scusa a testa bassa,non volevo che se la prendesse con me,volevo evitare complicazioni. “Non preoccuparti,non è successo niente” disse lui,rimasi esterrefatta dalla gentilezza di quel ragazzo apparentemente superficiale. Mi chiese di pranzare insieme. Accettai. Ma ancora mancavano quattro ore per il pranzo quindi salutai sorridendo.
Alla terza ora c'era matematica,ero felicissima,io in matematica sono bravissima,nulla poteva fermarmi eccetto lui. Harry parlava in continuazione ma io non capii una sola parola di quello che mi diceva,non riuscivo a distogliere lo sguardo dai suoi occhi,non doveva piacermi,ma era qualcosa più forte di me. Arrivò l'ora di pranzo,entrata nella sala mensa,cercai Niall con lo sguardo,ma non lo trovavo. Sentii qualcuno prendermi la mano alle spalle,era lui,mi accompagnò a sedere in un tavolo isolato dagli altri. Ero un po' in imbarazzo,non sapevo cosa dire,ma sembrava un tipo amichevole. “Allora come ti trovi in questa scuola?” quale altra domanda poteva farmi per rompere il ghiaccio. “Bene,è molto grande,i professori sono molto bravi” risposi io senza dilungarmi troppo. “E dimmi,hai visto qualcuno che ti piace?” mi chiese lui andando subito al sodo,certo che avevo qualcuno ma mica potevo dirglielo,era il suo migliore amico,glielo avrebbe detto subito. Purtroppo lui si accorse dal mio sguardo che mentivo. “Andiamo so che non è così,ti piace Harry. Giusto? Tranquilla,non glielo dirò” mi assicurò lui,come aveva fatto a saperlo? Davvero lo aveva scoperto dai miei occhi? Ogni tanto mi giravo e vedevo Martina attaccata ad Harry come una cozza,non si staccava più,ma non potei fare a meno di notare che lo sguardo di lui era rivolto verso di me. Niall rideva e fece ridere anche me. Aveva una risata contagiante,gli brillavano gli occhi quando sorrideva.  
Ora avevo un amico,mi bastava per andare avanti,qualcuno con cui parlare per non sentirmi sempre e solo isolata,senza nessuno. Nessuno su cui contare. Non lo conoscevo bene,ma mi sembrava sincero,solo il tempo mi avrebbe detto se sbagliavo. La pausa pranzo era finita e tra una chiacchierata e l'altra salutai Niall con la mano per andare a casa. Peggio. A casa mia era molto peggio. Non avrei voluto tornarci,i miei genitori litigano in continuazione,l'unico sui cui posso contare è mio fratello.
“Com'è andata a scuola?” “I ragazzi sono simpatici?” “Ti sei fatta degli amici?” “Ti piace?” mi scoppiava la testa con tutte quelle domande,nemmeno fossi sotto accusa. Ero stanca,stanca di sentire i miei gridare e urlarsi tutto il giorno per poi ottenere quei cinque minuti di interesse verso di me,che puntualmente portavano ad un litigio. Mi chiudo in camera ascoltando la musica,qualche lacrima mi scende sul viso. Vorrei essere in un mondo parallelo,in un mondo tutto mio,dove non esiste niente,che possa farmi star male,un mondo dove poter essere accettata,dove non dover sentire quelle maledette voci che mi risuonano nella mente ogni minuto. Avevo bisogno di sfogarmi,di sentire l'affetto di qualcuno,mio fratello è in un campo d'addestramento,di quelli tosti,lui è un soldato,forse è l'ultimo lavoro che avrei desiderato per lui.
Quindi chiamai Niall,speravo di non scocciargli,avrei solo voluto sentire una voce confortante,che mi dicesse che sarebbe andato tutto bene. Squillava. “Pronto?” “Ciao Niall,sono la ragazza nuova” “Ciao tesoro! Cosa succede? Perchè piangi? Vuoi che venga lì?” “No,tranquillo,preferirei non stare in casa mia”. Decidemmo di incontrarci in strada,per parlare un po',era bello poter sentire che c'era qualcuno con me,che non ero sola,gli raccontai la situazione,e lui mi sorrise,abbracciandomi. Mi sentivo protetta,come se niente,in quel momento,potesse essere brutto,mi sentivo come se fossi rinata.
Allora c'era qualcosa di bello nella vita.
Qualcosa che solo Niall era stato in grado di farmi vedere.  

  
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